Adriano Annino e Fabio Angelo Bisceglie - Villa Contemporanea - Monza

Adriano Annino e Fabio Angelo Bisceglie – Villa Contemporanea – Monza

VILLA CONTEMPORANEA presenta:

ADRIANO ANNINO
FABIO ANGELO BISCEGLIE

Monza
Giovedì 3 ottobre 2019 dalle ore 19.00
La mostra proseguirà fino al 19 ottobre 2019
Da martedì a sabato dalle ore 15 alle 19 e su appuntamento

Adriano Annino – Fabio Angelo Bisceglie

Villa contemporanea è lieta di presentare le opere di Adriano Annino e Fabio Angelo Bisceglie, due artisti diversi per formazione e resa stilistica ma accomunati da una particolare sensibilità verso il racconto figurativo. Entrambi realizzano opere pittoriche ricche di allusioni e di suggestioni; vi troviamo tracce di un bagaglio artistico che è punto di partenza di nuovi spunti creativi dove passato e presente, emozioni e vissuto si confrontano continuamente per dare vita a nuove visioni temporali e spaziali, esplosioni di forma e colore.

In entrambi gli artisti, l’inconscio è la spinta creativa, ciò che ci permette di dare significato al nostro essere viventi e senzienti.

Entrambi studiosi di psicologia, filosofia, teatro (Bisceglie) e musica (Annino) traducono nella pittura il loro sapere. Le loro opere sono “campi” aperti ai vari significati, punto di partenza è sempre l’uomo ed il suo linguaggio: attraverso la pittura l’artista si fa portavoce delle molteplici voci che animano ognuno di noi. Ciascun personaggio rappresentato si manifesta come possibilità e impulso vitale.

Nell’opera intitolata “The bush” (Il cespuglio), Annino rappresenta l’esito di un conflitto tra diverse immagini appartenenti a contesti differenti: l’opera è ricca di citazioni e di significati. La scena, apparentemente ambientata in uno spazio commerciale, ci pone dinnanzi a diversi spunti iconografici: il crocefisso, simbolo dell’iconografia religioso-cristiana, la merce sugli scaffali, simbolo di una società capitalistica, la scena in primo piano, omaggio all’illustrazione erotica, la tela esposta sul fondo, riflessione sul mondo dell’arte. Tutti questi elementi contribuiscono a confonderci e a fare i conti con il nostro vissuto. E’ evidente che nelle opere di Annino c’è sempre un riflesso del suo mondo ma è anche evidente che quest’opera “urla” di umanità; ognuno di noi, con il suo vissuto, le sue esperienze, la sua formazione, si ritrova protagonista della scena e vi interpreta un ruolo. I bisogni, il desiderio, le responsabilità ed il comportamento sono spunti imprescindibili dell’arte di Annino che utilizza nelle sue opere un linguaggio stratificato e vibrante.

Nella “Mortal upper room” o “Cenacolo mortale”, Bisceglie costruisce la sua opera sulle fondamenta di opere storicamente note e delle quali l’artista sente il “peso” e l’eredità, archetipi con i quali confrontarsi : ecco allora che L’Ultima cena, Il Cristo morto ed Il Giudizio Universale diventano tracce archeologiche di nuove visioni temporali. L’opera che si manifesta è una sorta di opera misteriosa, uno specchio che riflette la nostra interiorità ed il nostro inconscio. Il senso di smarrimento che ci pervade nel percorrere con la vista la superficie della tela, è per l’artista, il non-luogo dove ritrovare sé stessi e le nostre emozioni.

Nella descrizione del suo lavoro Bisceglie scrive: “è necessario tentare di disorientarsi e di non ricapitolare l’analisi stessa sotto un solo concetto risolutivo che dia senso globale, ma di abbandonarsi al senza senso con fiducia, per poi trovarsi vivendo lo smarrimento con ciò che vi trova”.

Adriano Annino (Napoli, 1983). Vive e lavora a Milano.
Tra le sue principali mostre personali ricordiamo: 2018 Marco/Tom/Moll, Microba, Bari a cura di Nicola Zito; Termoclino Guidarello, Casa Vuota, Roma, a cura di Francesco Paolo del Re e Sabino De Nichilo; 2017 Termoclino Marinella, Nuvole Arte Contemporanea, Montesarchio, a cura di Domenico Maria Papa; Centers Thermocline, Ateliermultimedia Galerie, Vienna, a cura di Domenico Russo; 2015 Walls have mouths to tell, Villa Rusconi,  Castano Primo, Milano, a cura di Fabio Carnaghi; 2014 A day in the life, Lem, Sassari a cura di Ivan Quaroni.

Tra le mostre collettive recenti: 2019 Pendason de Crémaillère, CampoBase Torino, a cura di CampoBase; Drawing Storage Assonances, Alliance Francaise, Bologna, a cura di Giovanna Sarti; 2018 The other side of the moon, Galleria Bertoni, Cervignano del Friuli, a cura di Eva Comuzzi e Orietta Masin; Condizione, Elephant Paname, Parigi, a cura di Roberto Baciocchi; Angry Boys, Det Ny Kastet Museum, Thisted Denmark, a cura di Claudia Cosmo.

Fabio Angelo Bisceglie (Torino, 1986 ). Vive e lavora a Monza.

E’ stato Direttore di scena all’ Axial Theater NYC – USA; Ricercatore al Lee Strasberg institute NYC – USA;
Actor Coach a Tres Artist NYC – USA; Insegnante e direttore di scena al Sant Paul Catholic School NYC – USA; Ricercatore e art-Educator alla Clinica terapeutica le Villette VC – ITA; Docente del Laboratorio del Seminario di Antropologia all’università di Rutgers di Newark sulla ricerca sciamanica NJ –USA;
Scenografo per Tres Artist NYC- USA; Conduttore di Gruppi di flusso di coscienza per Aedi Group TO – ITA;
Ricercatore art-Educator at Aletosfera TO – ITA; Performance “EFFE aBI-Un dire eretico nell’atto” Galleria Weber e Weber TO – ITA. Principali mostre: 2019 Patrizio- Contemporary Art Gallery PD – ITA;
“Anatomia della Bellezza”, Ex-Fornace MI – ITA, a cura di Gina Affinito;
“International Art-Tecnologia” – Palazzo La loggia Motta di Livenza TV – ITA

Villa contemporanea

via Bergamo 20, 20900 Monza