In Pinacoteca una riflessione in anteprima  sulle cattedrali d’Europa nel segno di Brangwyn

In Pinacoteca una riflessione in anteprima  

sulle cattedrali d’Europa nel segno di Brangwyn

Giovedì 16 settembre 2021, ore 17.00

 Fabrizio Pizzanelli, incisore

Umberto Vittorini: la funzione espressiva del tono

6° Puntata

Calendario Culturale Estate 2021 in Pinacoteca

Bottega d’Arte, la promozione del gusto tra arte, editoria e critica

1 LUGLIO-23 SETTEMBRE

 

in occasione della mostra

“Umberto Vittorini: come il mago della favola”

24 giugno – 23 settembre 2021

 

Si terrà giovedì 16 settembre 2021 alle ore 17.00, alla Pinacoteca Comunale Carlo Servolini, la sesta puntata del Calendario Culturale Estate 2021 in Pinacoteca, “Bottega d’Arte, la promozione del gusto tra arte, editoria e critica” (1 LUGLIO-23 SETTEMBRE 2021), varato in occasione della mostra “Umberto Vittorini: come il mago della favola” (24 giugno – 23 settembre 2021, tutti i giovedì, ore 15.30-18.30), promossa dal Comune di Collesalvetti, ideata e curata da Francesca Cagianelli con Cristian Tognarelli (curatore Collezione Vittorini, Barga), in collaborazione con Fondazione Ricci onlus, Barga, con la partecipazione di Nicola Micieli.

Coronamento esemplare di una strategia promozionale messa in campo dalla Pinacoteca colligiana per la ridefinizione del ruolo di Umberto Vittorini nello scacchiere del Novecento toscano e italiano, è da considerarsi l’intervento di Fabrizio Pizzanelli (incisore), dal titolo “Umberto Vittorini: la funzione espressiva del tono” (giovedì 16 settembre, ore 17.00), finalizzato alla rilettura della straordinaria produzione grafica del barghigiano in relazione alle emergenze di una tecnica raffinatissima e al contempo aggiornata sui capisaldi nazionali e internazionali.

A confermare lo statuto internazionale della vocazione grafica vittoriniana basterebbe la partecipazione alla Prima Esposizione Internazionale della Secessione romana del 1913, primissima tappa dell’apoteosi klimtiana in Italia, con un’acquaforte dal titolo Il Duomo di Pisa di notte, che, in ensemble con quelle di Moses Levy e di Lorenzo Viani, imponeva le prime note di un linguaggio grafico innovativo, contaminato dall’enfasi monumentale di Brangwyn e dai bagliori corruschi del simbolismo europeo.

Ed è proprio la partecipazione di Vittorini al circuito variegato e cosmopolita di “Bottega d’Arte” Livorno, insieme ad altri protagonisti del rinnovamento grafico in Italia nel corso dei primi due decenni del Novecento, quali in primis Francesco Chiappelli (Pistoia, 4 marzo 1890 – Firenze, 2 dicembre 1947) e Umberto Prencipe (Napoli14 luglio 1879 – Roma22 gennaio 1962) a consentirci di ritessere in sede livornese le trame della circuitazione di fermenti stilistici europei, anche e soprattutto nell’ambito di un serbatoio grafico che sempre più pervasivamente rivendica un ruolo prioritario in fatto di aggiornamento espressivo.