Fedele Fischetti e la sua arte – Circolo della Stampa di Avellino
Fedele Fischetti e la sua arte
Sabato 29 gennaio alle ore 18.30
Sabato 29 gennaio alle ore 18.30
Il Centro di Ricerca per lo studio della Storia dell’arte “Basilio Orga” e il Circolo culturale “Francesco Solimena” organizzeranno il Seminario di Storia dell’Arte: “Fedele Fischetti e la sua arte“, che si terrà sabato 29 gennaio 2022 alle ore 18.30, presso il Circolo della Stampa di Avellino, sito in Corso Vittorio Emanuele civico 6.
Per partecipare all’evento sarà necessario osservare le disposizioni dei più recenti DPCM
La relazione sarà affidata al critico d’arte Prof. Stefano Orga, che tratterà il tema “Il pittore Fedele Fischetti (1732-1793)”.
Il seminario sarà coordinato dal Dott. Francesco Iannaccone.
Inoltre, al seminario interverranno: Dott. Antonio Carpentieri (cultore di archeologia e di storia locale), Dott. Pasquale Luca Nacca (referente Gruppo Face book degli artisti irpini), Dott. Antonio Limongelli (pediatra e cultore d’arte), Prof. Angelo Cutolo (cultore di storia locale), Dott.ssa Stefania Marotti (giornalista).
Il seminario sarà coordinato dal Dott. Francesco Iannaccone.
Inoltre, al seminario interverranno: Dott. Antonio Carpentieri (cultore di archeologia e di storia locale), Dott. Pasquale Luca Nacca (referente Gruppo Face book degli artisti irpini), Dott. Antonio Limongelli (pediatra e cultore d’arte), Prof. Angelo Cutolo (cultore di storia locale), Dott.ssa Stefania Marotti (giornalista).
In occasione del Seminario di Storia dell’Arte sarà presentata ed esposta l’opera di Fedele Fischetti: Maria Regina dell’Universo (1790).
L’evento sarà promosso dal Centro di Ricerca per lo studio della Storia dell’arte “Basilio Orga” e dal Circolo culturale “Francesco Solimena” con la collaborazione dell’Associazione Culturale ACO.
Per informazioni e contatti: crssa.bo@libero.it .
Il Centro di Ricerca per lo studio della Storia dell’arte “Basilio Orga” e il Circolo culturale “Francesco Solimena” organizzeranno una serie di eventi per il primo semestre del 2022 che si terranno presso il Circolo della Stampa di Avellino:
Sabato 12 febbraio 2022 alle ore 18.30 si terrà la Presentazione de “Le cartoline postali del Comitato per la tutela dei pittori irpini dell’Ottocento“.
Sabato 26 marzo 2022 alle ore 18.30 si terrà il Seminario di Storia dell’Arte: “Francesco Gioli il post-macchiaiolo“.
Sabato 28 maggio 2022 alle ore 18.30 ci sarà il Seminario di Storia dell’Arte: “Gerolamo Cenatiempo e il suo Settecento“.
Sabato 12 febbraio 2022 alle ore 18.30 si terrà la Presentazione de “Le cartoline postali del Comitato per la tutela dei pittori irpini dell’Ottocento“.
Sabato 26 marzo 2022 alle ore 18.30 si terrà il Seminario di Storia dell’Arte: “Francesco Gioli il post-macchiaiolo“.
Sabato 28 maggio 2022 alle ore 18.30 ci sarà il Seminario di Storia dell’Arte: “Gerolamo Cenatiempo e il suo Settecento“.
Fedele Fischetti nacque a Napoli il 30 marzo 1732 da Francesco e Cannina Severino.
Apprese i primi rudimenti dell’arte in ambito solimenesco nella bottega del pittore Gennaro Borrelli, ma completò la sua formazione a Roma, ove conobbe l’opera di Pompeo Batoni (1708-1787) e quella di Anton Rafael Mengs (1728-1779), che era caratterizzata dalle nuove istanze classicistiche a cui il nostro artista aderì.
Nel 1753 sposò Maria Anna Borrelli, figlia del suo primo maestro il pittore Gennaro.
Da questo matrimonio ebbe vari figli, fra cui si ricordano Alessandro, Odoardo e Roberto, che si dedicarono tutti alla pittura, cooperando con il padre nella decorazione di edifici privati.
Collaborò dal 1759 al 1770 con il pittore ed architetto Mario Gioffredo (1718-1775), firmando insieme alcuni lavori religiosi in diverse chiese napoletane ed eseguendo tele non sempre di qualità eccelsa.
In questo periodo realizzò per la famiglia Carulli il dipinto Esaltazione del nome di Maria (1767) per la Chiesa di San Francesco Saverio ad Avellino, secondo alcuni il dipinto sarebbe stato dipinto con il pittore Mario Gioffredo.
Fedele Fischetti nel giro di pochi anni acquisì la fama di frescante di abitazioni private.
Entrò così nelle grazie prima di Luigi Vanvitelli (1700-1773) che lo vorrà nella sua squadra per la costruenda Reggia di Caserta e poi, alla morte di quest’ultimo, del figlio Carlo (1737-1773).
Infatti, dal 1778 al 1781 lavorò alla decorazione della Reggia di Caserta con scene mitologiche ed allegoriche.
Successivamente decorò il Casino Reale di San Leucio (CE).
Il nostro pittore morì il 25 gennaio 1792 a Napoli.
A Napoli decorò alcune sale del Palazzo Carafa di Maddaloni, del Palazzo Caracciolo di Torella, di Palazzo Doria d’Angri, della Villa Campolieto ad Ercolano, della Reggia di Capodimonte, della Reggia di Carditello, e del Palazzo Reale di Napoli.
Apprese i primi rudimenti dell’arte in ambito solimenesco nella bottega del pittore Gennaro Borrelli, ma completò la sua formazione a Roma, ove conobbe l’opera di Pompeo Batoni (1708-1787) e quella di Anton Rafael Mengs (1728-1779), che era caratterizzata dalle nuove istanze classicistiche a cui il nostro artista aderì.
Nel 1753 sposò Maria Anna Borrelli, figlia del suo primo maestro il pittore Gennaro.
Da questo matrimonio ebbe vari figli, fra cui si ricordano Alessandro, Odoardo e Roberto, che si dedicarono tutti alla pittura, cooperando con il padre nella decorazione di edifici privati.
Collaborò dal 1759 al 1770 con il pittore ed architetto Mario Gioffredo (1718-1775), firmando insieme alcuni lavori religiosi in diverse chiese napoletane ed eseguendo tele non sempre di qualità eccelsa.
In questo periodo realizzò per la famiglia Carulli il dipinto Esaltazione del nome di Maria (1767) per la Chiesa di San Francesco Saverio ad Avellino, secondo alcuni il dipinto sarebbe stato dipinto con il pittore Mario Gioffredo.
Fedele Fischetti nel giro di pochi anni acquisì la fama di frescante di abitazioni private.
Entrò così nelle grazie prima di Luigi Vanvitelli (1700-1773) che lo vorrà nella sua squadra per la costruenda Reggia di Caserta e poi, alla morte di quest’ultimo, del figlio Carlo (1737-1773).
Infatti, dal 1778 al 1781 lavorò alla decorazione della Reggia di Caserta con scene mitologiche ed allegoriche.
Successivamente decorò il Casino Reale di San Leucio (CE).
Il nostro pittore morì il 25 gennaio 1792 a Napoli.
A Napoli decorò alcune sale del Palazzo Carafa di Maddaloni, del Palazzo Caracciolo di Torella, di Palazzo Doria d’Angri, della Villa Campolieto ad Ercolano, della Reggia di Capodimonte, della Reggia di Carditello, e del Palazzo Reale di Napoli.