Fernando Montà – Senza Titolo 2022 – Cooperativa Borgo Po e Decoratori – Torino

Senza titolo

Fernando Montà

Inaugurazione giovedì 10 febbraio ore 17.30

Testo critico Irene Montà

dal 10 al 22 febbraio 2022

Cooperativa Borgo Po e Decoratori

via Lanfranchi 28, Torino

tel. 011 8190672 – fax 011 8195918

e-mail borgopo28@tiscali.it

sito web www.borgopo.com

Orari: 10,30/ 12,30 – 17,00/19,00. Chiuso il Mercoledi

Senza Titolo 2022

Senza Titolo” è il nome scelto per la mostra di Fernando Montà, che espone presso la Cooperativa Borgo Po e Decoratori di Torino. 

Le opere presentate in realtà un titolo ce l’hanno tutte, anche se probabilmente non è così necessario, ben potendosi esprimere da sé: le composizioni di un artista si prestano infatti ad interpretazioni e suggestioni diverse, in base alla percezione ed allo stato d’animo del singolo interlocutore.

Poniamoci quindi ad osservare più attentamente in ognuna di esse la composizione, i segni, i colori, le forme: “addentrandoci” nell’ opera proveremo così a percepirne l’”essenza”. Essenza era infatti il titolo di un evento del 2012. 

Fernando Montà predilige la forma circolare o la sua trasformazione in ellisse. Il cerchio rimanda ad una concezione cosmica che è molto cara all’artista, poiché lui stesso dichiara di essere al centro della sua ricerca e di appartenere – come tutti gli esseri viventi – alla Terra che ci ospita, che dobbiamo amare e rispettare.

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È presente in tutte le opere di Montà un segno vibrato -talvolta anche inciso sulla tavola- che nasce dall’osservazione e dall’acquisizione di elementi presenti in natura; questo segno è frutto di una ricerca stilistica, di equilibrio formale e cromatico raggiunti nel tempo attraverso lo studio, la riflessione e la sperimentazione.

In alcune opere la traccia si staglia drammatica sulla tela, lacerandola: così nel ciclo “Ferite” (2008), “…nelle quali l’immagine di una natura trascurata e violata si traslava sul piano esistenziale, quasi a rimarcare lo sconvolgimento dell’animo umano, quando si allontana dalla pienezza dell’essere e dal proprio equilibrio…” (dal testo “Essenza – Il Cerchio e la Natura”).

Oggi la pandemia ci ricorda in modo ancora più incisivo la fragilità dell’essere umano al cospetto dell’universo: pare evocata dagli steli alti e flessuosi presenti nelle opere, che ruotano vorticosamente, agitati dal vento o dalla brezza marina, inclini a lottare contro le intemperie, esili e forti al tempo stesso.

Anche la tematica ambientale è strettamente connessa al periodo attuale: a livello mondiale vengono discusse misure inderogabili per fronteggiare emergenze quali l’inquinamento ed il surriscaldamento globale, la smodata pressione sulle risorse naturali e l’instabilità della produzione alimentare.

Contro l’indifferenza serve una profonda riflessione: dobbiamo fermarci un attimo, per guardare oltre il puro individualismo e munirci di un forte senso di responsabilità.  

Irene Montà, gennaio 2022