Jacopo Valentini – Concerning Dante – Autonomous Cell – Bologna Musei

Istituzione Bologna Musei | Museo Civico Medievale

Jacopo Valentini
Concerning Dante – Autonomous Cell

A cura di Carlo Sala

12 maggio – 18 settembre 2022
Museo Civico Medievale
Via Manzoni 4, Bologna

Mostra in collaborazione con Istituzione Bologna Musei | Musei Civici d’Arte Antica, FMAV – Fondazione Modena Arti Visive, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e Ministero della Cultura
Nell’ambito di ART CITY Bologna 2022 in in occasione di Arte Fiera




Jacopo Valentini, dalla serie Concerning Dante (Bomba Vulcanica), Lanzarote Courtesy Galleria Antonio Verolino, Modena & Podbielski Contemporary, Milano

La mostra Concerning Dante – Autonomous Cell di Jacopo Valentini (Modena, 1990) – allestita al Museo Civico Medievale di Bologna dal 12 maggio al 18 maggio 2022 e a cura di Carlo Sala – è un progetto fotografico legato all’immaginario dantesco che ripercorre lungo l’Italia i viaggi reali compiuti dal poeta e quelli letterari attraverso il suo capolavoro, la Divina Commedia. Le opere dell’autore sono esposte lungo i tre piani della collezione permanente del museo, creando così un dialogo formale e ideale che in alcuni passaggi si fa particolarmente eloquente, come con la colossale statua realizzata da Manno di Bandino che ritrae papa Bonifacio VIII, personaggio centrale nei rivolgimenti politici fiorentini che provocarono l’esilio del poeta.

La ricerca si snoda attorno a tre luoghi simbolici, che sono interpretati come i varchi che conducono rispettivamente a Inferno, Purgatorio e Paradiso, dei veri e propri punti di contatto tra la narrazione della Commedia e la realtà del territorio italiano.
Il primo, le bocche vulcaniche dei Campi Flegrei, era per gli antichi romani l’antro di Caronte, il traghettatore delle anime dei morti al di là del fiume dell’Ade, e Virgilio nell’Eneide vi colloca la discesa agli inferi. La Pietra di Bismantova è ritratta dall’artista a simboleggiare il Purgatorio, seguendo un esplicito richiamo del testo nel IV Canto. Il delta del Po è invece la figurazione del Paradiso: un luogo che non presenta un legame filologico con il libro, ma è stato adottato come un pretesto visivo capace di evocare le suggestioni del poema mediante il suo caratteristico paesaggio sospeso e atemporale.

Uno degli aspetti preminenti che la ricerca di Valentini vuole far emergere sul rapporto tra testo letterario e paesaggio è come l’influenza del primo verso quest’ultimo sia stata tale da condizionare la percezione dei luoghi. A contribuire a questo processo è stata l’ampia mole di figurazioni del testo che si sono succedute nei secoli, a cui il fotografo si è approcciato ritraendo con la tecnica dello still life alcuni lavori di Federico ZuccariAlberto MartinRobert Rauschenberg.
Ogni opera autoriale fotografata da Valentini è una ‘cellula’ di quel complesso universo visivo in perenne mutazione, che forma l’immaginario dantesco e che appare come una cartina tornasole dell’evoluzione della società e del suo rapporto con aspetti cruciali quali la morale, la religione e il potere.

Concerning Dante – Autonomous Cell è vincitore di “Cantica21. Italian Contemporary Art Everywhere” – Sezione Under 35 promosso dalla Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.
Il progetto è corredato da un’omonima iniziativa editoriale di Humboldt Books che presenta il lavoro fotografico nella sua interezza ed è corredato da testi in italiano e inglese dello storico della letteratura Claudio Giunta e del curatore Carlo Sala.
La pubblicazione è stata resa possibile grazie all’Istituto Italiano di Cultura di Addis Abeba.
La mostra è realizzata con il sostegno di Galleria Antonio Verolino, Modena & Podbielski Contemporary, Milano.


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