Manuel Scrima – PRÓSÔPON 2030 – Istituto Italiano di Cultura, Londra

Manuel Scrima

PRÓSÔPON 2030

a cura di Chiara Canali e Andrea Iovino

Mostra promossa da BIMED e IIC Londra

Istituto Italiano di Cultura, Londra

Alla presenza dell’artista Manuel Scrima e del curatore Chiara Canali

dal 19 ottobre al 18 novembre 2022

In occasione della XVIII edizione della Giornata del Contemporaneo promossa da AMACI – Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani e realizzata con il sostegno della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, e la collaborazione della Direzione Generale per la Diplomazia Pubblica e Culturale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, con l’obiettivo di raccontare la rinata vitalità dell’arte contemporanea in Italia dopo le restrizioni dovute a due anni di pandemia, l’Istituto Italiano di Cultura di Londra presenta la mostra PRÓSÔPON 2030 dell’artista italiano Manuel Scrima, prodotta da BIMED (Biennale delle Arti e delle Scienze del Mediterraneo) in partnership con l’Istituto Italiano di Cultura in Londra.

Prendendo spunto dagli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Sostenibile, e dal Documento programmatico (2030) che l’Istituzione ha adottato come piattaforma per il proprio impegno istituzionale in favore del contesto globale per il decennio 2020-2030, BIMED ha affidato a Manuel Scrima l’ambizioso compito di incontrare e fotografare 2030 ragazzi e ragazze delle Generazione Z (dalla primaria alla secondaria di 2° grado) e di interrogarli sui propri desideri e sulle proprie aspettative per il futuro, in previsione, appunto, di un ipotetico anno 2030.

Il frutto di questo lavoro è documentato nella mostra PRÓSÔPON 2030, a cura di Chiara Canali su progetto di Andrea Iovino, in cui lo sguardo acuto e preciso di Manuel Scrima ha scandagliato e fissato in fotografia gli occhi, i volti e i desideri di questi 2030 giovani.

Il titolo del progetto deriva dal termine greco Prósôpon, etimologicamente composto dalla combinazione di due parole Pròs (di fronte) e Òpsis (allo sguardo). Prósôpon ha dato origine alla parola italiana Persona, che allude alla presenza fisica, psichica ed emozionale di un individuo quando è destinatario dello sguardo e dell’attenzione di qualcun altro, in questo caso prima del fotografo e poi dello spettatore.

Il percorso espositivo installato negli spazi dell’Istituto Italiano di Cultura in Londra si suddivide in tre sale. Nella Project Room è allestita la Sala degli Occhi che presenta un video in slow motion focalizzato sul close up di 2030 occhi di ragazzi che si aprono e si chiudono: prima fissano e ammoniscono lo spettatore e poi si chiudono per sognare il loro futuro.

Al piano terra la Sala 2030 introduce otto stendardi di grandi dimensioni, in acetato trasparente, su cui sono state impaginate, in una successione senza soluzione di continuità, le foto a 16:9 di 2000 volti a occhi aperti, che non tradiscono alcuna emozione o segno volitivo: sono sguardi fissi in camera, seri ma spontanei, non ammaestrati dagli adulti, che richiamano lo sguardo severo dell’attivista Greta Thunberg quando ha lanciato ai potenti della terra il suo j’accuse “We’ll be watching you” (vi teniamo d’occhio). Sono sguardi che scrutano e osservano lo spettatore per spingerlo a riflettere sulla necessità di agire per il futuro suo e di tutti.

Infine, al primo piano, la Sala dei Desideri presenta le foto-cartoline dei 2030 volti dei ragazzi che sognano a occhi chiusi, applicate in modo casuale sulle pareti attraverso il gesto manuale e ripetitivo dell’artista. A questo accumulo scomposto di visi onirici, che immaginano e fantasticano i propri sogni e desideri per un futuro possibile, si oppone la teoria ordinata e simmetrica delle foto-cartoline delle mani che stringono i 2030 desideri trascritti su pezzi di stoffa, esposti all’interno di una teca. Si tratta di messaggi anonimi che a volte auspicano un bene comune per l’umanità a prefigurare i 17 obiettivi dell’Agenda per lo Sviluppo Sostenibile (ad esempio “un mondo senza povertà”, “un mondo ecologico”, “diminuzione dell’inquinamento”, “la pace in tutto il mondo”, “un’istruzione di qualità” ecc…), altre volte si tratta di bisogni più personali, triviali, ma sempre sinceri (come avere un lavoro sicuro, diventare famosi, guadagnare tanti soldi e avere successo). Nella sala si è accolti da un audio cacofonico che riporta le voci dei ragazzi, che si sommano e si frappongono in un frastuono confuso e indistinto, come è caotico il mare delle intenzioni umane.

Come afferma Andrea Iovino, presidente di BIMED: “Le nuove generazioni restano il trait d’union attorno cui si dovrà sviluppare la nostra azione istituzionale ed è per questo che le scuole potranno continuare a sperimentare strategie pedagogiche sempre più qualificate che, però, dovranno dare spazio agli enti locali perché possano contribuire a determinare nelle nuove generazioni consapevolezza e impegno. Il 2030 è a un passo da noi, si prevedono cambiamenti radicali e i più qualificati e autorevoli osservatori internazionali ritengono che i prossimi anni segneranno il tempo più rivoluzionario della storia dell’uomo”.

E ancora: “Il cambiamento ha bisogno di azioni esemplari e di teorie ben costruite”.

Tutti i volti dei giovani presenti in Prósôpon 2030 sono stati fotografati da Manuel Scrima in contesti educativo-formativi organizzati da BIMED come nel caso del progetto Staffetta di scrittura per la cittadinanza e la legalità, negli anni scolastici 2018-2019 e 2019-2020 e 2021 oppure durante attività formative nelle classi di ogni ordine scolastico. Questa attenzione nei confronti degli occhi, dei volti e delle personalità dei giovani studenti è anche alla base delle attenzioni che BIMED ha sviluppato, già da molti anni, nei confronti di una visione psico-pedagogica ed educativa interconnessa al valore delle nuove generazioni.

MANUEL SCRIMA BIOGRAFIA

Manuel Scrima è un artista e fotografo/regista nato a Cremona nel 1977 da padre arbëreshë e madre belga. Nel suo lavoro è sempre riconoscibile un’ispirazione di marca classica e neoclassica, con una predilezione per il corpo umano, che costituisce il fil rouge della sua produzione.

Nel 2006 inizia il suo periodo Africano (Africa Awakes la sua mostra più celebre ha girato gallerie e musei con 10 repliche tra Francia, Inghilterra, Irlanda, Finlandia, Italia e Kenya). Le sue immagini vengono sostenute da realtà internazionali come: UNESCO, Medici senza Frontiere, Care International. In particolare nel luglio del 2009 espone al Ramoma, Museo d’Arte Moderna di Nairobi. 

Nel 2010 l’UNESCO lo sceglie come artista per una personale a Parigi che celebra la cultura del Kenya.  Sempre nel 2010 alcune sue foto più rappresentative sono esposte ad Art Basel Miami.

Nel 2010 inizia la sua avventura asiatica e la collaborazione con l’artista e stilista Angelo Cruciani con lui realizza diversi progetti a cavallo tra Arte, Comunicazione e Moda.

Nel 2012 la sua mostra AfreakA, curata da Alessandro Turci, fa parte del Festival Fotografico Italiano. Nel 2019 esce il suo short film ICEBERG, premiato a Los Angeles e ad Atlanta. Sempre nel 2019 arriva anche un premio alla regia a Milano per il fashion film WHOMAN e il premio Alfa alla fotografia ad Aci Reale per la sua carriera.

Nel 2020 presenta la mostra Disembody alla Fabbrica Eos Contemporary Art di Milano, con la curatela di Chiara Canali. Le fotografia esposte reinterpretano l’estetica neoclassica in un collage caleidoscopico. Si tratta del punto di arrivo di una sperimentazione decennale in cui – partendo dal nudo antico – lo si disincarna, facendolo diventare altro da sé. 

Nel 2021 è uno degli artisti chiamati da Nikon per la collana Master di Fotografia allegata al Corriere della Sera.

Ad agosto 2021 espone a Palazzolo Acreide – Sicilia – insieme a Corrado Levi SEBASTIAN’S, mostra nella quale reinterpreta, attraverso la tecnica perfezionata in Disembody, il martirio di San Sebastiano. 

Nel 2021 il video “PIE”, di cui è autore e regista vince a New York il Vision Award e miglior video ai Movie Award.

BIMED

Nel 1997 nasce la Biennale delle Arti e delle Scienze del Mediterraneo, un progetto di cultura ed educational quale occasione di crescita del meridione italiano, promosso dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali – in accordo con il Ministero della Pubblica istruzione – nel quadro di riforme che impegnano il Mezzogiorno nella ricostituzione identitaria del proprio tessuto produttivo.

Il cammino di Bimed prende le mosse con l’Associazione di Enti Locali per l’educational e la cultura e per il triennio 1997/99 si muove tessendo – attraverso l’opera dell’attuale direttore generale e dell’allora presidente – relazioni sul territorio salernitano, avellinese e più in generale campano, volte a dimensionare l’opportunità che poteva derivare dal mettere insieme Enti locali con un obiettivo specifico: guardare alla cultura e all’educational come ad un’irrinunciabile occasione per la crescita equilibrata del Paese e, nel contempo, ottimizzare le risorse che già da allora cominciavano a ricevere un constante definanziamento.

Nel 2000 l’Associazione di Enti locali denominata “Bimed”, per volontà della Provincia di Salerno e di circa 20 Comuni, si costituisce Associazione di Enti Locali per l’educational e la cultura.

Ad oggi la Bimed vanta tra i suoi associati oltre 100 Comuni rappresentativi dell’intero sistema Paese. Nel febbraio 2018 Bimed ha acquisito il riconoscimento della personalità giuridica dalla Regione Campania con Decreto n. 5 dell’08.02.2018 (DPR 361/2000, DPGRC 619/2003).

INFO:

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London SW1X 8NX

tel: 020 7235 1461 

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e-mail: icilondon@esteri.it

Bimed

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