durante l’opening il soprano Lorna Ruth Windsor canterà un’aria con le parole di una poesia di Maurizio Gabbana.
Gli eroici furori arte contemporanea
via melzo 30 – milano
Nell’ambito del circuito PHOTOFESTIVAL 17TH, a Gli eroici furori Maurizio Gabbana presenta i suoi ultimi lavori fotografici in cui punta l’obiettivo verso il cielo alla ricerca della diversa forma, colore, consistenza delle nuvole. Alcune di esse sono scomposte, alcune frastagliate, altre si colorano di un rosa intenso, altre di un giallo brillante, alcune sono bianche.
Nuvole come soggetti danzanti che fanno da scenografia per un azzurro che pare infinito. E che non si ripete mai uguale.
La motivazione interiore dell’autore invero è il rapporto “profondo e ancestrale con cui noi ci confrontiamo con il cielo perché osservandolo in realtà guardiamo in noi stessi” come scrive Roberto Mutti sul libro/catalogo che accompagna la mostra in galleria. Nuvole quindi come superfici riflettenti di qualcosa di noi, dei nostri sentimenti, desideri e speranze. Come quando ci sentiamo divisi tra eventi che ci sovrastano e decisioni da prendere, e i nostri pensieri acquistano la forma evanescente e mutevole delle nuvole. Che a volte sono divise e frammentate.
Cosí ci racconta Maurizio Gabbana:
“La nuvola, eterea, sempre in divenire, attraverso la Luce si svuota, passa e si ricompone nuovamente, esattamente come dovrebbe fare l’Uomo: svuotarsi, donarsi per poter rinascere e continuare il Viaggio con leggerezza e consapevolezza.”
Maurizio Gabbana – Nato a Milano nel 1956, residente a Milano Marittima, autodidatta, Maurizio Gabbana sin da ragazzino manipola le camere analogiche formato 120, appassionandosi sin da subito alla ricerca fotografica e alla camera oscura, nella quale sperimenta e realizza le sue visioni. Passando poi al digitale, utilizza Nikon e Canon ma sempre senza utilizzare programmi di post-produzione, a parte qualche piccolo “trucco” utilizzato in camera oscura. Negli anni 2000 viene scoperto come artista da Rolando Bellini, storico dell’Arte dell’Accademia delle Belle Arti di Brera, che definisce futuristiche le sue ricerche dal titolo “Dynamica Spazio Temporale”: scatti in macchina e scorci metafisici prevalentemente notturni, analogici, che trascendono la realtà, trovando l’uomo assopito nel riposo notturno.
Tra le sue principali esposizioni, la partecipazione alla Biennale di Firenze nel 2013, alla Biennale di Venezia nel 2015, alla Biennale di Mosca nel 2018, e alla Triennale di Milano nell’estate del 2020. Tra i lavori principali, invece, la monografia edita da Skira “Con la luce negli occhi” del 2017, la mostra dal titolo “Infinite Dynamics” e la nuova monografia “AssenzA” del 2021 (Antiga Edizioni). Nell’ottobre 2022 nell’ambito di Photofestival Milano, presenta a Gli eroici furori i suoi ultimi lavori, a cura di Silvia Agliotti e Roberto Mutti: “Il cielo senza nubi appare vuoto”, mostra accompagnata da un libro-catalogo con testi di Roberto Mutti.