Mariella Bogliacino – CLG – (contro le guerre) – ATB Associazione Culturale – Torino
CLG – (contro le guerre)
Mariella Bogliacino
ATB Associazione Culturale – Torino – Italia
In esposizione le opere di: Mariella Bogliacino
A cura di Alessandro Allocco
Comunicato stampa: Viola Cortellini – Riccardo Bordin
Allestimento: ATB Associazione Culturale
Inaugurazione: giovedì 15 dicembre 2022, ore 18:00
15 dicembre 2022 – 6 gennaio 2023
ATB Associazione Culturale – Via Riccardo Sineo, 10 – 10124 Torino
Info: mobile +39 333 362 5949
Orari di apertura – mer-ven: 15:30 – 18:30, sabato e altri orari su appuntamento
Ingresso libero
È come assistere ad una raffigurazione dell’intera storia del mondo, dei suoi drammi, delle sue ferite.
Esplorare le tensioni, le tragedie, le lacerazioni, i colpi, le colpe, i movimenti e le paralisi di questa contemporaneità per certi versi distopica, sia nelle metropoli inondate di luce che negli angoli più remoti e bui del pianeta, è un compito che gli artisti assumono su loro stessi, lasciando al fruitore l’onere di coglierne le piccole, accessibili verità che si insinuano tra la fascinazione delle superfici materiche e l’indifferenza di uno sguardo assuefatto e ormai assopito dall’inflazione tutta contemporanea del visuale.
La complessità delle opere di Mariella Bogliacino rende visibile un mosaico composito, eterogeneo, multiforme delle criticità dell’umanità attuale. Le ferite sono quasi un luogo della rivelazione dell’essenza umana, un ambiente filosofico di “non-indifferenza”. Le ferite di Mariella Bogliacino raccontano i drammi del mondo che ci circonda: quello immanente e quello trascendente fusi in un unico grande “Affresco” che ci è consentito toccare e che si fa portavoce di tutte le lacerazioni dolorose, di tutte le incongruenze e le miserie di questa nostra epoca.
Capire la sofferenza, guardarla, toccarla, ci rende consapevoli di essere vivi, di “essere”. La ricerca di Mariella Bogliacino ama pungolare, provocare, rendere impossibile l’assuefazione a formule che hanno a che vedere con la quiete del dogmatismo o la ripetizione acritica e convenzionale di usi e rituali.
Le opere di Mariella Bogliacino ci spingono a interrogarci e a fare delle profonde riflessioni su come curare le ferite del nostro mondo; su come avere il coraggio di vedere attraverso le spaccature; su come le ferite tracciate sulla tela arricchita dai più svariati materiali trasudino simbolismo e travalichino il confine tra pittura e scultura, tra bidimensionalità e tridimensionalità; su come le lacerazioni rappresentino un vero e proprio provocatorio strappo rispetto ai tradizionali parametri artistici, su come le devastazioni della guerra, le ipocrisie politiche, le
irrazionalità e l’incapacità di un pensiero critico onesto ed etico intacchino ogni certezza umana e su come l’artista cerchi di unire lo spazio e il tempo attraverso le enormi potenzialità del colore e di una tecnica pittorica innovativa i cui orizzonti sono in continua evoluzione.
Le ferite sono imperfezioni, sono segni di sofferenza e tribolazione. Misurarsi con loro mostrando orgogliosamente (come nell’arte del Kintsugi) può far sorgere una forma più completa di perfezione estetica e interiore poiché sono proprio le ferite, le difficoltà e le modalità in cui vengono affrontate ci rendono realmente, distintamente e meravigliosamente umani.
Alessandro Allocco
CLG – 15 dicembre 2022 – 6 gennaio 2023
ATB Associazione Culturale – Stagione espositiva 2022 – #nEXTRAditio
Una mostra pensata come parte delle iniziative Kintsugi per la fine dell’anno 2022
Ferite – Un grande senso d’angoscia, che comprende le Ferite inferte agli esseri viventi, sfocia in quelle che l’uomo infligge alla Madre Terra e rimanda ai periodi difficili che l’umanità sta vivendo.
La guerra…pare esista una sola guerra di questi tempi, come emersa dal nulla: ampliata, unica, irreversibile.
Armi, fanatismi, censure, propaganda, ipocrisie politiche, minacce…
Che siano passate o presenti le guerre conducono ad un’unica verità: il dolore fisico e psicologico che da sempre arrecano, la carne straziata e l’animo svuotato: sono questi i segni indelebili, che non guariscono del tutto/che faticano a regredire.
Poi ci sono i colpi inferti da armi più subdole, inosservate ma non meno taglienti, manipolate e celate da parole, gesti e sorrisi.
Le ferite possono guarire ma le cicatrici rimangono, nel profondo.
In questo vortice di sopraffazione e di violenza, dove la pace ostacolata sembra irraggiungibile, l’arte non può sublimare: è figlia del suo tempo ed ha il compito di risvegliare gli animi dormienti e far riflettere quelli più sensibili. Perché soltanto la ragione, la sensibilità, la consapevolezza, l’amore possono contribuire al miracolo di un mondo migliore.
Mariella Bogliacino