ASCOSI LASCITI – Lucia Bottegoni e Carla Wais – Caffè Fotografici – Napoli

Caffè Fotografici presenta
ASCOSI LASCITI
Bipersonale di Fotografia e Video Art
Espongono
Lucia Bottegoni
&
Carla Wais
A cura di Ljdia Musso

30 Marzo – 16 Aprile
Caffè Fotografici
Via Antonio Villari, 98, 80137 Napoli NA

Inaugurazione
30 Aprile
18:00-24:00
Prenotazione obbligatoria
3714806659

“Ascosi Lasciti” è una mostra che trascina lo spettatore in un universo complesso, dove le linee tra ciò che è reale e ciò che è immaginato si fondono in una simbiosi di suggestioni, atmosfere e simbolismi.
La mostra presenta le opere fotografiche di Lucia Bottegoni e la video-performance di Carla Wais, dal titolo “Bello Monstruo”.
Attraverso le foto di Bottegoni, il pubblico potrà immergersi in un percorso di crescita e di risveglio spirituale, che esplora la relazione tra l’essere umano, l’ego e il senso di separazione che esso impone.
La video-performance, ispirata alla poesia omonima di Carla Wais, invece, è un viaggio attraverso le rovine di un hotel abbandonato in Argentina, che unisce poesia, performance di danza e video-arte.
“Un edificio abbandonato è una cassa di risonanza in cui si sentono gli echi di ciò che è accaduto.
Quando si danza tra le sue rovine, i segni del passato si uniscono al potere trasformante di ogni movimento. I nostri corpi penetrano e sono penetrati dalle forze della storia. “

I lavori fotografici di Lucia Bottegoni e il lavoro di Video Art di Carla Wais, pur appartenendo a due differenti media artistici, comunicano tra loro in modo profondo. Entrambe le artiste utilizzano luoghi abbandonati come metafore del degrado dello spirito e della carne dell’essere umano.
La loro ricerca artistica ha una potente carica ecologica, poiché riflette sulla condizione dell’uomo contemporaneo, costantemente in cerca di sé stesso ma allo stesso tempo distruttore del proprio ambiente.
Le opere fotografiche di Lucia Bottegoni e il video di Carla Wais invitano lo spettatore a riflettere sulle conseguenze delle nostre azioni sul pianeta e sulla necessità di ripensare il nostro rapporto con la natura.
La mostra, curata da Ljdia Musso, si svolgerà presso il Caffè Fotografici a Napoli dal 30 marzo al 16 aprile.

L’inaugurazione si terrà il 30 marzo, su prenotazione obbligatoria al numero 3714806659.
Dopo l’inaugurazione la mostra sarà visitabile su appuntamento.

Contatti
Ljdia Musso
3714806659
ljdia.85@gmail.com

AUTORE
Lucia Bottegoni
Biografía
Lucia Bottegoni, classe 1975, pur sognando di frequentare l’istituto d’arte, si diploma all’istituto tecnico commerciale nel 1994.
In qualche modo cerca sempre nuovi spazi per esercitare la sua creatività e nel corso del 2020, complice la pandemia con le sue restrizioni, comincia a scattare foto in mezzo alla natura per scoprire, durante una passeggiata, il primo dei luoghi abbandonati che diventeranno poi le sue mete preferite.
Di questi, ama cogliere gli angoli più semplici e i particolari ma soprattutto, cerca di giocare con la loro luce nella speranza di restituire, con le sue immagini, un po’ della magia e della frequenza che essi emanano.
Di recente ha provato ad abbinare il nudo per creare un certo contrasto tra l’energia stagnante e densa del luogo abbandonato, a quella più fluida e dinamica del corpo umano nella sua naturalezza.
Nel 2022, ha partecipato alle collettive “ S U R R E A L E” ed “E R O S” organizzate da Vito Cenzonte nel suo Atelier Alchimia Arte – Dortmund.

DESCRIZIONE E INTERPRETAZIONE DELLE OPERE
Le foto presentate narrano un percorso di crescita e di risveglio spirituale attraverso l’Amore per se stessi e la riscoperta del proprio essere interiore.
L’essere umano, addormentato, vive un sogno ad occhi aperti, sopravvive in uno stato illusorio generato dal predominio dell’ego e dal conseguente profondo senso di separatezza che esso gli impone (Foto 1).
Incapace di consapevolezza, non percepisce la sacralità di ciò che lo circonda, né l’unicità di cui fa parte, non riuscendo quindi a comprendere che tutto ciò di cui ha bisogno è già “qui e ora” (Foto 2).

La luce inonda la sua Vita nel momento presente ma egli, in trappola, non è in grado di vederla (Foto 3).
Solo l’Amore per se stesso lo porterà al risveglio e a quello stato di consapevolezza che gli permetterà di aprirsi al mondo prendendo coscienza che questo è come uno specchio e che riflette i suoi comportamenti. L’uomo emana ed attrae ciò che corrisponde ai suoi pensieri e stati d’animo e per cambiare ciò che ha attorno, non dovrà porre l’attenzione sul proprio riflesso ma rivolgersi a sé stesso, con tutto l’Amore di cui è capace (Foto 4).

AUTORE
Carla Wais
Biografía

afia:

Potrei dire che parlo perché scrivo. Potrei anche dire che scrivo perché ballo. Tuttavia, ciò che precede la mia danza non mi è del tutto chiaro. Credo che riceva il suo slancio da una domanda: chi sono?

Psicoanalista, donna, porteña, ballerina di danza Butoh, poetessa, praticante di yoga, madre? Sono nomi che non riescono a rispondere a questa domanda.

Sono nata e vivo nella Città Autonoma di Buenos Aires. Mi sono laureata in psicologia presso l’UBA e da allora mi sono dedicata alla psicoanalisi, nella pratica ospedaliera, nell’insegnamento universitario e nella pratica privata.

Da poco più di dieci anni ho aperto un blog dove pubblico ciò che scrivo. Parte di questo materiale è stato pubblicato nel settembre 2019 con il titolo “ATERRIZAJE FORZOSO”.

Parallelamente sto esplorando con sempre maggiore impegno pratiche che coinvolgono i corpi e la loro potenza espressiva, soprattutto la danza Butoh.

Bello Monstruo:

La creazione

Un edificio abbandonato è una cassa di risonanza in cui si possono ascoltare gli echi di ciò che è successo una volta. Ballando tra le sue rovine, i segni del passato si coniugano con la potenza trasformatrice di ogni movimento.

I nostri corpi penetrano e sono penetrati dalle forze della storia. Vengono trasformati continuamente dagli oggetti con cui interagiscono, siano essi materiali, affettivi, culturali. Contemporaneamente, agiscono su di essi. Siamo l’agglomerato e anche i propagatori di sedimenti trans-individuali.

Chi siamo nello spazio in cui ci troviamo? Questa è una delle domande che rivolgo alla danza. Da questo dialogo nasce il testo poetico. È la sua sintesi. In questa occasione, ritorna sotto forma di una nuova danza e precipita in un video-performance.

Nelle rovine c’è ciò che nasce.

Il video è stato girato nelle rovine di un hotel abbandonato a Mar Azul, località costiera del Mar Argentino, a sud di Buenos Aires nel dicembre 2021. È composto da tre materiali grezzi filmati con un iPhone, due con telecamera fissa e uno con telecamera mobile nelle mani di Gala Gutman. Sono la registrazione di sessioni di improvvisazione in danza e sono stati ispirati dal poema La bellezza del mostro scritto e pubblicato su carlawais.blogspot.com nel dicembre 2019.

Le fotografie che compongono l’opera fanno parte di una serie di fotogrammi modificati a partire dai materiali grezzi.

Podría decir que hablo porque escribo. También podría decir que escribo porque bailo. En cambio, lo que antecede a mi danza no me es del todo claro. Creo que recibe su empuje de una pregunta:
¿quién soy?
Psicoanalista, mujer, porteña, bailarina de danza Butoh, poeta, practicante de yoga, madre? son nombres que no alcanzan a responder esta pregunta.
Nací y vivo en la Ciudad Autónoma de Buenos Aires.
Me recibí de psicóloga en la UBA y desde entonces me he dedicado al psicoanálisis, en la práctica hospitalaria, en la docencia universitaria y en la práctica privada.
Hace poco más de diez años que abrí un blog donde publico lo que voy escribiendo. Parte de ese material fue publicado en septiembre de 2019 bajo el título “ATERRIZAJE FORZOSO”.
En paralelo vengo explorando cada vez con mayor compromiso prácticas que involucran a los cuerpos y a su potencia expresiva, fundamentalmente la danza Butoh

Bello Monstruo
La obra
Un edificio abandonado es una caja de resonancia en la que pueden escucharse los ecos de lo que alguna vez ocurrió. Al bailar entre sus ruinas las marcas de lo pasado se conjugan con la potencia transformadora de todo movimiento.
Nuestros cuerpos penetran y son penetrados por las fuerzas de la historia. Van siendo transformados permanentemente por los objetos con los que interactúan, sean materiales, afectivos, culturales. Simultáneamente inciden sobre ellos. Somos el aglomerado y también los propagadores de sedimentos trans-individuales.
¿Quiénes somos en el espacio en el que nos encontramos? Ésta es una de las preguntas que le dirijo a la danza. De ese diálogo surge el texto poético. Es su síntesis. En esta oportunidad para regresar bajo la forma de una nueva danza y precipitar en un video-performance.
En las ruinas está lo naciente.
El video fue filmado en las ruinas de un hotel abandonado en Mar Azul, localidad costera del Mar Argentino, al sur de Buenos Aires en diciembre de 2021. Está compuesto a partir de tres materiales crudos filmados con teléfono celular Iphone obtenidos, dos con cámara fija y uno con cámara móvil
en las manos de Gala Gutman. Son el registro de sesiones de improvisación en danza y fueron inspirados a partir del poema La belleza del monstruo escrito y publicado en carlawais.blogspot.com en diciembre de 2019.
Las fotografías que integran la obra forman parte de una serie de fotogramas editados a partir de los materiales crudos.