Alessandro Grazi – Senza un luogo comune – Siena Experience Italian Art
Il 21 aprile alle ore 17.30, si terrà l’inaugurazione della mostra personale di Alessandro GR@ZI l’immaginiere, intitolata “senza un luogo comune” e curata da Filippo Lotti, presso gli spazi di Siena Experience Italian Art, situati al terzo piano di Palazzo Scotti in Via Città 25, con vista sulla Piazza del Campo.
In occasione dell’evento, ci sarà un brindisi con numerose bollicine.
Alessandro Grazi vive a Siena e ha la sua Art Lab Gallery in Pian dei Mori. Nasce grafico pubblicitario, ma ora l’artista è molto noto e attivo nel panorama artistico e culturale italiano ed internazionale.
La sua arte è una sperimentazione grafica e materica che porta avanti con grande spirito ironico e critico, risentendo frequentemente sia dei richiami dello Spazialismo che di alcuni aspetti del Futurismo.
L’artista utilizza dinamicamente lo spazio dell’opera come una pagina bianca su cui tracciare linee e segni grafici, disporre disegni ed immagini, intervallando il tutto con parole, frasi, tagli pittorici, unendo abilmente la ricerca visiva, tipica del pubblicitario «consumato», con un’idea di più ampio respiro poetico. Nelle opere di Alessandro Grazi spazio grafico e immagine si amalgamano perfettamente determinando una continuità visiva non scevra di una solida relazione dinamica, fatta da semplici principi percettivi, da una vivida sensibilità cromatica e da una marcata evidenza grafico-espressionista.
Inoltre, memore della lezione della poesia visiva e di certe forme di mailing art, l’artista conduce con grande senso ironico interessanti considerazioni sulla contemporaneità sui sentimenti e sull’uomo in generale. Quello del pittore senese è un gesto dinamico che gioca con gli spazi, con le superfici e la materia dei suoi supporti, con le trame di colore ma anche con bi-cromi bianchi e neri, attraverso un disegno deciso e una forte evidenza figurativa. Con il suo turbinio di segni e l’uso di materie diverse si può dire che il termine, inventato da Grazi, “Grafica Cubica” non lo abbia mai più lasciato nel perseguire la sua ricerca ormai trentennale.
Dalla presentazione critica di Giammarco Puntelli