Emanuela Bergonzoni – RE MIDA – Galleria Contemporanea di Palazzo Ducale – Pavullo nel Frignano
RE MIDA di Emanuela Bergonzoni
In mostra alla Galleria Contemporanea di Palazzo Ducale
Gioielli d’autore, sculture totemiche, micro – sculture, objet trouvé
Dal 24 giugno al 1 ottobre EMANUELA BERGONZONI, autrice nel campo del gioiello contemporaneo e docente di design del gioiello, esporrà alla Galleria Contemporanea di Palazzo Ducale oltre sessanta opere, tra gioielli contemporanei, micro sculture, sculture totemiche, objet trouvé. “RE MIDA” il titolo della mostra, apre le porte al pubblico Sabato 24 giugno alle ore 16.00, a seguire concerto Duo di Chitarre Varotto – Pini Ugolini a cura dell’Istituto Superiore di Studi Musicali “O. Vecchi – A. Tonelli” di Modena.
Minuscole e preziose, talvolta grandi e totemiche le sculture di Emanuela Bergonzoni giungono a noi dal cuore pulsante della Terra. Forme plastiche, morbide e avvolgenti, esaltano, con raffinatezza ed eleganza, la materia che ha segnato la storia della civiltà. Il metallo, materiale prediletto dall’artista, abbandona l’identità fredda e tagliente che lo contraddistingue per acquisire un’anima calda intrisa di poesia. Sono il ferro, l’ottone, l’argento, il rame a dominare, ora forgiati ed assemblati per saldatura, ora incisi o cuciti, creando pieghe e curve, giochi di vuoti e pieni, intrecci, trame, frammenti che seducono l’occhio ed ingannano i sensi. Talvolta ci troviamo dinanzi a piccoli mondi sospesi tra sogno e realtà. Creazioni che ricordano le preziosità e rarità delle stanze delle meraviglie, micro Wunderkammer, dove reperti naturali, con forte dominanza di terra e fuoco, dialogano con oggetti d’arte, in un rapporto fluido tra immagini e concetti. Piume, semi, ossa, gusci, minerali, radici, chele di granchio, perle e minerali dialogano con le forme e i colori dei metalli e di materiali inconsueti, come vecchie fotografie in bianco e nero, artefatti industriali e del vivere quotidiano. Emanuela Bergonzoni propone un nuovo ordine universale dettato da una forza creatrice femminea, quella dell’artista che nel atto di ricreazione e di rigenerazione sfida la mortalità. L’artista indossa così gli abiti di Mida. A lei il dono di trasformare qualsiasi cosa in oro splendente.
A settembre in occasione del Campionato del Mondo di Volo a Vela Final Grand Prix e del Campionato Europeo di Acrobazia a Motore verranno presentati i due gioielli che Emanuela Bergonzoni ha dedicato alle due importanti manifestazioni e il catalogo della mostra RE-MIDA. Tra le attività sono previste visite guidate e workshop a tema tra cui “Shangri-la” Workshop sulla tecnica del traforo manuale su legno e metallo a cura di Sara Casalboni.
La mostra, a cura di Simona Negrini – Responsabile delle Gallerie Civiche), si potrà visitare fino al 1 ottobre 2023.
Città di Pavullo nel Frignano (Mo) – Assessorato alle Attività Culturali
Palazzo Ducale – via Giardini, 3 – Pavullo n/F. – tel. 0536 29964 / 29026
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www.comune.pavullo-nel-frignano.mo.it
Orari di apertura
sabato h. 10.00 – 13.00 / h. 16.00 – h.19.00
domenica e festivi: h. 16.00 – 19.00
CHI E’ EMANUELA BERGONZONI ?
Laureata in Arti Visive alla facoltà di Lettere e Beni Culturali di Bologna e in scultura all’Accademia di Bella Arti di Bologna.
Ha sempre lavorato in ambito creativo come designer in progetti autoprodotti. L’artista, dice di sé: mi definisco artidesigner, da quando alcuni anni fa lessi il testo Filosofia del design del professor Renato de Fusco in cui vi era la descrizione di una produzione di oggetti che si collocava tra l’artigianato e l’industrial design. Questo termine include i riferimenti alle arti figurative, all’artigianato e al design. Le mie competenze acquisite dello studio dell’arte e della pratica della cultura dei materiali sono convogliate in progetti di oggetti d’uso quotidiano. Il mio design ha sempre l’attenzione all’ecosostenibile. La mia poetica è impregnata dall’estetica dei rottami e dei materiali in disuso, sono affascinata dalla ruggine, dalle crepe, dalle lacerazioni, dalle corrosioni, il mio atteggiamento è quello di prendermi cura di questi scarti come per sottrarli al loro destino, cerco di ricollocarli, risignificandoli, in nuovi contesti per dare loro in dono una nuova esistenza e forse per garantirne l’immortalità. Amo i materiali e in particolare lavorare i metalli. Il metallo è sempre presente nei miei lavori, anche quando mi avvicinai alla fotografia digitale e alla elaborazione di immagini il supporto su cui feci serigrafare le grafiche da me realizzate fu su lastre di ferro non trattato che inevitabilmente si prestano al deterioramento continuo. Attualmente sono docente di design in varie Accademie di Belle Arti, ma continuo la mia ricerca artistica nel campo delle arti e in quello del design di oggetti.