Viola Di Massimo al Gorilla Blu in vicolo del Cedro 33 a Roma (trastevere)
Ad agosto fino al 30 settembre diciannove opere di Viola Di Massimo al Gorilla Blu in vicolo del Cedro 33 a Roma (trastevere).
Saranno esposte opere di grafica: linoleografia (Tutte le vite che sei), acquaforte (La distillatrice di Momenti e La confederazione delle anime), puntasecca (Alma Nigra, Corpo Inciso e incisioni del 1996). Opere ad olio su tela, tecniche miste (Barlume Giallo Cromo), e sculture con The Monster in the box-UX. Troverete anche un bookshop assortito con poster e art gadget.
Non immaginate una mostra classica, ma un luogo dove tutto convive insieme in una bizzarra e bella armonia. Un luogo singolare quello di Gorilla Blu, certamente unico, dove le note della musica riempiono la stanza dalle 11 alle 20 negli orari di apertura. Lì, a far compagnia alle opere di Viola: Fazzini, Baj, Schifano, Mulas, Lilanga e disegni di Vauro.
Protagonisti di certo vinili e riviste anni 80 (oltre ai gadget), addirittura un bel juke-box che con sole 100 lire canterà per voi ciò che vorrete. E ancora, non possono mancare i ricercati almanacchi di Frigolandia dove regna la famosa rivista nata fine anni 70 di cui il direttore è da sempre Vincenzo Sparagna, e Gorilla Blu la sede romana di distribuzione Frigidaire.
Ma non crediate che la storia del Gorilla blu contenga solo così pochi anni di storia, perché quelle mura un tempo erano una chiesa: opera minore addirittura del Bernini.
Che dire: dal Gorilla Blu con Gabriele di Lauro, vi troverete in un posto magico dove le mura, le opere, le cartoline e i vinili hanno una bella storia. La nostra!
Orari: martedì-domenica 11.00-20.00 lunedì chiuso
Informazioni: 328 4567054 – gorillablu.store@gmail.com – info@arteviola.com
Artista indipendente, vive e lavora a Roma. La sua ricerca artistica inizia nel 1986 con lo studio del nudo femminile dove il concetto di uguaglianza passa proprio dalla diversità: nella forma, e nell’identità. Dopo l’Accademia di Belle Arti di Roma partecipa a numerose collettive e personali. Dal 1998 apre il proprio studio alle visite su appuntamento dove è possibile vedere le sue opere. Dal 2011 lo studio è anche spazio aperto al pubblico per eventi organizzati dall’artista e per promuovere il rapporto profondo che si crea fra opera-osservatore. Le luci, i pigmenti rossi, le matite su carta, i video, le sculture, le tele e i soffitti inclinati fanno sì che lo studio stesso sia opera-installazione e l’osservatore divenga inconsapevolmente protagonista dell’opera.