Zhi Hongbo e Guo Lin – Inquieto Tempo – A60 Contemporary Art Space – Firenze
La mostra Inquieto Tempo degli artisti cinesi Zhi Hongbo e Guo Lin, a cura di Emanuele Gregolin e Pengpeng Wang.
Vogliamo raccontare con questa mostra, una storia nuova, un nuovo sentiero, un nuovo percorso, sul tema del Inquieto Tempo. Le occasioni espositive sono sempre un viaggio, un profondo viaggio che si compie stando quasi fermi, pronti ad osservare sequenze che raccontano storie diverse: nel disegno, nella pittura, nella scultura, nella fotografia, nella forma del video o della performance. Le opere che presentiamo in occasione di questa nuova mostra sono opere fotografiche realizzate dagli artisti cinesi Zhi Honbo e Guo Lin.
È certamente il corpo, il protagonista principale delle fotografie che mostriamo qui per la prima volta nello spazio di A60 Contemporary Art Space Firenze. Il corpo e la figura vengono qui raccontati all’interno di alcuni ambienti che hanno “concluso” la loro vita ma che attraverso la presenza degli uomini raccontano in realtà storie simboliche che sprofondano nei chiaroscuri dell’esistenza di oggi, in un racconto che è un ponte fra la storia e la contemporaneità.
È forse la libertà il punto di arrivo, il punto di tregua e sosta ricercato dalle figure che vivono in queste opere fotografiche?
Zhi Honbo pare aver sottratto le forme rappresentate da scene filmiche, ambientazioni dinamiche in cui i diversi personaggi vivono il contrasto del tempo, inseriti in luoghi che non possono proteggerli: inospitali interni, improbabili zattere dove l’uomo non appare salvo, ma c’è il senso del movimento in queste immagini attraversate dall’aria. Zhi Honbo dà forma a dei sogni, in fondo, capaci di creare nell’occhio dell’osservatore il brivido dell’evasione. Guo Lin esaspera ancor di più la visione di Zhi Honbo poichè il corpo femminile sostiene umiliazioni profonde attraverso un registro che appare a volte surreale, nell’uso implacabile del bianco e nero. Il “non” colore dona ad alcuni dettagli una forza ed una eleganza intrigante attraverso il sapiente uso della luce: è il dettaglio che esalta, che cattura la forma, che stordisce e che porta a leggere queste storie fatte di immagini che recitano a volte con beffarda ironia, ricca di interrogativi che parlano del nostro inquieto tempo.