“AMICIZIA. Vita e Pittura. Vita è pittura” – Stefano Gattelli, Enrico Lombardi, Giorgio Tonelli – Forni – Galleria d’arte – Bologna
“AMICIZIA. Vita e Pittura. Vita è pittura”
Espongono
Stefano Gattelli, Enrico Lombardi, Giorgio Tonelli.
Idea: Giorgio Tonelli.
Testo: Enrico Lombardi.
Regia: Paola Forni.
Forni – Galleria d’arte – Bologna.
Via Farini 26/F – 40124 Bologna (Italy) –
+39 051 231589 – forni@galleriaforni.com – @galleriaforni – #galleriaforni.
Date : dal 9 maggio al 6 giugno 2024.
Inaugurazione : giovedì 9 maggio, ore 18,00.
Orari di Galleria : 10,30/13 – 15/19 – Sabato 10,30/13 – 16/19.30
Chiuso lunedì e festivi – Ingresso libero
Questa mostra nasce da un’idea di Giorgio Tonelli e vuole essere la testimonianza di una grande e duratura amicizia fra i tre pittori. I motivi fondamentali sono espressi nel testo di presentazione di Enrico Lombardi : “Questa mostra non ha bisogno di alcun pretesto estetico (c’è una vastissima bibliografia a testimoniare il percorso fatto insieme da noi tre) per esistere; in noi nessuna pretesa di aggiungere rumore al rumore: ce n’è già fin troppo. L’unico tema vero, non retorico, che ha fatto nascere il desiderio di realizzarla è “l’amicizia”. E il fatto che questi tre amici siano anche pittori ( pittori che si guardano, si stimano e si confrontano) serve solo a rafforzare il suo senso.” Pur di generazioni differenti i tre pittori si possono collocare nell’area della cosiddetta ‘Nuova Figurazione Italiana’, pur definendosi orgogliosamente “Inattuali” nel loro rapporto col ‘sistema dell’arte’: critica, mercato, senso dell’immagine. La loro pittura, fortemente radicata nella grande tradizione italiana che va dal ‘300 ai migliori esiti del ‘900, propone, rispetto ai dettami della contemporaneità, la possibilità di una strada differente, totalmente libera e vincolata solo ed esclusivamente agli imperativi della propria ricerca poetica. Scrive ancora Lombardi: “L’opera sarà, dunque, sempre frutto di ricerca e sperimentazione all’interno del proprio percorso, coi tempi necessari al suo sviluppo completo, senza assecondare mai, in nessun modo, i tempi della merce e del mercato, che hanno esigenze completamente diverse. Il nostro rapporto con la ‘critica’ sarà sempre problematico e dialettico per le stesse ragioni di gestione del tempo della ricerca, senza assecondare mai le paturnie estetico-ideologiche del guru del momento che dice cosa si deve fare o non si deve. Noi si fa esclusivamente quel che si deve, sotto la ferrea dettatura della propria necessità poetica.” Non una mostra “contro”, dunque, anche se per certi aspetti potrebbe sembrarlo, ma una mostra “per”: per affermare che, nonostante la ferrea dittatura della merce e della moda, si può sempre scegliere di essere liberi e propositivi nel cercare, con la più assoluta onestà e coerenza, di portare a compimento il proprio mandato estetico.