Mary Cappiello – Solo Show – Melograno Art Gallery – Livorno
Mary Cappiello
Solo show
10 – 16 ottobre 2024
Vernissage sabato 12 ottobre ore 18
CON
Ai vini ENOTURISTICA
Al piano CRISTINA SPINA
Melograno Art Gallery – Livorno
a cura di Maria Teresa Majoli
Mary Cappiello è nata e vive a Livorno.
Pittrice, si dedica anche con successo alla difficile arte dell’incisione.
Realizza composizioni astratte, con una predilezione per i colori tenui in tutte le sfumature del verde, del giallo e del rosa. La sua tecnica parte da una base di gesso, posta su un cartoncino, sulla quale poi utilizza pastelli, acrilici e tecniche miste.
I colori sono accostati con grande eleganza, perfettamente bilanciati nelle diverse tonalità, in una molteplicità di effetti visivi e cromatici. Ne risulta un’espressione di armonia e equilibrio, creata attraverso una miriade di sfumature delicate e vibranti. I colori metallici e iridescenti aggiungono ulteriore profondità e dinamicità alle opere, conferendo un aspetto quasi magico.
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Melograno Art Gallery
Livorno, via Marradi 62/68
Orario: 10/12.30 e 16/20
Domenica e festivi:10/12.30 e 17/20
Saremo chiusi soltanto il lunedì mattina
mail: info@meloarte.net
cell: 339 2399148
“Incongruenze” è una sinfonia di forme circolari e tonalità che si intrecciano in un dinamico gioco di equilibri e contrasti. I cerchi, ripetuti e sovrapposti in diverse dimensioni e colori, creano un effetto che sfida la percezione visiva, invitando lo spettatore a riflettere su ciò che è armonico e ciò che è dissonante.
I colori, caldi e freddi, si incontrano e si respingono, in una danza che evoca l’idea di movimento e di tensione.
Nonostante il titolo, “Incongruenze”, l’opera riesce a mantenere una sorprendente coerenza visiva. Le linee e i colori sembrano connettere, disgiungere e poi ricongiungere le forme, creando un percorso per l’occhio che esplora ogni parte della tavola.
L’artista sembra volerci ricordare che l’incongruenza, lungi dall’essere un difetto, è una parte essenziale della bellezza del mondo, dove gli opposti coesistono, si fondono e generano nuove forme di armonia.
Anche nei dettagli che apparentemente non si conciliano, si può trovare una vibrazione comune, un filo conduttore che porta a una lettura personale e profonda dell’opera.
“Oltre le Gabbie – Mondi di Luce in Fuga” è un viaggio visivo che ci accompagna nel volo liberatorio dalle nostre pastoie alla luce dell’universo.
Sullo sfondo, gabbie e sbarre simboleggiano le restrizioni e i limiti che ci imprigionano, e da questa rete di costrizioni emergono grandi sfere fluorescenti, i nostri pensieri, i nostri sogni, che si librano in volo leggeri e liberi. Come globi di luce, sfuggono alle barriere, sconfinano e si espandono nell’universo, simboleggiando la forza del cambiamento e la potenza della libertà. Il contrasto tra il buio delle sbarre e il bagliore delle sfere crea una tensione visiva che invita lo spettatore a riflettere sul tema della trasformazione e del superamento dei limiti.
Il quadro “Superstite di una esplosione”, appartenente al ciclo degli alberi, trasmette una straordinaria energia attraverso l’uso sapiente e raffinato del colore. In quest’opera, la pittrice gioca con le sinuosità dei rami, che diventano percorsi dinamici su cui si distendono tonalità vibranti e armoniche. I rami sembrano dispiegarsi come arterie che trasportano la vita attraverso il colore, narrando un’esplosione controllata, quasi magica, che ha lasciato intatta l’essenza dell’albero, un sopravvissuto.
Le geometrie circolari e le sfumature in contrasto contribuiscono a creare un equilibrio visivo di forte impatto, mantenendo una coerenza interna che trasmette piacevolezza e un senso di coesione. Il titolo dell’opera suggerisce una metafora della resilienza, di un’esplosione che anziché distruggere, genera nuova vita e nuovi mondi colorati, attraverso le forme dell’albero. Questo “superstite” diviene il protagonista di una narrazione astratta, dove ogni curva e ogni spazio cromatico si traduce in emozione pura.
In questo dipinto intitolato Space is the Place, i colori vibranti, dominati da tonalità di verde e giallo, sembrano danzare nello spazio, creando un’energia che si espande in ogni direzione. I richiami alla musica d’avanguardia di Sun Ra e al suo brano omonimo si percepiscono chiaramente: c’è un senso di esplorazione e avventura cosmica, un viaggio che trascende la realtà e si immerge nel profondo dell’universo musicale e spirituale.
La composizione cromatica del quadro ricorda le sonorità sperimentali di Sun Ra, con i suoi ritmi intergalattici e la fusione di suoni e idee che vanno oltre i confini tradizionali del jazz. I colori, pieni di vitalità e contrasto, riflettono la “filosofia cosmica” di Sun Ra, dove l’universo è un luogo di infiniti possibilità, una dimensione da esplorare attraverso l’arte e la musica. Le tonalità calde e fredde, sapientemente equilibrate, evocano sia la vastità dello spazio sia il calore dell’energia vitale che lo pervade.
Proprio come Sun Ra con la sua Intergalactic Solar Arkestra cercava di rompere i limiti della musica convenzionale, così questo dipinto va oltre la forma visiva convenzionale, invitando lo spettatore a perdersi in un viaggio cosmico e onirico. La scelta di dedicare quest’opera al brano Space is the Place è un omaggio perfetto alla visione radicale del musicista, celebrando il potere dell’immaginazione e della creazione artistica come strumenti per esplorare l’infinito.