CRESCEVANO SOGNI, FIORIVANO ESKIMI di Stefano C. Vecoli alla Società delle Belle Arti – Circolo degli artisti “Casa di Dante” – Firenze

Società delle Belle Arti – Circolo degli artisti “Casa di Dante” MARTEDI’ 22 OTTOBRE 2024 ore 17.00 Presentazione del romanzo
CRESCEVANO SOGNI, FIORIVANO ESKIMI di Stefano C. Vecoli.
Introduce Giuseppe Baldassarre
Interventi critici di Silvia Ranzi e Roberto Mosi
Quadri dell’autore saranno esposti durante la presentazione
Via Santa Margherita 1R – Firenze
L’evento potrà essere seguito in streaming al seguente Link:
Il romanzo lo trovate su Amazon Kindle Direct Publishing

“Gli anni “70, formidabili per alcuni, di piombo per altri.
Nella Versilia ruggente, dei mitici anni sessanta, un gruppo di ragazzi, di umili origini, cresce e diviene adolescente: sullo sfondo gli echi degli scontri al locale “La Bussola” e del caso Lavorini.
Si intrecciano intorno a loro figure nobili di donne dedite agli altri, militanti generosi, commercianti e popolani caratteristici, insomma una laboriosa e calda umanità; non mancano però politicanti cinici e arrivisti.
I ragazzi crescono e la scuola superiore viene vista come luogo di emancipazione e riscatto sociale. La tumultuosa passione politica di quegli anni si intreccerà con l’amore, le amicizie, e andrà a scontrarsi, tra forti emozioni e sogni di libertà e ribellione, con una realtà in cui si susseguono, in Italia, attentati e stragi, scontri ideologici e violenze fisiche.
Il liceo, i professori, le prime cotte, le assemblee infuocate, le occupazioni, gli scontri con la polizia e con i fascisti, il tutto mescolato alla vita di provincia: è questo il crogiuolo in cui crescono questi giovani sinceramente appassionati.
Mentre il protagonista matura la sua capacità critica verso le speranze e i sogni dell’adolescenza e di un mondo migliore si giunge ad un episodio drammatico: un’aggressione di un gruppo di sinistra, di cui il protagonista fa parte, al suo amico d’infanzia, politicamente schierato a destra. L’agonia e poi la morte di questi sconvolgerà la sua coscienza, in un crescendo di sensazioni e ricordi.”