Alessandro Balliano in vetrina al Melograno Art Gallery
Alessandro Balliano in vetrina al Melograno Art Gallery di Livorno da sabato 9 gennaio 2021
Alessandro Balliano è nato a Vercelli nel 1994. Figlio del maestro Ezio Balliano, appassionato fin da piccolo di disegno e pittura, dopo il liceo artistico si è formato all’ Accademia di Belle Arti “ACME” di Novara.
Grafico pubblicitario, si dedica anche al design industriale e crea capi di abbigliamento e accessori dipinti a mano.
“Alessandro Balliano, figlio d’arte, predilige iniziare da uno studio oggettivo della natura, per esempio una natura morta o un paesaggio, prendendo lo spunto da questo soggetto per orientarsi subito dopo, verso un’introspezione soggettiva, messaggera di una interpretazione che esalta la semplicità e la cromaticità della composizione. Infatti per Balliano il suo scopo “è quello di creare un filtro tra i fenomeni cromatici che percepisce nell’ambiente per trasformarli in un linguaggio non-oggettivo in cui il colore materico è protagonista”.
Un’altra particolarità che risalta nei suoi oli e acrilici: “Nuovi Tonalismi” su tela, è l’importanza data alla luce e probabilmente alla velocità della pennellata, ovvero al contesto dei fenomeni correlati con le varie intensità e luminosità dei colori, e associati ad essi il ruolo delle sfumature. I suoi dipinti emanano una matericità espressiva originale, che è evocativa e altamente stimolante per l’occhio e la fantasia del fruitore. E’ ancora Balliano che esprimendo il suo sentire per il suo specifico linguaggio pittorico razionalizza le sue ispirazioni affermando: …” mi sono immerso in uno studio della percezione visiva in cui l’ulteriore elemento di ispirazione è la morbidezza e la favolosa trattazione di grandi opere della nostra storia dell’Arte,
In queste ultime opere la pennellata da ruggente si ammorbidisce ed il codice espressivo passa da spigoli lineari a forme morbide con l’aggiunta di sfumature e la predilezione di colori desaturati non disgiunti da un sentimento di malinconia dell’artista che è percepito dall’attenta osservazione dei caratteri sublimi e incantevoli della natura. Si realizzano quindi interessanti cromatismi, sfumature e colori in sintonia con il tema raffigurato, che può avere ispirazione dal reale così come dall’immaginazione più prorompente.
Per concludere, a mio avviso, volumi, massa e trama sono gli elementi a cui continuamente Balliano attinge nel suo dipingere e fare arte, raggiungendo forse in molti casi il dono dell’invisibilità dell’artista. Ovvero della capacità di rimanere silenzioso e assorto in una contemplazione e ammirazione della natura cangiante che ci circonda, assaporandone i misteri e gli infinitesimi meccanismi, vale a dire come diceva Herbert Wells nel suo capolavoro: “L’uomo invisibile”, sulla caratteristica dell’invisibilità: cioè di sapere allontanarsi da un luogo e poi avvicinarsi in assoluta libertà. Ed è questo a mio avviso la particolarità che cogliamo nelle opere di Balliano, che siano oli su tela o dipinti su tessuti, nella sua prima Personale, ovvero, la sua abilità di cogliere dai paesaggi, dagli elementi naturali e dagli oggetti inanimati, l’essenzialità insita in ogni elemento. E al tempo stesso, il loro dinamismo e la loro tridimensionalità, attraverso giochi espressivi liberi da preconcetti e da strutture prestabilite. E ciò permette a Balliano di dialogare direttamente sia con la visione e la decostruzione astratta di composizioni cromatiche sia con il loro fascino materico e tattile.”
Lorenzo Mortara
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