Andrea Luporini – Vathi Sporting Club – Rassegna Osare Perdere – FourteenArtellaro

Andrea Luporini | Vathi Sporting Club

Rassegna Osare Perdere
a cura di Gino D’Ugo

Andrea Luporini è il quinto artista e ultimo nel 2020 per la rassegna Osare perdere, che riprenderà nella primavera del 2021.
Video (1’50”)
Grecia/Italia 2019
“Questo video è stato girato a Samos, isola greca che ospita uno dei tanti campi rifugiati dell’Egeo. E’ il risultato di uno degli incontri che ho avuto sull’isola con gli ospiti dell’hotspot, nell’ambito di una serie di workshop organizzati da Fondazione Fotografia Modena. Un lavoro frutto di una progettazione condivisa, realizzato con la speranza di riuscire a raccontare, attraverso il linguaggio dell’arte, la vita di persone ormai racchiuse, nel nostro immaginario, da nomi collettivi quali migranti, rifugiati, profughi, clandestini, immigrati.
Ahmad è un ragazzo kurdo.
E’ un maestro di karate, a Samos fa volontariato nell’hotspot come interprete, tiene corsi di lingue e si occupa dei bambini.
In questo video, dal titolo Vathi Sporting Club, abbiamo voluto rappresentare il dissidio fra ciò che è e ciò che gli viene concesso di essere a causa della sua condizione di migrante. Sull’asfalto di un parcheggio, ci propone alcune forme del karate così come le avrebbe eseguite in una palestra di Sulymanyya, la sua città, lasciandosi gradualmente andare verso la frustrazione e l’errore. La location, il rumore dei suoi salti sull’asfalto, la progressiva perdita del controllo e le cadute contrapposte all’iniziale precisione sono servite ad Ahmad per lanciare il suo messaggio, in cui semplicemente chiede che gli venga data la possibilità di trasmettere agli altri il suo sapere come faceva fino a qualche mese prima nella sua terra natia.
Nota: per la pubblicazione del video, presentato sul blog della missione greca di Fondazione Fotografia Modena ma ancora inedito a livello di spazi espositivi, abbiamo ritenuto giusto aspettare che la situazione di Ahmad venisse regolarizzata e avesse ottenuto un regolare permesso dall’Unione Europea e dalla Grecia”.