Animali e altre Storie – Gommapane Lab – Barco di Bibbiano
Animali e altre Storie
A cura di Gaia Bertani e Nicla Ferrari
12 – 27 ottobre 2019
Spazio Arte “Angiolino Spallanzani”
Centro polifunzionale “P. del Rio”
Via XXIV Maggio 47, Barco di Bibbiano (RE)
Inaugurazione: sabato 12 ottobre, ore 17.30
Animali e altre storie è il titolo della collettiva che l’associazione culturale Gommapane Lab, dopo la breve pausa estiva, presenta nello Spazio Arte Angiolino Spallanzani a Barco di Bibbiano (RE). La mostra è inserita nel programma Gommapane·xpo, che raccoglie le esposizioni e gli eventi che l’associazione dedica all’arte contemporanea, ed è in collaborazione con Comune di Bibbiano (RE) e con Arci Barco.
Il vernissage si terrà sabato 12 ottobre alle ore 17.30, nello Spazio Arte Angiolino Spallanzani e rientra nell’ambito delle manifestazioni collegate alla 15 giornata del contemporaneo Amaci. Saranno presenti Gaia Bertani e Nicla Ferrari (fondatrici Gommapane Lab e curatrici) Giuseppe Berti (storico dell’arte e presentatore della mostra), la vice sindaco Paola Tognoni, l’assessore all’ambiente Loretta Bellelli, gli artisti Nicoletta Bagatti, Federico Bianchi, Massimo Canuti, Nicla Ferrari, Letizia Gorini, Michele Liparesi, Sabina Lombardo e sarà pure presente Giovanni Irimia autore di un racconto inedito inserito nella pubblicazione che accompagna la mostra.
Come scrive Giuseppe Berti nella sua presentazione: « Gli animali – lo sappiamo bene – sono stati protagonisti, nel corso delle civiltà, della sfera magico religiosa e delle arti, carichi come sono di valenze simboliche, allegoriche e rituali. Del resto non c’è bisogno di ricorrere ad Esopo o al “Fisiologo”, non c’è bisogno di ricorrere ai bestiari medioevali, o alle favole di La Fontaine, per sapere che l’animale è stato per lungo tempo l’ Altro da noi, ha rappresentato il Male e la Paura, il Sogno e la Visione, l’inconscio, la Maschera e il Fantastico, il Rimosso e il Perturbante, La Bella e la Bestia insomma, i Lupi Mannari e Moby Dick. D’altra parte non c’è nemmeno bisogno di riandare a lontane stagioni della cultura per scoprire o riscoprire tutto questo: è sufficiente, ad esempio, scorrere le immagini della civiltà simbolista e surrealista per incontrare i grandi testimoni di quella particolare temperie e del suo assai inquieto Immaginario.
E così, tra animali, fiere, metamorfosi, deformazioni e infatuazioni psicanalitiche si sfogliano le pagine di un Catalogo ricco di nomi illustri e di opere che rivelano quanto profonda sia stata, anche in tempi recenti, la presenza animale nella coscienza dell’uomo: memoria indelebile della nostra origine e del nostro divenire. Poi, però, progressivamente, tra uomo e animale sono finite anche queste straordinarie Liaisons Dangereuses. Forse, appunto, è stata colpa o merito dei Cartoons di Walt Disney, o forse la società si è accorta, almeno nella sua parte migliore, che i veri mostri siamo noi umani.
Così gli animali, anche quelli più selvaggi, hanno cominciato a smarrire la loro ferinità, a perdere zanne, artigli, e rostri per diventare fragili creature bisognose di attenzioni: sono diventati, insomma, bestie in via d’estinzione, specie protette per le oasi del WWF. Ne è testimonianza , così pare a chi scrive, questa singolare mostra in cui sembra che il rapporto tra gli uomini e il regno animale sia ormai del tutto pacificato».
In mostra saranno esposte una trentina di opere nelle quali il mondo animale è rappresentato e descritto nelle sue diverse accezioni attraverso le varie tecniche, la pittura ad olio su tavola e su tela, (Nicoletta Bagatti e Nicla Ferrari) l’acquerello, (Letizia Gorini) il disegno, (Massimo Canuti, Savina Lombardo), ma anche l’installazione realizzata con materiali di recupero (Federico Bianchi) e la scultura realizzata con rete metallica, (Michele Liparesi). Animali e Altre Storie, spiegano le curatrici, è un progetto che si è sviluppato via via sull’intenzione di ripristinare dei cardini sulle strette connessioni che ci legano al mondo animale che va oltre il semplice “possedere un animale domestico”, ma che passano attraverso la stretta relazione che da sempre ci ha legati ai nostri coinquilini su questa terra. Connessioni che passano da storie personali o universali, dalla leggenda alla credenza popolare e, non ultima, alla scienza, che ci insegna che solo un 2% di codice genetico ci separa dai nostri parenti più prossimi. Duepercento è anche il titolo del racconto breve pubblicato all’interno del catalogo scritto dal giovane esordiente Giovanni Irimia (che figura tra gli autori della posterzine “Radici”, e già autore della raccolta di poesie “L’amata gabbia”) invitato dalle curatrici a lasciarsi ispirare da una delle opere in mostra. Tra gli obiettivi delle curatrici è da segnalare l’intenzione al coinvolgimento dei più giovani, un invito quindi rivolto ai genitori perché prendano in considerazione l’idea di trascorre del tempo accompagnando i loro bambini a visitare una mostra che, di sicuro, saprà parlare anche a loro.
La mostra sarà visitabile fino al 27 ottobre 2019.
Orari di apertura: sabato 16.00-19.00, domenica 10.00-12.00 e 16.00-19.00 e su appuntamento
Ingresso libero.
Spazio Espositivo “Angiolino Spallanzani” | Centro polifunzionale “P. del Rio”, via XXIV Maggio, 47 Barco di Bibbiano (RE).
PER INFORMAZIONI:
Gommapane Lab
Cavriago (RE)
Tel. 346 9428813
www.gommapanelab.it