Araldo Camici e Elisa Camici – ABSTRACTUS and NAIF in spring – Il Melograno Art Gallery – Livorno

ABSTRACTUS – NAIF

IN SPRING

di

Araldo Camici e Elisa Camici

padre e figlia insieme per i sentieri dell’arte

A pochi mesi dall’ultima mostra, Araldo ci propone,  in un piacevole sfondo di sue opere floreali, una nuova serie di astrazioni.

La  figlia  Elisa lo accompagna con le sue creazioni naif.

Il Melograno Art Gallery

Livorno, 27 maggio – 2 giugno 2023

Vernissage sabato 27 maggio ore 18

Il Melograno Art Gallery è lieto di presentare una nuova sfida in ambito familiare.  Dopo l’esordio dello scorso ottobre, ecco ancora la originale pittura naif di Elisa Camici che si confronta con la nuova serie di opere astratte che Araldo Camici ha realizzato in questi ultimi mesi.

La mostra sarà inaugurata sabato 27 maggio allo ore 18 nei locali della galleria, in via Marradi 62/68.

Araldo Camici

Araldo Camici, artista a tutto tondo, direi, senza esagerare nel commento. Una pittura tenuta salda dalla dettagliata poesia che si rivela prepotente in ogni sua opera ed emerge ogni qualvolta pennello o spatola indugiano sulla tela bianca. Allora mente e mano concertano di lavorare insieme in un unicum totalizzante che non accetta indugi o compromessi, il colore urla e strepita come un cavallo liberato dalle redini e lo spettatore si domanda dove vuole arrivare.  Il messaggio arriva forte, talvolta minimalista, sempre corretto ,tenuto saldo da una logica stringente. Il colore è vita, questo Camici lo sa e ne trasferisce il linguaggio anche nei suoi scritti. Nell’ultimo suo libro “ Stai con me” edito dalla Ibiskos rivela la stessa grazia e forza.

Giuliana Matthieu

…viene in mente un’ affermazione che circola in molti testi dell’arte moderna secondo la quale conviene ricordare che, prima di rappresentare cose, persone, animali, fatti, un dipinto è, come insegna il miniquadro di Sèrausier “Il talismano”, un insieme di colori distribuiti in un dato ordine, peraltro destinato a divenire disordine, caro alle avanguardie dedite alla rottura dell’estetica convenzionale. Il colore, nelle opere di Camici, è il protagonista assoluto, al punto che nell’aggiungere a lavoro pressoché ultimato un sia pur leggero tocco di colore, per sua stessa ammissione, si trova a correre l’alea di un gioco senza fine nell’imperiosa urgenza di contrappuntare una particella cromatica all’altra. Prescindendo dal motivo scatenante egli si affida all’emozione e ai particolari stato d’animo per trasfigurare la realtà sino a renderla irriconoscibile o addirittura ignorarla, lasciando spazio al pensiero. Pensiero puro, libero da ogni immagine.

Dino Pasquali

E’ ormai noto come la pittura di Camici, dalle sue origini sino all’attuale percorso decisamente improntato sull’astrazione, sia segnata da una costante: il colore, che, pur nella ricerca tonale, propone le sue virtù, colore sempre più protagonista, tendente a totalizzare l’espressività.

Se si escludono le occasioni di riposo, opere esemplari nel loro genere, ci troviamo di fronte a un fare pittura mediante una particolare cromatica spinta a smarginare. L’intento non è epidermico, bensì rivolto all’introspezione. C’è in Camici una volontà di ricerca che non si concluda come fatto puramente edonistico, ma suggerisca esclusivamente attraverso il colore una verità.

Brunello Mannini

Elisa Camici

La pienezza della vita con le mille occasioni: le opportunità, le sensazioni, le emozioni, i fatti, le consuetudini, i colpi di scena che rendono ogni situazione unica. Questa è la pittura di Elisa Camici, una realtà caleidoscopica dove le immagini si frantumano in tessere colorate per riaggregarsi in nuove figure. E alberi in fiore, uccelli variopinti, strisce di mare con barche, pesci nelle piazze e nelle vie, grandi gatti sui tetti ad indicare che lassù sono loro i padroni. Una vitalità che non è il cupo “horror vacui” del Barocco, ma la perfetta armonia del mondo, che solo una musicista come Elisa sa cogliere. Il colore si fa musica e ritmo, tutte le sensazioni possibili si fondono in una immensa sinestesia, ma ogni cosa è, incredibilmente, al suo posto.

Cristina Quartarone

La pittura di Elisa Camici

E’ usando esclusivamente le sue ali, libera da qualsiasi retaggio culturale, muovendosi su un terreno scevro da manierismi, arcaismi, dagli infiniti ismi di cui talvolta abbondiamo, che Elisa Camici, ricca di una buona educazione artistica, si è immessa nel fantastico mondo pittorico dell’arte. Perché sostanzialmente è di arte che si parla, sganciata da ogni legame, affrancata da tentativi di costrizione. E’ così che Elisa si è introdotta nel panorama pittorico contemporaneo cantando ed esprimendo il suo pensiero. Ecco quindi i suoi paesaggi fantastici che di verdi e di azzurri si nutrono mescolandosi a fiocchi infiniti di colore, a palloncini arditi fatti di innocenza o piuttosto di estro consumato con la malizia di una vena sicura e controllata. Non solo naif, ma una geniale interpretazione di percorsi mentali ben definiti. Le sue ardite costruzioni simboliche si immettono in sentieri forse soltanto sognati, senza dubbio conseguenza di un incredibile lavoro di ricerca alimentato da una forte consapevole fantasia.

Giuliana Matthieu

Il CATALOGO

La mostra sarà aperta fino alle ore 13 di venerdì 2 giugno

Livorno, via Marradi 62/68

Orario: 10/13 e 16/20

Tutti i giorni, domeniche comprese.

Saremo chiusi soltanto il lunedì mattina

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