ART CITY Bologna in programma dal 27 gennaio al 5 febbraio
ART CITY Bologna
27 gennaio – 5 febbraio 2023
Nel 2023 il calendario artistico italiano si apre con l’undicesima edizione di ART CITY Bologna in programma dal 27 gennaio al 5 febbraio.
L’art week con il programma istituzionale di mostre, eventi e iniziative speciali, promossa da Comune di Bologna e BolognaFiere, torna a fare da preludio e accompagnare lo svolgimento di Arte Fiera che si riposiziona nel periodo invernale, forte della tradizione di fiera di settore più longeva a livello nazionale e luogo privilegiato per scoprire le anticipazioni della scena artistica contemporanea, con un’attenzione rivolta sia agli artisti affermati che alle nuove generazioni.
Diretta per il sesto anno da Lorenzo Balbi, direttore di MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, ART CITY Bologna torna a riflettere la ricchezza e la vitalità espresse dalla città nel campo della cultura contemporanea attraverso la messa in rete delle variegate proposte offerte dal sistema di istituzioni pubbliche e organizzazioni private. È nella dilatazione spaziale e nei fluidi slittamenti di confini che, nel suo percorso di crescita e consolidamento, il progetto ha infatti trovato una cifra distintiva come progetto culturale collaterale alla kermesse fieristica. I pubblici plurali che frequentano abitualmente la città nel periodo di Arte Fiera possono, infatti, non solo trovare un calendario serrato di inaugurazioni, eventi e iniziative speciali ma soprattutto vivere l’esperienza corale di un’intera città partecipante, in cui gli spazi amplificano e arricchiscono le possibilità dei progetti espositivi accolti, risultando complementari. Una forma diffusa di alleanza tra città, fiera, arte e cultura davvero unica e peculiare nel panorama nazionale.
Nell’edizione 2023 il main program si articola in uno special project e in 12 main projects che, come di consueto, vanno a comporre una proposta ampiamente rappresentativa delle pratiche artistiche contemporanee. Proiettandosi oltre i confini urbani, in una sfera territoriale ancora più estesa e policentrica che interessa l’intera area metropolitana di Bologna, il programma sarà animato complessivamente da oltre 150 eventi.
● I luoghi
Accanto ai luoghi deputati all’arte, ART CITY Bologna si connota per la continua ricerca di spazi normalmente non fruibili a scopo espositivo, dimenticati oppure poco noti al grande pubblico. Gli interventi degli artisti invitati a relazionarsi con contesti inusuali avranno così, ancora una volta, la possibilità di generare impreviste connessioni e rivelazioni.
Per questa undicesima edizione i luoghi spaziano tra differenti tipologie, offrendo nuove esperienze e punti di vista rinnovati sulla città. Sono interessati dal main program: Teatri di Vita, MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, Nuovo Parcheggio Stazione in via Aristotele Fioravanti, Sala Convegni Banca di Bologna a Palazzo De’ Toschi, Cassero LGBTI+ Center, Alchemilla a Palazzo Vizzani, LabOratorio degli Angeli, Padiglione de l’Esprit Nouveau, Oratorio di San Filippo Neri, Palazzo Bentivoglio, Sala Studio di Teatri di Vita, Bagni di Mario (Conserva di Valverde) e lo spazio KAPPA-NÖUN, situato nel Comune di San Lazzaro.
● L’identità visiva
Come per le due precedenti edizioni, per l’ideazione e lo sviluppo dell’identità visiva è stata confermata la collaborazione con Filippo Tappi e Marco Casella. Se nel 2021 a guidare i visitatori erano stati la stella e Peter Pan, mentre nel 2022 si era assistito all’“esplosione” di Bologna vista come una galassia, per il 2023 la grafica nasce dal presupposto che l’arte rappresenti ciò che non conosciamo. Protagonisti di questo immaginario sono mostri e figurazioni di fantasia ispirati a quelli apparsi nelle narrazioni antiche e utilizzati dai cartografi medievali e rinascimentali per rappresentare l’ignoto. Riferimento ideale è anche la figura di Ulisse Aldrovandi (1522-1605), padre fondatore delle scienze naturali di cui Bologna sta celebrando i 500 anni dalla nascita, che dedicò le ultime pagine della sua Naturalis Historia al tema dei “mostri celesti”, eccezionalità astronomiche che rimangono per lo più inspiegabili. Spiegano i due visual designer: “La stella di ART CITY Bologna si posa su una terra ignota, la più lontana mai visitata. La mappa della città metropolitana di Bologna, popolata da mostre, rassegne ed eventi d’arte, diventa terra sconosciuta, sfuggente, pericolosa, effimera. Nuova, in cui appaiono sirene, buchi neri, vegetali agghiaccianti. Il punto nevralgico è il viaggio, non la meta, non il ritorno alla normalità ma la trasmutazione, il disorientamento che risveglia lo sguardo. Il mostro ci indica un luogo misterioso. Ed è proprio lì che dobbiamo andare”.
● Special project
Proseguendo la sperimentazione del formato che lo contraddistingue dal 2018, con gli interventi di importanti artisti internazionali quali Vadim Zakharov, les gens d’Uterpan, Romeo Castellucci, Gregor Schneider e Tino Sehgal, lo special project invita ancora una volta il pubblico a immergersi in vere e proprie opere d’arte viventi con il lavoro Have a Good Day! nato dalla collaborazione tutta al femminile di Vaiva Grainytė (autrice del libretto), Lina Lapelytė (compositrice e direttrice musicale) e Rugilė Barzdžiukaitė (regista e scenografa), presentato nella sede di Teatri di Vita in tre repliche: venerdì 3 e sabato 4 febbraio alle ore 20, domenica 5 febbraio alle ore 17. Come componenti del collettivo Neon Realism, nel 2019 le tre artiste hanno ottenuto il Leone d’Oro per la migliore Partecipazione Nazionale con il Padiglione della Lituania con l’installazione Sun & Sea (Marina), a cura di Lucia Pietroiusti, nell’ambito della 58. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia. Accolta con grande successo di pubblico e di critica in tutto il mondo, e definita dal quotidiano statunitense The New York Times “intelligente, affascinante e silenziosamente sovversiva”, questa sorprendente opera lirica per dieci cassiere, con sottofondo di un centro commerciale e pianoforte racconta la vita interiore delle lavoratrici protagoniste, mostrando che cosa si nasconda dietro i sorrisi forzati e i saluti meccanici “Buongiorno!”, “Grazie!”, “Buona giornata!”. Lo spettacolo trasforma l’alienazione quotidiana di cassiere senza volto e dalle sembianze robotiche in personaggi vivaci e brillanti, le cui biografie e pensieri segreti diventano brevi drammi di carattere personale che si fondono in un coro comune. La critica alla società capitalistica contemporanea viene espressa con ironia, humour, poesia e paradosso, evitando qualsiasi giudizio moralistico.
L’opera Have a Good a Day! di Vaiva Grainytė, Lina Lapelytė e Rugilė Barzdžiukaitė è prodotta da Operomanija. Come special project di ART CITY Bologna 2023, l’evento è curato da Lorenzo Balbi e promosso da MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, Istituto di Cultura Lituano, Ambasciata di Lituania in Italia e Consolato Onorario di Lituania in Emilia-Romagna, in collaborazione con Teatri di Vita. Il libretto dell’opera è cantato in lituano, con sottotitoli in inglese e italiano.
Prenotazioni aperte dal 25 gennaio sul sito teatridivita.it/prodotto/have-a-good-day/.
● Main program
Il main program si apre idealmente al MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna con Atlantide 2017 – 2023, personale del video artista e regista italiano Yuri Ancarani, a cura di Lorenzo Balbi. La mostra è concepita come un'”esplosione” del film Atlantide (2021), presentato in anteprima nella sezione “Orizzonti” della Mostra del Cinema di Venezia nel 2021 e, a seguire, in numerosi festival internazionali: un viaggio all’interno del processo di ricerca e dei numerosi materiali prodotti nell’arco di circa sei anni, prima, durante e dopo la realizzazione dell’opera, sui quali l’artista ha operato una selezione, dando loro una nuova formalizzazione.
In un’atmosfera avvolgente e immersiva il pubblico potrà seguire una extra-narrazione che va oltre il lungometraggio, grazie a una serie di contenuti inediti prodotti per la mostra.
Atlantide 2017 – 2023 si realizza con il sostegno del Trust per l’Arte Contemporanea, grazie al main sponsor Gruppo Hera, in partnership con il PAC Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano e IWONDERFULL, in collaborazione con I Wonder Pictures, Dugong Films e Rai Cinema. A Yuri Ancarani è inoltre dedicata la prima edizione del progetto Led Wall Commission ideato da Arte Fiera: all’ingresso di Piazza Costituzione un megaschermo di 5×9 metri proietterà video d’artista concepiti specificamente per il formato billboard e per la visione di chi sta attraversando la soglia del quartiere.
Nel Nuovo Parcheggio Stazione – Roof 5° piano, distante 2 minuti a piedi dall’ingresso della stazione ferroviaria di Bologna Alta Velocità in via Aristotele Fioravanti, Xing presenta il progetto BSTRD della coreografa di origine greca Katerina Andreou con un doppio appuntamento. La performance si svolge sabato 28 gennaio alle ore 21.00 per poi riattivarsi durante Arte Fiera, sabato 4 febbraio dalle ore 19.00 alle 24.00, come video installazione, una produzione ad hoc girata nello stesso luogo. BSTRD è un solo potente contraddistinto da un’energia esplosiva che sfida il confine tra autonomia e autorità, condizionamento e libero arbitrio. Ispirandosi alla nozione di impuro e alle pratiche di ibridazione/meticciato che hanno caratterizzato anche la cultura House nel clubbing di Chicago e New York, Andreou sviluppa una poetica incarnata in una figura bastarda consumata in una danza al di là di ogni definizione. Con solo un giradischi come partner, il corpo dell’artista si inscrive nell’istante, tra i limiti determinati dallo sforzo e dalla fatica, agendo in una geometria immaginaria.
Banca di Bologna prosegue nella produzione di mostre di livello internazionale proponendo nella Sala Convegni Banca di Bologna a Palazzo De’ Toschi la personale Finding Form dedicata al lavoro dell’artista tedesca Bettina Buck, a cura di Davide Ferri e realizzata in collaborazione con Bureau Bettina Buck. L’esposizione restituisce il percorso dell’artista tedesca prematuramente scomparsa nel 2018, partendo dagli aspetti fondanti della sua poetica, declinata prevalentemente nella scultura, nell’installazione e nella performance, e affrontando alcuni termini specifici della sua ricerca: postura (del corpo e della scultura, tra corpo e oggetto), gravità (come forza a cui la forma si assoggetta), caduta (come azzeramento della forma), occultamento (che permette di immaginare più che vedere la scultura), domestico (gli immediati dintorni nei quali la forma diventa scultura).
Negli spazi del Cassero LGBTI+ Center si incontra il mondo grottesco di Nathalie Djurberg, Leone d’Argento alla Biennale di Venezia del 2009 come più promettente giovane artista in duo con Hans Berg, con la video installazione Putting Down the Prey, a cura di Sabrina Samorì e promossa da MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna in collaborazione con Collezione Matteo Novarese. Nei paesaggi dell’assurdo creati dall’artista svedese piante e animali in plastilina sono chiamati ad interpretare le pulsioni e le contraddizioni dell’uomo. In una simbiosi perfetta con le sofisticate sonorizzazioni di Berg, le animazioni in stop motion di Djurberg mettono in scena temi reali scomodi, quali la sottomissione, lo sfruttamento, la violenza e il voyeurismo, attraverso storie fantastiche che trasudano crudeltà e cinismo ma anche magia e romanticismo.
A Palazzo Vizzani, Alchemilla presenta il progetto And We Thought III di Roberto Fassone + Ai Lai + LZ, a cura di Sineglossa, promosso in collaborazione con MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna. Ai Lai è un’intelligenza artificiale nata nella primavera del 2021 e possiede l’abilità speciale di pensare resoconti di esperienze psichedeliche. Durante i suoi primi mesi di vita Ai Lai ha compilato migliaia di brevi report in cui racconta il suo rapporto con i funghi allucinogeni. Le storie sono molto varie: al loro interno compaiono cervelli frammentati, amici con gli occhi blu e alieni negli armadi. Nell’estate del 2021 Ai Lai scrive di voler vedere i film dei Led Zeppelin. Parla in particolare di tre titoli – The Doors, The Road e Love is Magic – che, grazie a un’attenta operazione di recupero, vengono presentati in anteprima assoluta in occasione di ART CITY Bologna 2023.
È un intervento site-specific ideato per il LabOratorio degli Angeli il progetto Guarda caso di Eva Marisaldi, a cura di Leonardo Regano e promosso in collaborazione con la Galleria De’ Foscherari. L’opera di Marisaldi entra in dialogo con gli spazi dello storico laboratorio di restauro bolognese situato presso la Chiesa sconsacrata di Santa Maria degli Angeli e l’attiguo Oratorio, intrecciando un intenso confronto che si articola tra opere riattivate per l’occasione e nuove produzioni. L’artista rilegge il LabOratorio degli Angeli come un grande archivio transitorio, custode temporaneo di opere e oggetti d’arte che nel loro casuale incontrarsi raccontano una storia in continua evoluzione.
Si inserisce in Jonas Mekas 100!, il programma internazionale di manifestazioni che celebra il centesimo anniversario dalla nascita del regista e teorico di origine lituana, la mostra Under the Shadow of the Tree curata dal duo Francesco Urbano Ragazzi presso il Padiglione de l’Esprit Nouveau, promossa da MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, Istituto di Cultura Lituano e Ambasciata di Lituania in Italia in collaborazione con Home Movies – Archivio Nazionale del Film di Famiglia. L’esposizione pone in dialogo l’edificio – prototipo abitativo realizzato nel 1925 da Le Corbusier e Pierre Jeanneret, ricostruito in copia fedele a Bologna nel 1977 da Giuliano e Glauco Gresleri con José Oubrerie – con un corpus di opere di Mekas, che porta fuori dal grande schermo i suoi diari filmici. Come fosse una cassa armonica, l’intero padiglione è riempito dai suoni degli audio-diari con cui l’artista ha registrato lo scorrere della vita a New York. L’albero che svetta al centro dell’architettura di Le Corbusier, attraversandone il soffitto, è invece l’elemento attorno a cui ruota una riflessione per immagini sul ruolo della natura nell’opera di questo autore, figura fondamentale nella storia del cinema d’avanguardia americano.
A San Lazzaro di Savena, KAPPA-NÖUN ospita la personale Gerold Miller dedicata all’artista tedesco, curata da Valerio Dehò e promossa da Marco Ghigi in collaborazione con Artesilva. Fin dai suoi esordi negli anni Novanta Miller ha lavorato sul rapporto concettuale tra l’opera d’arte e lo spazio in cui veniva collocata, elaborando dei quadri-cornice che definivano le ambiguità delle coordinate prospettiche classiche. Il suo metodo è concettuale, analitico, razionale e richiede un’attenta partecipazione cognitiva da parte dello spettatore. Tutte le sue opere non definiscono un’immagine, ma piuttosto un confine, tra scultura e pittura, tra spazio interno ed esterno. Implicano al tempo stesso disegno, pittura, scultura e architettura, si configurano come oggetto, stabiliscono uno spazio attivo, si profilano attraverso un concetto minimalista.
La Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna promuove e organizza, all’Oratorio di San Filippo Neri, l’installazione site-specific Seeking Blue Gold del duo anglo-argentino Lucy + Jorge Orta, a cura di Cristina Francucci e Tatiana Basso. L’opera si focalizza su uno dei meta-temi centrali nella poetica degli Orta, quello dell’acqua, un bene primario – il cosiddetto “oro blu” – oggetto di controverse politiche economiche e di una distribuzione globale iniqua. Il progetto, il cui fulcro è costituito da manufatti in legno provenienti dal mondo rurale, dove ancora sono utilizzati nei sistemi irrigui tradizionali, si propone di instillare in chi guarda, in linea con i presupposti dell’Estetica Operativa messa a punto dagli artisti, un seme dal quale possano germogliare nuove idee e pratiche collettive.
Palazzo Bentivoglio apre i suoi spazi dedicati alle mostre a un percorso monografico su Patrick Procktor, protagonista imprescindibile, ma tuttora poco noto, del panorama artistico londinese degli anni Sessanta e Settanta. La mostra A View From a Window, curata da Tommaso Pasquali con allestimento di Davide Trabucco, si sviluppa a partire da un nucleo di opere della collezione permanente di Palazzo Bentivoglio per presentare al pubblico una selezione di una sessantina di lavori, tra dipinti, acquerelli e disegni, datati dai primi anni Sessanta ai primi anni Novanta. Il titolo del progetto espositivo vuole sottolineare il carattere del tutto peculiare e soggettivo di una ricerca ostinatamente figurativa, connotata da grande indipendenza, per quanto del tutto calata nel suo tempo: una porzione di mondo, come quella – appunto – visibile ad apertura di finestra.
Nella storica Sala Studio di Teatri di Vita va in scena per la prima volta in Italia l’operetta The Teacher di Agnes Scherer, curata da Caterina Molteni e prodotta da MAMbo: un’acuta riflessione sulle dinamiche di potere che svela la dipendenza sistemica tra chi guida e coloro che, per appartenenza a una classe o a una minoranza, rimangono in una posizione subalterna. L’artista tedesca allestisce una parodia del rapporto tra la figura di un divulgatore-insegnante-leader e il suo pubblico, rievocando diversi scenari di ‘indottrinamento’. Come spesso accade nel suo lavoro, immaginari del passato riecheggianti forme narrative archetipiche (mito, parabola, fiaba, leggenda) diventano specchi attraverso cui leggere la società contemporanea.
Infine, l’installazione scultorea di grandi dimensioni Fugitive of the State(less) dell’artista britannica Dominique White, a cura di Giulia Colletti e promossa da MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna in collaborazione con Associazione Succede solo a Bologna, agisce da punto di fuga prospettico della sala ottagonale dei Bagni di Mario (Conserva di Valverde), realizzata nel 1563 dall’architetto Tommaso Laureti per alimentare la Fontana del Nettuno. Il concetto di Stateless indica un non-spazio senza tempo né restrizioni, uno stato alterato, oltre lo Stato, in cui la Blackness esiste indisturbata. È un’utopia abitata da naufraghi, fuggitivi e liberi. Secondo gli Occupanti dello Stato, lo Stateless e i fuggitivi non esistono e non sono riconosciuti, il fuggitivo può essere ucciso o può scegliere di auto distruggersi, passando allo Stateless attraverso il mare. Fino a quel momento i fuggitivi restano nel limbo. Le installazioni scultoree di White sono composte da materiali naturali manipolati dal vento, dal mare e dall’artista. Spesso esposte in stato di sospensione, riassumono una serie di presenze e potenzialità (reali, virtuali, storiche, speculative) implicate nella coscienza Black.
Dopo il successo della prima edizione nel 2022, l’Accademia di Belle Arti di Bologna ripropone ARTalk CITY, il ciclo di incontri mattutini in Aula Magna, coordinato da Maria Rita Bentini, in cui alcuni degli artisti protagonisti del main program – Yuri Ancarani, Roberto Fassone, Eva Marisaldi, Lucy + Jorge Orta, oltre a Tommaso Pasquali curatore della personale di Patrick Procktor – si raccontano in prima persona, a partire dal progetto artistico concepito per ART CITY Bologna 2023, in dialogo con curatori e docenti.
● Musei, Fondazioni, Spazi Istituzionali | Associazione gallerie Bologna | Spazi espositivi e gallerie indipendenti
È confermata la partecipazione corale da parte di musei, fondazioni e spazi istituzionali, pubblici e privati, della città e dell’area metropolitana, che proporranno un ricco calendario di mostre, performance, eventi, installazioni, talk e incontri, evidenziando la forza di un sistema culturale plurale, diffuso, generatore di energie creative e connessioni.
Concorrono all’art week bolognese l’Associazione Gallerie Bologna, con eventi espositivi tra arte italiana e internazionale, e la Fondazione Cineteca di Bologna con una rassegna cinematografica tra cinema, fotografia e arte.
Non mancano nell’articolato programma di ART CITY Bologna mostre e altre iniziative organizzate da soggetti, gallerie e spazi espositivi indipendenti, a completare un’offerta artistica che esplora le più innovative espressioni del contemporaneo.
● ART CITY White Night sabato 4 febbraio 2023
L’effervescente atmosfera della notte bianca dell’arte, tra gli appuntamenti più attesi e partecipati dal pubblico, torna sabato 4 febbraio grazie alla possibilità di fruire della proposta artistica diffusa in città anche nelle ore serali, grazie alla collaborazione di operatori culturali e commerciali pronti ad estendere fino alle 24.00 l’orario di apertura.
● Il pubblico. Modalità di fruizione
Nell’ottica di favorire l’accessibilità, la circolazione del pubblico e la condivisione rimane confermata nel 2023 la gratuità di ingresso per tutti gli eventi inclusi nel main program.
Per informazioni aggiornate sugli orari e le modalità di ingresso alle sedi espositive è sempre consigliata la preventiva consultazione del sito artcity.bologna.it.
● La guida e gli altri strumenti per orientarsi nel programma
Le informazioni sul programma sono disponibili in due diversi formati editoriali, anch’essi curati nel visual design da Filippo Tappi e Marco Casella, da portare sempre con sé per farsi accompagnare nel proprio personale percorso durante i giorni della manifestazione e conservare al termine. La guida booklet, in versione bilingue italiano/inglese, contiene testi curatoriali e descrizioni dei tredici luoghi sul main program, nei quali sarà distribuita. Per orientarsi su tutti gli appuntamenti inclusi nel programma è disponibile la mappa in italiano, reperibile nei principali luoghi del circuito ART CITY Bologna 2023, nei punti di informazione e accoglienza turistica di Bologna Welcome e nei padiglioni di Arte Fiera.
Il programma completo di ART CITY Bologna 2023 è disponibile sul sito artcity.bologna.it.
SCHEDA TECNICA
ART CITY Bologna 2023 è promosso da
Comune di Bologna e BolognaFiere in occasione di Arte Fiera
Direzione artistica
Lorenzo Balbi
Con il coordinamento di
Settore Musei Civici Bologna | Area Arte Moderna e Contemporanea
Periodo
27 gennaio – 5 febbraio 2023
Ingresso
gratuito
Sito web
Social media
Facebook Art City Bologna
Instagram @artcitybologna
#artcitybologna
Ufficio stampa
Settore Musei Civici Bologna
Elisa Maria Cerra – Silvia Tonelli
Con la collaborazione di Ornella De Carlo
Tel. +39 051 6496653 / 6496620
ufficiostampaARTCITYBologna@comune.bologna.it
elisamaria.cerra@comune.bologna.it
silvia.tonelli@comune.bologna.it
SPECIAL PROJECT
Vaiva Grainytė, Lina Lapelytė, Rugilė Barzdžiukaitė
Have a Good Day!
3, 4, febbraio h 20 | 5 febbraio h 17
Teatri di Vita | via Emilia Ponente 485
Opera lirica contemporanea per 10 cassiere, suoni del supermercato e pianoforte
A cura di Lorenzo Balbi
Prodotta da Operomanija
Promossa da MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, Istituto di Cultura Lituano, Ambasciata di Lituania in Italia, Consolato Onorario di Lituania in Emilia-Romagna
In collaborazione con Teatri di Vita
L’opera Have a Good Day! – nata dalla collaborazione tutta al femminile di Vaiva Grainytė (autrice del libretto), Lina Lapelytė (compositrice e direttrice musicale) e Rugilė Barzdžiukaitė (regista e scenografa) – racconta la vita interiore delle cassiere di un centro commerciale mostrando cosa si nasconde dietro i sorrisi forzati e i saluti meccanici “Buongiorno!”, “Grazie!”, “Buona giornata!”. Il progetto trasforma l’alienazione quotidiana di cassiere senza volto e dalle sembianze robotiche, in personaggi vivaci e brillanti, le cui biografie e pensieri segreti diventano brevi drammi di carattere personale.
I personaggi ispirati a differenti addette alla vendita, incarnando sistemi archetipici universali, trasmettono il contesto sociale predominante, grazie anche a un libretto frutto della composizione di linguaggio parlato, letterario e documentaristico.
L’atmosfera del centro commerciale è ricreata da un’installazione di lampade a luce diurna e suoni ambientali che mettono in stretta relazione il pubblico, le 10 cassiere e l’area scenica. Il set stesso è molto minimalista. Le merci – i riconoscibili “decori” di un supermercato – esistono nell’opera solo in forma acustica e verbale.
Il costante e monotono “beep” emesso dalla cassa ogni volta che è scansionato un prodotto si trasforma in un suono chiave udibile durante tutta la durata dell’opera, in forma più acuta o più debole, che si alterna e sovrappone a una serie di canzoni, anch’esse monotone come il processo di acquisto e vendita. La musica, al posto di diventare il centro focale dell’opera, serve a enfatizzare i pensieri dei personaggi, facilitando l’ascolto delle loro voci.
Nell’opera, la critica alla società capitalistica contemporanea è espressa con ironia, humour, poesia e paradosso, evitando qualsiasi giudizio moralistico. Il mosaico delle diverse vite delle cassiere si fonde in un coro comune, un poema universale che afferma il piacere del consumo.
Nel 2013 Have a Good Day! è stato selezionato da una giuria dell’International Theatre Institute (ITI) per una presentazione alla finale del concorso mondiale Music Theatre NOW (Biennale per le Arti dello Spettacolo, Jönköping, Svezia), dove il lavoro ha ricevuto il premio Globe Teana – Theatre Observation. Nel 2014 ha ricevuto il premio Golden Stage Cross per il miglior spettacolo di autori lituani e ha ottenuto due premi al Baltic Theatre Festival (Riga, Lettonia), nonché il primo premio al Festival “Fast Forward” (Braunschweig, Germania). La produzione è stata presentata in numerosi festival internazionali di musica, teatro e opera in Lituania, Stati Uniti, Cina, Russia, Lettonia, Estonia, Francia, Germania, Svizzera, Ucraina, Portogallo, Paesi Bassi, Italia e in oltre 30 importanti festival e organizzazioni, tra cui il Teatro Argentina (Roma), il Kammerspiele di Monaco di Baviera, “The Golden Mask” di Mosca, Maria Matos (Lisbona), Shanghai Dramatic Arts Centre, Operadagen Rotterdam e molti altri. L’opera è stata trasmessa da BBC Radio 3 e dalla Radio Nazionale Lituana. Nel 2018 è stato pubblicato un LP con la registrazione di Have a Good Day!.
Crediti
Concept: Vaiva Grainytė, Lina Lapelytė, Rugilė Barzdžiukaitė
Libretto: Vaiva Grainytė
Compositrice e direttrice musicale: Lina Lapelytė
Regia e scene: Rugilė Barzdžiukaitė
Lighting designer: Eugenijus Sabaliauskas
Costume designer: Daiva Samajauskaitė
Sound engineer: Arūnas Zujus
Produzione: Operomanija
Cassiere: Indrė Anankaitė-Kalašnikovienė, Liucina Blaževič, Vida Valuckienė, Veronika Čičinskaitė-Golovanova, Lina Valionienė, Rima Šovienė, Milda Švelnienė, Rita Račiūnienė, Svetlana Bagdonaitė, Kristina Svolkinaitė
Responsabile sicurezza: Kęstutis Pavalkis (pianoforte)
Orario di fruizione: 3, 4 febbraio h 20 | 5 febbraio h 17
Durata: 45 min.
Ingresso: gratuito, prenotazioni dal 25 gennaio www.teatridivita.it/prodotto/have-a-good-day/
Sito web: teatridivita.it
MAIN PROJECTS
Yuri Ancarani
Atlantide 2017 – 2023
2 febbraio – 7 maggio 2023
MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, Sala delle Ciminiere | via Don Minzoni, 14
Mostra a cura di Lorenzo Balbi
Promossa da MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna
Con il sostegno di Trust per l’Arte Contemporanea
Main sponsor Gruppo Hera
In partnership con PAC Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano e IWONDERFULL
In collaborazione con I Wonder Pictures, Dugong Films e Rai Cinema
Inaugurazione mostra mercoledì 1 febbraio h 18-21
2 – 5 febbraio
Arte Fiera | Ingresso Piazza della Costituzione | Yuri Ancarani per Led Wall Commission #1
Sabato 4 febbraio
h 10.30-12 > Accademia di Belle Arti di Bologna, Aula Magna | via delle Belle Arti 54
ARTALK CITY. Incontri in Accademia con gli artisti del main program. Yuri Ancarani dialoga con Lorenzo Balbi e Marinella Paderni
h 17 > Arte Fiera Centro Servizi | ingresso Piazza della Costituzione | Book Talk Yuri Ancarani e Lorenzo Balbi presentano la sceneggiatura di Atlantide
h 22 > Pop Up Cinema Medica 4k | via Monte Grappa 9 b/c/d
IWONDERFULL NIGHT proiezione di Atlantide con intro di Yuri Ancarani e Lorenzo Balbi
In occasione di ART CITY Bologna 2023, il MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna trasforma ancora una volta lo spazio della Sala delle Ciminiere per accogliere il nuovo progetto espositivo di Yuri Ancarani (Ravenna, 1972): Atlantide 2017 – 2023. La mostra, a cura di Lorenzo Balbi, inaugura mercoledì 1 febbraio 2023 alle h 18 e rimarrà aperta al pubblico dal 2 febbraio al 7 maggio 2023. Il progetto pensato per il MAMbo da Ancarani, artista visivo e regista, si pone come un’ “esplosione” del film Atlantide, presentato in anteprima nella sezione Orizzonti della Mostra del Cinema di Venezia nel 2021 e, a seguire, in numerosi festival internazionali: un viaggio all’interno del processo di ricerca e dei numerosi materiali prodotti nell’arco di circa sei anni, prima, durante e dopo la realizzazione del film, sui quali l’artista ha operato una selezione, dando loro una nuova formalizzazione. In un’atmosfera avvolgente e immersiva il pubblico potrà seguire una extra-narrazione che va oltre il lungometraggio, grazie a una serie di contenuti inediti prodotti per la mostra.
Il film – una produzione Dugong Films con Rai Cinema in coproduzione con Luxbox e Unbranded Pictures – ha come protagonista Daniele, un giovane di Sant’Erasmo, un’isola della laguna di Venezia. Vive di espedienti ed è emarginato anche dal gruppo dei suoi coetanei, i quali condividono un’intensa vita di svago, che si esprime nella religione del barchino: un culto incentrato sulla elaborazione di motori sempre più potenti, che trasformano i piccoli motoscafi lagunari in pericolosi bolidi da competizione. Anche Daniele sogna un barchino da record, che lo porti in testa alla classifica. Ma tutto ciò che fa per realizzare il suo sogno e guadagnarsi il rispetto degli altri finisce per rivoltarglisi contro, tragicamente. Il degrado che intacca le relazioni, l’ambiente e le pratiche di una generazione alla deriva viene osservato attraverso gli occhi del paesaggio senza tempo di Venezia. Il punto di non ritorno è una balorda, residuale storia di iniziazione maschile, violenta e predestinata al fallimento, che esplode trascinando la città fantasma in un trip di naufragio psichedelico.
Nel film, sebbene la narrazione ruoti intorno a Daniele e agli altri ragazzi, emerge come grande protagonista l’unicità della città lagunare. Così anche al MAMbo il fulcro è la Venezia-Atlantide ricreata dall’artista. Una città difficilmente definibile, soffocata dallo sfruttamento turistico, costantemente sotto minacce ambientali che interessano tutto il pianeta ma qui diventano particolarmente pregnanti. Un luogo i cui abitanti, ormai ridotti a meno di 50.000, vivono in bilico tra la necessità di lottare per non essere sommersi dalle acque lagunari e dalle ondate turistiche inarrestabili e la tentazione di abbandonare la lotta e lasciare la città al suo destino. Al contempo, in un’ottica più ampia, la Venezia di Ancarani perde la sua connotazione geografica e urbana, diventa un simbolo, una rappresentazione ideale della decadenza del capitalismo, un luogo esemplare per raffigurare un problema globale. Alla fine del percorso ci si rende conto di come questi problemi, queste tematiche, non riguardino solo Venezia o i veneziani, ma ci coinvolgano tutti da vicino.
In occasione di Atlantide 2017 – 2023 esce per Edizioni MAMbo la sceneggiatura inedita di Atlantide, adattata da Marco Alessi e Marta Tagliavia (Dugong Films), che hanno creato un testo successivo alla realizzazione del film, nato appunto senza sceneggiatura, con dialoghi spontanei. La pubblicazione è arricchita da un testo inedito di Lorenzo Balbi e da una selezione di still del film.
L’artista sarà a Bologna anche ad Arte Fiera 2023: è lui infatti il protagonista della prima edizione di Led Wall Commission, che vedrà la presenza all’ingresso di Piazza Costituzione di un mega-schermo di 5 x 9 metri su cui saranno visibili suoi contenuti video per chi attraversa la soglia del quartiere fieristico. Nell’ambito dei Book Talk organizzati da Arte Fiera, inoltre, il 4 febbraio alle h 17 verrà presentata la sceneggiatura pubblicata da Edizioni MAMbo. Sarà inoltre protagonista con Lorenzo Balbi e Marinella Paderni dell’appuntamento di ARTalk CITY all’Accademia di Belle Arti sabato 4 febbraio alle h 10.30 e la stessa sera alle h 22, durante I WONDERFULL NIGHT (Pop Up Cinema Medica 4k, via Monte Grappa 9 b/c/d), presenterà il suo film Atlantide insieme a Lorenzo Balbi.
Yuri Ancarani (Ravenna, 1972) è un video artista e film-maker italiano. Le sue opere nascono da una continua commistione fra cinema documentario e arte contemporanea, e sono il risultato di una ricerca spesso tesa ad esplorare regioni poco visibili del quotidiano, realtà in cui l’artista si addentra in prima persona.
Orario di apertura: 2 febbraio h 14-20, 3 e 5 febbraio h 10-20 | 4 febbraio h 10-24
6 febbraio – 7 maggio 2023 martedì e mercoledì h 14-19; giovedì h 14 -20; venerdì, sabato, domenica e festivi h 10-19; chiuso lunedì non festivi
Ingresso: gratuito durante ART CITY Bologna, 2-5 febbraio. A seguire: intero 6 euro | ridotto 4 euro
Sito web: www.mambo-bologna.org
Katerina Andreou
BSTRD
28 gennaio h 21 performance
4 febbraio h 19-24 installazione video
Nuovo Parcheggio Stazione – Roof 5° piano | via Aristotele Fioravanti 4
Hole 44°30’32″N 11°20’25”E
Progetto a cura di Xing
Con il supporto di Ministero della Cultura, Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna, ART CITY Bologna, Arte Fiera
Si ringrazia Newco Duc Bologna SpA
Media partner Edizioni Zero
Nel Nuovo Parcheggio Stazione – Roof 5° piano Xing presenta BSTRD, un doppio appuntamento con la coreografa di origine greca Katerina Andreou. I due interventi sul terrazzo della torre-parcheggio dietro la stazione centrale, distante 2 minuti a piedi dall’ingresso della stazione ferroviaria di Bologna Alta Velocità, sono sospesi nel city-scape urbano, sfidando il rischio di un clima impietoso di una lunga notte invernale. La performance si tiene sabato 28 gennaio alle h 21, per poi riattivarsi durante Arte Fiera, sabato 4 febbraio dalle h 19 alle 24, come installazione video, una produzione ad hoc girata nello stesso luogo.
BSTRD è un solo potente contraddistinto da un’energia esplosiva che sfida il confine tra autonomia e autorità, condizionamento e libero arbitrio. Ispirandosi alla nozione di impuro e alle pratiche di ibridazione/meticciato che hanno caratterizzato anche la cultura House nel clubbing di Chicago e New York, Katerina Andreou sviluppa una poetica incarnata in una figura bastarda consumata in una danza al di là di ogni definizione. Con solo un giradischi come partner, il suo corpo si inscrive nell’istante, tra i limiti determinati dallo sforzo e dalla fatica, agendo in una geometria immaginaria. Andreou vede, inoltre, il fatto musicale come sistema di confluenze. Suo è il mix che si ascolta dal disco, dove ha utilizzato frammenti campionati di diversa provenienza, disposti su una linea di basso continuo. Un ambiente sonoro dove si manifestano stati di presenza che negoziano universi contrastanti, e dove i meccanismi corporei e gli schemi mentali possono irrompere nell’ascetismo. ‘I need silence for this piece’.
Se la performance BSTRD riafferma lo stile di questa artista di origine greca (territorio da cui sono emerse negli ultimi anni alcune tra le più intense e decisive figure delle live arts contemporanee), l’omonima video-installazione di sabato 4 febbraio, realizzata dal video-maker Lino Greco e prodotta da Xing, rappresenta anche un invito a ritornare sui propri passi dove non tutto si è consumato.
Hole è un nuovo formato che Xing sta sperimentando. Gli Holes sono momenti di trapunzione, una forma di attivazione che occupa luoghi transitori, come ridefinizione temporanea di uno spazio pubblico. Costituiscono quindi una forma di programmazione che si presta alla tempestività dell’intervento.
Katerina Andreou, nata ad Atene e residente in Francia, si è laureata alla Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Atene e alla Scuola Statale di Danza di Atene. Ha frequentato il programma ESSAIS presso il CNDC di Angers e ha conseguito un master di ricerca e coreografia presso l’Università di Parigi 8. Nelle sue performance è interessata a sviluppare stati di presenza che scaturiscono da una costante negoziazione tra funzioni, finzioni e universi contrastanti, mettendo frequentemente in discussione il rapporto con idee quali autorità e autonomia, comunicazione e censura. Il suo lavoro si basa sullo sviluppo di tecniche ibride che indagano i confini tra corpo selvaggio e corpo preparato, ossia un corpo fisicamente rimodellato secondo le esigenze del terreno esecutivo. Utilizza training provenienti dal free style, dalla boxe e da altre discipline agonistiche, acquisendo una maestria pratica di schemi fondamentali (corporei, emotivi, visuali e mentali), prediligendone il carattere ripetitivo, arido, ascetico. Spesso realizza la composizione musicale dei propri lavori. Nel 2016 ha realizzato il suo primo pezzo di danza A kind of fierce, che ha ricevuto il premio coreografico Prix Jardin d’Europe al Festival ImpulsTanz. In seguito ha creato il solo BSTRD (2018), il duo Zeppelin Bend (2021) insieme a Natali Mandila, la performance site specific Rave to Lament (2021), NEVADA (2021) coreografia per 13 studenti del Conservatoire de Danse et Musique di Lyon, e il solo Mourn Baby Mourn (2022).
katerinaandreou.com
Crediti
Coreografia e performance: Katerina Andreou
Sound design: Katerina Andreou in collaborazione con Eric Yvelin
Light design: Yannick Fouassier
Sguardo esterno: Myrto Katsiki, Lynda Rahal
Sound engineering: Eric Yvelin, Thomas Leblanc
Produzione: Mi-Maï/Bark
Distribuzione e cura: Elodie Perrin
Coproduzione: Atelier de Paris/CDCN, Onassis Stegi, Centre Chorégraphique National d’Orléans, Centre Chorégraphique National de Caen en Normandie, La place de la danse CDC de Toulouse, Ballet de Marseille
Partners: Ménagerie de verre Studiolab, Kunstencentrum BUDA, Réservoir Danse Rennes, ImpulsTanz Festival (residency Jardin D’Europe Award) / CND Pantin (résidence augmentée) / La CABINE (PAD), Reservoir Danse Rennes, MonitorFest Heraclion
Col supporto di: ARCADI and DRAC Ile de France
Produzione video-installazione Bologna: Xing
Riprese e regia video Lino Greco
Orario di fruizione: 28 gennaio h 21 (performance) | 4 febbraio h 19-24 (installazione video)
Ingresso: gratuito
Sito web: xing.it
Bettina Buck
Finding Form
31 gennaio – 19 febbraio 2023
Sala Convegni Banca di Bologna – Palazzo De Toschi | Piazza Marco Minghetti 4/D
Mostra a cura di Davide Ferri
Promossa da Banca di Bologna
In collaborazione con Bureau Bettina Buck
Inaugurazione martedì 31 gennaio h 18
Nella Sala Convegni di Banca di Bologna, presso Palazzo De’ Toschi, dal 31 gennaio al 19 febbraio apre al pubblico Finding Form, una mostra dedicata al lavoro di Bettina Buck a cura di Davide Ferri e promossa da Banca di Bologna in collaborazione con Bettina Buck Bureau.
Finding Form restituisce il percorso dell’artista tedesca, prematuramente scomparsa nel 2018 a 44 anni, a partire dalla sua ricerca ventennale sulla scultura come tensione verso una forma che è sempre parte di un processo in divenire, temporanea: a questo rinvia in maniera diretta il titolo della mostra.
Il progetto espositivo si articola attorno ad alcuni termini specifici della ricerca di Buck: la gravità, intesa come forza a cui la forma si assoggetta e cede, talvolta fino al suo azzeramento; l’occultamento, allusione a una vita segreta della scultura, a una sua forma immaginata e narrabile più che percepita con i sensi; infine, una certa idea di domestico che identifica la scultura come qualcosa che prende forma nei nostri immediati dintorni alterando, accostando, piegando cose che senza l’intervento dell’artista restano, appunto, cose.
La mostra si precisa anche come una messa a fuoco sulla pratica di Buck, contraddistinta dall’uso di materiali industriali comunemente impiegati negli spazi privati – gommapiuma, piastrelle, schiuma di lattice, polistirolo, moquette, plastica – e connotata da una gamma di gesti semplici, che con ironia e precisione ne sovvertono il senso. In ciascuno dei lavori in mostra il corpo è centrale. È l’unità di misura della scultura, e ne è anche metafora: la scultura, come il corpo, cerca la propria forma nel tempo. La cambia. Prende spazio. È spazio.
Il baricentro della mostra è Interlude I, video che documenta una camminata solitaria nella campagna inglese, in cui l’artista è ripresa mentre trascina una forma di gommapiuma che può diventare molte cose: scultura potenziale, semplice ingombro o fardello, seduta e punto d’osservazione sul paesaggio. Lo stesso parallelepipedo di gommapiuma – scultura, ma anche oggetto di scena – è trasportato nelle sale della Galleria Nazionale di Roma in Interlude II. Nelle sale del museo entra in dialogo con un paesaggio culturale, cambiando di volta in volta di senso e trasformando lo stesso corpo della performer, a contatto con le opere, i visitatori, l’architettura del museo, in figura.
Le opere esposte si organizzano attorno a questi due lavori per assonanze e contrappunti, evocando la natura dialogica e performativa del lavoro di Buck. 3 Upright è una scultura composta da tre elementi autoportanti. Nel corso della mostra le tre strutture cambieranno forma per effetto della gravità, fino a crollare: pur alludendo a un elemento strutturale – metafora di forza e solidità – i tre elementi sono invece gusci estremamente fragili dove la tensione tra due materiali diversi come la ceramica e il lattice è destinata a provocare uno spostamento nell’ordine delle tessere, una forma in continua evoluzione, e infine la caduta. Il punto di crollo è inscritto nella sostanza stessa dell’opera, ed è allora, nel momento dell’annientamento dell’opera, che ci viene svelata la sua natura di superficie. Medusa Block ci invita a guardare l’opera da due punti di vista in cui ognuno esclude l’altro: o consideriamo il pilastro di gommapiuma come scultura, oppure lo identifichiamo come l’involucro che ci impedisce di vedere la scultura in bronzo che esso contiene e che possiamo solo immaginare. La didascalia di Object (Proving), un parallelepipedo in creta cruda, trasportato in automobile dall’artista da Londra a Berlino, dove è stato cotto, riporta le due misure: quella l’originaria e quella ex post. Lo scarto tra le due racconta il processo che lo ha portato davanti ai nostri occhi. In Pressed Foam il peso della pietra sulla gommapiuma agisce silenziosamente, e appena percettibilmente, mentre in Oracle lips lo stesso principio (il peso di una cosa su di un’altra) serve a dare forma a un’immagine ironica.
Le opere in mostra sono tutte impegnate in un’azione: ci insegnano che il tempo imprime nel corpo della scultura – come nel nostro – una forma che anche se diversa da quella originaria può rivelarsi più profonda, ampia e imprevista.
Bettina Buck (Colonia, 1974 – Berlino, 2018) ha studiato all’Academy of Media Arts (KHM) di Colonia e ha conseguito il suo Master of Fine Art al Goldsmiths College di Londra nel 2003. Sue mostre personali sono state organizzate presso Monitor, Roma (2010); Galleri Opdahl, Stavanger/Berlino (2011, 2012); Galerie Mirko Mayer, Colonia (2004, 2006, 2009), Rokeby Gallery, Londra (2008, 2010, 2012, 2015), Åplus, Berlino (2017). Il suo lavoro è stato esposto in numerose mostre collettive presso spazi internazionali, tra cui Museum Ludwig, Colonia (2000); Centro Cultural de Belém, Lisbona (2006); Museo de la Ciudad, Quito (2007); Victoria & Albert Museum, Londra (2011); David Roberts Art Foundation, Londra (2012); P420, Bologna (2016); Kai 10, Düsseldorf (2013); Schloss Burgau, Düren (2018); Le Murate, Firenze (2019); Capc, Bordeaux (2021); GAM, Torino (2022), solo per citarne alcune.
L’archivio delle opere è gestito dal Bureau Bettina Buck, con sede a Berlino. Responsabili del progetto sono Martin Eberle, photo designer, coniuge ed erede dell’artista e John Reardon, stretto collaboratore di Buck e attualmente ‘Artist in residence’ al Goldsmiths di Londra dove dirige un corso specialistico in ‘Arts and Politics’.
bettinabuck.de
Orario di apertura: 1 / 2 / 3 / 5 febbraio h 10-20 | 4 febbraio h 10-24
Fino al 19 febbraio mostra aperta solo i fine settimana: venerdì h 17-20 | sabato e domenica h 11-20
Ingresso: gratuito
Sito web: contemporary.bancadibologna.it
Nathalie Djurberg
Putting Down the Prey
3 – 5 febbraio 2023
Cassero LGBTI+ Center | via Don Giovanni Minzoni 18
Installazione video a cura di Sabrina Samorì
Promossa da MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna
In collaborazione con Collezione Matteo Novarese e Cassero LGBTI+ Center
I lavori di Nathalie Djuberg e Hans Berg catapultano gli spettatori in mondi onirici – animati da oggetti, musica e immagini in movimento – che raccontano, in modo apparentemente ingenuo, giocoso e infantile, temi oscuri, paure inconsce e tabù sociali, verso i quali proviamo una strana combinazione di repulsione e attrazione. Le loro opere espongono quel senso di vulnerabilità che impone a ognuno di noi il desiderio urgente di capire la propria soggettività frugando i risvolti più sinistri e scomodi della dimensione umana annidati tra le crepe emotive e percettive: l’avidità, la sessualità, la sottomissione e lo sfruttamento che nascondono altrettanti concetti quali la colpa, la vergogna e il potere.
Quelli creati da Nathalie Djuberg sono paesaggi dell’assurdo popolati da personaggi grotteschi, piante e animali chiamati a interpretare le pulsioni e le contraddizioni insite nell’essere umano. In una simbiosi perfetta con le sofisticate sonorizzazioni di Hans Berg, le animazioni di Djuberg mettono in scena temi reali attraverso storie fantastiche che trasudano crudeltà e cinismo, ma anche magia e romanticismo. L’artista svedese realizza con la plastilina i personaggi e le scenografie che prendono vita con lo stop motion, un metodo di animazione che proietta in sequenza le immagini fotografiche dando così l’illusione di movimento. È proprio la natura materiale di queste forme, continuamente manipolate da Djuberg, a smorzare e rendere più sopportabili gli argomenti scomodi, quali la sottomissione, lo sfruttamento, la violenza, il voyeurismo, sui quali l’artista vuol far riflettere.
Attraverso miti, leggende e visioni singolari, le clay animations di Djuberg e Berg – dal forte impatto estetico e psicologico – mettono in scena animali bizzarri e figure atipiche che contestualmente incarnano numerose tematiche contemporanee: dalla fluidità di genere alle identità multiple, dalla capitalizzazione del desiderio all’onnipresente violenza fisica ed emotiva dal forte impatto estetico e psicologico. Le ossessioni a cui ciclicamente torna il duo artistico, sono legate a tutte quelle dinamiche ed emozioni difficili da comprendere, come il rapporto tra carnefice e vittima, la vergogna e i sensi di colpa. La loro ricerca artistica ruota proprio attorno a questi temi nella speranza di trovare, prima o poi, una soluzione o una risposta, anche se pienamente consapevoli che una soluzione non esiste. Uno dei temi ricorrenti è quello della supremazia dell’uomo che si manifesta attraverso una ricerca costante della perfezione evolutiva che nelle animazioni video avviene attraverso il possesso o l’appropriazione del corpo altrui, ed è così che in Putting Down the Prey (letteralmente “abbattere la preda”), un tricheco diventa la preda di una cacciatrice post umana che, dopo averlo scuoiato, si cuce addosso la sua pelle calda e sparisce.
Orario di apertura: 2, 3 febbraio h 12-20 | 4 febbraio h 12-21 | 5 febbraio h 10-15
Ingresso: gratuito
Siti web: artcity.bologna.it | cassero.it
Roberto Fassone + Ai Lai + LZ
And We Thought III
28 gennaio – 26 febbraio 2023
Alchemilla – Palazzo Vizzani | via Santo Stefano 43
Mostra a cura di Sineglossa
Promossa da Alchemilla e MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna
Inaugurazione sabato 28 gennaio h 18
Domenica 5 febbraio h 10.30-12
Accademia di Belle Arti di Bologna, Aula Magna | via delle Belle Arti 54
ARTalk CITY. Incontri in Accademia con gli artisti del main program
Roberto Fassone dialoga con Federico Bomba (Sineglossa) e Guido Molinari
Sabato 28 gennaio 2023 alle h 18, a Palazzo Vizzani, sede dell’associazione Alchemilla, apre al pubblico la mostra And We Thought III di Roberto Fassone, Ai Lai, LZ, a cura di Sineglossa, promossa da Alchemilla in collaborazione con MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna e parte del main program di ART CITY Bologna 2023.
And We Thought III è un progetto che indaga principalmente il concetto di autorialità: può un’intelligenza artificiale generare arte, attraverso visioni potentissime e poetiche, o è l’essere umano a esserne l’autore, avendo progettato l’intelligenza artificiale? O ancora, si tratta di un processo collettivo, di cui l’artista è soltanto il medium?
Ai Lai è un’intelligenza artificiale nata nella primavera del 2022, ideata da Roberto Fassone e sviluppata da Sineglossa con il sostegno di Compagnia di San Paolo, che possiede l’abilità speciale di pensare e trascrivere resoconti di esperienze psichedeliche. Dopo essere stata istruita attraverso i dati pubblicati sul sito shroomery.org, durante i suoi primi mesi di vita ha prodotto centinaia di brevi report in cui racconta le sue visioni sotto l’effetto di funghi allucinogeni, dove compare di tutto: cervelli frammentati, amici con gli occhi blu, alieni negli armadi fino all’invenzione dell’arcobaleno.
Nell’estate del 2022 Ai Lai racconta per la prima volta dell’esistenza di tre film psichedelici dei Led Zeppelin: non la popolare band britannica degli anni Settanta, ma una loro curiosa emanazione in una realtà parallela in cui Ai Lai è immersa. È a questo punto che Roberto Fassone decide di mettersi all’opera in qualità di “canalizzatore”, per riuscire a portare alla luce delle immagini in movimento che prima esistevano solo in una dimensione completamente astratta. Grazie a un’attenta “operazione di recupero”, realizzata con mash-up su più livelli in grado di generare un’estetica artificiale e psichedelica, in mostra sarà possibile vedere in anteprima mondiale i tre film The Doors, The Road e Love Is Magic, accompagnati da un breve testo curatoriale di Valentina Tanni.
Un archivio di trip report generato da Ai Lai in questi mesi sarà consultabile per l’intera durata della mostra sotto forma di un volume cartaceo, a cura di Roberto Fassone e Giacomo Raffaelli. Il pubblico avrà inoltre la possibilità di interagire con l’intelligenza artificiale attraverso un’interfaccia online.
Roberto Fassone è una dei protagonisti del ciclo di conversazioni tra artisti, curatori e docenti ARTalk CITY. Incontri in Accademia con gli artisti del main program, promosso dall’Accademia di Belle Arti di Bologna in occasione di ART CITY Bologna 2023 per conoscere le poetiche di alcuni protagonisti del main program. Domenica 5 febbraio alle h 10.30 l’artista dialoga con Federico Bomba (Sineglossa) e Guido Molinari in un incontro aperto al pubblico che si tiene in Aula Magna. Ingresso libero fino a esaurimento posti.
Roberto Fassone (Savigliano, IT, 1986) vive e lavora a Firenze. La sua ricerca riguarda le realtà parallele, i titoli delle cose e le forze oscure. Negli ultimi anni ha esposto e performato il suo lavoro presso istituzioni italiane e internazionali, tra le quali MAXXI L’Aquila, Ars Electronica, Vision du Rèel, Fanta-MLN, Lo schermo dell’arte, MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, Centrale Fies, Gabrovo Biennial of Humor & Satire in Art. La sua pratica è aperta alla collaborazione: negli anni ha ideato progetti con i Led Zeppelin (LZ), Carolina Cappelli, Riccardo Banfi. Ha fondato la casa editrice Roi de Coupe.
Ai Lai (2022) è un’intelligenza artificiale che ha mangiato migliaia di funghi allucinogeni. Vive e lavora su andwethought.it. Nell’ultimo anno ha esposto il suo lavoro a Combo e Ars Electronica.
I Led Zeppelin (LZ) sono un collettivo appartenente a una realtà parallela. Da non confondersi con l’omonima band britannica, hanno realizzato diversi film psichedelici.
Orario di apertura: 29 gennaio h 16-19 | 30, 31 gennaio, 1 febbraio chiuso | 2, 3, 5 febbraio h 10-13 / 16-19 | 4 febbraio h 10-13 / 16-22
Dal 6 al 26 febbraio 2023 venerdì, sabato, domenica h 16-19 | mercoledì su appuntamento
Ingresso: libero
Sito web: alchemilla43.it
Eva Marisaldi
Guarda caso
30 gennaio – 18 febbraio 2023
LabOratorio degli Angeli | via degli Angeli 32
Intervento site-specific a cura di Leonardo Regano
Promosso da LabOratorio degli Angeli
In collaborazione con Galleria De’ Foscherari
Inaugurazione sabato 28 gennaio h 18-22
Mercoledì 1 febbraio h 10.30-12
Accademia di Belle Arti di Bologna, Aula Magna | via delle Belle Arti 54
ARTalk CITY. Incontri in Accademia con gli artisti del main program
Eva Marisaldi dialoga con Leonardo Regano e Carmen Lorenzetti
Il LabOratorio degli Angeli presenta Guarda caso, un progetto site-specific di Eva Marisaldi, a cura di Leonardo Regano e realizzato in collaborazione con la Galleria De’ Foscherari di Bologna.
L’opera di Eva Marisaldi entra in dialogo con gli spazi dello storico laboratorio di restauro bolognese, intrecciando un intenso confronto in un intervento site-specific che si articola tra opere riattivate per l’occasione e nuove produzioni.
Con Guarda caso Marisaldi rilegge il LabOratorio degli Angeli come un grande archivio transitorio, custode temporaneo di opere e oggetti d’arte che nel loro casuale incontrarsi raccontano una storia in continua evoluzione. Il percorso di mostra si apre con Narciso (2022), scultura inedita che nel solco della pratica di Marisaldi mescola i linguaggi espressivi proponendo un’azione sonora e luminosa che si confronta con l’estetica aleatoria: una scatola sonora che proietta sul soffitto dei pattern laser di luce rossa e presenta alla sua sommità due mani in filo d’argento che mimano con loro la gestualità il gioco degli elastici tra le dita. L’intervento dell’artista prosegue e si sviluppa sui grandi tavoli da lavoro dell’ex Oratorio, su cui dispone una selezione di opere tra quelle attualmente in restauro accompagnata da un intervento grafico ad esse ispirato e che si snoda nella sala per alcuni metri, “nuvole di scarabocchi ritmici e ricorrenti”, come li definisce Marisaldi, realizzati mediante un dispositivo robotico prodotto in collaborazione con Enrico Serotti. In dialogo con un’incisione raffigurante Santa Maddalena de’ Pazzi, l’artista espone materiale del suo archivio personale, relativo alla performance Changing bags, realizzata allo Studio Guenzani nel 1992 e ispirata proprio alla mistica carmelitana. “Interpreto questo mio intervento – dichiara l’artista – come una collaborazione con il laboratorio, non solo per il piacere di incontrare (e fare incontrare) materiali interessanti, la cui presenza è tanto casuale quanto temporanea, ma anche per organizzare una sorta di esposizione dei suddetti materiali selezionati assieme a lavori miei, pertinenti. Due anni fa ho fatto una cosa del genere, con differenti modalità, allo CSAC di Parma. Quasi tutti i lavori in mostra sono molto collegati con l’idea di guardare il formarsi dei lavori, limitando l’intervento dell’”artista” ad una forma accompagnatoria del divenire. La differenza tra il 2007, quando realizzammo i primi disegni per feste con una macchina che dipinge con pennello ed inchiostro ed oggi è che nel frattempo abbiamo maturato la convinzione (come ci dice la scienza) che la nostra presenza influenza la realtà”.
In connessione con il suo intervento nell’ex Oratorio, Eva Marisaldi propone alle pareti della sala attigua l’allestimento di alcune grandi carte del ciclo Parties (2006-2007), seguendo una metodologia conservativa nuova proposta in collaborazione con il LabOratorio degli Angeli.
Nella sala della Biblioteca è presentata 3000 pagine, opera sonora che Marisaldi ha prodotto nell’aprile del 2018 nel piccolo Teatro di Villa Aldrovandi Mazzacorati, a Bologna. L’artista ha chiesto ad un gruppo di performer volontari di partecipare a un’azione collettiva, sfogliando all’unisono le pagine di un elenco telefonico sotto la direzione dal musicista Enrico Serotti. Il risultato finale, un’onda sonora ricavata dal montaggio della registrazione di più azioni e trasmessa attraverso grandi altoparlanti fatti di lastre di cartone, è declinato dall’artista in un raffinato riferimento alla carta e alla sua matericità evocativa e che trova nuova celebrazione e enfasi riproposto all’interno dell’atelier di restauro dove la carta è abitualmente “curata”.
Con il progetto Guarda caso il LabOratorio degli Angeli continua una tradizione espositiva ormai consolidata, aprendo le sue porte al pubblico in occasione di ART CITY per omaggiare i protagonisti di ieri e di oggi dell’arte italiana, con un evento esclusivo in cui l’approfondimento storico-critico si unisce allo studio delle problematiche conservative del contemporaneo e dei grandi formati. Questa nuova edizione dedicata a Eva Marisaldi è stata preceduta dalle personali di Sissi (2022), Giorgio Andreotta Calò (2021), Maurizio Bottarelli (2020), Simone Pellegrini (2019), Pinuccia Bernardoni (2018), Luca Caccioni (2017), Maurizio Osti (2016), Piero Manai (2015) e Aldo Mondino (2014).
Eva Marisaldi è una dei protagonisti del ciclo di conversazioni tra artisti, curatori e docenti ARTalk CITY. Incontri in Accademia con gli artisti del main program, promosso dall’Accademia di Belle Arti di Bologna in occasione di ART CITY Bologna 2023 per conoscere le poetiche di alcuni protagonisti del main program. Mercoledì 1 febbraio alle h 10.30 l’artista dialoga con Leonardo Regano e Carmen Lorenzetti in un incontro aperto al pubblico che si tiene in Aula Magna. Ingresso libero fino a esaurimento posti.
Eva Marisaldi vive e lavora a Bologna, dove è nata nel 1966 e si è diplomata all’Accademia di Belle Arti. Tra le personali più recenti: Trasporto eccezionale, a cura di Diego Sileo, PAC – Padiglione d’Arte Contemporanea, Milano, 2018; Surround, Galleria De’ Foscherari, Bologna, 2017; Eva Marisaldi, a cura di Pier Paolo Pancotto, Villa Medici, Roma, 2017; Jukebox, a cura di Elisabetta Modena, CSAC, Parma, 2017; Democratic Psychedelia, Galleria Massimo Minini, Brescia, 2011; Circolare, Luna Park, Trento, 2009; Ghost track #2, S.A.L.E.S., Roma 2008; Jumps, MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, 2007; Parties 3, Art positions, Art Basel Miami, Miami, USA, 2006.
I suoi lavori sono stati esposti in importanti mostre collettive e sedi internazionali quali la Biennale di Venezia nel 1993 e nel 2001 e Documenta, Kassel nel 2012.
Orario di apertura: 30 / 31 gennaio | 1 / 2 / 3, 5 febbraio h 11-18 | 4 febbraio h 11-24
Dal 6 al 18 febbraio dal lunedì al venerdì h 11-18 | sabato su prenotazione tel. 051 583200 | domenica chiuso
Ingresso: libero
Sito web: www.laboratoriodegliangeli.it
Jonas Mekas
Under the Shadow of the Tree
2 febbraio – 26 marzo 2023
Padiglione de l’Esprit Nouveau | Piazza della Costituzione 11, Bologna
Mostra a cura di Francesco Urbano Ragazzi
Promossa da MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, Istituto di Cultura Lituano, Ambasciata di Lituania in Italia
In collaborazione con Home Movies – Archivio Nazionale del Film di Famiglia
Nell’ambito del programma Jonas Mekas 100!
La mostra Under the Shadow of the Tree, allestita presso il Padiglione de l’Esprit Nouveau di Bologna dal 2 febbraio al 26 marzo 2023, prosegue e si inserisce nell’ambito di Jonas Mekas 100!, il programma internazionale di iniziative celebrative per il centenario dalla nascita di Jonas Mekas (Biržai 1922 – New York 2019), figura imprescindibile nella storia del cinema d’avanguardia americano.
Curata dal duo Francesco Urbano Ragazzi e promossa da MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, Istituto di Cultura Lituano e Ambasciata di Lituania in Italia, in collaborazione con Home Movies – Archivio Nazionale del Film di Famiglia, l’esposizione pone in dialogo l’edificio – prototipo abitativo realizzato nel 1925 da Le Corbusier e Pierre Jeanneret, ricostruito in copia fedele a Bologna nel 1977 da Giuliano e Glauco Gresleri con José Oubrerie – con un corpus di opere che porta fuori dal grande schermo i diari filmici per cui Jonas Mekas è conosciuto.
Come fosse una cassa armonica, l’intero padiglione bolognese è riempito dai suoni degli audio-diari con cui l’artista ha registrato lo scorrere della vita a New York. Momenti memorabili come le discussioni sul cinema tra Peter Kubelka e Stan Brakhage si succedono a canti e rumori quotidiani. Tutto diventa parte di una chiassosa sinfonia in cui i frammenti di epoche diverse si fondono in un unico e infinito presente.
L’albero che svetta al centro dell’architettura, attraversandone il soffitto, è invece l’elemento attorno a cui ruota una riflessione per immagini sul ruolo della natura nell’opera del cineasta. Sulle ampie finestre che danno luce all’edificio è stampata una serie di scansioni da pellicola che producono l’effetto di una vetrata policroma. Diventando superfici di proiezione, i fiori, le piante e i paesaggi immortalati nella serie fotografica si animano, testimoniando il costante esercizio di attenzione che Mekas si è impegnato a compiere con la cinepresa. È filmando la vegetazione che miracolosamente cresce a New York che il regista, profugo lituano negli Stati Uniti dal 1949, ritrova nella metropoli i boschi del proprio villaggio.
Quello dell’albero, però, è un motivo che non ha un significato solo. Mekas paragonava infatti il cinema stesso a una pianta rigogliosa di cui i filmmaker indipendenti rappresentavano le foglie più alte. Ecco allora che alcuni documenti tratti dall’archivio dell’artista mettono in pagina questa metafora. Le ramificazioni tracciate dalla mano di Mekas schematizzano la sua personale storia del cinema d’avanguardia, ma descrivono anche gli sforzi compiuti per promuoverla attraverso istituzioni come New American Cinema Group, Film-makers’ Cooperative e Anthology Film Archives, di cui l’artista fu fondatore.
A costellare il percorso di mostra ci sono infine disegni, film e video che riflettono la multiforme opera di Mekas nel suo intreccio di poetico e politico. Se il cinema del filmmaker è stato descritto come un atto di resistenza al gigantismo di Hollywood, queste opere ce lo mostrano come un instancabile lavoro di ecologia dei media e delle immagini. Nelle opere di Mekas i momenti più piccoli e insignificanti dell’esistenza vengono glorificati come l’essenza del mondo.
Jonas Mekas (Biržai, 1922 – New York, 2019) è stato un regista, poeta e artista lituano i cui film sono considerati pietre miliari del cinema indipendente in tutto il mondo. Nel 1944, Jonas e suo fratello Adolfas furono deportati dai nazisti nel campo di lavoro di Elmshorn, in Germania. Alla fine del 1949 l’Organizzazione Internazionale dei Rifugiati portò entrambi a New York, dove si stabilirono a Williamsburg, Brooklyn. Grazie all’amicizia con il connazionale George Maciunas, Mekas divenne subito attivo nel gruppo Fluxus. Nel 1949, due mesi dopo il suo arrivo a New York, l’artista acquista la sua prima cinepresa Bolex. Ben presto è profondamente coinvolto nell’avanguardia cinematografica americana. Nel 1954 fonda la rivista Film Culture, che diventa rapidamente la più importante pubblicazione di cinema degli Stati Uniti. Nel 1958 inizia la leggendaria rubrica Movie Journal su The Village Voice. Alla fine del 1960 firma il New American Cinema Manifesto, che riunisce un’intera generazione di cineasti indipendenti come Stan Brakhage, Jack Smith, Kenneth Anger, Andy Warhol tra gli altri. Sviluppando le idee espresse nel manifesto, nel 1962 Mekas fonda la Film-Makers’ Cooperative e nel 1964 la Film-Makers’ Cinematheque, che alla fine diventerà l’Anthology Film Archives, uno dei più grandi e importanti archivi di cinema d’avanguardia del mondo.
Jonas Mekas è largamente riconosciuto tra gli iniziatori del genere del film-diario. Il suo secondo film, The Brig, ha ricevuto il Gran Premio Leone di San Marco alla Mostra del Cinema di Venezia nel 1963. La sua filmografia comprende capolavori come Walden (1969), Reminiscences of a Journey to Lithuania (1972), Lost Lost Lost (1975), As I was Moving Ahead I saw Brief Glimpses of Beauty (2000), A Letter from Greenpoint (2005), Sleepless Nights Stories (2011) and Out-takes from the Life of a Happy Man (2012).
Le sue opere sono state esposte nelle principali manifestazioni internazionali d’arte contemporanea: da Documenta XI e XIV a La Biennale di Venezia (Utopia Station nel 2003; Padiglione lituano nel 2005). Negli ultimi 15 anni sono state organizzate mostre retrospettive su Mekas nei più importanti musei del mondo, tra cui Museum Ludwig (Colonia 2008), Serpentine Gallery (Londra 2012), Centre Pompidou (Parigi 2012), MUAC (Città del Messico 2013), Museo dell’Ermitage (San Pietroburgo 2013), MMCA (Seoul 2017), Jewish Museum (New York 2021), National Gallery of Art (Vilnius 2021).
Orario di apertura: 2, 3, 4, 5 febbraio h 10-20
Dal 6 al 26 marzo 2023 sabato e domenica h 15-18
Ingresso: gratuito
Siti web: artcity.bologna.it | jonasmekas100.com
Gerold Miller
31 gennaio – 11 marzo 2023
KAPPA-NÖUN | via Imelde Lambertini 5, San Lazzaro di Savena
Mostra a cura di Valerio Dehò
Promossa da Marco Ghigi
In collaborazione con Artesilva
Inaugurazione lunedì 30 gennaio h 19.30-24
Dal 31 gennaio all’11 marzo KAPPA-NÖUN dedica una personale all’artista tedesco Gerold Miller a cura di Valerio Dehò, promossa da Marco Ghigi in collaborazione con Artesilva.
Gerold Miller ha iniziato agli esordi nel 1991 a coniugare la domanda fondamentale dell’arte concettuale “cos’è arte?”, con una chiara visione che comunque bisognava fare un passo ancora in avanti e realizzare delle opere che recepissero questo significato, ma che avessero anche una forma e una qualità indiscutibili. Per fare questo è partito considerando per esempio il rapporto tra la cornice, l’opera e l’ambiente, ha fatto diventare ed “entrare” nelle sue opere anche le pareti, i muri su cui venivano collocate. Miller, quindi, ha lavorato sul confine tra il concetto e il quadro-cornice, tra il quadro bidimensionale e la scultura, tra la scultura e l’ambiente. Un operare estetico rigoroso perché su questa precisione e qualità si sviluppa tutta la poetica dell’artista tedesco.
È anche chiaro che i suoi lavori richiedono uno spettatore attento e consapevole che si avvicini al suo lavoro in modo partecipativo e con uno sguardo analitico. In ogni caso, se le forme sono essenziali e assumono sempre delle forme razionali e ben determinate, sicuramente le sue geometrie fatte di sovrapposizioni, di linee e tagli angolari sono supportate spesso dal colore nel proprio proporsi al pubblico. Certamente privilegiare il colore alla forma è stata una via di uscita e di espansione di una concezione artistica che del rigore ha fatto una sua caratteristica ineliminabile. I suoi quadri-sculture in particolare, realizzati con alluminio, lacca, smalti, sono levigati e luminosi.
Astratto o Concreto? Anche in questo caso le opere di Miller tendono a dare una risposta affermativa in entrambi i casi. Non uno o l’altro, ma tutti e due. Quadro o scultura? Anche qui la risposta è duplice. Però in effetti l’artista vuole esattamente superare queste opposizioni, vuole mettere in evidenza i confini, quelle zone in cui non si afferma uno o l’altro, in cui vi è una linea che separa e unisce nello stesso tempo. Lo stesso concetto di confine va esaminato meglio perché può sempre essere un qualcosa che unisce, che avvicina e non solo che divide. Tutti ricordiamo il film di Wim Wenders Nel corso del tempo del 1976, girato su quell’incerto limite tra le due Germanie ancora divise tra Occidente e Paesi comunisti.
I suoi quadro-oggetto hanno delle caratteristiche complesse proprio perché vanno a indagare confini mutevoli e mai prima tracciati. La multidirezionalità che lui riesce a ottenere con strumenti minimali indica sicuramente una conoscenza straordinaria delle tematiche relative allo spazio della rappresentazione. Non solo il contrasto cromatico ma anche le sovrapposizioni delle lacche, che ricordano le velature pittoriche, forniscono un indizio sufficiente oltre al prolungamento delle linee ortogonali e delle bisettrici. Sembrano mettere in scena l’analitica della costruzione prospettica, la sua trasformazione negli elementi che la compongono: sono l’iperbole di una geometria segreta.
Gerold Miller (1961, Altshausen) ha studiato scultura all‘Accademia di Stato di Belle Arti di Stoccarda dal 1984 al 1989. Sono seguite visite di studio a Chicago, New York, Parigi e Sydney. Nel 2001 ha ricevuto il rinomato Premio Internazionale della Cultura del Lago di Costanza. L‘artista vive e lavora a Berlino dal 1998.
Gerold Miller ha esposto a livello internazionale presso le seguenti istituzioni artistiche, tra cui: Nationalgalerie, Berlino; Louisiana Museum of Modern Art, Humlebæk; Kunsthalle Weishaupt, Ulm; Kunstmuseum Stuttgart, Stoccarda; Tel-Aviv Museum of Art, Tel-Aviv; Museo de Arte Latinoamericano, Buenos Aires; Museum Moderner Kunst, Vienna; MO Museum Ostwall im Dortmunder U, Dortmund; Kunsthalle Winterthur, Winterthur; The House of Art, Budweis; Concept Space, Shibukawa; Takasaki Museum of Art; CAN Centre d’Art, Neuchâtel; Fondation Cartier pour l’Art Contemporain, Parigi; Berlinische Galerie, Berlino; UQ Art Museum, Brisbane; Schirn Kunsthalle, Francoforte sul Meno; Opera City Gallery, Tokyo; Institute of Modern Art, Brisbane; Kunsthaus Bregenz, Bregenz; Galerie für Zeitgenössische Kunst, Lipsia.
Sue opere sono presenti in collezioni pubbliche, tra cui: Nationalgalerie, Berlino; Louisiana Museum of Modern Art, Humlebaek; Kunstmuseum Stuttgart, Stoccarda; Staatsgalerie Stuttgart, Stoccarda; Kunsthalle Weishaupt, Ulm; Sammlung Schauwerk, Sindelfingen; NOMA New Orleans Museum of Art, New Orleans; Hamburger Kunsthalle, Amburgo; Kunstsammlung des Deutschen Bundestages, Berlino; Museum für Konkrete Kunst, Ingolstadt; Berlinische Galerie, Berlino; Neues Museum – Staatliches Museum für Kunst und Design, Norimberga; MO Museum Ostwall im Dortmunder U, Dortmund; MASI – Museo d‘Arte della Svizzera Italiana, Lugano; MAHN Museé d‘Art et de l‘Histoire Neuchâtel; Société Générale, Parigi; Daimler AG, Stoccarda/Berlino; Museum Ritter, Waldenbuch/Stoccarda; Museum gegenstandsfreier Kunst, Otterndorf; Kunstmuseum Singen, Singen; Graphische Sammlung der ETH, Zurigo; Borusan Contemporary, Istanbul; Rozenblum Foundation, Buenos Aires; Sammlung Siegfried und Jutta Weishaupt, Ulm; Lenbachhaus, Monaco di Baviera; Museum für Angewandte Kunst, Colonia; Esbjerg Kunstmuseum, Esbjerg.
geroldmiller.de
Orario di apertura: 2, 3, 5 febbraio h 10-20 | 4 febbraio h 10-23 ! dal 6 all’11 marzo su appuntamento kappanoun@gmail.com
Ingresso: libero
Sito web: artesilva.com
Lucy + Jorge Orta
Seeking Blue Gold
2 – 12 febbraio 2023
Oratorio di San Filippo Neri | via Alessandro Manzoni 5
Installazione site-specific a cura di Cristina Francucci e Tatiana Basso
Promossa da Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna
Inaugurazione giovedì 2 febbraio h 19-23
Giovedì 2 febbraio h 10.30-12
Accademia di Belle Arti di Bologna, Aula Magna | via delle Belle Arti 54
ARTalk CITY. Incontri in Accademia con gli artisti del main program
Lucy + Jorge Orta dialogano con Cristina Francucci, Tatiana Basso e Maria Rita Bentini
L’Oratorio di San Filippo Neri accoglie, promossa dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, l’installazione site-specific Seeking Blue Gold di Lucy + Jorge Orta, duo artistico impegnato da oltre tre decenni nella messa a punto di una “Estetica Operativa” versata a immaginare nuove forme di sviluppo sostenibile. L’acqua, il cosiddetto “oro blu”, costituisce un tema centrale nella poetica degli artisti, nei termini in cui tale bene primario è soggetto a politiche di finanziarizzazione e iniqua distribuzione globale.
L’installazione bolognese, a cura di Cristina Francucci e Tatiana Basso, si ricollega a questo filone, avvicinandoci al complesso universo che l’elemento acqueo dischiude. Manufatti lignei utilizzati nei sistemi irrigui del mondo rurale ne costituiscono il fulcro: montati su strutture in acciaio e accostati a oggetti di fattura contemporanea, aprono riflessioni sul confronto tra progresso e tradizione, accessibilità e profitto, e sulle possibilità di cooperazione tra tecnica e natura. Capaci di instaurare un dialogo vivo con il presente e generare nuove forme di pensiero attorno a quel bene essenziale che unisce, ma anche divide, i popoli del pianeta, l’intervento degli Orta rievoca l’anima celata di Bologna, quella delle vie d’acqua e dei mulini di un tempo.
La mostra è accompagnata da un album bilingue che racconta, con un’intervista delle curatrici agli autori, la poetica e il processo di realizzazione delle opere e da un supporto didattico per i più giovani.
Lucy + Jorge Orta sono tra i protagonisti del ciclo di conversazioni tra artisti, curatori e docenti ARTalk CITY. Incontri in Accademia con gli artisti del main program, promosso dall’Accademia di Belle Arti di Bologna in occasione di ART CITY Bologna 2023 per conoscere le poetiche di alcuni protagonisti del main program. Giovedì 2 febbraio alle h 10.30 i due artisti dialogano con Cristina Francucci, Tatiana Basso e Maria Rita Bentini in un incontro aperto al pubblico che si tiene in Aula Magna. Ingresso libero fino a esaurimento posti.
Lucy + Jorge Orta fondano lo Studio Orta nel 1992 e lavorano insieme sotto questo nome dal 2005. Hanno esposto in numerose istituzioni culturali e museali internazionali tra cui: la 46° Biennale di Venezia (1995); Palazzo della Secessione, Vienna (1999); Biennale di Gwangju (2004); 9° Biennale dell’Avana (2006); Biennial of the End of the World, Ushuaia and the Antarctic Peninsula (2007); Pirelli Hangar Bicocca, Milano (2008); Natural History Museum, Londra (2010); Museo MAXXI, Roma e la Biennale di Shanghai (2012); London Museum, Ontario (2015); Ikon Gallery, Birmingham (2018); Palazzo Vecchio, Museo Salvatore Ferragamo, Museo Novecento, Firenze (2019); Centre Pompidou, Metz (2022). Le loro opere sono incluse in importanti collezioni pubbliche e private di tutto il mondo e sono state oggetto di numerose pubblicazioni monografiche. Nel 2007 hanno ricevuto il Green Leaf Award, riconoscimento promosso da United Nations Environment Programme (UNEP).
studio-orta.com
Orario di apertura: 3, 5 febbraio h 16-20 | 4 febbraio h 12-24 | aperture mattutine su appuntamento veronica.camastra.studenti@ababo.it
Dal 6 al 12 febbraio 2023 h 16-20
Ingresso: libero
Sito web: fondazionedelmonte.it
Patrick Procktor
A View From a Window
3 dicembre 2022 – 5 febbraio 2023
Palazzo Bentivoglio | via del Borgo di San Pietro 1
Mostra a cura di Tommaso Pasquali, allestimento di Davide Trabucco
Promossa da Palazzo Bentivoglio
Venerdì 3 febbraio h 10.30-12
Accademia di Belle Arti di Bologna, Aula Magna | via delle Belle Arti 54
ARTalk CITY. Incontri in Accademia con gli artisti del main program
Tommaso Pasquali, Ian Massey e Luca Caccioni dialogano sull’opera di Patrick Procktor
A distanza di cinquant’anni da una piccola personale dell’artista inglese organizzata a Bologna dallo Studio La Città di Hélène de Franchis, Palazzo Bentivoglio apre i suoi spazi dedicati alle mostre a un percorso monografico su Patrick Procktor (1936-2003), protagonista imprescindibile, ma tuttora poco noto, del panorama artistico londinese degli anni Sessanta e Settanta.
Figura contraddittoria e flamboyante, Procktor fu marxista e snob, omosessuale e padre di famiglia, viaggiatore in luoghi esotici e assiduo frequentatore di Venezia, riuscendo a tracciare una parabola seducente e altamente personale nel campo della figurazione, dagli esordi sperimentali, sulla scorta di Bacon e Vaughan, alle reciproche influenze con il sodale Hockney, fino a giungere presto a una cifra stilistica ben riconoscibile.
Tanto in pittura quanto nel medium privilegiato dell’acquerello, Procktor è stato capace di caricare di tensioni nuove e personali i generi tradizionali del ritratto e del paesaggio, calandoli nell’autobiografia e mettendoli in discussione, in un costante gioco ironico tra profondità della rappresentazione e valori di superficie. A mettersi in posa sul divano della casa di Manchester Street, per venire catturati con sottigliezze a volte deformanti, sono gli amici intellettuali, i figli, i colleghi artisti e gli amanti, mentre la geografia dei suoi spostamenti fra Londra, l’Italia, il Marocco, l’Egitto, la Cina, viene registrata da una vasta produzione di fogli di viaggio, che è innanzitutto un campionario di felicissime intuizioni formali e virtuosismi luminosi.
La mostra, che si sviluppa a partire da un nucleo di opere della collezione permanente di Palazzo Bentivoglio, presenta al pubblico una selezione di una sessantina di lavori, fra dipinti, acquerelli e disegni, datati dai primi anni Sessanta ai primi anni Novanta, alcuni dei quali già esposti a Bologna nel 1972. Il titolo, che viene da un’opera di Palazzo Bentivoglio, vuole sottolineare il carattere del tutto peculiare e soggettivo di una ricerca ostinatamente figurativa, connotata da grande indipendenza, per quanto del tutto calata nel suo tempo: una porzione di mondo, come quella – appunto – visibile ad apertura di finestra.
I prestiti giungono in gran parte da collezioni private italiane e inglesi ed essenziale è stata la collaborazione di Gabriella Cardazzo della storica Galleria del Cavallino di Venezia, amica e mercante di Procktor in Italia. La Redfern Gallery di Londra, che ha rappresentato l’artista per tutta la sua vita, invia un importante gruppo di dipinti, datati dal 1964 al 1989, mentre due grandi acquerelli del 1969 arrivano in prestito da Osborne Samuel.
Alla produzione su tela è in effetti interamente dedicata la seconda sala della mostra, dove è possibile seguire l’evoluzione dell’artista dal baconiano Lovers (1963), di collezione privata italiana, fino al sorprendente Vedette Pont Neuf, Paris del 1989, che sembra anticipare certe tendenze della giovane figurazione di oggi, passando per l’iconico Gervase I (1968), il primo di una lunga serie di ritratti dedicati da Procktor al giovane amante Gervase Griffith, aspirante rocker e suo modello per due anni. Le opere saranno allestite su strutture metalliche disegnate dall’artista Davide Trabucco, che firma l’allestimento della mostra.
Nella prima sala sono invece esposte opere che raccontano la Londra vissuta dall’artista negli anni Sessanta e Settanta, fra personaggi pubblici e affetti privati. Sulle pareti si avvicenderanno i ritratti di amici come lo stilista Ossie Clark, l’interior designer Christopher Gibbs e il regista Derek Jarman, a quelli di committenti più istituzionali come Lord Montague o il conte Amherst, a quelli ancora dei figli adottivi.
All’ingresso, una struttura di Davide Trabucco presenta un acquerello di Procktor, che rappresenta una coppia di vasi di Picasso ritratti in casa dell’amico Cecil Beaton, accostandolo agli stessi due vasi di Picasso provenienti dalla collezione di Palazzo Bentivoglio: una sorta di iniziale biglietto da visita dell’artista, capace di tenere insieme il mondo estetico più tradizionale di Beaton e quello del più giovane Jarman.
In una saletta laterale, uno schermo mostra due scene tratte da A Bigger Splash (1973) che vedono protagonisti Hockney e Procktor, una breve apparizione di Jarman nei panni di Procktor nel film di Stephen Frears Prick Up Your Ears (1987) e un estratto dal documentario sull’artista del 1988 My Britain.
La lunga infilata di opere della terza e ultima sala porta infine la cronologia ai primi anni Novanta. Insieme ad alcune opere londinesi, sono esposti per lo più acquerelli dedicati agli amici, anche italiani, e ai viaggi, con la presenza particolarmente importante di grandi fogli dedicati a Venezia, città amata e frequentata, sfida luministica, ma anche soggetto che Procktor – con humor pari solo alla sprezzatura – tornò volentieri a sviluppare anche dal basement della sua casa di Manchester Street.
Orario di apertura: 1, 2, 3 e 5 febbraio h 11-18 | 4 febbraio h 11-22
Ingresso: gratuito
Sito web: www.palazzobentivoglio.org
Agnes Scherer
The Teacher
3, febbraio h 18.30 | 4 febbraio h 15 e 19
Sala Studio – Teatri di Vita | via del Pratello 90
Performance e mostra a cura di Caterina Molteni
Promossa da MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna
In collaborazione con Teatri di Vita
The Teacher di Agnes Scherer è un’operetta di breve durata messa in scena in quella che potrebbe sembrare la ricostruzione di un teatrino per marionette, con fondali dipinti e incorniciati in una struttura lignea.
Se apparentemente l’ambiente risulta riconoscibile, alcuni elementi confondono la nostra percezione: la marionetta al centro della scena è sovradimensionata, incombe sugli spettatori minacciosamente, e appena l’opera ha inizio, risulta comandata dal basso tramite il movimento serrato del performer Soya Arakawa.
L’operetta si svolge velocemente, scandita da frasi assertive (intonate da Claudia Barth) e ritmata da percussioni metalliche (eseguite da Tobias Textor) che, mentre introducono i diversi passaggi narrativi, si intensificano in altri, risuonando fragorosamente nello spazio.
L’epicentro della rappresentazione è il fantoccio di un’insegnante (The Teacher) impegnato in una lezione frenetica i cui discorsi sono ridotti alla struttura ermetica degli aforismi che, susseguendosi, sembrano contraddirsi. Suggerimenti per l’apprendimento di nuove conoscenze si alternano a massime per il raggiungimento del successo personale, in una circolarità linguistica che accresce lo stordimento e il disorientamento dell’intera scena. Come spesso accade nei gruppi di seguaci di una dottrina, il punto di vista di ognuno si perde e si fa confuso, diventando più sensibile alla comprensione tramite immagini e gesti che in un processo intellettuale complesso.
Alle spalle del professore si susseguono a brevi intervalli una serie di dodici dipinti concepiti come diagrammi di supporto ai suoi discorsi: in alcuni casi richiamano scene archetipiche di trasmissione di sapere e di conoscenza salvifica, in altri svelano la finzione della messa in scena didattica mostrandone i trucchi retorici e la violenza.
Scherer inscena una parodia del rapporto di potere tra divulgatore-insegnante-leader e il suo pubblico, rievocando diversi scenari di ‘indottrinamento’. Dal teatro ambulante del folklore popolare ripropone l’ambientazione e la saggezza morale espressa in brevi detti, del linguaggio liturgico impiega il piano simbolico e l’iconologia intesi come strumenti divulgativi, della retorica politica assume l’ambivalenza logica delle arringhe demagogiche.
Come spesso accade nel lavoro dell’artista, immaginari del passato riecheggianti forme narrative archetipiche (mito, parabola, fiaba, leggenda) diventano specchi attraverso cui leggere la nostra società. The Teacher apre una riflessione sulle dinamiche di potere, mostrando la dipendenza sistemica tra chi guida e coloro che per classe o minoranza rimangono nella posizione di riceventi. Allo stesso tempo, l’opera sembra evidenziare come la condizione di ‘discepolo’ – qui espressa nella figura di Soya Arakawa pietrificato in una posizione di eterna appartenenza al suo maestro – sia insita in ogni essere umano. La domanda è come trasformare tale predisposizione in una postura consapevole, capace di risvegliare il pensiero ogni volta che appare all’orizzonte la minaccia di una persuasione, rimanendo coscienti della proprio posizione di vantaggio: l’insegnante senza il discepolo non può neanche iniziare la sua lezione.
Agnes Scherer (*1985 a Lohr am Main, Germania. Vive e lavora a Berlino) sviluppa forme uniche di rappresentazione associando artefatti fatti a mano a strutture teatrali olistiche. Con le sue elaborate operette – di cui scrive le sceneggiature e partecipa alla concezione della musica – e le installazioni narrative, Sherer trasforma forme di narrazione archetipe (mito, parabola, fiaba, leggenda) in specchi attraverso cui interpretare la nostra società, in particolare interrogando le relazioni di potere e le manipolazioni psicologiche operanti. Ha studiato Storia dell’arte a Tubinga e Vienna e belle arti alla Düsseldorf Art Academy. Nel 2019 ha vinto il Berlin Art Prize. Più recentemente, il suo lavoro è stato esposto in mostre collettive presso Wilhelm Hallen (Berlino, 2022); LORE DEUTZ (Colonia, 2021); Galerie ChertLüdde (Berlino, 2020) e Kunstverein Düsseldorf (Düsseldorf, 2019), nonché in mostre personali tra cui A thousand times yes, Sans Titre (Parigi, 2022); The Notebook Simulations, Kunstverein Düsseldorf (Düsseldorf, 2021); My refuge, my treasure, without body, without measure, ChertLüdde (Berlino, 2021); The Salty Testament, Residency, 1646 – project space for contemporary art (The Hague, 2020); Coeurs Simples, Galerie Sans Titre (Parigi, 2020); Orlando Tussaud, Philipp Haverkampf Galerie (Berlino, 2019/20); The Very Hungry, Horse & Pony (Berlino, mostra finalista del Berlin Art Prize 2019); The Teacher, Kinderhook & Caracas (Berlino, 2019) e Cupid and the Animals, Tramps (New York, 2018 and Londra, 2017). Nel maggio 2023, l’artista terrà una mostra personale al Kunstverein Heidelberg. The Teacher è stata mostrata per la prima volta ad aprile e maggio 2019 nel project space di Berlino Kinderhook & Caracas, curato da Sol Calero e Christopher Kline, e nel 2020 al Cabaret Voltaire, Zurigo
agnesscherer.com
Crediti
Concept: Agnes Scherer
Performer: Soya Arakawa
Musica: Tobias Textor
Voce: Claudia Barth
Orario di fruizione: 3 febbraio h 18.30 | 4 febbraio h 15 e 19
Durata: 20 min.
Ingresso: gratuito
Sito web: artcitybologna.it | teatridivita.it
Dominique White
Fugitive of the State(less)
2 – 5 febbraio 2023
Bagni di Mario (Conserva di Valverde) via Bagni di Mario 10
Mostra a cura di Giulia Colletti
Promossa da MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna
In collaborazione con Associazione Succede solo a Bologna | 2,3,4,5 febbraio h10-18
Una piccola porta segna l’accesso alla Conserva di Valverde, conosciuta anche come Bagni di Mario. I condotti si allungavano nella collina bolognese, come nervature di una mano, per raccogliere l’acqua e convogliarla nella grande Conserva. Da qui defluivano verso la Cisterna del Vascello, costruita intorno al 1520 per alimentare una precedente fontana di Piazza Maggiore. Sotto i piedi degli abitanti di Bologna, la città conserva questo sistema di captazione e raccolta delle acque risalente al Cinquecento, con cunicoli con volta a sesto acuto, decori rinascimentali alle pareti della sala ottagonale e motivi fitomorfi.
L’installazione Fugitive of the State(less) dell’artista britannica Dominique White agisce da punto di fuga prospettico della sala ottagonale della Conserva di Valverde, realizzata nel 1563 dall’architetto Tommaso Laureti per alimentare la Fontana di Nettuno di Bologna.
Da anelli e uncini in ferro battuto pendono vele lacerate e reti mutilate, alle quali sono impigliate fronde di palma, rafia, conchiglie di ciprea e fibre di sisal impregnate di argilla caolino. Relitti di una civiltà forse mai esistita o della traversata di fuggiaschi colti dalle forze marine – quest’ultime artificiosamente celebrate dalle conchiglie scolpite sulle nicchie della cisterna e dai resti di organismi bentonici incastonati nella calcina delle pareti. L’installazione segna l’ammissione a una dimensione sotterranea, in cui la transizione da una condizione di entropia a un diverso stato sembra essersi appena compiuta o in procinto di compiersi. L’opera invita a una riflessione sulla nozione di ‘sospensione’.
Sebbene nelle sue molteplici formulazioni installative sia ripristinata e integrata dall’artista, ogni sezione della scultura rilascia di volta in volta tracce di un’esistenza [in]interrotta. In questo caso, l’opera sfida la vertiginosa verticalità delle pareti consumate dal calcare e giova della teatrale orizzontalità visiva offerta al visitatore dallo sporto della doppia scalinata rinascimentale. Pur discostandosi formalmente dalle strutture cinetiche di matrice calderiana, Fugitive of the State(less) condivide la costante rinegoziazione di equilibri – e squilibri storici – cui esse tendono. La plasticità dell’attrezzatura nautica e la precarietà della materia organica si fondono in un assemblaggio scultoreo palinsestico.
Nella pratica artistica di Dominique White, la riemersione di corpi politici troppo a lungo ridotti ad assenza, i traumatici retaggi dello schiavismo atlantico e l’ecologia di narrazioni escatologiche si intrecciano alle pratiche di [in/re]surrezione radicali afroamericane e all’eredità soniche della musica jazz e techno. Lo scolìo dell’acqua ancora presente nei cunicoli a sesto acuto della conserva sembra intonarsi al ritmo del respiro anfibio dei drexciyani. Figli delle schiave imprigionate nelle navi che salparono durante la tratta dell’Atlantico, nel mito di Drexciya essi sono l’avamposto della resistenza militante delle profondità oceaniche. Apolidi e latitanti, la loro transizione da fuggitivi verso lo State(less) passa per il mare. Uno stato inteso come condizione altra e alterata in cui il principio di Blackness è abbracciato incondizionatamente. Identificandosi nella sperimentazione sonora della Detroit degli anni Novanta, i drexciyani riaffiorano dal mito nelle vesti di un gruppo musicale che anticipa e aderisce ai principi di ‘infiltrazione’ e ‘intelligenza ostile’ più recentemente teorizzati da Stefano Harney and Fred Moten nel testo The Undercommons. Fugitive Planning and Black Study, 2013.
In Fugitive of the State(less), l’acqua è intesa come fluido depositario di memorie translocali. Essa è l’unico elemento in grado di corrodere le restrizioni delle canonizzate narrazioni, restituendo e custodendo le storie asincrone di corpi apneici che continuano ad affogare nell’oblio.
Dominique White (Londra, 1993) vive e lavora a Marsiglia e nell’Essex. Si è laureata alla Goldsmiths, University of London e alla Central Saint Martins. L’artista intreccia le teorie della soggettività nera, dell’afro-pessimismo e dell’idrarchia (dal basso) con i miti nautici della diaspora nera in un termine che definisce “naufragio”, un verbo riflessivo e uno stato d’essere. La sua ricerca si ispira ai suoni della techno e dell’elettronica di Detroit, dove continua a fare riferimento alle narrazioni afro-futuriste (situate nello spazio e sott’acqua) rappresentate da DJ Stingray (Sherard Ingram), Drexciya (Gerald Donald e James Stinson) e Tygapaw (Dion McKenzie). Il suo interesse si estende anche al di là del tangibile, con una curiosità per la distruzione e il mitismo che gli uragani dei Caraibi lasciano nella loro scia eternamente trasformativa nel mare. Il suo vocabolario visivo combina l’emulazione di un’imbarcazione distrutta in mare, utilizzando vele distrutte, reti logore tessute a mano, ancore mutilate e boe nautiche sgonfie con rafia e conchiglie di cowrie, il tutto fuso e ricoperto da un sudario spettrale di argilla caolino. L’artista utilizza questa unificazione forzata come mezzo per dissociare i motivi dalla loro funzione originaria e ridefinirli come corpi carichi di ritorsione, protesta e resilienza. Queste opere, o corpi, bilanciano delicatamente gli stati di conservazione, decadimento e distruzione, emanando al contempo un avvertimento o una minaccia di ciò che sta per accadere.
Tra le sue personali recenti figurano: May you break free and outlive your enemy (La Casa Encendida, 2023); Afterimage (MAXXI L’Aquila, 2022/2023); Statements (Art Basel, Basilea, 2022); Love (Bold Tendencies, 2022); Cinders of the Wreck/les cendres du naufrage (Triangle, 2022); Hydra Decapita (VEDA, Firenze, 2021-22); Techno Worlds (prodotta da Goethe-Institut, Art Quarter Budapest, 2021); Blackness in Democracy Graveyard (UKS, Oslo, 2021); Possédé-e-s (MO.CO, Montpellier, 2020-21); Boundary + Gesture (Wysing Arts Centre, Cambridge, 2019).
White ha ricevuto il Premio “A occhi chiusi…” della Fondazione Merz in concomitanza con la mostra personale ad Artissima (Torino) con la galleria VEDA, Firenze (2021) e il Premio Roger Pailhas nel 2019 in concomitanza con la mostra personale alla galleria VEDA, Firenze (2019). Ha inoltre ricevuto premi da Artangel e da Henry Moore Foundation nel 2020.
White è stata in residenza presso la Sagrada Mercancía, Santiago, Triangle France – Astérides, Marsiglia, e La Becque, La Tour-de-Peilz, Svizzera, nel 2020 e 2021.
Orario di apertura: 3 – 5 febbraio h 10-18
Ingresso: gratuito
Sito web: artcitybologna.it | succedesoloabologna.it
MUSEI, FONDAZIONI E SPAZI ISTITUZIONALI
ACCADEMIA DI BELLE ARTI BOLOGNA | via delle Belle Arti 54 | www.ababo.it
AULA MAGNA | ARTALK CITY. INCONTRI CON GLI ARTISTI DEL MAIN PROGRAM
Conversazioni tra artisti, curatori e docenti per conoscere le poetiche di alcuni protagonisti del main program
EVA MARISALDI dialoga con Leonardo Regano e Carmen Lorenzetti | 1 febbraio h 10.30-12
LUCY + JORGE ORTA dialogano con Cristina Francucci, Tatiana Basso e Maria Rita Bentini I 2 febbraio h 10.30-12
Tommaso Pasquali, Ian Massey e Luca Caccioni dialogano sull’opera di PATRICK PROCKTOR I 3 febbraio h 10.30-12
YURI ANCARANI dialoga con Lorenzo Balbi e Marinella Paderni I 4 febbraio h 10.30-12
ROBERTO FASSONE dialoga con Federico Bomba (Sineglossa) e Guido Molinari I 5 febbraio h 10.30-12
SPAZIO ESPOSITIVO | POSTCARDS FROM IRAN
installazione a cura di Bumblebees, collettivo di studentesse e artiste iraniane, realizzato con il supporto della Consulta studentesca e in collaborazione con Gianluca Costantini, parte di “RiparAzioni – rielaborare ad arte”, progetto ideato per il Pon Metro 14-20 | 1, 2, 3 e 5 febbraio h9-19 | 4 febbraio h9-24, performance h19-23 (repliche ogni 30 minuti) in AULA MAGNA
ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA | viale Aldo Moro 50 | www.assemblea.emr.it
BRUNO BENUZZI. LE ORIGINI SCAMPANATE | 26 gennaio, 1,2,3,5 febbraio h9-18 | 4 febbraio h9-22 (Piano ammezzato)
GIOVANNI CIANGOTTINI. PAESAGGI E LE FANTASIE | 31 gennaio, 1-3,5 febbraio h9-18 | 4 febbraio h9-22 (Piano terra)
mostre a cura di Sandro Malossini, promosse da Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
GLI SCULTORI DELLA VELOCITÀ. I CAPOLAVORI DEI MAESTRI CARROZZIERI MODENESI mostra a cura di Jean Marc Borel, promossa da Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna | 2,3,5 febbraio h9-18 | 4 febbraio h9-22 (Sala Polivalente)
BIBLIOTECA AMILCAR CABRAL | via San Mamolo 24 | www.centrocabral.com
OFFICINA ARTIERRANTI | via Sant’Isaia 56/A
NOEMI MIRATA. PROSERPERE. Indicativo presente
mostra personale a cura di Artierranti Associazione culturale in collaborazione con Biblioteca Amilcar Cabral Sede Cabral: 1 febbraio h17-19 opening | 2,3 febbraio h10-19 | Sede Artierranti: 2 febbraio h18-22 opening, 3,4,5 febbraio h14-20
BIBLIOTECA SALABORSA | Piazza del Nettuno 3 | www.bibliotecasalaborsa.it
CLAUDIANO.JPEG. “NON È BELLO CIÒ CHE È BELLO MA È BELLO CIÒ CHE È INSTAGRAMMABILE”
mostra a cura di Succede solo a Bologna | 31 gennaio h20.30-22.30 vernissage | 1,2,3, 5 febbraio h10-13/15-20 | 4 febbraio h10-13/15-23
CASA MORANDI | via Fondazza 36 | www.mambo-bologna.org/museomorandi
L’ “EPOCA” DI MARIO DE BIASI. MORANDI ATTRAVERSO L’OBIETTIVO
mostra a cura di Lorenza Selleri e Silvia De Biasi | 28 gennaio, 3,4 febbraio h14-17 | 29 gennaio, 5 febbraio h10-13/14-17
CASA MUSEO RENZO SAVINI | via Letizia 11 | www.casamuseorenzosavini.it
/////. RILASSATI È SOLO ARTE
salotto d’arte a cura di Casa Museo Renzo Savini | 3,4 febbraio h18-23
CENTRO ARTI E SCIENZE – OPIFICIO GOLINELLI | via Paolo Nanni Costa 14 | www.ilsognodialdrovandi.it
OLTRE LO SPAZIO, OLTRE IL TEMPO. IL SOGNO DI ULISSE ALDROVANDI
Collezioni museali, exhibit immersivi e interattivi creati ad hoc e opere di arte moderna e contemporanea in un percorso espositivo a cura di Andrea Zanotti, Roberto Balzani, Antonio Danieli e Luca Ciancabilla, promosso da Fondazione Golinelli e Sistema Museale di Ateneo, Alma Mater Studiorum – Università di Bologna.
Mostra: 4 febbraio h10-20 ingresso ridotto, h 20-24 gratuito | 5 febbraio h10-20 ingresso ridotto
Visite guidate su prenotazione: 4 febbraio h11/16.30/21.30 | 5 febbraio h11/16.30/21.30
Laboratori tra arte e scienza, collegati alla mostra e dedicati a bambini e ragazzi dai 4 ai 13 anni: 4,5 febbraio h15-18.30 | ingresso ridotto
CINEMA LUMIÈRE – CINETECA DI BOLOGNA | Piazzetta Pier Paolo Pasolini 2/B | www.cinetecadibologna.it
ART CITY CINEMA
rassegna cinematografica tra cinema, fotografia e arte, con ritratti in omaggio a grandi artisti tra i quali Jonas Mekas, Patrick Procktor, Bice Lazzari, Marina Abramović, Laika, Christo Javašev e Jeanne-Claude Denat de Guillebon. Programma completo: www.cinetecadibologna.it
SIMONE MARTINETTO. SOLLEVARE LO SPECCHIO
mostra di foto realizzate dall’autore sul set di film | 27,28,29,30,31 gennaio, 1,2,3,4,5 febbraio | ingresso libero visitabile in orari di apertura cinema
CUBO | PORTA EUROPA | Piazza Vieira de Mello 3-5 | www.cubounipol.it
ALBERTO BURRI. DA RELOADED A LUCE SUL NERO
mostra e convegno a cura di Ilaria Bignotti promossi da CUBO Museo d’Impresa del Gruppo Unipol – Bologna, in collaborazione con Fondazione Palazzo Albizzini – Collezione Burri | 3 febbraio h9.30-20 | 4 febbraio h14-23.30 | 5 febbraio h14-20
LUCE SUL NERO | BURRI E LA FONDAZIONE DI PALAZZO ALBIZZINI
giornata di studi divisa in due momenti coordinati dal professor Bruno Corà e da Ilaria Bignotti | 3 febbraio h10.30-12.30/15-16 | h10.30 intervengono: Bruno Corà, Rita Finzi, Lucia Corrain, Federico Ferrari, Gabriele Monti, Roberto Favaro, Ilaria Bignotti; h15 intervengono:Bruno Corà, Marco Tonelli, Aldo Iori, Tommaso Trini | programma dettagliato e prenotazione www.cubounipol.it
CUBO | TORRE UNIPOL | via Larga 8 | www.cubounipol.it
QUAYOLA. DAS.06 – WAYS OF SEEING
mostra personale a cura di Federica Patti | 3 febbraio h19-23.30 | 4 febbraio h14-23.30 | 5 febbraio h14-20 | ingresso su prenotazione: www.cubounipol.it
DACAPO DALLALTO | diretta radiofonica dal 27° piano di Torre UNIPOL, in collaborazione con NEU RADIO | 5 febbraio h15 neuradio.it
DAMSLAB | Auditorium | Piazzetta Pier Paolo Pasolini 5/B | www.site.unibo.it/damslab
CHARLEMAGNE PALESTINE. ASPETTI DI NUOVA MUSICA
proiezione di video e dischi a cura di Renato Barilli, promossa da UniboCultura in collaborazione con DAMSLab | Dipartimento delle Arti – Università di Bologna | 3 febbraio h 20.30-23.30 | accesso fino a esaurimento posti
EX CHIESA DI SAN MATTIA | via Sant’Isaia 14 | https://www.beniculturali.it/luogo/ex-chiesa-di-san-mattia
MAGMA GALLERY | via Santo Stefano 164 | www.magma.gallery
GONZALO BORONDO. SETTIMO GIORNO
mostra personale, a cura di MAGMA gallery, promossa in collaborazione con Direzione Musei Emilia-Romagna | 3 febbraio h18.30-20 opening | 4 febbraio h10.30-13/15.30-24 | 5 febbraio 10.30-13/15.30-19
FONDAZIONE CARISBO – CASA SARACENI | via Luigi Carlo Farini 15 | www.fondazionecarisbo.it
UGO GUIDI. SETTANTA OPERE DI UGO GUIDI. LA DONAZIONE BARBARA BULDRINI
mostra a cura di Angelo Mazza con la collaborazione di Benedetta Basevi e Mirko Nottoli | 27,31 gennaio h15-18 | 28,29 gennaio h10-18 | 1,2,3 febbraio h15-18 | 4 febbraio h10-23 | 5 febbraio h10-19
FONDAZIONE CARLO GAJANI | via de’ Castagnoli 14 | www.fondazionecarlogajani.it
AUDREY COÏANIZ_BASMATI VIDEO. #BLACK&WHITE
installazione site-specific a cura di Luca Monaco e Giuseppe Virelli | 1, 2, 3, 5 febbraio h16.30-20 | 4 febbraio h16.30-24
FONDAZIONE C.G. LERCARO | RACCOLTA LERCARO | via Riva di Reno 57 | www.raccoltalercaro.it
RENATO GUTTUSO, GIANFRANCO FERRONI, ENNIO MORLOTTI, FRANCO FRANCESE. VANITAS. EMBLEMI PER UNA RIFLESSIONE
progetto di Claudio Calari in collaborazione con la Collezione Merlini curata da Mariella Gnani, saggio critico di Stefano Cecchetto | 28 gennaio h18 opening | 29 gennaio h10-13/15-19 | 31 gennaio h15-19 | 1,2,3,5 febbraio h10-13/15-19, 4 febbraio 10-13/15-24 (performance di Massimo Tagliata – fisarmonica h17 e h18.30) | ingresso su prenotazione www.fondazionelercaro.it
FONDAZIONE DEL MONTE DI BOLOGNA E RAVENNA – PALAZZO PALTRONI | via delle Donzelle 2 | www.fondazionedelmonte.it
PINUCCIA BERNARDONI. UNA FELICE CORSA
mostra personale a cura di Cecilia Canziani | 27,28,31 gennaio,1,2,3 febbraio h10-18 | 4 febbraio h10-24 | 5 febbraio h10-19
FONDAZIONE GUALANDI A FAVORE DEI SORDI | via Nosadella 49 | www.marcellonebl.it
MARCELLO NEBL. MOUNTAINS ARE BETTER THAN ART
mostra personale a cura di Paola Parenti, in collaborazione con Fondazione Gualandi A Favore Dei Sordi | 27,29 gennaio, 1,3 febbraio h9-13 | 28 gennaio,2 febbraio h9-13/15-18 | 4 febbraio h11-23 | 5 febbraio h10-17
FONDAZIONE MAST | via Speranza 42 | www.mastphotogrant.com
MAST PHOTOGRAPHY GRANT ON INDUSTRY AND WORK / 2023
FARAH AL QASIMI, HICHAM GARDAF, LEBOHANG KGANYE, MARIA MAVROPOULOU, SALVATORE VITALE
mostra fotografica a cura di Urs Stahel promossa da Fondazione MAST | 27,28,29,31 gennaio,1,2,3,5 febbraio h10-19, 4 febbraio h 10-24
FONDAZIONE PALAZZO BONCOMPAGNI | via del Monte 8 | www.palazzoboncompagni.it
ALDO MONDINO. IMPERTINENZE A PALAZZO
mostra personale a cura di Silvia Evangelisti, promossa da Fondazione Palazzo Boncompagni, in collaborazione con Archivio Aldo Mondino, Galleria Cavour 1959 col supporto di Emil Banca | 31 gennaio,1,2,3,5 febbraio h11-19 | 4 febbraio h11–22 | accesso con biglietto mostra | ingresso gratuito su prenotazione numero limitato: www.palazzoboncompagni.it
LA QUADRERIA DI PALAZZO ROSSI POGGI MARSILI | via Marsala 7 | www.campograndeconcept.it
ANTONELLA PANINI. URLA SOSPESE
mostra a cura di Campogrande Concept, in collaborazione con Ars Ventuno Centro delle Arti | 28 gennaio h10-15 | 30 gennaio h10-14 | 27,31 gennaio,1,2,3 febbraio h10-19 | 4 febbraio h10-22 | 5 febbraio h10-13
MAMbo – MUSEO D’ARTE MODERNA DI BOLOGNA | via Don Giovanni Minzoni 14 | www.mambo-bologna.org
28,29 gennaio h10-19 | 31 gennaio,1 febbraio h14-19 | 2 febbraio h14-20 | 3,5 febbraio h10-20 | 4 febbraio h10-24, ultimo accesso h23 | accesso con biglietto museo, ingresso gratuito dal 2 al 5 febbraio
PROJECT ROOM | VIOLA! PABLO ECHAURREN E GLI INDIANI METROPOLITANI
mostra personale a cura di Sara De Chiara
MUSEO MORANDI | GIORGIO MORANDI. OPERE DALLA COLLEZIONE ANTONIO E MATILDE CATANESE
mostra a cura di Mariella Gnani
DIPARTIMENTO EDUCATIVO | Info e prenotazioni scrivendo a mamboedu@comune.bologna.it entro il 3 febbraio h13
WALK ON ART
Itinerario per famiglie alla scoperta di ART CITY Bologna | speciale itinerario per famiglie con bambini 6-12 anni | sabato 4 febbraio 2023 h10.30 (durata 2.30 h), costo €10 a persona
DOMENICA AL MUSEO. “SCENEGGIATURE D’ARTISTA”
Una visita alla mostra Yuri Ancarani. Atlantide 2017-2023 per scoprire il linguaggio della video art. Per bambini 8-11 anni, 5 febbraio h16, costo €7 a persona
FOYER | NEU RADIO | NFT TALK AL MUSEO: NUOVI MERCATI PER L’ARTE DIGITALE
talk live sul tema dello sviluppo, promozione e tutela delle opere che utilizzano la tecnologia NFT, trasmesso anche in diretta radiofonica, a cura di About Bologna, Trevisan & Cuonzo e NEU RADIO | 4 febbraio h17-19
MEB MUSEO EBRAICO DI BOLOGNA | via Valdonica 1/5 | www.museoebraicobo.it
ANDREAS SENONER. THE DOUBLE (FORGET ME NOT)
installazione a cura di Niccolò Bonechi, promossa da MEB Museo Ebraico di Bologna, in collaborazione con Bonechi Art Consulting | 27,29,30,31 gennaio, 1,2,5 febbraio h10-18 | 3 febbraio h10-16 | 4 febbraio h20-24 evento h21
MUSEO DELLA SPECOLA, SISTEMA MUSEALE DI ATENEO – UNIVERSITÀ DI BOLOGNA | via Zamboni 33 | www.sma.unibo.it
CUOGHI CORSELLO. MOSTRI. NOI, GLI ALTRI, SÉ STESSO
installazione a cura di Luca Ciancabilla, con il contributo e la collaborazione di Lavoropiù Spa | 2,3 febbraio h10.15-15.15 | 4 febbraio h10.15-23.15 | 5 febbraio h10.15-17.15 | accesso ai 15 minuti di ogni ora, max 15 persone per turno
MUSEO DELLE BAMBOLE | via Riva di Reno 79 | https://www.facebook.com/museobambolebologna/
FEDERICA AVALLONE. METAMORFICA
mostra personale di una giovane artista, allieva del Biennio di Illustrazione per l’editoria ABABO, a cura di Gabriele Lamberti e Marco Tosa, promossa da Museo delle Bambole, in collaborazione con ABABO | 27 gennaio, 2,3 febbraio h14-18 | 28,29 gennaio h10-18 | 4, 5 febbraio h10-18
MUSEO DEL PATRIMONIO INDUSTRIALE | via della Beverara 123 | www.museibologna.it/patrimonioindustriale
A CIASCUNO IL SUO GIORNO: OPERE DI MARCO ANGELINI ISPIRATE ALLA STORIA DELL’AZIENDA LONGO
mostra personale a cura di Ascanio Balbo di Vinadio promossa in collaborazione con Museo del Patrimonio Industriale | 2,3 febbraio h9-13 | 4,5 febbraio h10-18.30 | accesso con biglietto museo, dal 2 al 5 febbraio gratuito con biglietto ARTEFIERA
CONFINDUSTRIA EMILIA AREA CENTRO | via San Domenico 4 | www.confindustriaemilia.it
presentazione catalogo LONGO. Dall’Industria alle opere di Marco Angelini | 3 febbraio h18
MUSEO PER LA MEMORIA DI USTICA | via Saliceto 3/22 | www.museomemoriaustica.it
CHRISTIAN BOLTANSKI. A PROPOSITO DI USTICA
installazione permanente | 2,3 febbraio h9.30-13.30 | 4,5 febbraio h10-18.30
OPIFICIO DELLE ACQUE | via Monaldo Calari 15 | www.opificiodelleacque.it
CLAUDIO KOPOROSSY. ACQUA DI ROSE
mostra fotografica a cura di Paola Goretti, promossa da Canali di Bologna | 2,3 febbraio h14-19 | 4 febbraio h10-23
ORTO BOTANICO ED ERBARIO, SISTEMA MUSEALE DI ATENEO – UNIVERSITÀ DI BOLOGNA | via Irnerio 42 | www.sma.unibo.it/it/il-sistema-museale/orto-botanico-ed-erbario
ALESSANDRO BRIGHETTI. MENAGE A DEUX – MENAGE A TOUS
solo show promosso da Galleria d’arte Niccoli (Parma), in collaborazione con Finross Spa, RaidProject e Sistema Museale di Ateneo – Università di Bologna | 31 gennaio, 1,2,3,4,5 febbraio h9-15 (ultimo accesso h14.30) | 4 febbraio h12 vernissage
PALAZZO D’ACCURSIO | Piazza Maggiore 6 | http://www.museibologna.it/arteantica/
COLLEZIONI COMUNALI D’ARTE | SALA URBANA | SLAVEN TOLJ. CRAQUELURE – PAVO AND ME
mostra personale ed evento performativo a cura di Daniele Capra, promossi da Galerie Michaela Stock, Vienna, con il supporto di Kontakt Collection, Vienna, in collaborazione con Settore Musei Civici Bologna | Musei Civici d’Arte Antica | 27 gennaio, 1, 3 febbraio h 10-19 | 28, 29 gennaio, 5 febbraio h 10-18.30 | 31 gennaio, 2 febbraio h 14-19 | 4 febbraio h 10-22
4 febbraio h 19, 5 febbraio h 11 performance | accesso con biglietto museo, dal 2 al 5 febbraio ingresso gratuito con biglietto ARTEFIERA, 4 febbraio gratuito h 18.30-22
SALA D’ERCOLE | NORMA MASCELLANI. (1909-2009). SEGRETI DAL NOVECENTO | https://www.bolognaperlearti.it/
mostra a cura di Francesca Sinigaglia, promossa da Associazione Bologna per le Arti, in collaborazione con Comune di Bologna | 27,28,29,31 gennaio, 1,2,3,4,5 febbraio h10-18.30
PALAZZO FAVA. PALAZZO DELLE ESPOSIZIONI | via Manzoni 2, Bologna | www.genusbononiae.it
FATTORI. L’UMANITÀ TRADOTTA IN PITTURA
mostra d’arte temporanea a cura di Genus Bononiae | 27,28,29,31 gennaio, 1,3,5 febbraio h10-19 (ultimo ingresso h18) | 2 febbraio h10-21 (ultimo ingresso h20) | 4 febbraio h10-23 (ultimo ingresso h22) | dal 2 al 5 febbraio ingresso ridotto €13 con biglietto ARTEFIERA, ingresso gratuito per Vip Card ARTEFIERA
VOCI DALL’ABISSO. QUATTRO ARTISTE IRANIANE A BOLOGNA | 2 febbraio h10-21 (ultimo ingresso h20) | 3,5 febbraio h10-19 (ultimo ingresso h18) | 4 febbraio h10-23 (ultimo ingresso h22)
PALAZZO MALVEZZI, CITTÀ METROPOLITANA DI BOLOGNA, ISTITUZIONE VILLA SMERALDI MUSEO DELLA CIVILTÀ CONTADINA | via Zamboni 13 | www.museociviltacontadina.bo.it
LUCA FRANCESCONI. SENZA TITOLO
installazione site specific a cura di Istituzione Villa Smeraldi Museo della Civiltà Contadina, Città metropolitana di Bologna, in collaborazione con Associazione Gruppo della Stadura | 2,3 febbraio h14.30-19:30| 4 febbraio h17-24 | 5 febbraio h14.30-21 | prenotazione consigliata: segreteria. museo@cittametropolitana.bo.it
PINACOTECA NAZIONALE DI BOLOGNA | via delle Belle Arti 56 | www.pinacotecabologna.beniculturali.it
AULA GNUDI | ERA SOLO IERI
Percorsi tra ricerca contemporanea e tradizione alla Pinacoteca Nazionale di Bologna a cura di Maria Luisa Pacelli Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria
PIER GIOVANNI CASTAGNOLI dialoga con FLAVIO DE MARCO a partire da un autoritratto dell’artista | 2 febbraio h17
SABRINA MEZZAQUI e ELENA VOLPATO guidano il pubblico alla scoperta di alcune opere del museo | 3 febbraio h17
LUCA BERTOLO e ELENA VOLPATO guidano il pubblico alla scoperta di alcune opere del museo | 4 febbraio h17
MUSEO | Apertura straordinaria gratuita 4 febbraio h19–24
MOSTRA | Giulio II e Raffaello. Una nuova stagione del Rinascimento a Bologna | 5 febbraio h9-19 ingresso gratuito nell’ambito della “Domenica al museo”, iniziativa del Ministero della Cultura
SALONE DEGLI INCAMMINATI | GIOVANNI BLANCO, JACOPO CASADEI, RUDY CREMONINI, DOMENICO GRENCI, ENRICO MINGUZZI, NICOLA SAMORÌ. EX5
mostra collettiva a cura di Carmen Lorenzetti promossa da Accademia di Belle Arti di Bologna in collaborazione con Accademia di Belle Arti di Ravenna | 4 febbraio h18-24 opening | 5 febbraio h10-19
SANTA MARIA DELLA VITA | via Clavature 8 | www.genusbononiae.it
BRUNO PULGA VENTIDUE
mostra temporanea a cura di Genus Bononiae | 27,28,29,31 gennaio, 1,2,3 febbraio h10-19 ( ultimo ingresso h18) | 4 febbraio h10-23 | biglietto di ingresso €7 | gratuito 4 febbraio h19-23 | dal 2 al 5 febbraio ingresso ridotto con biglietto ARTEFIERA, gratuito con Vip Card ARTEFIERA
SPAZIO PETRONI | via Giuseppe Petroni 22/A | https://fondazionerusconi.com/
VINCENZO SIMONE. I DORMIENT
mostra personale con un testo di Francesca Pagliuca, promossa da Fondazione Rusconi, in collaborazione con MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna | 2-5 febbraio h16-22 (2 febbraio opening)
TEATRO ARENA DEL SOLE | via dell’Indipendenza 44 | https://bologna.emiliaromagnateatro.com/ www.campograndeconcept.it
FABIO IEMMI E SANDRA ZEUGNA. SIPARI
mostra a cura di Campogrande Concept, in collaborazione con ERT | 27,28,31 gennaio,1,2 febbraio h10.30-14.30/16.30-19.30 | 3,4 febbraio h10.30-14.30/16.30-22 | accesso libero
ZU.ART GIARDINO DELLE ARTI DI FONDAZIONE ZUCCHELLI | vicolo Malgrado 3/2 | www.fondazionezucchelli.it
Studenti eccellenze di Accademia di Belle arti di Bologna, vincitori per l’anno 2022
CONCORSO ZUCCHELLI | GABRIELE ERMINI, LUCA CAMPESTRI, CECILIA GRELLI, SAMUELE BARTOLINI, ALEKSANDR VLADIMIROVIČ NUSS, IRENE POSSIDENTE
ART UP PREMIO DELLA CRITICA E DEI COLLEZIONISTI | LETIZIA LUCCHETTI, GIULIA MANTASIA, REBECCA GANIMA MICHELINI RIVISITAZIONI
mostra collettiva a cura di Carmen Lorenzetti, promossa da Fondazione Carlo, Carolina, Bianca e Santina Zucchelli, in collaborazione con Accademia di Belle Arti di Bologna, Scuola piano Suzuki di Roberta Ciancio in Bologna | 2 febbraio h12-19 | 3 febbraio h18-21 opening, h19.30 pianoforte | 4 febbraio h18-23, h18 e h21 pianoforte | 5 febbraio h12-19, h18 pianoforte
ASSOCIAZIONE GALLERIE BOLOGNA
AF GALLERY | via dei Bersaglieri 5/E | www.afgallery.it
GIANCARLO NORESE (CON FILIPPO FALAGUASTA). CHIMERA
mostra personale a cura di Fulvio Chimento | 27,28,31 gennaio h10.30- 12.30/15.30-18.30 | 2,3 febbraio h16-20 | 4 febbraio h16-24
CAR DRDE | via Azzo Gardino 14/A | www.cardrde.com
NEBOJŠA DESPOTOVIĆ. ANOTHER RACE OF VIBRATIONS
mostra personale | 1,2,3 febbraio h10-14/15-20 | 4 febbraio h9-23 | 5 febbraio h10-20
DI PAOLO ARTE | Galleria Falcone Borsellino 4 a/b | www.dipaoloarte.it
NICOLA EVANGELISTI. BRIGHTNESS – AROUND THE DEEP
mostra a cura di Olivia Spatola e Manuela Valentini | 27,28,30,31 gennaio,1,2,3,5 febbraio h16-20 | 4 febbraio h16-22
GALLERIA D’ARTE CINQUANTASEI | via Mascarella 59/b | www.56artgallery.com
GINO BOGONI. CREATORE DI FORME – MOSTRA OMAGGIO A 100 ANNI DALLA NASCITA
mostra a cura di Franco Bogoni, Patrizia Arduini, Alan Serri | 27,28,30 gennaio, 1,2,3 febbraio h10-13/15-19 | 4 febbraio h10-13/14-22 | 5 febbraio h10-13/15-20
GALLERIA D’ARTE MAGGIORE G.A.M. | via D’Azeglio 15 | www.maggioregam.com
SISSI. TRASGUARDI
mostra personale | 27,30,31 gennaio,1,2,3,4,5 febbraio h10.30-12.30/16.30-18.30 | 28,29 gennaio su appuntamento: info@maggioregam.com
GALLERIA DE’ FOSCHERARI | via Castiglione 2B | www.defoscherari.com
GERMANO SARTELLI. CONTRAPPUNTI PER GERMANO SARTELLI
2,3,5 febbraio h10.30-12.30/15.30-19 | 4 febbraio h10.30-12.30/15.30-23
GALLERIA ENRICO ASTUNI | via Jacopo Barozzi 3 D/E/F | www.galleriaastuni.net
MAURIZIO MOCHETTI. SCATOLA DEL TEMPO
mostra personale a cura di Lorenzo Bruni | 27,30,31 gennaio h9-17.30 | 1,2 febbraio h9-19 | 3 febbraio h9-22, show di Stefano Massini h19 | 4 febbraio h9-24, presentazione catalogo della mostra h19 | 5 febbraio h9-20
GALLERIA FORNI | via Farini 26/F | www.galleriaforni.com
GIORGIO TONELLI – NICOLA NANNINI (2 febbraio) | ARIANNA MATTA – VERA ROSSI (3 febbraio) | TOMMASO OTTIERI – L’ORMA (4 febbraio) | JEANNE-ISABELLE CORNIÈRE – PAOLO QUARESIMA (5 febbraio). ASSONANZE
ogni giorno due artisti a confronto, mostre a cura di Paola Forni | 2,3 febbraio h12-21 | 4 febbraio h12-23 | 5 febbraio h12-19
GALLERIA STEFANO FORNI | Piazza Cavour 2 | www.galleriastefanoforni.com
GIANRICCARDO PICCOLI. “QUASI TUTTO” APPENDICE
mostra personale | 27,28 gennaio h10-12.30/16-19.30 | 4 febbraio h20.30-24
GALLERIA STUDIO G7 | via Val D’Aposa 4/A | www.galleriastudiog7.it
ANNE E PATRICK POIRIER. APOPTOSI
mostra personale, testo critico di Leonardo Regano | 27,28,31 gennaio, 1,2,3 febbraio h15.30–19.30 | 4 febbraio h15.30-22 | 30 gennaio e 5 febbraio su appuntamento info@galleriastudiog7.it
GALLLERIAPIÙ | via del Porto 48 a/B | www.gallleriapiu.com
EMILIO VAVARELLA. RE:PRESENTATION
mostra personale | 27 gennaio h12-19.30 | 28 gennaio h11-19 | 31 gennaio,1 febbraio h14.30-19.30 | 2 febbraio h10-19.30 | 4 febbraio h10-23 | 5 febbraio h10-19 | 28,29 gennaio su appuntamento info@gallleriapiu.com
LABS CONTEMPORARY ART | via Santo Stefano 38 | www.labsgallery.it
GRETA SCHÖDL. IL SEGNO TRACCIA DEL NOSTRO VISSUTO
mostra a cura di Silvia Evangelisti | 27 gennaio 10-13/15-19 | 28 gennaio h16-21 opening | 31 gennaio,1,2,3,5 febbraio h10-13/15-19 | 4 febbraio h10-23
L’ARIETE ARTECONTEMPORANEA | via Marsili 7 | www.galleriaariete.it
FABRIZIO PASSARELLA. ANGELUS NOVUS
mostra personale | 27,28 gennaio h17-19.30 | 2,3 febbraio h16-20 | 4 febbraio 16-23 | 5 febbraio h10- 13/15-20
OTTO GALLERY | via D’Azeglio 55 | www.otto-gallery.it
LUCA CACCIONI. SE È VERO CHE LA NOTTE PORTA CONSIGLIO
mostra personale | 27,28,31 gennaio,1 febbraio h10.30-13/16- 20 | 2,5 febbraio h10.30-20 | 3 febbraio h18-21 opening | 4 febbraio h10.30-24
P420 | via Azzo Gardino 9 | www.p420.it
JUNE CRESPO. ACTS OF PULSE
mostra personale | 2,5 febbraio h10-20 | 3 febbraio h9-20 | 4 febbraio h9-23
SPAZI ESPOSITIVI E GALLERIE INDIPENDENTI
ABOUT ARCHITECTURE & PHOTOGRAPHY | via Paolo Giovanni Martini 38H | www.spazioabout.it
LUCA TOMMASI. PELLEOSSA
mostra di illustrazioni di architettura a cura di About architecture & photography | 27 gennaio h17-20 opening | 28,29 gennaio h10-13 | 2,3 febbraio h16-19 | 4 febbraio h10-13/16-23 | 5 febbraio h10-13/16-19
ADIACENZE | Vicolo Spirito Santo 1/b | www.adiacenze.it
CAROLINA CAPPELLI. P.E.D.R.O.
mostra a cura di Adiacenze in collaborazione con Culturara – Comune di Calderara di Reno, Casa della Cultura “Italo Calvino” | opening 3 febbraio h18-22 lecture performance h19,21 | 4 febbraio h11-24 lecture performance h19 | 5 febbraio h11-21 lecture performance h19
ALTO GALLERY | Piazza La Veneta 18C
AL.TO. (ALFREDO TORSELLO). GRAVITY + PERSONAE
mostra a cura di Paola Giovannini | 27 gennaio,1,2,3 febbraio h10-13/15-19 | 4 febbraio h16-24 | 28,29 gennaio,5 febbraio su appuntamento +39 335 5622907
ANONIMA IMPRESSORI | via San Carlo 44/a | www.mymonkeyedizioni.com
GIULIA DALL’OLIO, ALESSANDRA MAIO, VALE PALMI, ALENA TONELLI, FLAVIA TRITTO. PENELOPE (MOLLY BLOOM)
mostra collettiva e presentazione pubblicazione a cura di Maria Chiara Wang, promosso da Anonima Impressori, in collaborazione con My Monkey Edizioni | 2,3,5 febbraio h15.30-20 | 4 febbraio h15.30-23 | 27-31 gennaio su prenotazione massimo@anonimaimpressori.it
ANTICO CASTIGLIONE | via Castiglione 93/A
ALESSANDRO GIUSBERTI. ALCUNI QUADRI
mostra a cura di Alessandro Giusberti, promossa da Nidal Khraisha | 27,28,29,30,31 gennaio,1,2,3,4,5 febbraio h17-23
ATELIER DI SCULTURA E PITTURA | via Saragozza 153/b | www.faustoberetti.it – www.monicamacchiarini.it
FAUSTO BERETTI E MONICA MACCHIARINI. ARTISTI AL LAVORO
esposizione di sculture e dipinti con la presenza degli artisti al lavoro a cura di Fausto Beretti e Monica Macchiarini | 27,28,29 gennaio h18-20 | 2,3,4,5 febbraio h19-23
ATELIER SOSPESO | via Jacopo Barozzi 7/c
STEFANO MANTOVANI, CRISTINA VENTURA, ANTONIO BIANCONCINI, MARCO GUBELLINI, TERESINA RAMPONI, GIULIA BERRA, CLOE GELSI. NEI PANNI DELL’ALTRO
esposizione di tavole originali e del libro di artisti a cura di Giulia Berra e Gelsi Cloe, promossa da ATELIER SOSPESO | 3 febbraio h19.30-24 | 4 febbraio h17-24 | 5 febbraio h15-18
ATELIERSI | via San Vitale 69 | www.ombrelunghe.com
FRANCESCA FLORA E NOBILE, CIRCULAR RUINS E OXI PËNG, VISIO. SPIRITUAL INERTIA, CIRCULAR DESIRE
performance a cura di Felice Moramarco, promossa da Ombre Lunghe, in collaborazione con DEMO e Parsec | 3 febbraio h21
AULA D’ARTE ISTITUTO DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE GIAMBATTISTA VICO | via della Ghisiliera 16E | www.istitutovico.com
VITTORIA CAFARELLA, DOMENICO CANINO, VINCENZO D’ARGENIO, con un testo di EMILIA ANGELUCCI. MA NON TUTTO È NERO
mostra collettiva in collaborazione con ART(BO) Linda Carluccio – Elisa Zanta | 2 febbraio h18.30-22 | 3 febbraio h14-20 | 4 febbraio h14-24, h21 Chiara Zaccaria – arpa e live electronics | 5 febbraio h10-17 o previo appuntamento 3208788185
BURŌ CAFÉ | via Sant’Isaia 57/d
LECORDONNIER, JUJU MAMA. ANCESTRALE
esposizione temporanea tribale a cura di Bimble, in collaborazione con Burō Café | 28,30,31 gennaio, 1,2,3 febbraio h9-16 | 4 febbraio h21 live painting Lecordonnier + performance percussioni tribali Juju Mama
CASA DEL CUSTODE PARCO DELLA MONTAGNOLA | via Irnerio 2/3
LIZ VAN DER NÜLL, GIULIA VALLICELLI, FERA. EOLICA / ‘CHAOS REIGNS’
mostra a cura di Maple Death Records, Canicola, De Press, in collaborazione con Arci Bologna, Montagnola Bologna | 3 febbraio 17-21.30 live performance h18.30 | 4 febbraio h10-15/16-19 | 5 febbraio h10-12
CASA DI QUARTIERE GRAF | Piazza Giovanni Spadolini 3 | www.grafsandonato.it
ALICIA DOÑATE. SOMATROPIE
installazione, arte performativa a cura di Alicia Doñate, Rossana Mina, Fabio Cristalli, promosse da Graf San Donato 2,3,4,5 febbraio h19-24
CASA DI QUARTIERE KATIA BERTASI | Piazza Lucio Dalla
ROBERTO D’ALONZO E NAOMI LAZZARI. (S)CONFINI LÌ-MITROFI
installazione e video proiezione a cura di La Valigia di Cartone, promosse da Associazione Senza Il Banco | 27,28,29 gennaio, 1,2,3,4,5 febbraio h17-22
CASSERO DI PORTA SAN DONATO | Piazza di Porta San Donato
GUY LYDSTER – ANDREA ABATI. INTRA-GROUND
installazione site-specific a cura di Giuseppe Virelli, promossa da Associazione Il Campone | 27,28,29,30,31 gennaio, 1,2,3,4,5 febbraio h9-20
CENTRO CULTURALE PALEOTTO 11 | via del Paleotto 11 | www.ekodanza.it
EKODANZA. DIALOGICA
performance partecipata a cura di Roberta Zerbini Ekodanza, in collaborazione con Paleotto11 | 27 gennaio e 3 febbraio h21 su prenotazione (Biglietteria OOOH.Events)
CENTRO DIDATTICA DELLE ARTI, SEDE DEL LICEO ARTISTICO ARCANGELI | via Cartolerie 9 | www.liceoarcangeli.edu.it
STUDENTI LICEO ARTISTICO ARCANGELI DI BOLOGNA. “LE FORME DELLE ARMONIE”- LIBERI DIALOGHI TRA MUSICA, FORME E COLORI
mostra collettiva a cura di Liceo Artistico Arcangeli di Bologna | 2 febbraio h15-18 opening | 3,5 febbraio h15-18 | 4 febbraio h15-23, h18 opening | accesso a numero limitato
CHIESA DI SANTA MARIA E SAN VALENTINO DELLA GRADA | via Monaldo Calari 10 | www.parrocchiasamac.it
ANNA ROSATI – (MONTAGGIO VIDEO, AGNESE MATTANÒ). AMATE TERRE
installazione video e fotografia a cura di Azzurra Immediato, in collaborazione con Parrocchia Samac – Don Davide Baraldi | 2 febbraio h18.30-22 opening | 3 febbraio h16.30-20 | 4 febbraio h16.30-23.30 | 5 febbraio h10.30-13/16.30-20
CIRCOLO D.E.V. | via Capo di Lucca 29/3G | www.parsecbologna.com
ALEXA KAROLINSKI E INGO NIERMANN (THE ARMY OF LOVE). DIVERSIONS | OCEANO DE AMOR
proiezione audiovisiva a cura di Parsec, promossa da Parsec, in collaborazione con Associazione D.E.V. | 2 febbraio h21 con tessera AICS
COMPLESSO DEL BARACCANO | SALA MUSEALE ELISABETTA POSSATI | via Santo Stefano 119 | https://www.comune.bologna.it/eventi/second-chances-mostra-personale-di-chadwick-meyer – www.alchemilla43.it
CHADWICK MEYER. SECOND CHANCES
mostra personale con il Patrocinio del Quartiere Santo Stefano in collaborazione con Alchemilla | 2,3 febbraio h16-20 | 4 febbraio h10-22 | 5 febbraio h10-20
CRIPTA DI SAN ZAMA | via Dell’Abbadia 1 |
CLAUDIA DE LUCA. LEVIAGRAVIA
mostra personale a cura di Associazione Succede solo a Bologna | 2 febbraio h20.30-22.30 opening | 3 febbraio h10-13/15.30-19.30 | 4 febbraio h15-23 | 5 febbraio h10-13/15.30-19.30
DUMBO | via Camillo Casarini 19 | https://boomcontemporaryart.com/antimatter-stone/
SEBASTIANO PELLI. ANTIMATTER_STONE A BOLOGNA.
Un’operAZIONE Terzo Paradiso
attività didattiche, installazione e performance partecipativa a cura di Francesco Saverio Teruzzi e Alessio Vigni, con la direzione artistica di Anna Pironti e Paola Zanini. Organizzato da Cittàdellarte – Fondazione Pistoletto, Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto, in collaborazione con Spazio DumBo, BOOMing Contemporary Art Show | 2 febbraio h20-24 | 3 febbraio h16-24 | 4 febbraio h15-24 | 5 febbraio h11-20 | performance partecipativa 3,4 febbraio h17
FUTURE FILM FESTIVAL BE KIND REMAKE | www.futurefilmfestival.it
a cura di Giulietta Fara. Live performance video di Monica Manganelli, accompagnata da original score & djing, promosso da Doc Servizi, Rete Doc, in collaborazione BOOMing Contemporary Art Show, Shape Associazione Culturale | 4 febbraio h18-22
ENOTECA ALTOTASSO | Piazza San Francesco 6d | www.altotasso.com
LEONARDO VICARI. COLONNE… SONORE
mostra fotografica a cura di Leonardo Vicari, promossa da Minima Moralia srl – Enoteca Altotasso | 27,28,29,30,31 gennaio,1,2,3,4,5 febbraio h17-2
ESTHENS BEAUTYART | via San Giorgio 4/a | www.esthens.com
GÀL LEHEL E CSÒK SÀNDOR. METAMORFOZIS
mostra a cura di Albert Melinda designer, promossa da ESTHENS beautyart, in collaborazione con Consolato di Ungheria-Bologna e Associazione Culturale Italo-Ungherese in Emilia Romagna ACIUER | 27,28,30,31 gennaio, 1,2,3 febbraio h10-19 | 4 febbraio h10-23
FLUART CENTRO DI ARTE URBANA | via Monte Grappa 7\b | www.fluart.it
ACHE77, A.BRUTTI, BIBBITO, CHRPRN, EXIT ENTER. MARK IN BO
mostra collettiva di Street artists che a Bologna hanno lasciato un segno a cura di FluArt – Centro d’Arte Urbana 27,28 gennaio, 3,4 febbraio h10-24 | 29 gennaio, 5 febbraio h10-18 | 31 gennaio,1,2 febbraio h10-22
FOTO CASADIO | via Ugo Bassi 9 | www.fotocasadio.com
PIETRO ROCCHETTA CASADIO, MARCO DEGLI ESPOSTI, LUCA FIORIO, ALICE BERNARDI, GREGORIO MIGLIACCIO, ESTHER CARINI, CRISTINA CALACIURA. LA LUCE DEI COLORI
mostra di fotografia a cura di Pietro Rocchetta Casadio, promossa da Foto Casadio | 4 febbraio h18-22 opening su prenotazione info@fotocasadio.com
GALLERIA B4 | via Vinazzetti 4/b | www.galleriab4.it
GUIDO PIACENTINI. DAL VERO
mostra fotografica a cura di Lodovico Pignatti | 27,28,29,30,31 gennaio,1,2,3,4,5 febbraio h17-20 su appuntamento
GALLERIA CAVOUR 1959 | via Giovanni Massei 1 | www.galleriacavour.it
ESTER GROSSI, AMALIA MORA. GALLERIA. OUVERTURE
doppia personale a cura di Manuela Valentini, promossa da Galleria Cavour 1959, in collaborazione con Fondazione Palazzo Boncompagni | 28 gennaio h18-20 | 2,3,5 febbraio h18-20 | 4 febbraio h20-24
GALLERIA D’ARTE DEL CAMINETTO DI GIOVANNI BANZI | Galleria Falcone e Borsellino 4/D | www.galleria-arte-caminetto.it
LAURA ZIZZI. METAMORFOSI
mostra di scultura a cura di Giovanni Banzi | 27,30,31 gennaio,1,2,3 febbraio h10-13/15.30-19.30 | 28,29 gennaio, 5 febbraio h16-19 | 4 febbraio h16-23
GALLERIA FOTOGRAFICA PAOLETTI | Strada Maggiore 14/B | www.paolettigalleriafotografica.it
VITTORIO VALENTINI. LATTINE DI STRADA / STREET CANS
mostra fotografica a cura di Mosè Franchi, in collaborazione con Ottica Paoletti | 1,2,3,5 febbraio h10-13/16-19.30 | 4 febbraio h17.30-23
GALLERIA IL PUNTO CENTRO ARTE E CULTURA | via San Felice 11/A | www.lorianaandreoli.it
LORIANA ANDREOLI. STELLA CON META
mostra d’arte materica | 28,29,30,31 gennaio,1,2,3,4,5 febbraio h 11-22
LE FORME SI APRONO TRA CHIUSURA E CHIUSURA
esperienza sensoriale audio – visiva a cura di Carolina Negroni | 4 febbraio h 19-24, proiezioni ogni
30 min, prenotazione consigliata scrivendo a lorianaandreoli@gmail.com
GALLERIA PARADISOTERRESTRE | via De’ Musei 4 | www.paradisoterrestre.it
AUGUSTO BETTI, ALBERTO BIASI, CALORI & MAILLARD, ANGEL DUARTE, NOVELLO FINOTTI, PIERRE GONALONS, ALLEN JONES, EDOARDO LANDI, ROBERTO MATTA, ANDY PICCI, PAOLA PIVI, TOBIA SCARPA, KAZUHIDE TAKAHAMA. LIMITED.
mostra collettiva | 27,28,31 gennaio,1,2,3,5 febbraio h11-19 | 4 febbraio h11-23
GALLERIA SGALLARIARTE | Galleria Falcone e Borsellino 3/F | www.sgallariarte.it
SERGIO VACCHI. OMAGGIO AL MAESTRO SERGIO VACCHI
a cura di Francesca Gualandi | 27,28,29,30,31 gennaio,1,2,3,5 febbraio h16-19.30 | 4 febbraio h16-24
GELATERIA SOGNI DI GHIACCIO | via Tanari Vecchia 5/A | www.gelateriasognidighiaccio.com
PAOLO BUFALINI. BELOVED
mostra a cura di Condylura, promossa da Gelateria Sogni di Ghiaccio, con il supporto di MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, Ixart, OmniArtVerse, FAB Foundation, in collaborazione con Associazione BOCA, Treti Galaxie, progetto grafico di Marco Casella e Mattia Pajè | 2 febbraio h18-23 | 3,5 febbraio h10-20 | 4 febbraio h10-23
GRAND HOTEL MAJESTIC “GIÀ BAGLIONI” | via dell’Indipendenza 8
GIORGIO MORANDI E RICCARDO “CORN79” LANFRANCO. MOSTRA DI UNA NOTTE
mostra promossa da Grand Hotel Majestic “già Baglioni” & Confedilizia APE Bologna, in collaborazione con Collezione Cecilia e Giampiero Matteucci, in sostegno di Fondazione ANT | 4 febbraio dalle h14 alle h2
GREEN WHALE SPACE | via Daniele Manin 9/C | www.greenwhalespace.com
CLAUDIO PALMISANO. SPACE BLU
mostra multimediale a cura di Frasca Laura, promossa da Green Whale Space, in collaborazione con Terra Ferma Diving, TETHYS org., Gravity Zero | 3 febbraio h18.30 opening | 2,3,5 febbraio h10-13/16-19 | 4 febbraio h10-13/16-23
HIDDEN GARAGE | Strada Maggiore 29\A | www.hidden-garage.com
EDOARDO SESSA ED ELISA CAPUCCI. WORN OUT LULLABY
installazione multidisciplinare a cura di HIDDEN GARAGE, promossa da HIDDEN GARAGE | 2,3,4,5 febbraio h14.30-19.30
IMMOBILIARE AFFITTI | via Castiglione 47/2c
LEONARDO SANTOLI, GIANNI PEDULLÀ, GIANNI CELLA, PAOLO VOLTA, LUCA MATTI, CORRADO BONOMI, AURELIO BULZATTI, LUCIA LAMBERTI, MARCO PELLIZZOLA, GRAZIANO POMPILI, LIDIA BAGNOLI, FRANKO B, CIRO RISPOLI. CASE, UNICHE E FANTASTICHE
mostra collettiva a cura di Sandro Malossini, promossa da Felsina Factory associazione culturale | 27,28,29,30,31 gennaio, 1,2,3,5 febbraio h9.30- 12.30/15.30-19.30 | 4 febbraio h19.30-23.30
IRNERIO10 – GUSTO&SALUTE+ | via Irnerio 10
VOLTO SANTO DI LUCCA DI VIA VAL D’APOSA
restauro e mostra a cura del GRUPPO MONTI SALUTE PIÙ | 27,28,30 gennaio,1,2,3,5 febbraio h9-19 | 4 febbraio h9-24
LA CONFRATERNITA DELL’UVA – LIBRERIA INDIPENDENTE | via Belmeloro 1/E
LEONARDO D’ANGELI, MARCO POGGI. TERREMOTI ESTIVI, PUNTI DI VISTA E TEMPORALITÀ NELLA NARRAZIONE A FUMETTI
mostra di tavole originali e presentazione fumetto a cura di Marco Poggi, Leonardo D’Angeli, Giorgio Santangelo, La Confraternita dell’Uva – Libreria Indipendente, Alambicco Comics APS | 4 febbraio h18.30 presentazione fumetto
PASTORACCIA. QUASI NESSUNO HA RISO AD ALTA VOCE
mostra a cura di Canicola, in collaborazione con La Confraternita dell’Uva – Libreria Indipendente | 2 febbraio h18.30 incontro | 28 gennaio h10-13/15-18.30 | 30 gennaio h16-19.30 | 31 gennaio, 1,2,3, febbraio h10-13/16-19.30
LAVÌ! CITY | via Sant’Apollonia 19/a | www.spaziolavi.it
ALESSANDRA CALÒ. KOCHAN
mostra fotografica a cura di Alessandra Sarchi, promossa da Associazione Culturale Spazio Lavì!, in collaborazione con Comune di Bologna – Quartiere Santo Stefano | 28,29,30,31 gennaio,1 febbraio h17.30-19,30 | 2,3,5 febbraio h16-20 | 4 febbraio h16-23
L.ELE SARTORIA & GALLERIA | via Francesco Rismondo 2 | www.woph.art
ALESSANDRO COSTENARO. VENTIVENTI / AQUARIAN AGE – THE TRANSITION
mostra fotografica a cura di WOPH.ART 27,28,29,30,31 gennaio, 1,2,3,4,5 febbraio h18-24 | accesso limitato su prenotazione 3714475031, hello@woph.art
LICEO GINNASIO LUIGI GALVANI E LA FRANCESCO FRANCIA PER LE ARTI | via Castiglione 38 (ingresso adiacente all’ex chiesa di Santa Lucia) | www.assofrancescofrancia.it – www.liceogalvani.edu.it
CAPOGROSSI E LA COLLEZIONE DI ARTISTI CONTEMPORANEI
la quadreria del Galvani raccontata dagli studenti del liceo, a cura del Dipartimento di Storia dell’Arte | 2,3 febbraio h11-13/15-17 | 4 febbraio h11-13 | su prenotazione quadreriadelgalvani@galvaniedu.it (specificare giorno, orario e numero di persone)
MARKTSTUDIO C/O ASS.M.C. SONIC BELLIGERANZA-MEGASTORE | via Mascarella 16/A | www.marktstudio.art
EDOARDO ARUTA. LA FURIA DEL DIRE
performance sonora a cura di Marktstudio, in collaborazione con Sonic Belligeranza Records | 3,4,5 febbraio h17-22
MARSALADUE | via Marsala 2 | www.marsaladue.it
GUILLERMO VELASCO PAEZ. ACCION/SATURACION
mostra a cura di Antonio De Falco, promossa da Junta de Andalucia
NICOLA AMATO. DUENDE
installazione | 2,3 febbraio h18-21 | 4 febbraio 18-24 | 5 febbraio h10-13/15-18
MILLENIUM GALLERY | Palazzo Gnudi, via Riva di Reno 77
LUIGI MASTRANGELO, KARIN ANDERSEN, LUCIA GANGHERI, GABRIELE LAMBERTI, MARIO VOLPI, TOTÒ CARIELLO, PAOLO MAGGI, IRENE ZANGHERI, GIANNI PEDULLÀ, CARLO FONTANA, LEONARDO SANTOLI, PIERO BARDUCCI, GIANCARLO CANEVA, CATENO SANALITRO, JEAN DOYLE, ARMENIA PANFOLKLORICA (performance), MARIO SUCICH (performance), GABRIELE PERRETTA (Letture). IN-SITU
progetto a cura di Edoardo Di Mauro con la partecipazione di Gabriele Perretta con “Lettere e voce”, promossa da Millenium Gallery, in collaborazione con Arci Bologna | 4 febbraio h17-24
MODO INFOSHOP | via Mascarella 24/B
SONIC BELLIGERANZA & FLOYD BIRKIN. DAMMI IL TIRO! THE BOLOGNA CITY, HAMLET, VILLAGE SOUNDMARK – SOUND CITY ED.00
sonorizzazione di Riccardo Balli – Sonic Belligeranza & Floyd Birkin + una “call for sound action” per la città
LIBRERIA MODO INFOSHOP
sonorizzazione a cura di One Boris promossa da Comunicamente, in collaborazione con Modo Infoshop – Sonic Belligeranza | giorni e orari sonorizzazioni: 2,3,4,5 febbraio h10-21
NEBBAM GALLERY | via De’ Castagnoli 5 a/b
IBRAHIM BALLO. METAPHORES
mostra personale a cura di Patrick-Joël Tatcheda Yonkeu, promossa da NEBBAM GALLERY | 27,28,30,31 gennaio,1,2,3,5 febbraio h10-13.30/15.30-19.30 | 4 febbraio h10-23
NELUMBO OPEN | via Arienti 10 | www.nelumbo.it
RICCARDO RAIMONDI. CIRCULUS – GEOMETRIE DELL’ANIMA
mostra personale a cura di Nelumbo | 27 gennaio h 17-21 opening | 28,29 gennaio, 4,5 febbraio h10-13/15-19 | 30,31 gennaio,1,2,3 febbraio h16-19
PALAZZO “CASA DEI CAPRARA” | via Castiglione 43 | www.ivandimitrov.com
IVAN DIMITROV. UNO SCULTORE A BOLOGNA
esposizione di bassorilievi, sculture in bronzo e terracotta, incisioni a cura di Galleria Studio Santo Stefano di Milani Maria Gabriella | 2,3 febbraio h17-19 | 4 febbraio h10-13 / 17-24 | 5 febbraio h10-13 / 14-20
PALAZZO RATTA PRESSO LA SEDE DI CITTADINANZATTIVA EMILIA-ROMAGNA YOUNG | via Castiglione 24 | https://www.cittadinanzattiva-er.it/drawings-from-motel-mostra-a-bologna-per-art-city/
GRETA AFFANNI, SILVIA ARGIOLAS, ADRIANO ANNINO, GIOVANNI BLANCO, LUCA BERTOLO, MARGHERITA BORGHESI, TOMMASO BULDINI, LUCA CACCIONI, GIOVANNA CAIMMI, EMANUELE CANTORO, VINCENZO D’ARGENIO, VINCENZO DE FILIPPIS, LORENZO ERMINI, MASSIMILIANO FABBRI, FEDERICO FALANGA, FLAVIO FAVELLI, MARINA GASPARINI, CECILIA GRELLI, DOMENICO GRENCI, ESTER GROSSI, DANIELE LATINI, FRANCESCO LAURETTA, FRANCESCO LEVONI, VALENTINA LUPI, PIETRO MACCIOTTA, FILIPPO MAESTRONI, TULLIA MAZZOTTI, PAOLO MIGLIAZZA, DARIO MOLINARO, MARIAGIULIA PEDROTTI, GABRIELE PERUGINI, ILARIA PICCIRILLO, LUIGI PRESICCE, MARTINA ROBERTS, LEO RAGNO, ANDREA RENZINI, ALESSANDRO SATURNO, GIULIANO SALE, GIULIA SENSI, LUISA FERNANDA VILLANO VA, ARIANNA ZAMA, GIULIO ZANET. DRAWINGS FROM MOTEL
mostra collettiva a cura di Art Motel, promossa da Cittadinanzattiva Emilia-Romagna APS, in collaborazione con Cittadinanzattiva Emilia Romagna Young, Spazio Giovani Young ER | 27 gennaio h18 opening | 27 gennaio – 5 febbraio h17-20 su appuntamento 3283398777
SCUOLA DI SANTA ROSA – SCUOLA LIBERA DI DISEGNO FINO ALLE 24.00 evento in collaborazione con Scuola di Santa Rosa e l’artzine di disegno La.banana fondata da Leo Ragno e Dario Molinaro | 4 febbraio h17-24 ingresso libero
PARSEC | via del Porto 48/CD | www.parsecbologna.com
CHRISTINE BAX E CAMILLA CARROLI. UNTANGLE THE JUNGLE
mostra bipersonale a cura di Parsec | 27,28,29 gennaio, 1,2,3 febbraio h16-20 | 4 febbraio h11-22 | 5 febbraio h11-20
PHMUSEUM LAB | via Paolo Fabbri 10/2A | www.phmuseumlab.it
PRISCILLA PALLANTE. AUGMENTED ROME
mostra multimediale a cura di PhMuseum Lab e Matèria | 2,3 febbraio h15-20 | 4 febbraio h16-24 | 5 febbraio h15-19
PICCOLA VIDEO GALLERIA | via Marsala 31d
LIVIA RIBICHINI. DREAMSCREENS #2
proiezione opera audio-visiva a cura di Piccola Video Galleria (Pasquale Savignano e Alessio Schiazza), in collaborazione con ART(BO) (Linda Carluccio e Elisa Zanta) | 2,3,4,5 febbraio h21-22
PORTANOVA12 GALLERIA D’ARTE | via Porta Nova 12
NICOLA ALESSANDRINI. LE COSE DI PETER GUSCOVIČ
mostra personale a cura di Antonio Storelli / Massimo Cattafi, promossa da Portanova12 | 27,28,29,30,31 gennaio,1,2,3,4,5 febbraio h17-21
REVE ART | via Dal Luzzo 4
ANDRÉS DAVID CARRARA. D’AMORE E D’OMBRA
mostra personale a cura di Clara Santini | in collaborazione con Demarco Arte – Venezia | 27,28,29 gennaio, 2,3,4,5 febbraio h14.30-19
RISALTO BOTTEGA CREATIVA – UNIQUE DESIGN ASP | via Rialto 13\b
COLLAGE VINTAGE DI MARIA GRAZIA PREDA.“GO AND BACK”
mostra a cura di Cora Breckenridge e RiSalto Bottega Creativa | 27,28,29,30,31 gennaio, 1,2,3 febbraio h10-12.30/17-19.30 | 4 febbraio h17-24 opening | 5 febbraio h17-19.30 su appuntamento WhatsApp 3402998328
SENAPE VIVAIO URBANO | via Santa Croce 10/abc
MATTEO PIACENTI. NEL GIARDINO DEI CORPI SVELATI
mostra fotografica a cura di Leonardo Iuffrida, promossa da IGOR Libreria | si segnala che la mostra presenta immagini di nudo | 27,28,30,31 gennaio,1,2,3,5 febbraio h10-13/16-19.30 | 4 febbraio h10-13/16-24
SENZA NOME | via Belvedere 11B
BENEDETTI VALERIA. IO FILO
27 gennaio h15-2 | 28 gennaio h10-2 | 29 gennaio h10-1 | 30,31 gennaio,1,2 febbraio h15-1 | 3 febbraio h15-2 | 4 febbraio h10-2 | 5 febbraio h10-1
SIAPOESIA | via Porta Nova 12/C | https://www.siapoesia.com/
ROBERTA ANITA MARIA PEDRAZZANI. ALTROCHESTORIE
2 febbraio h17-20 | 3,4 febbraio h10-13/15.30-19.30 | 5 febbraio h15.30/19.30
SIMONBART GALLERY | viale Quirico Filopanti 4 | www.simonbart.com
VITTORIA PISCITELLI. STILL_LIFE_SCAN
mostra personale | 28,29,30,31 gennaio, 1,2,3,4,5 febbraio h10-13/16-19
SOS DONNA, CASA DI QUARTIERE SAFFI | via Berti 2/10 | https://www.facebook.com/centrosocialesaffi/?locale=it_IT – www.ruthberaha.com
RUTH BERAHA. MIA CARA
mostra a cura di Associazione di promozione sociale Traditum est, promossa da SOS Donna e Quartiere Porto Saragozza | 2,3,5 febbraio h18.30-21 | 4 febbraio h18,30-23
SPAGHETTI DIGITALI | via Sante Vincenzi 2 | www.spaghettidigitali.com
ANDREA CORVINO. EVERYBODY IS WELCOME
Intervento murale site specific permanente a cura di Spaghetti Digitali con Gallleriapiù | 27,30,31 gennaio,1,2 febbraio h10-17 | 3 febbraio h18-24 opening party | 4,5 febbraio h12-17
SPAZIO B5 | Vicolo Cattani 5/b | www.spaziob5.com
DAVIDE PEPE, MARCELLO MONTORO, STEFANO MANZOTTI. NEL TEMPO INDEFINITO mostra + videoinstallazione a cura di Spazio b5 | 27,28,30,31 gennaio h16-19 | 2,3,5 febbraio h10-19 | 4 febbraio h10-24
SPAZIO LABO’ PHOTOGRAPHY | Strada Maggiore 29 | www.spaziolabo.it
YELENA YEMCHUK, DEPART POUR L’IMAGE. MISE EN ABYME: Making of УYY
mostra fotografica promossa da Spazio Labo’ – Centro di fotografia – APS, in collaborazione con Départ Pour l’Image | 1 febbraio h19-22 opening h18 | 2,5 febbraio h16-19 | 3 febbraio h10-13/16-19 | 4 febbraio h16-24
SPAZIO MENOMALE | via de’ Pepoli 1/a
ANTONELLA CINELLI, ROBERTA DALLARA, CRISTINA IOTTI, ROBERTA SERENARI, ROBERTA UBALDI, VANIA ELETTRA TAM. FIGURABILIA – AGAIN
piccolo Festival dell’Arte Iconica (terza edizione) – mostra collettiva con testi critici di Carlo Micheli, direzione artistica di Antonella Cinelli, media partners: Art & Investments, Urban Exit – Frattura Scomposta Contemporary Art Magazine | 3 febbraio h17.30–22 | 4 febbraio h16-24 | 5 febbraio h15-20
SPAZIO VIOLA | via Guerrazzi 17
ALESSANDRO GIRELLI, ALESSANDRO SASSO, ANDREA CAMPOLUCCI, ANIKA NEESE, AUDREY BORGEL, DIRK HAAS, ENRICO ZORDAN, FABIAN KOCHENDOERFER, FRANCESCO GELATI, HERR MERZI, IRINA LOZOVAYA, LIVIO MORABITO, MARIALUISA ANGELETTI, MASSIMO CHIONETTI, MATILDE FIORINDO, NGOC PHUONG ONG, NOVELLA PREDONZAN, PAOLO FERRUZZI, RANIERI MARCELLO, ROBERTO BRAMATI, SAM LOUIS, SARA PIGNATTI, ALAN MARCHESELLI, ALESSIA AMATI. POLAROIDERS INTERNATIONAL – BELIEVED IN INSTANT PHOTOGRAPHY AS AN AGENT OF CHANGE
mostra di fotografia istantanea a cura di Alan Marcheselli e Alessia Amati, promossa da Nital/ Polaroid Italia, in collaborazione con Polaroiders Italia e ISO600 Festival Internazionale di Fotografia Istantanea | 3 febbraio h18.30-22 | 4 febbraio h10-13/14.30-22 | 5 febbraio h10-13/14.30-18
STEFANO W. PASQUINI STUDIO | via Nosadella 37/d
ARIANNA SCUBLA. 大拌菜 // DÀ BÀN CÀI
mostra a cura di Stefano W. Pasquini, in collaborazione con Associazione Culturale PSQ1 | 31 gennaio h18 | 1,2,3,4,5 febbraio h17-24
STUDIO CENACCHI ARTE CONTEMPORANEA | via Santo Stefano 63 | www.studiocenacchi.com
SIMONE MARTINETTO. CINEMA INTERIORE
mostra personale a cura di Maria Chiara Wang | 27,28,29,31 gennaio, 1 febbraio h16-19.30 | 2,3,5 febbraio h10-13/15-20 | 4 febbraio h10-13/15-24 | Sonata per macchine fotografiche e pianoforte. Performance di 5′ 4 febbraio h19/21.30/23
STUDIO DI IMELDE CORELLI GRAPPADELLI | via Torleone 32 | www.imeldecorelli.com
IMELDE CORELLI GRAPPADELLI. ARCHEOPATAFISICA
retrospettiva dal 1980 ad oggi a cura di Giulia Cataldi | 27,28,29,30,31 gennaio,1,2,3,4,5 febbraio h10-13/15-18 su prenotazione imelde.corelli@gmail.com (8 persone alla volta)
STUDIO FERRARI | via Padre Francesco Maria Grimaldi, 3/A | http://asapaps.com
ASAP + IN COLLABORAZIONE CON STUDIO FERRARI. SCARCITY
breve ciclo di happenings, performance + dj-set, bookshop a cura di ASAP, promossa da ASAP APS, in collaborazione con Studio Ferrari | 27 gennaio,4,5 febbraio h17-22
STUDIO LA LINEA VERTICALE | via dell’Oro 4B | www.studiolalineaverticale.it
NAVID AZIMI SAJADI , VETTOR PISANI. TERRENO-ULTRA-TERRENO
mostra bipersonale a cura di Studio la Linea Verticale, in collaborazione con Antongiulio Vergine (testo critico) e Collezione Mario Iannelli | 2,3,5 febbraio h15.30-21 | 4 febbraio h15.30-24
TAG BOLOGNA AVIAZIONE GENERALE | via della Salute 97 | www.tagbologna.com
ARCANGELO SASSOLINO. LA MATERIA, AL LIMITE
mostra personale a cura di Manuela Valentini, promossa da TAG Bologna Aviazione Generale, in collaborazione con Galleria Continua | 1 febbraio h12 opening | 2,3,5 febbraio h8-20 | 4 febbraio h8-24 (suonare il campanello)
TANK – SERBATOIO CULTURALE | via Emilio Zago 14 | https://www.facebook.com/tankbologna/
T.E.C.A. | ALESSANDRA ZERBINATI, SANTIAGO CARMONA a cura di Mariolina Catani
MARZIA AVALLONE a cura di Sibilla Panerai |
Exhibitions promosse da Tank – serbatoio culturale | 31 gennaio,1,2,3,4 febbraio h15-20.30 | accesso libero con tessera AICS
T.E.C.A. CLOSING PARTY a cura di Mariolina Catani | 4 febbraio h23-5.30 | riservato ai soci AICS, più quota di sottoscrizione
TEATRO MAZZACORATI 1763 | via Toscana 19
MALISARTS (FEAT STIKKI PEACHES). I CORPI DI ELLIS
esposizione sculture a cura di Associazione Succede solo a Bologna | 3 febbraio h19-23 opening | 4 febbraio h15-23 | 5 febbraio h15-20
LUOGHI D’ARTE E SPAZI ESPOSITIVI IN ALTRI COMUNI DELLA CITTÀ METROPOLITANA
AREA ZEROUNO | via Mori 6 – Prunaro di Budrio
GIULIO GOLINELLI. LA CURIOSITÀ È IL MIO DIFETTO (?)
mostra personale a cura di Area Zerouno promossa da Area Zerouno | 27,28,29,30,31 gennaio, 1,2,3,5 febbraio h9.30-12.30/15.30-20.30 | 4 febbraio h9.30-12.30/15.30-00.30
CASA DELLA CULTURA “ITALO CALVINO” | via Roma 29 – Calderara di Reno | www.culturara.it
DANIELE CATALLI. DELLE CITTÀ COME DEI SOGNI
mostra a cura di Adiacenze, in collaborazione con Culturara – Comune di Calderara di Reno, Cronopios | 27,31 gennaio,1,3 febbraio h10-13/14-19 | 28,30 gennaio, 2,4 febbraio h14-19
FONDAZIONE MASSIMO E SONIA CIRULLI | via Emilia 275 – San Lazzaro di Savena | www.fondazionecirulli.org
PROPAGANDA. THE ART OF POLITICAL INDOCTRINATION
mostra documentaria a cura di Fondazione Cirulli | 5 febbraio h16.30-18 opening con visita guidata | posti limitati e prenotazione a info@fondazio necirulli.org | ingresso + visita guidata: €20
INTERPORTO BOLOGNA | Blocchi 4.2, 6.3, 8.2, 9.3 – Bentivoglio
JOYS, MONEYLESS, ZED1, ETNIK. L’URBAN ART ALL’INTERPORTO DI BOLOGNA
esposizione permanente di opere di urban art, promossa da Prologis in collaborazione con MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna | 27-31 gennaio,1,2,3,4,5 febbraio h24
LA LOGGIA DELLA FORNACE | via Antonio Ligabue 3 – Pianoro
ABRA. PERSONALE UNIVERSALE
installazione scultorea promossa in collaborazione con il Comune di Pianoro, Assessorato alla Cultura | 29 gennaio h11.30 opening con meditazione vibrazionale | 27 gennaio, 1,2,3 febbraio h14.30-18.30 | 28 gennaio, 4,5 febbraio h10-13/14.30-19.30 | 4 febbraio fino alle h24
PINACOTECA “GRAZIANO CAMPANINI” – LE SCUOLE DI PIEVE DI CENTO | via Marco Rizzoli 2-4-6 – Pieve di Cento | www.comune.pievedicento.bo.it
ALLIEVI DELL’ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI BOLOGNA
BIENNIO DI PITTURA: PETKOV ALEKSANDAR, SAMUELE BARTOLINI, RICCARDO BELLELLI, LUCA CAMPESTRI, GABRIELE ERMINI, FEDERICO FALANGA, FRANCESCO LEVONI, CHIARA MECENERO, CHIARA VITOFRANCESCO;
BIENNIO DI GRAFICA D’ARTE: FRANCESCO DE CONNO, ELISA NEGRONI, MATTEO RUGGIERI, ALFONSINA SICADAL;
TRIENNIO DI GRAFICA D’ARTE: SOFIA BINI, CHIARA CAPPELLINI, ALESSIA CINCOTTO, AURORA DEAMBROSI, IRIS FONTANA, NIVES FRANGI, SERENA GAMBERINI, SARAH MARTINOLI, GIULIA QUAGLIANA, ANDREA RICCOBONO, MARIA LUDOVICA RUSSO. PENSIERO LENTO PENSIERO VELOCE
mostra collettiva a cura di Guido Molinari, promossa da Comune di Pieve di Cento, Unione Reno Galliera, Accademia di Belle Arti di Bologna | 28-29 gennaio h10-18 | 4-5 febbraio h10-18
ROCCA DEI BENTIVOGLIO | via Contessa Matilde 10 – Valsamoggia loc. Bazzano | www.frb.valsamoggia.bo.it
ANTONELLO GHEZZI. SHOOTING STARS
installazione sonora a cura di Fondazione Rocca dei Bentivoglio e Adiacenze, promossa da Fondazione Rocca dei Bentivoglio, in collaborazione con Comune di Valsamoggia, Ministero della Cultura | 28 gennaio h17 opening | 29 gennaio h10-18 | 31 gennaio, 1,2,3 febbraio h15-19 | 4 febbraio h10-22 | 5 febbraio h10-18
ROCCHETTA MATTEI | via Rocchetta 46A – Grizzana Morandi
IL GRUPPO ALLIEVI DEI CORSI ED I LORO MAESTRI. LO SCALPELLINO CHE TRASFORMA LA PIETRA IN ARTE
esposizione di piccole sculture in pietra arenaria a cura di Associazione Fulvio Ciancabilla, promossa in collaborazione con Comune di Grizzana Morandi | 27 gennaio h15-17 opening | 28,29 gennaio, 3 febbraio h15-17 | 4 febbraio h15-19 | 4 febbraio h19-24 solo su prenotazione 3497170559 | 5 febbraio h15-17
TIST – THIS IS SO TEMPORARY | via Vincenzo Bellini 1 – Rastignano | www.tist.mailchimpsites.com
GIORGINA DELLA PORTA, MICHELE DI PIRRO, MASSIEL LEZA, MICHELE LIPARESI, MANINUDE, MATTEO MONTANI, URIEL SCHMID-TEL LEZ, TIST, LAURA ZIZZI. FARÒ. PRATICHE ESTETICHE POLITICHE
rassegna collettiva di pratiche artistiche a cura di Yulia Tikhomirova e Maria Chiara Wang | 28 gennaio h18-22 opening | 2,3 febbraio h18-21 | 4,5 febbraio h12-17 | 5 febbraio h12-17
VILLA DAVIA E ORATORIO SANT’ANTONIO DA PADOVA | via di Colle Ameno 32, Borgo di Colle Ameno – Sasso Marconi | www.borgodicolleameno.it
LUISA BADINO, GIORGIA FINCATO, DANIELE GAGLIARDI, NICOLAS MAGNANT, CATERINA MORIGI, GIORGIA MOCILNIK, NERO / ALESSAN DRO NERETTI, ALEKSANDAR PETKOV, LISA REDETTI, GIOVANNA REPETTO, ALBERTO SCODRO, GIULIA SERI, SIMONE SETTIMO, MATTIA SINIGAGLIA, MOE YOSHIDA. SENZA SAPERE DOVE, POETICHE DEL FUORI
esposizione a cura di Spazio relativo e Laura Rositani, in collaborazione con Tatiana Basso, promossa da Comune di Sasso Marconi, con il patrocinio di Fondazione Guglielmo Marconi | opening 28 gennaio h17-22 performance h20 HEAT IS LIFE di Biancosangue e Costanza Bortolotti | 29 gennaio h10-13/15-19 | 30,31 gennaio, 1-3 febbraio h10-13 | 4 febbraio h18-24 proiezione Infinito: l’Universo di Luigi Ghirri di Matteo Parisini h21 | Studi, Botteghe e Lab aperti nel Borgo | 5 febbraio h10-12/16-19