Barbara Manferini “Kushi” ad ArtePadova 2018
Barbara Manferini “Kushi” ad ArtePadova 2018
Ecco le immagini della installazione della pittrice perugina “Kushi”, nome d’arte indiano che significa gioia.
Lo “scacciasogni” di Kushi si presenta come un cerchio al quale sono attaccate alcune piume e che ha all’interno una rete, quasi una ragnatela, con un foro al centro. Nella cultura indiana la rete trattiene le visioni buone, mentre quelle cattive scivolano e scompaiono attraverso il foro centrale.
“La sfera grigia rappresenta l’unità individuale, ora spaccata colma di oggetti atti a colmare un vuoto di valori umani.
Lo scacciasogni, simbolo arcaico di una cultura lontana, metaforicamente trasforma, assorbe e immagazzina il nostro vuoto esistenziale, trasformando l’individuo in un essere completo di coscienza, qui rappresentato nella sfera bianca illuminata.”
I materiali: tempere, spago, piume, materiale tecnologico, rete metallica, cerchioni di biciclette, perline e decorazioni in legno