BONZANOS ART GROUP – FONDAMENTO EMOTIVO -AREA35 Art Gallery – Milano
All’AREA35 Art Gallery
in via Vigevano 35 a Milano
il 16 dicembre 2021, alle ore 18:00
si apre la mostra
FONDAMENTO EMOTIVO
Tra divergenza e coesistenza
del BONZANOS ART GROUP.
La mostra sarà visitabile
dal 16 dicembre 2021 al 15 gennaio 2022,
dal martedì al venerdì, dalle ore 14 alle ore 19;
sabato, domenica e lunedì chiuso.
È gradito l’appuntamento.
Area35 Art Gallery – Tel. 339 391 6899
info@area35artgallery.com
Bonzanos Art Group.
FONDAMENTO EMOTIVO
“Le emozioni e i sentimenti sono un prodotto della regolazione della vita che si basa sul principio di equilibrio necessario alla riproduzione della specie”.
FONDAMENTO EMOTIVO: le opere inedite, tra sculture e acquerelli, del Bonzanos Art Group rappresentano una pluralità di significati intorno al corpo umano, intrecciando spirito e materia, forme maschili e femminili, in relazione a città e territorio.
Area35 è lieta di presentare, in collaborazione con Tempesta Gallery, la personale del gruppo sul tema della ricchezza semantica del corpo nella pluralità delle sue accezioni: un dialogo e una narrazione che accolgono diverse voci, toccando l’animo, lo spirito ma anche le neuroscienze e la psicologia e persino accennando all’architettura e al paesaggio.
Nei monocromi rossi e blu realizzati ad acquerello è la linea che traccia le figure del corpo umano a farsi protagonista e materia stessa nelle sculture presentate in mostra.
La linea espositiva suddivisa in trittici raccoglie i temi più ricorrenti dei Bonzanos, tracciandone un percorso artistico completo e maturo.
Bonzanos Art Group.
CORPI EMOZIONALI, TRA COESISTENZE E DIVERGENZE
Testo critico di Linda Kaiser
Il corpo è al centro delle loro opere, anzi, i corpi. A guardar bene, i Bonzanos – Stefano e i suoi figli Elisa e Davide – non rappresentano quasi mai monadi; si tratta piuttosto di dualismi, di parallelismi, di simbiosi e potenziali contrapposizioni.
In questo nuovo ciclo di acquerelli, gli artisti sembrano trasporre lo scheletro filiforme delle loro sculture in rame in un tratto leggero su carta. Il metallo estratto dalla terra qui si “scioglie” e si fa acqua, pennellata eterea che sposta la tridimensionalità sul piano.
Così Once Human, un tempo umano, è un corpo che si ripiega su se stesso, che sembra quasi manifestare il desiderio di tornare a essere suolo, terreno, polvere, forse colore. Questa scultura segna un momento di passaggio: il filo di cui è composta la figura potrebbe forse srotolarsi in un cupio dissolvi innescato dalla vicinanza materiale alla terra (e prossimità concettuale all’ecologia?).
Dalla terra all’acqua (acquerello) e dall’acqua all’aria (aura) il passo è breve. L’aura è un soffio, un sospiro. L’Aura sentimentale femminile e l’Aura emotiva maschile si traducono in colori caldi e colori freddi: l’una chiama e l’altra/o risponde. Se le bolle in cui sembrano galleggiare i corpi possono essere infrante, un contatto tra opposti può anche avvenire.
L’avvicinamento è suggerito dall’avvilupparsi di Corpo e coscienza, quasi l’uno fosse specchio dell’altra, riflesso, gemello diverso, complemento necessario. La Colonna di abbracci e la Sinapsi neuronale ci parlano di sostegno e di connessione, di certezze e punti di riferimento da una parte, di relazioni e comunicazioni dall’altra. Sono elaborazioni mentali simboliche o realtà possibili?
L’indagine dei Bonzanos è ricerca aperta. Lo dimostrano anche opere densamente popolate come Omeostasi emotiva e Coscienza e oblio, basate su iniziali studi anatomici che si fondono, poi, con esplorazioni cellulari. L’Equilibrio di chi cammina su un filo librato nel vuoto è spesso precario, ma la vita mira a una condizione di stabilità ideale, che dovrebbe permettere la conservazione e la riproduzione e, quindi, emozioni e sentimenti.
La Coesistenza è sia emotiva che sentimentale, e all’enunciato dei titoli corrispondono altri corpi e membra che si intrecciano. Possono evocare graffiti primitivi delle caverne, possono suggerire graffi di mani sulle figure al centro nel tentativo di afferrarle, ma possono anche essere letti come impronte su carta di un sentire embrionale e in divenire.
Il corpo anatomico, in fondo, si ricuce con il paesaggio Di questa terra e la sua struttura interna suggerisce, per analogia, sulla mappa vie d’acqua, percorsi e strade, rigenerando l’individuo nella collettività, la coscienza del singolo (degli artisti) in quella della comunità (del pubblico).
Divergere è pur sempre possibile, però, come dichiara il gruppo scultoreo avvolto per metà in una nube metallica squadrata, che cela alla vista il tema di un’eventuale discussione, ma dichiara nel passo di qualcuno una scelta in direzione opposta. A volte, Parlami, ascoltami sono richieste che cadono nel vuoto o che vengono elucubrate soltanto mentalmente.
Elianthus è la speranza. L’acquerello rappresenta in forme femminili chi si rivolge al sole, alla fonte di energia per antonomasia. In tre movimenti e in altrettanti gesti cogliamo la parabola dell’esperienza sensoriale che diviene esperienza emotiva. Il processo è compiuto.
BONZANOS ART GROUP
STEFANO BONZANO
Note biografiche
Nato a Casale Monferrato (AL) il 26 dicembre1965, si laurea in Architettura al Politecnico di Milano nel 1991.
Inizia l’attività artistica e di designer nel 1994.
Nel 2014 con i suoi due figli, Elisa e Davide, costituisce il gruppo artistico BONZANOS, pseudonimo dei lavori più recenti.
RICERCA ARTISTICA
Oggetto dell’intera ricerca artistica è il corpo umano, interpretato come “architettura interattiva e connettiva tra l’io e l’universo, contenitore di domande e dubbi, forma visibile e materia tangibile delle sostanze invisibili e intangibili dell’uomo, emozioni e coscienza”.
Nei lavori di scultura (più precisamente wire sculpture, eseguite a mano in tubi capillari di rame o progettate e poi prodotte con stampante 3d, in materiale plastico) la ricerca sul corpo umano è attuata attraverso una disciplina artistica che si può definire “fisiognomica emotiva”.
Se la disciplina pseudoscientifica della fisiognomica voleva dedurre i caratteri psicologici e morali dall’aspetto fisico di una persona e dalle espressioni del suo viso, la “fisiognomica emotiva” è, invece, lo studio dei segni prodotti dalle emozioni sul corpo umano, testimonianza di una spiritualità interiore.
Le emozioni vissute producono sentimenti e questi ultimi i segni espressivi, che innescano un processo di trasfigurazione anche delle forme fisiche imposte dalla genetica.
Rivelare questi segni, individuabili forse soltanto attraverso l’intuizione artistica, è una testimonianza della relazione tra la vita materiale e la coscienza, in sintesi la “restituzione fotografica dell’anima umana”.
Nei lavori più recenti, opere bidimensionali realizzate ad acquerello, Bonzanos amplia la propria ricerca basandosi anche sulle recenti scoperte nel campo della neuroscienza.
Il corpo biologico è quindi analizzato come luogo di formazione della coscienza oltre che organismo partecipe dell’attività cognitiva, attraverso un processo attivato dalle esperienze sensoriali e le conseguenti emozioni e sentimenti.
Le emozioni e i sentimenti sono un prodotto della regolazione della vita che si basa sul principio di omeostasi, ossia la ricerca di quella condizione di equilibrio necessario alla riproduzione della specie.
Attraverso il riconoscimento di dolore e benessere le emozioni e i sentimenti attivano i processi cognitivi, i quali hanno il solo scopo di pianificare azioni volte al raggiungimento dell’omeostasi.
Il neuroscienziato Antonio Damasio sostiene che tutte le idee, le azioni e in ultima analisi ogni forma di cultura e società umana sono state prodotte sotto la spinta motivazionale di emozioni e sentimenti.
Bonzanos individua e studia, attraverso l’immaginario artistico, i percorsi delle percezioni sensoriali che portano alla formazione di emozioni e sentimenti e i conseguenti mutamenti fisici e mentali. Attraverso questo studio sono messe in luce alcune delle implicazioni che ciò comporta in termini di coscienza individuale e coscienza sociale, oltre che sui possibili percorsi evolutivi passati, presenti e futuri della specie umana.
Il corpo è quindi l’oggetto di indagine, da un lato per riflessioni sul mistero della propria esistenza, dall’altro per comprendere i cambiamenti coscienti e “incoscienti” di una società, sicuramente postumana, forse indirizzata verso un’evoluzione transumana, dove la coesistenza sostenibile è il tema più urgente da affrontare per la sopravvivenza su un unico pianeta di differenti società e differenti forme di vita.
ATTIVITÀ ARTISTICA
PREMI
2017
Elisa Bonzano semifinalista Premio Arte Giorgio Mondadori.
MOSTRE PERSONALI
2016
Uniti da un filo, a cura di Elena e Marika Riva.
Museo del legno Riva 1920, Via Milano 110, Cantù.
2015
Bonzanos Art Group, 17th ART INTERNATIONAL ZURICH 2015.
Palazzo dei Congressi (Kongresshaus). Kaiser Art.
Bonzanos Art Group, Kaiser Art a cura di Linda Kaiser.
Sede estiva: Via Solimano 28, 16038, S. Margherita Ligure (Genova) – Italy
Guardando oltre, a cura di Linda Kaiser.
Villa Vidua, Conzano Monferrato (AL) .
2014
Ànemos, Genova, Galleria Cerruti Arte. Mostra a cura di Linda Kaiser.
Sopra e sotto la forma, Palazzo Gio Vincenzo Imperiale – Genova, Piazza Campetto 8. Mostra a cura di Linda Kaiser.
2013
Dialoghi muti, Rolli Days-Arte, Genova, Palazzo Ridolfo Maria e Gio Francesco I Brignole Sale (Museo di Palazzo Rosso).
Architetture dubitative, Fondazione Bussolera Branca, Mairano di Casteggio (PV)
2012
Architetture dubitative, Genova, Galleria Cerruti Arte
2001
Kunst Köln 2001 (Pietrasanta (LU), Galleria Kontraste.
2000
Line Art, Gent (Belgium) (Pietrasanta (LU), Galleria Kontraste.
Bonzano Stefano, Pietrasanta (LU), Galleria Kontraste.
1999
Stefano Bonzano, Pietrasanta (LU), Galleria Kontraste.
Art Jonction 1999, Nice (France).
Bonzano Stefano, Milano, Galleria Zanmarchi.
1997
Stefano Bonzano, Pietrasanta (LU), Galleria Kontraste
MOSTRE COLLETTIVE
2020
Passaggio Poetico, “Installazione espansa “Promenades des artiste”, Conzano Monferrato.
2017
Rebuilding Space, a cura di Nicolò Bonioni.
Castello di Casale Monferrato, Piazza Castello Casale Monferrato 15030 (AL).
Mutazioni anima-te, collettiva a cura della galleria Lara e Rino Costa.
Evento collaterale EXPOARTE, Montichiari.
Galleria GUM, 2219 NW 2nd Ave, Miami Beach, FL 33139, Stati Uniti.
2015
EXPO ARTE ITALIANA 2015 a cura di Vittorio Sgarbi,
Villa Bagatti Valsecchi, Via Vittorio Emanuele II, Varedo (MB).
2013
Progetto Sim-patia, Milano, Museo della Triennale.
La bellezza salverà il mondo, Genova, Galleria Cerruti Arte.
2012
AAF – Affordable Art Fair 2012, Milano.
1999
Miart 99, Milano (Casale Monferrato (AL), Galleria Rino Costa.
Line Art 99, Gent (Belgium) (Pietrasanta (LU), Galleria Kontraste.
1998
Line Art 98, Gent, Belgium (Pietrasanta (LU), Galleria Kontraste.
Miart Fair 98, Milano.
1997
Stefano Bonzano e Carla Accardi, Casale Monferrato (AL), Galleria Rino Costa.
Occasioni, a cura di Tiziana Conti, Casale Monferrato (AL), Galleria Rino Costa.
1996
Arte Fiera Bologna (Casale Monferrato (AL), Galleria Rino Costa.
Miart 96, Milano.
Fiera di arte contemporanea, Vicenza.
L’uomo senza identità, a cura di Tiziana Conti, Serralunga di Crea (AL), Galleria La Tenaglia.
Incontro a Genova, Genova, Galleria Elle Quadro Documenti.
Modernità-Progetto 2000, concorso internazionale di giovani artisti organizzato dalla Fondazione Palazzo Bricherasio, Torino (con patrocinio e contributo di Regione Piemonte e Provincia di Torino).
Artissima, Torino.
1995
Arte Fiera Bologna (Casale Monferrato (AL), Galleria Rino Costa.
Oh che bel Castello, a cura di Edoardo Di Mauro e Pier Giorgio Panelli, S. Giorgio Monferrato (AL).
Gelo e Disgelo, a cura di Adriana Martino, Ortona (CH).
Miart 95, Milano (Casale Monferrato (AL), Galleria Rino Costa
Immagini dall’interno, a cura di Tiziana Conti, Pinerolo (TO), En Plein Air Arte Contemporanea.
Artissima, Torino (Casale Monferrato (AL), Galleria Rino Costa.
Fiera di Pordenone, Giovani proposte, a cura di Maria Campitiello.
1994
Miart 94, Milano.
Arte Fiera Bologna (Casale Monferrato (AL), Galleria Rino Costa.
Mostra Mercato, Montichiari (BS) (Casale Monferrato (AL), Galleria Rino Costa.
Artissima, Torino (Casale Monferrato (AL), Galleria Rino Costa.