BOOM – tra cibo e arte il futuro – terza edizione – Galleria Bramante, Fermignano (PU)
BOOM: tra cibo e arte il futuro
terza edizione
Sabato 14 Dicembre ore 17.30
Galleria Bramante, Fermignano (PU)
Sabato 20 Dicembre ore 18.00
Galleria Bramante, Fermignano (PU)
Nelle Marche, a Fermignano, torna per il terzo anno l’evento che lega il cibo all’arte contemporanea, un doppio nodo tra il panettone artigianale e il packaging ispirato alla poetica di un artista: BOOM. Tra cibo e arte il futuro. Sabato 14 dicembre, ore 17.30, verrà decretato il miglior panettone dell’anno e il 20 dicembre, ore 18.00, inaugurerà negli spazi della galleria Bramante di Fermignano, la mostra collettiva, risultato della call rivolta eccezionalmente agli studenti della Scuola del Libro ( Liceo Artistico ) di Urbino, che quest’anno festeggia i 100 anni dalla nascita, guidati da alcuni studenti eccellenti dell’ISIA (Istituto Superiore Industrie Artistiche). Entrambe le istituzioni si distinguono per l’alta cultura pubblica ed hanno la sede nella vicina Urbino. Creativi e designer sono chiamati a realizzare il packaging ufficiale per il 2025, ispirandosi all’opera di Arianna Pace. Il moodboard è basato sulla ricerca della giovane artista, le parole chiave identificate sono: Natura , Comunità, Corpo. I materiali e i mezzi studiati sono: carta, ceramica, fotografia e video.
Una doppia giuria di qualità decreterà il miglior panettone e il packaging più bello.
GIURIA food:
– Mattia Casabianca (Executive Pastry chef di Mauro Uliassi tra i migliori in Italia inserito nella guida Pasticceri e Pasticcerie 2025 del Gambero Rosso)
– Francesca Casci Ceccacci (Owner di Pandefrà tre pagnotte del Gambero Rosso)
– Luca Api (Owner di Pasticceria Silvana due torte del Gambero Rosso)
– Francesco Pompetti (Owner di Impastatori Pompetti tre spicchi del Gambero Rosso e tre pizze per la guida L’Espresso)
GIURIA arte:
– Arianna Pace (Artista)
– Giovanni Gaggia (Artista)
– Pietro Gaglianò (Curatore e Critico d’arte)
– Marcella Russo (Curatrice e Manager Culturale)
– Massimiliano Tonelli (Direttore editoriale di CiboToday e di Artribune)
– Manfredi Nicolò Maretti (Editore)
“Questa è una edizione speciale: la terza. Cade nel centenario dalla nascita del prestigioso istituto di formazione artista la Scuola del libro di Urbino, nel quale si sono formati importanti artisti, oggi riconosciuti nel mondo. Per questa ragione abbiamo voluto sviluppare in maniera differente e più presente la partecipazione. Continua la collaborazione con l’ISIA U e l’Istituto Comprensivo Donato Bramante di Fermignano. Oggi lanciamo il nuovo e doppio contest: il concorso di idee per il packaging più bello e la gara del miglior panettone. Il titolo dell’evento racchiude in sé tanti significati, in primis mettere in luce l’ importante connubio tra arte e cucina per generare il futuro – dichiara Monica Scaramucci, Assessora agli Eventi e alle Pari Opportunità del Comune di Fermignano -. ARTE: con il coinvolgimento di giovani talentuosi che ispireranno il loro lavoro all’artista Arianna Pace. CUCINA: coinvolte le pasticcerie, fornai e cake designers del nostro territorio l’iniziativa può divenire un volano per le stesse, grazie alla presenza di una giuria che vede coinvolte personalità di indiscutibile fama nel campo dell’arte e dell’enogastronomia. FUTURO: per noi questo evento rappresenta un attivatore per il nostro Comune e un’opportunità per tutti i soggetti coinvolti. Compito di un’amministrazione è avere una visione e tentare di valorizzare le proprie eccellenze”.
L’artista Arianna Pace (Pesaro 1995 ), formatasi proprio presso la Scuola del Libro, è stata tra i partecipanti all’edizione 2023 di Una boccata d’arte. La sua ricerca ruota attorno al processo percettivo di appartenenza al paesaggio e su quella parte di esso non immediatamente evidente all’osservatore, visibile soltanto con lo spostamento dello sguardo. Pace studia la composizione della superficie terrestre ed è affascinata dai suoi processi di trasformazione, dalla scrittura del tempo degli agenti atmosferici, leggibile nella stratificazione e nella sua morfologia. L’osservazione che l’artista opera sugli strati del tempo terrestre, si avvicina ad un processo archeologico rivelando forme di vita che hanno lasciato tracce preziose. Pace le studia, le rielabora, le documenta e le archivia. Così cerca di trasformare la cura della memoria materiale e dello studio scientifico in una forma di sopravvivenza che condivide con chi partecipa del suo lavoro.