Branciforte finalista a La Quadrata 2018
Branciforte finalista a La Quadrata 2018. Il concorso, ideato e condotto da Il Melograno Art Gallery, è arrivato quest’anno alla settima edizione.
La rassegna dei finalisti sarà inaugurata sabato 16 giugno alle ore 18.00 nella sede di via Marradi 62/68 a Livorno.
“Messo a nudo” è il titolo dell’opera proposta da Branciforte e votata dalla Giuria
Branciforte è un narratore di viaggi compiuti nel pensiero umano. Storie emerse dall’acqua di un fiume che scorre o di una pioggia che si sparge in filamenti. Racconti “umidi” e visibili solo al cospetto della giusta luce. È da quel fluido senza posa che cattura letteralmente un’idea, quasi come un guizzo diamantato che un raggio di sole indica, ma per un istante soltanto. Branciforte quell’idea la insegue e persegue, schizzandola in bozze: un’idea appuntata in tutta fretta, entro il tempo che si palesa. Soggetti che – al nascere – hanno già chiari i mezzi e i materiali più consoni per esprimersi in un sussurro. Narrazioni mai gridate, ma raccontate con voce lieve, in un silenzio completamente atemporale.
I fogli schizzati diventano spesso parte integrante del componimento pittorico: un ritaglio inglobato a una struttura ragionata successivamente, come una sovrapposizione bulimica di colore, carte, ritagli, fotografie e ancora colore.
Sono nato in Sicilia, dipingo da sempre. Ho vissuto per molti anni a Bologna, attualmente vivo e lavoro a Jesi. Sono laureato in Psicologia dell’arte al D.A.M.S. e in Pittura all’Accademia Clementina di Belle Arti di Bologna. Le ragioni della mia cifra pittorica e stilistica risiedono in quell’esigenza, nata negli anni ’80, del ritorno alla pittura e all’opera d’arte come esperienza sensibile. Vivo l’arte come una continua ricerca di intuizioni, sperimentazioni di tecniche e materiali. Ciò che mi chiedo quando dipingo è come poter rendere la rappresentazione delle cose in mutamento costante: creare un processo e non una sostanza, questo mi interessa. La visione defluire, tanto da rendere impossibile guardarla due volte nello stesso modo. Della rappresentazione pittorica, mi attrae la possibilità di addensare sulla stessa superficie linee reali e percezioni ideali dello spazio restituendole in forme quotidiane seppure compendiate ed emotive. Sedimento colore e materia su supporti che non hanno obblighi formali o misure standard e creo immagini dove forme ed oggetti si liberano dalla loro pura materialità oggettiva.
Laura Coppa