Cambiamenti di Rotta – CCTA 2023: Il Teatro Contro il Cambiamento Climatico unisce WWF e XR
L’attore e regista Giovanni Enrico Morassutti , portavoce e referente italiano di Climate Change Theatre Action 2023, ha deciso di omaggiare l’Oasi WWF Dune degli Alberoni al Lido di Venezia con un evento interdisciplinare in collaborazione con svariati partners tra i quali il movimento ambientalista non violento Extinction Rebellion. L’Associazione culturale MoCA sostiene la parte produttiva del progetto e Arte Laguna Prize, di cui Morassutti è ambasciatore negli Stati Uniti, intende aiutare a divulgare CCTA diffondendo il progetto culturale all’interno della sua vasta rete internazionale di contatti artistici.
Locandina di Cambiamenti di Rotta – CCTA 2023
Il Festival Mondiale di Teatro contro il Cambiamento Climatico : Climate Change Theatre Action, lanciato nel 2015 a New York e realizzato a cadenza biennale, ha coinvolto, nelle sue edizioni passate, migliaia di artisti che hanno realizzato iniziative in ogni parte del mondo.
Quest’anno la quinta edizione, inaugurata il 17 Settembre, e anche a Venezia Cambiamenti di Rotta – CCTA 2023 a cura di Giovanni E. Morassutti, un evento interdisciplinare in programma per il 24 Settembre che prevede diverse proposte : trasporti di mobilità marittima sostenibile su barche elettriche, arte, musica e interventi a cavallo tra arte digitale e scienza presso l’Oasi Dune degli Alberoni al Lido di Venezia, un ambiente naturale ricco di biodiversità gestito dal WWF Venezia e Territorio con incarico del Comune di Venezia.
Cuore pulsante della manifestazione il Teatro contro il Cambiamento Climatico con la messa in scena sulla spiaggia della pièce mirror mirror scritta da Camila Le-Bert e diretto da Giovanni E. Morassutti con una serie di interpreti tra cui Donatella Cipolato, Marco Stizza, attore padovano con una lunga esperienza teatrale in latino america, Giovanni Boldrin e lagiovane attivista Lavinia Busetto, facente parte del movimento ambientalista Extinction Rebellion che interpreterà, all’interno dello spettacolo, un ruolo simbolo di cambiamento e speranza interagendo con Lianet Camara, nativa del Centro America a rappresentare la rinascita delle culture indigene. Il coinvolgimento degli attivisti nello spettacolo è previsto anche grazie alla partecipazione della brigata Red Rebel, gruppo performativo di forte impatto emotivo parte del movimento ambientalista non violento e le musiche sono a cura del sassofonista Giorgio Schiavon e del contrabbassista Fausto Filippis.
Tante le forme d’arte e gli artisti coinvolti, molti dei quali hanno scelto di condividere la loro arte e professionalità a titolo gratuito, come dimostrazione di un nuovo paradigma che deve presto arrivare, nel quale il denaro non è la prima istanza, bensì il bene comune, come Massimo Clemente che trae ispirazione interagendo istintivamente con la sabbia, il collettivo Emotion for Change, che riunisce un gruppo di musicisti, artisti e scienziati che condividono il desiderio di comunicare il loro incanto e amore per la bellezza sinfonica della natura, tra i quali il violinista della Fenice Sara Michieletto e il sassofonista Giorgio Schiavon, Shylock Centro Universitario Teatrale diVenezia diretto da Bianca Nardon fondatrice del noto concorso internazionale Climate ChanCe che ha inoltre contribuito attivamente alla realizzazione della manifestazione favorendo una serie di sinergie tra Morassutti e le realtà Veneziane coinvolte nel progetto, il Distretto Veneziano di Ricerca e Innovazione con la terza tappa del progetto AquaGranda e Venice Climate Pavilion che ha realizzato l’opera di realtà aumentata “The Shifting sands of reflection” a disposizione del pubblico ed ispirata scultura AR digitale ispirata a alla pièce della drammaturga cilena Camila Le-Bert.
Sono previsti inoltre interventi di ricercatori ed esperti di Cambiamento Climatico presso il chiosco Macondo come quello di Warren Cairns, ricercatore del CNR e tra i portavoci appunto di Extinction Rebellion Lianet Camara, PhD in Patrimonio Culturale e Territorio, che parlerà di come la comunità agricola delle Ande sta affrontando il problema dei cambiamenti climatici e Paolo Faiola, Dottore magistrale in Scienze Ambientali, indirizzo Ecologia dei cambiamenti Climatici che ama divulgare e sensibilizzare il pubblico sul tema attraverso l’arte, il teatro e il gioco. Faiola ha partecipato inoltre a diverse Conferenze sul Clima tra cui quella di Parigi e durante la giornata del 24 Settembre presenterà la sua opera d’arte intitolata Orologio Climatico oltre ad interagire nella parte teatrale dell’evento con il suo monologo Pianeta Terra o Pianeta P424 ?
Il WWF Venezia e Territorio, con il responsabile tecnico per la gestione dell’Oasi, Paolo Perlasca, ha accolto favorevolmente il progetto con il desiderio di dar voce all’iniziativa di respiro internazionale per sensibilizzare il pubblico sull’importanza di agire a tutela della biodiversità dell’Oasi.
L’ evento in programma per il 24 settembre mira a unire la comunità territoriale attraverso le arti, le scienze, l’attivismo ambientale e il mondo delle aziende sensibili al tema per informare e dire la verità sullo stato attuale e sulle possibili strategie per limitare il riscaldamento globale ma soprattutto intende smuovere le coscienze, attraverso la visceralità del teatro, rendendo evidente la necessità di essere uniti e solidali per favorire la giustizia climatica e prevenire l’estinzione di massa.
Oasi Dune degli Alberoni gestita dal WWF, sulla base di una convenzione con il Comune di Venezia. Foto di Mario Mega
Come afferma il regista nelle sue note di regia: “Credo che la pièce mirror mirror sottolinei i presupposti per una giustizia climatica mettendo in risalto il ruolo delle donne come portatrici di speranza in opposizione a quell 1% della popolazione composta dall’ elite super ricca, appartenente al capitalismo patriarcale, che continua a preferire un mondo basato sul profitto e sull’arricchimento personale a costo di continuare a danneggiare irrecuperabilmente il Pianeta generando gravi conseguenze a livello di cambiamento climatico a discapito delle fasce della popolazione a basso reddito e delle minoranze.”
L’edizione di CCTA di quest’anno propone il tema All Good Things Must Begin (Tutte le cose buone devono iniziare) ispirandosi alla letteratura di fantascienza della scrittrice statunitense afroamericana Octavia Butler che già negli anni Novanta aveva affrontato il tema del cambiamento climatico e della giustizia sociale. “Agli Alberoni” dichiara Morassutti ”voglio agire a favore della giustizia climatica e sensibilizzare il pubblico per sviscerare, soprattutto attraverso l’arte e il teatro, quella innata predisposizione presente all’interno dell’animo umano, che vuole proteggere la natura e quindi la Vita. Questa iniziativa é un omaggio alle donne, alla loro capacità di prendersi cura e un inno all’amore. Un monito quindi al potere e un messaggio forte contro la violenza e i soprusi nei riguardi delle minoranze ed in particolare delle popolazioni indigene” e aggiunge “Sono entusiasta all’idea di unire il teatro all’attivismo ambientale e soprattutto di integrare, nella messa in scena dello spettacolo, anche gli aspetti performativi della brigata Red Rebel che ritengo abbiano una presenza scenica di forte impatto emotivo.”
Giovanni E. Morassutti . Photo di Gio’ Redigonda
Giovanni Enrico Morassutti , nato a Padova nel 1980, attore e regista rappresentativo del Method Acting e fondatore della residenza internazionale per artisti Art Aia – Creatives In Residence e’ impegnato da diversi anni a diffondere la sostenibilità nelle arti e la tutela della biodiversità.
L’artista, da poco rientrato in Italia da New York, collabora come referente italiano con l’associazione Arts & Climate Initiative (Iniziativa Arte e Clima) capofila di CCTA assieme al The Centre for Sustainable Practice in the Arts (Il Centro per le Pratiche Sostenibili nelle Arti) con sede in Canada.
Nel 2021 il regista aveva presentato sulle rive del fiume Tagliamento la piece When della drammaturga Canadese Wren Brian, realizzando un evento interdisciplinare sul tema del cambiamento climatico in collaborazione con Legambiente e con l’Agenzia Regionale di Protezione Ambientale (Arpa Fvg). L’evento era stato finanziato attraverso una raccolta fondi in collaborazione con Naturasì e la ditta La casa del sole aveva realizzato un generatore di corrente a pannelli solari per alimentare luci e suoni della manifestazione.
Mozzichino. Posacenere portatile realizzato per la manifestazione dallo sponsor tecnico IGrenn Gadgets
Quest’anno Il progetto ha suscitato interesse da parte di alcune compagnie assicurative come Bortoli Assicurazioni, principale sponsor della manifestazione, che agisce nelle comunità in cui opera, attraverso progetti concreti e coerenti al business, su temi ad alto impatto sociale come: welfare, educazione, ambiente e arte e Generali Assicurazioni Agenzia di San Marco cheintende sostenere la componente assicurativa del Festival. L’azienda iGreen Gadgets, in qualità di sponsor tecnico, metterà inoltre a disposizione del pubblico, durante la manifestazione agli Alberoni, dei posaceneri portatili realizzati in polipropilene riciclato utili anche ai non fumatori per non gettare sulla sabbia le gomme da masticare anch’esse difficili da smaltire e l’azienda AQA si occuperà della mobilità marittima dei partecipanti al festival grazie alle loro innovative barche elettriche. Sulla barca e’ prevista inoltre una performance collettiva tratta dal testo beginnings scritto dalla drammaturga Andrea Ling, parte degli autori commissionati a scrivere i testi per l’edizione del Festival di quest’anno. La performance sarà diretta ed interpretata dall’attrice Sabina Tutone di Shylock Centro Universitario Teatrale diVenezia.
Barca 100% Elettrica messa a disposizione da AQA, tra gli sponsor tecnici di Cambiamenti di Rotta – CCTA 2023
Su suggerimento della Nardon di Shylock C.U.T. , Morassutti ha coinvolto diverse organizzazioni legate al mondo della scienza e della sostenibilità tra le quali appunto il Distretto Veneziano della Ricerca e Innovazione (DVRI) un’associazione nata firmando la Dichiarazione di Venezia durante la Giornata Mondiale della Scienza, tenutasi sotto l’egida dell’UNESCO focalizzata sul raggiungimento dello sviluppo sostenibile che racchiude una rosa eterogenea di membri tra i quali: Accademia di Belle Arti di Venezia, Centro Studi Arsenale, Centro Tedesco di Studi Veneziani, CNR – Consiglio Nazionale Ricerche, Conservatorio di Musica Benedetto Marcello, CO.RI.LA – Consorzio Ricerche Lagunari, Fondazione Bevilaqua La Masa, Fondazione Musei Civici di Venezia, Fondazione Querini Stampalia Onlus, Fondazione Ugo e Olga Levi onlus, Università IUAV, Istituto Salesiano Universitario Venezia, M9 s.r.l, Ocean Space, P.E.R. Venezia Consapevole, Università Ca’ Foscari Venezia, Venice International University VIU e Venice International Centre for the Environment and Culture Onlus. Durante CCTA agli Alberoni DVRI intende presentare “Radici nell’Acqua”, la terza edizione del progetto AquaGranda, una memoria digitale della comunità, a partire da tracce trovate sul web, sui social media e raccolte sulla base di contributi dei Veneziani che verrà inaugurata a Venezia il prossimo novembre. Anche nel mondo dell’arte contemporanea l’Associazione culturale MoCa sostiene la parte produttiva del progetto e Arte Laguna Prize, di cui Morassutti è ambasciatore negli Stati Uniti, intende aiutare a divulgare CCTA diffondendo il progetto culturale all’interno della sua vasta rete internazionale di artisti.
Sulla diffusione della comunicazione anche l’ European Cultural Center si e’ offerta di informare i suoi contatti sull’utilità e sul valore intrinseco del Festival.
Il progetto rappresenta quindi un’occasione per affrontare insieme la sfida più grande del nostro secolo e il regista, come portavoce e referente italiano, invita a partecipare anche altre comunità sparse sul territorio nazionale.
Locandina ufficiale di Climate Change Theate Action 2023
The Arts & Climate Initiative di New York mette infatti a disposizione gratuitamente una serie di brevi opere teatrali commissionate a 50 drammaturghi provenienti da ogni parte del mondo a coloro che intendono partecipare a CCTA 2023 presentando tra il 17 Settembre e il 23 Dicembre uno o più di questi testi all’interno della loro comunità territoriale. Al termine di ciascuna edizione del Festival, le opere teatrali vengono pubblicate in un’antologia per mantenere viva la loro diffusione ad ispirare soprattutto le nuove generazioni. A seguito dell’edizione del 2021, ad esempio, sono state incluse tre opere teatrali nell’antologia “The Climate Divide”, un libro didattico tematico a disposizione degli studenti delle scuole superiori danesi che studiano inglese in modo da poterle leggere e analizzare, generando risposte emotive e spunti creativi in grado di ispirare ad agire contro il cambiamento climatico.
Climate Change Theatre Action prevede inoltre, in aggiunta all’esperienza teatrale ed artistica, anche la realizzazione di un’azione a favore del clima. Per “azione” si intende qualcosa che ha lo scopo di collegare e/o attivare le persone. Un’azione può coinvolgere la comunità scientifica, i dipartimenti dell’università, le organizzazioni ambientaliste, ospitando ad esempio una conversazione sugli impatti climatici e sulle possibili soluzioni, invitando i rappresentanti di organizzazioni locali che si occupano di ambiente o di giustizia climatica a parlare delle loro iniziative, oppure organizzando una raccolta fondi per organizzazioni ambientaliste, banche alimentari o iniziative per la piantumazione di alberi.
Durante Cambiamenti di Rotta – CCTA 2023 in programma per il 24 Settembre, ad esempio alcune associazioni locali si sono rese disponibili ad organizzare un clean up di alcune spiagge del Lido di Venezia.
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