Carola Mazot -Milano
Carola Mazot
“Viaggio nei giardini segreti di Carola Mazot”
7 – 9 giugno 2018
Milano
L’associazione culturale Sator e lo Studio d’Arte Bazzini15 (via Bazzini 15, 20131 Milano) in collaborazione con Atelier Mazot sono lieti di presentare la mostra personale di Carola Mazot dal titolo “Viaggio nei giardini segreti di Carola Mazot”.
A cura di Nicola Rotiroti e Atelier Mazot
Una mostra interamente dedicata ai Giardini. Soggetti naturali a lei cari dipinti tra il 1985 e il 2000, prendendo ispirazione da un giardino segreto posto sul retro della sua casa. Sulle tele ha cosi riportato alberi, radici, fiori, foglie e rami intrecciati fra libertà vitalità e fantasia.
Inaugurazione mercoledì 6 giugno 2018 ore 18 (per gli addetti ai lavori la preview si terrà alle ore 17:00). La mostra sarà aperta gratuitamente al pubblico dal 7 al 9 giugno dalle ore 16:30 alle 19:30.
Dal Diario:
Certe volte avviene di pensare cosa sarebbe stato di noi senza alcune combinazioni avvenute nella vita.
Per esempio davanti alla tela, questo incontro misterioso che non si sa come arrivi, e senza cui non so immaginare l’esistenza, ha un’origine tanto lontana.
Per esempio davanti alla tela, questo incontro misterioso che non si sa come arrivi, e senza cui non so immaginare l’esistenza, ha un’origine tanto lontana.
Con un lavoro molto giovanile e molto rigoroso da quando un pittore postimpressionista, Vettore Zanetti Zilla, mio nonno, venne a stare da noi.
Avevo 13 anni. Le sue lezioni tutti i giorni, lo stare con lui che mi faceva notare di quanti verdi era composta una massa d’alberi, oppure scoprire il barlume di luce che contorna gli oggetti dando un senso al volume, era molto importante.
Quando mio nonno venne a mancare entrai nello studio di Donato Frisia. In principio mi interessava il suo insegnamento. Mi tolse la preparazione a matita facendomi disegnare dipingendo. Una pittura soprattutto di tecnica e abilità.
Dipingevo dal vero i soggetti che Frisia preparava per se. Nature morte e ritratti di signore. So che a un cero punto mi staccai dal suo studio e incontrai lo scultore Lorenzo Pepe che per entrare in Accademia, visto che ormai ne avevo l’età, mi dette lezioni di disegno di diversa impostazione. Gli sono molto riconoscente per un insegnamento che i miei maestri precedenti non mi avevano dato. Mi disse che lavorando non dovevo mai perdere d’occhio l’insieme. Anzi, abbozzando dovevo disegnare la grande massa geometrica in cui era compresa la figura ed anche entrando nei particolari non distogliere mai l’occhio dal tutto.
Con questo scoprii l’armonia e il legame tra i vari punti tra di loro, della realtà che copiavo e dalla quale veniva fuori come un mistero, un fascino che mi accompagnò sempre. All’Accademia imparai così a scegliere tra gli insegnamenti dei vari maestri.
C’è un mistero, qualcosa di indefinito che arriva dipingendo. Da dove viene non so. So che lavorando, dopo la prima impostazione degli spazi e della dinamica del quadro, devo seguire l’impulso e i mie quadri si finiscono quando vogliono. Certi, molto raramente, in pochi giorni altri in mesi. Alcuni in anni per cui ne ho sempre molti in lavorazione. Tante volte penso che sarebbe di me se non avessi avuto il nonno pittore o se non avessi incontrato quell’insegnante e così via di seguito. Del resto tutta la nostra esistenza è un intreccio di combinazioni con questo filo che ci accompagna da dove veniamo a dove arriveremo.
Biografia:
Carola Mazot (Valdagno 2-12-1929 – † Milano 24-05-2016) .
Veneta d’origine, milanese d’adozione, inizia a tredici anni la pittura con il nonno materno Vettore Zanetti Zilla, a sedici entra nello studio di Donato Frisia, a diciotto lo scultore Lorenzo Pepe la prepara ad entrare all’Accademia di Brera, dove studierà con Giacomo Manzù e Marino Marini. In seguito si diplomera’ con Pompeo Borra.
Sono molti e importanti gli apprezzamenti che lungo la vita hanno accompagnato il suo lavoro a Milano. Da Liana Bortolon a Dino Villani, da Franco Loi ad artisti significativi come Ernesto Treccani, Eugenio Tomiolo, Giuseppe Migneco, Alik Cavaliere o Bianca Orsi, per ricordarne solo alcuni, la sua pittura è sempre stata seguita da un consenso affettuoso, attento e qualificato, da cui mai era estraneo anche un vivo apprezzamento per il suo particolare temperamento umano, per la qualità lirica della sua acutezza appartata, per il rigore assorto delle sue scelte espressive.
Ha vissuto e lavorato a Milano
Pubblicazioni su quotidiani e riviste:
Corriere della Sera
Die Presse (Vienna)
Indice (Milano)
La Libertà (Pavia)
Corriere Veneto
La Stampa
La provincia (Piemonte)
La Discussione (Roma)
Il Gazzettino Illustrato (Venezia)
Il Veneto
L’Archivio (Mantova)
Il Piccolo (Trieste)
L’Avvenire
Il Messaggero di Udine
Stiloforo (Udine)
Il Popolo (Pordenone)
Il Grido (Venezia)
Recensioni e critica a cura di
Antonio CARBE’
Dino VILLANI
Franco LOI
Giorgio SEVESO
Liana BORTOLON
Mario DE MICHELI
Mostre ed esposizioni:
Vi ringraziamo per la vostra attenzione e vi aspettiamo mercoledì 6 giugno alle ore 17:00.