Stefano Torrione – INTRA MONTES – Milano

propone a Milano la mostra

INTRA MONTES

dal 25 settembre al 26 ottobre 2020 saranno visibili in via Dante fotografie di grande formato che hanno come soggetto la Valle d’Aosta e il suo patrimonio storico culturale

Evento Fb

Massimo Falsaci – Il tempo della nostra vita – Herbaluna Concept Store – Verbania

Herba Luna Concept Store invita a scoprire la pittura dell’artista Piemontese Massimo Falsaci – il tempo della nostra vita – riflessione pittorica e fotografica sul pensiero del politico uruguaiano Pepe Mujica.
Interprete di immagini del quotidiano, Massimo Falsaci, propone fermi immagini di scenari contemporanei e del bisogno costante di crescere per appagare bisogni superflui: “Buttiamo via, compriamo, buttiamo via e… ma è la nostra vita che stiamo sperperando perché quando compro qualcosa non lo compriamo con i soldi, ma con il tempo della nostra vita, che abbiamo speso per guadagnare quei soldi”.
Attraverso le sue opere, Falsaci si propone quale interprete-intermediario dell’evoluzione sociale: se da un lato, l’artista, calato concretamente nella modernità, vive in prima persona il cambiamento comunicativo della nostra epoca, dall’altro, proprio come un antico bardo medievale, è capace di trasmettere alla collettività le sfumature più nascoste di questo nostro frenetico mondo legato sempre più ad appagare bisogni inespressi.
Il linguaggio artistico di Massimo Falsaci, iniziato alla fine degli anni ‘90, parte dall’espressività fumettistica ed editoriale affinata, nelle tecniche e nella soggettivistica, con l’illustratore Karel Thole. E’ solo però a partire dal 2000, quando frequenta la scuola milanese di pittura di Gianna Berrettini, che la personale esigenza sperimentale prende piede; Falsaci sperimenterà infatti tutte le diverse tecniche pittoriche: olio, acrilico, acquerello, gessetti, sanguigna e carboncino, arrivando a prediligere il connubio immagine digitale-acrilico.
Inizialmente legato al filone della Nuova Figurazione, i suoi lavori hanno sviluppato una rielaborazione asettica dell’immaginario contemporaneo, prelevato dal vivere metropolitano e dalle figure massmediatiche quotidiane.
Luogo: HERBA LUNA CONCEPT STORE
Indirizzo: Via San Vittore 70 Lago Maggiore – Verbania – Piemonte
Quando: dal 25/09/2020 – al 17/10/2020
Vernissage: 25/09/2020 ore 18
Autori: Massimo Falsaci
Curatori: Nadia Zangaglia
Generi: arte contemporanea, personale
Orari: – da martedì a domenica ore 9.30 alle 12.30 e 15.30-19.30

ARNALDO POMODORO {sur}face – Castello Campori – Soliera (Mo)

Castello Campori, Soliera (Mo)

17 ottobre 2020 – 10 gennaio 2021

ARNALDO POMODORO

{sur}face

A cura di Lorenzo Respi

Inaugurazione: sabato 17 ottobre, ore 11.00

Il Castello Campori, simbolo storico-architettonico della Città di Soliera (Mo), conferma la propria vocazione al contemporaneo con Arnaldo Pomodoro. {sur}face, mostra personale di uno dei più grandi scultori viventi, le cui opere sono presenti in spazi aperti e collezioni pubbliche di tutto il mondo. Curata da Lorenzo Respi, membro del Comitato Scientifico della Fondazione Arnaldo Pomodoro, l’esposizione racconterà, dal 17 ottobre 2020 al 10 gennaio 2021, la personalità di un artista visionario che ha segnato profondamente la seconda metà del Novecento italiano. In occasione della mostra, nella piazza antistante il Castello, sarà installato l’Obelisco per Cleopatra, opera monumentale che per i successivi tre anni diventerà parte integrante del contesto urbano.

L’esposizione, promossa dal Comune di Soliera e dalla Fondazione Campori, con il contributo della Regione Emilia Romagna nell’ambito del bando straordinario per la rivitalizzazione dei centri storici, è prodotta da All Around Art in collaborazione con la Fondazione Arnaldo Pomodoro di Milano. L’inaugurazione si terrà sabato 17 ottobre alle ore 11.00 in Piazza Lusvardi, alla presenza dell’artista, del curatore, del sindaco del Comune di Soliera Roberto Solomita e del presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini.

Il titolo della mostra – Arnaldo Pomodoro. {sur}face – nasce da un gioco di parole fra il termine “superficie” (surface) e il termine “volto” (face), che ne evidenzia il doppio livello di lettura. La finalità del progetto è infatti quella di raccontare un aspetto inedito dell’arte di Arnaldo Pomodoro, l’uomo prima dell’opera, attraverso un percorso che affonda le proprie radici nelle esperienze teatrali iniziate sin dagli anni Cinquanta, luogo di ricerca e di grande libertà creativa, passando per l’Obelisco e le sculture degli anni Duemila, sino al bozzetto in bronzo dell’opera ambientale Ingresso nel labirinto (1995-2011) che, come scrive l’artista, è «una riflessione su tutto il mio lavoro: il gesto di riappropriazione e di recupero di un’attività artistica che ha attraversato i decenni della mia vita e ne costituisce una sorta di sintesi».

Attraverso due postazioni Gear VR i visitatori potranno entrare nel Labirinto, in un’esperienza multisensoriale in realtà virtuale di grande coinvolgimento e suggestione.

«I progetti scenici, le grandi opere e le installazioni ambientali – spiega il curatore Lorenzo Respi – sono le testimonianze tangibili che l’uomo-artista ha cercato instancabilmente la complessità della realtà nelle forme perfette, corrodendole con un potente segno informale, istintivo ma sempre razionale, in grado di svelare l’inganno dei sensi quando la vita è vissuta solo superficialmente. {sur}face è un viaggio in timelapse nell’interiorità di Arnaldo Pomodoro alla scoperta delle passioni che hanno stimolato la sua creatività e orientato il suo sguardo critico verso la vita e la storia. La maschera teatrale che indossa l’attore consegnando la ribalta al suo personaggio e il labirinto sotterraneo che disorienta avvolgendosi incessantemente su se stesso sono i confini di uno spazio mentale dentro cui Arnaldo Pomodoro fatica a delimitare il suo anelito di infinitezza, metafora di libertà e di serenità che ogni essere umano dovrebbe meritare. {sur}face è un’esperienza totale, spaziale e virtuale, analogica e digitale, per conoscere l’uomo».

Il percorso della mostra si articola in due parti, per un totale di sette sale espositive. La prima parte è dedicata alla messinscena per La passione di Cleopatra di Ahmad Shawqi sui ruderi di Gibellina (1989) e presenta i costumi di scena originali, i disegni preparatori e i bozzetti scenografici, oltre alle fotografie e ai video dello spettacolo. La seconda parte della mostra racconta la genesi di Ingresso nel labirinto, un’opera ambientale di circa 170 mq iniziata nel 1995 e costruita quasi interamente in fiberglass patinato con foglia di rame nei sotterranei dell’edificio ex Riva-Calzoni di Milano (già sede della Fondazione Arnaldo Pomodoro), attraverso i rilievi Untitled (fiberglass, 2005) e Continuum (bronzo, 2010) ed Ingresso nel labirinto, studio (bronzo, 2011-2020), realizzato appositamente per questa mostra ed esposto per la prima volta al pubblico al Castello Campori di Soliera.

Nell’ultima sala i visitatori potranno fare esperienza di Labyr-Into, una delle prime applicazioni immersive in Italia nell’ambito dell’arte contemporanea e la prima in assoluto dedicata ad un’opera di Arnaldo Pomodoro, basata sulla tecnologia Gear’VR’ e ‘Oculus’RifT. Il progetto, realizzato da Oliver Pavicevic e Steve Piccolo, costituisce una libera interpretazione di Ingresso nel labirinto, nella sua versione 3D, un’opera nell’opera, oltre che dentro l’opera.

L’Obelisco per Cleopatra, concesso in comodato d’uso gratuito al Comune di Soliera per tre anni, è un’opera di quattordici metri, progettata nel 1989 in riferimento alla messinscena della Cleopatra e realizzata nel 2008 in acciaio corten e bronzo. Le quattro facce verticali presentano una serie di segni emblematici e simbolici che rimandano ai geroglifici egizi e al segno informale. La diversità cromatica tra il fusto in corten arrugginito e gli inserti in bronzo patinato conferiscono solennità all’opera che connota profondamente lo spazio pubblico in cui è installata.

«La presenza magnetica dell’Obelisco per Cleopatra, che per tre anni abiterà la piazza di Soliera – spiega il sindaco Roberto Solomita – dà la misura immediata di quanto sia cruciale l’apertura ai linguaggi dell’arte contemporanea per consolidare l’identità culturale della nostra città. Grazie al percorso, intimo e straordinario, all’interno dell’opera di Arnaldo Pomodoro, il Castello Campori conferma la propria vocazione al contemporaneo, come luogo in grado di accogliere il visitatore e di accendere curiosità profonde».

Il progetto prevede, infine, l’allestimento di una sala interamente dedicata ai più piccoli, pensata ad “altezza di bambino” e dotata di supporti didattici audio e video, e visite guidate e laboratori didattici curati dal Dipartimento Educativo della Fondazione Arnaldo Pomodoro di Milano e realizzati in collaborazione con la Ludoteca “Il Mulino” di Soliera. Nel corso della mostra saranno quindi organizzate

visite guidate per gruppi di adulti, visite guidate per le famiglie (con piccoli laboratori) e visite guidate interattive rivolte alle scuole di ogni ordine e grado. Previa registrazione online, sarà inoltre possibile accedere ad attività interattive alla scoperta dell’opera ambientale Ingresso nel Labirinto, sviluppate all’interno del sito web della Fondazione Arnaldo Pomodoro e rivolte a tutti.

La mostra Arnaldo Pomodoro. {sur}face, realizzata con il supporto di Le Gallerie Shopping Center (main sponsor) e Granarolo, sarà visitabile presso il Castello Campori (Piazza Fratelli Sassi 2, Soliera) il sabato, la domenica e nei giorni festivi con orario 9.00-13.00 e 15.00-19.30. Ingresso gratuito. Nel rispetto della normativa vigente, saranno contingentati gli accessi; è pertanto consigliata la prenotazione (T. +39 059 568580, info@fondazionecampori.it). Catalogo All Around Art con testi di Arnaldo Pomodoro e Lorenzo Respi e ricco apparato iconografico.

Per informazioni: Fondazione Campori (T. +39 059 568580, info@fondazionecampori.it, www.fondazionecampori.it); All Around Art (M. +39 366 5232551, info@aaa-allaroundart.com, www.aaa-allaroundart.com). Per prenotare le visite guidate e i laboratori didattici: Ludoteca “Il Mulino” (T. +39 059 568587, ludoteca@fondazionecampori.it).

Nella sala consiliare del Comune di Soliera, in concomitanza con la mostra, sarà infine esposta l’opera di Emilio Isgrò, Open Up Arnaldo (2007), concessa in comodato d’uso gratuito triennale dalla Fondazione Arnaldo Pomodoro.

Mostra promossa da:

Fondazione Campori e Comune di Soliera

Con il contributo di:

Regione Emilia Romagna

Prodotta da:

All Around Art

In collaborazione con:

Fondazione Arnaldo Pomodoro

Main Sponsor:

Le Gallerie shopping center

Sponsor:

Granarolo

Scheda tecnica:

Arnaldo Pomodoro. {sur}face

A cura di Lorenzo Respi

Castello Campori, Piazza Fratelli Sassi 2, 41019 Soliera (Mo)

17 ottobre 2020 – 10 gennaio 2021

Inaugurazione: sabato 17 ottobre, ore 11.00

Orari di apertura: sabato, domenica e festivi ore 9.00-13.00 e 15.00-19.30; prenotazione consigliata

Ingresso gratuito

Catalogo All Around Art con testi di Arnaldo Pomodoro e Lorenzo Respi

Informazioni:

Fondazione Campori

T. +39 059 568580

info@fondazionecampori.it / www.fondazionecampori.it

www.facebook.com/SolieraCastelloArte/

www.instagram.com/castellosoliera/

All Around Art

M. +39 366 5232551

info@aaa-allaroundart.com / www.aaa-allaroundart.com

Prenotazioni visite guidate e laboratori didattici:

Ludoteca “Il Mulino”

T. +39 059 568587

ludoteca@fondazionecampori.it

Fondazione Campori

Uffici: Via Enrico Berlinguer 201 (Habitat) | Sede legale: Piazza della Repubblica 1 | 41019 Soliera (Mo)

T. +39 059 568580 | info@fondazionecampori.it | www.fondazionecampori.it

Uffici Stampa:

Ufficio stampa Comune di Soliera

T. +39 059 568557 / M. +39 347 1773273

ufficiostampa@comune.soliera.mo.it

CSArt – Comunicazione per l’Arte

T. +39 0522 1715142 / M. +39 348 7025100

info@csart.it / www.csart.it

Lara Facco P&C per Fondazione Arnaldo Pomodoro

Lara Facco

T. +39 02 36565133 / M. +39 349 2529989

press@larafacco.com / www.larafacco.com

OPENING – NUOVE MOSTRE al MUSEO NOVECENTO – Firenze

Sospensione, magia e sogno, sincronia tra reale e virtuale, sostenibilità, coscienza ambientale e sensibilità ecologica sono alcune delle tematiche al centro del nuovo ciclo di mostre temporanee che inaugurerà al

il prossimo 25 settembre.

I progetti espositivi coinvolgono più generazioni di creativi, dai giovani artisti Andrea Francolino, Irene Montini e Rocco Gurrieri, Lori Lako agli architetti Gianluca Peluffo, Benedetta Tagliabue, Mario Cucinella, Bureau Baubotanik, Adolfo Natalini,Pietro Carlo Pellegrini, Steven Holl, Alfonso Femia, Cherubino Gambardella, Sean Godsell, Manuel Aires Mateus, Luca Molinari, Vincenzo Latina, Alberto Campo Baeza, Snøhetta, Park Associati, Ipostudio architetti e Piuarch.
La nuova stagione comincia il 25 settembre 2020 con l’apertura al pubblico di quattro mostre temporanee:
“Humus. Andrea Francolino” (fino al 12 dicembre 2020)
Il progetto site-specific, ideato per il loggiato rinascimentale del Museo, nasce da un’attenta osservazione della natura e delle relazioni tra gli stati europei, le loro identità culturali e il futuro sostenibile, unendo tutti nell’orizzonte della cura del pianeta: 28 bandiere, una per ogni stato membro dell’Unione Europea e una, collettiva, che riunisce e rappresenta tutte le nazioni dell’Europa Unita, verranno installate dall’artista nel loggiato del museo. La disposizione di ciascun vessillo richiama quella dei rappresentanti dei singoli Paesi quando, seduti assieme, possono incidere con le loro scelte sulle sorti del pianeta. Sempre nel loggiato, assieme alle bandiere, Andrea Francolino ha voluto allestire una colonna sonora costituita dai ventisette inni delle nazioni oltre a quello della Comunità Europea.
“Incanto. Irene Montini e Rocco Gurrieri” (fino al 28 gennaio 2021)
“Incanto” è la prima mostra in un’istituzione pubblica del duo di fotografi e registi Irene Montini e Rocco Gurrieri, un esperimento cinematografico e visivo, che si compone di una galleria fotografica e di un film inedito prodotto dal Museo Novecento. I temi della crescita e della scoperta della sessualità così come il fascino per il mistero permeano i set colorati e colmi di dettagli kitsch creati dal duo di giovani artisti, che giocano con tagliente ironia sul filo di un tumulto interiore, fra amore, morte, sesso e innocenza. Il sovraccarico sensoriale generato da questi esperimenti sembra sempre sul punto di trasformarsi in un incubo, che conduce lo spettatore in un viaggio trasversale tra arte e moda, dove la ricerca è volta al ribaltamento del precario concetto di “normalità”.
“Paradigma. Il tavolo dell’architetto. Online” (fino al 28 gennaio 2021)
ON-LINE è la mostra che racconta il progetto Paradigma – – Il tavolo dell’architetto nato nella primavera del 2018 che ha presentato periodicamente al Museo Novecento celebri studi di architettura del panorama contemporaneo. Durante il lockdown il Museo Novecento assieme ad Area ha invitato architetti di fama internazionale a raccontarsi al pubblico da casa propria, attraverso brevi video sul tema del “tavolo dell’architetto” e sul cambiamento della loro pratica in quest’epoca di smart working.
“Made in Italy | OFF | Suspense – Lori Lako” (fino al 23 novembre 2020)
OFF è un progetto di arte pubblica che dal museo invade la città. Una parete di grandi dimensioni, dipinta con i colori della bandiera italiana, ospita periodicamente un’opera che ha l’ambizione di parlare al mondo e del mondo sintonizzandosi sulle urgenze e sulle emergenze del nostro tempo. L’opera di Lori Lako, “Suspense”, parte da una riflessione su una teleferica fuori servizio in Albania, che fino al regime comunista trasportava calcari dalla montagna di Letan alla fornace di calce: un enorme monumento industriale che pare essersi arreso non sopravvivendo alla rivoluzione del sistema politico.
More info:

Riapre con due mostre a Torino il MEF – Museo Ettore Fico

Riapre con due mostre a Torino il MEF – Museo Ettore Fico

a partire da venerdì 25 settembre,  fino al 20 dicembre 2020

e festeggia i suoi primi sei anni di attività

“Massimo Vitali. Costellazioni umane”
Dal 25 settembre fino al 20 dicembre |

Una selezione delle opere più significative del grande fotografo, capace di immortalare con uno stile unico, riconosciuto e apprezzato internazionalmente, spiagge, discoteche e spazi pubblici in genere, dove individui anonimi vengono ritratti nel loro tempo libero. Opere di grande formato dalla composizione nitida, come quella di un fermo immagine cinematografico, che raccontano ogni singolo dettaglio delle scene di massa che rappresentano.

“Reinas. Zaza Calzia, Maria Lai, Lalla Lussu,Rosanna Rossi”
Dal 25 settembre fino al 20 dicembre |

La mostra “Reinas” raccoglie e presenta le opere di quattro tra le più importanti artiste di Sardegna, tre generazioni a confronto e un focus sulla produzione dagli anni ‘70 ai giorni nostri – Maria Lai, Zaza Calzia, Rosanna Rossi e Lalla Lussu – attraverso un percorso comune che tratta gli elementi peculiari della storia, della cultura e della natura del territorio sardo.

Verde immanente – Quadrarum Art Gallery – Roma

Verde Immanente
collettiva di arte contemporanea
venerdì 25 settembre ore 18
Critica: Jean Francois Bachis Pugliese
Circa 30 artisti espongono opere nelle quali il comune denominatore è il verde.
Tra gli artisti:
Scopriteli tutti nel  video di presentazione sul canale Youtube di
Quadrarum Art Gallery – via Attio Labeone n.15 – Cinecitta’ – Roma – Ouveture: Venerdi 25 Settembre 2020 – H 18 – 30.

LOREM (A/V live) – Ex Convento di San Francesco – Bagnacavallo

LOREM (A/V live)
Lunedì 28 settembre | Ex Convento di San Francesco
Ingresso Via Cadorna, 10 Bagnacavallo
• ore 21.30 apertura porte
• ore 22.30 inizio live

Biglietto 5€ (più diritti di prevendita)
https://www.vivaticket.com/…/bigl…/lorem-live-a-v/152162

Francesco D’Abbraccio è un musicista, artista visivo e ricercatore che si occupa di politiche della rappresentazione e di cultura transmediale. Con il progetto Lorem lavora con sistemi di intelligenza artificiale e reti neurali per indagare la moderna interazione uomo-macchina attraverso testi, immagini e suono.
Lavora con istituzioni culturali in ambiti diversi, tra cui HEK Basel, Sheffield International Documentary Festival, NXT Amsterdam, Museo Triennale di Milano, Sommerset House (Londra), Transmediale Vorspiel, GOSHORT Nijmegen International Film Fest, London Design Biennale, Liftoff Tokyo.
È co-direttore creativo di Krisis Publishing, una piattaforma editoriale e curatoriale indipendente che si occupa dell’impatto della cultura dei media sulle società contemporanee.
L’ultima uscita di Lorem è “A Thousand Steps”, che consiste in uno split in 12″ con Rulli Shabara (vocalist di band cult indonesiane come Senyawa e Zoo) + Daniele De Santis (Gruen, Morphine Records) e in un cortometraggio audiovisivo generato interamente con sistemi di IA.
Il live audio-visivo di Lorem unisce in un unico flusso molteplici stimoli visivi, acustici e testuali, rispecchiando una pluralità di forme mediali che permettono una fruizione dei sistemi dei neural networks e dell’intelligenza artificiale. Musica e immagine cooperano in modo unico nella resa dell’opera finale.
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Evento a cura di MAGMA in collaborazione con il comune di Bagnacavallo
ℹ️ Contatti e info:
info@magma.zone
www.magma.zone

L’avventura dell’arte nuova | anni 60-80 Cioni Carpi | Gianni Melotti – Lucca

La Fondazione Ragghianti propone due mostre contemporanee che intendono indagare il periodo di grande fermento nell’arte italiana degli anni Sessanta, Settanta e Ottanta del Novecento, riscoprendo le figure di Cioni Carpi e Gianni Melotti, artisti poliedrici molto attivi rispettivamente a Milano e a Firenze.
Dal 3 ottobre al 6 gennaio 2021
tutti i giorni (lunedì escluso) dalle ore 10 alle 13 e dalle 15 alle 19 (ultimo ingresso: ore 18:30)

L’avventura dell’arte nuova | anni 60-80 Cioni Carpi | Gianni Melotti

CAVRIAGO LAND ART – Gommapane Lab

CAVRIAGO LAND ART è un evento diffuso con installazioni artistiche, conferenze e laboratori per un Autunno d’arte e bellezza alla riscoperta degli spazi urbani.
Il progetto dell’associazione culturale

è ideato per il Festival di Comunità di Cavriago che, per la sua sesta edizione – “Spazio all’immaginazione!” – sceglie l’arte per una ripartenza all’insegna della bellezza. L’evento, in programma per il 10 Ottobre, è a cura di Gaia Bertani e Nicla Ferrari, con la presentazione di Ivan Cantoni e segna ufficialmente l’apertura del Festival, che proseguirà fino all’8 Novembre 2020 con ricco programma di eventi collaterali.

L’inaugurazione è pensata come un percorso itinerante nei vari punti del paese che ospitano le installazioni. Ivan Cantoni come un moderno Cicerone guiderà alla scoperta degli allestimenti e delle performance artistiche che avranno luogo, permettendo così ai presenti di immergersi totalmente in questo itinerario affascinante. La partenza è prevista da Piazza Lenin alle ore 16.00, per poi proseguire all’interno del parco del Multiplo e il Sagrato di S. Terenziano e terminare, infine, in Piazza Zanti alle ore 17.30.
Il percorso verrà animato dalla performance da La Compagnia di Allorquando e dall’intervento musicale conclusivo (in Piazza Zanti) dell’arpista Alessandra Ziveri, in un perfetto connubio di teatro e musica. Interverranno all’inaugurazione la Sindaca Francesca Bedogni, l’Assessora alla Cultura Martina Zecchetti, i rappresentanti del Tavolo di Comunità e gli artisti.
CAVRIAGO LAND ART vede la partecipazione di artisti attivi sul territorio nazionale e non solo: Oscar Accorsi, Antonella De Nisco, Nicla Ferrari, Michele Liparesi, Carlo Moretti e Luca Prandini i cui interventi e le opere contamineranno lo spazio urbano cavriaghese gettando il seme della creatività lungo le strade e nei luoghi simbolo del paese. Una delle installazioni, quella ideata da Nicla Ferrari, sarà il risultato di un lavoro a più mani realizzato con la collaborazione di Un filo che unisce Cavriago, Auser Cavriago, Le farfalle di Cella, Le Matte dell’uncinetto e le volontarie Gommapane Lab.
CAVRIAGO LAND ART è inserito nel programma “Autunno d’Arte e Bellezza” progettato in collaborazione da Comune di Cavriago, Multiplo, Gommapane Lab, Educare, una questione di Comunità e Associazione Carmen Zanti 📲📩📌
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🌷 EVENTI COLLATERALI:
✅ Conferenza
“Land Art: quello che la natura avrebbe potuto fare ma non ci ha pensato”. Relatore: Ivan Cantoni
🗓 QUANDO: Giovedì 22 Ottobre, ore 21.00
📌 DOVE: Multiplo Centro Cultura
INFO E ISCRIZIONI
📲 0522/373466
📩 multiplo@comune.cavriago.re.it
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✅ Workshop
“Riciclare è bello!” Sartoria Creativa con Laura Maldini
🗓 QUANDO: Giovedì’ 22 Ottobre, ore 9.30 – 11.30
📌 DOVE: Gommapane Lab, Via Paterlini 23, Cavriago
INFO E ISCRIZIONI
📲 346 9428813
📩 gommapanelab@gmail.com
N.B. Ingresso libero con prenotazione obbligatoria fino ad esaurimento posti.
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✅ Workshop
“Bellezza d’autunno”. Lab di Acquerello con Cristina Bedeschi.
🗓 QUANDO: Sabato 7 Novembre, ore 15.00-18.00
📌 DOVE: Gommapane Lab, Via Paterlini 23, Cavriago
INFO E ISCRIZIONI
📲 346 9428813
📩 gommapanelab@gmail.com
N.B. Ingresso libero con prenotazione obbligatoria fino ad esaurimento posti.
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✅ Concorso Fotografico
“L’Arte in un Click” (per tutti gli UNDER25)
🗓 QUANDO: 10-12 OTTOBRE
➡️ COME: Frequenta il tuo paese, visita le installazioni, osserva i luoghi belli e quelli che andrebbero valorizzati, riconosci la bellezza anche dove è più nascosta e condividila.
Scatta una foto e postala su Instagram taggando #cavriagolandart.
Si potrà postare una sola foto al giorno. La foto deve avere un titolo e riportare il nome e l’età dell’autore e il luogo dove è stata scattata.
Dieci foto vincitrici saranno protagoniste di un’esposizione presso la sede di Gommapane Lab.

William Papaleo – IL MITO DI AFRODITE – Palazzo Vecchio – Vibonati

IL MITO DI AFRODITE Mostra personale di William Papaleo

Palazzo Vecchio, Corso Umberto 81, Vibonati SA – 3 OTTOBRE 2020 ORE 17,00

Casale IL SUGHERO, Vibonati, 3 OTTOBRE, ORE 12,00, presentazione percorso storico e paesaggio culturale della quinta urbanità, Fontana di Afrodite e fertilità contemporanea

Attenti alla eccessiva in/operosità (Cattedra dell’Ateneo Nomade e Triangolare) Vibonati

Un artista, il mito di Afrodite a Vibonati ed il bastevole de Il Casale Il Sughero

di Pasquale Persico

Un tempo esistevano uomini talmente dediti all’arte da trascurare tutti i bisogni primari.

William Papaleo, artista, che arrivato al Casale Il Sughero di Vibonati, apprende che tra le mille passeggiate naturalistiche proposte da “Il Casale” vi è anche la possibilità di visitare una piscina naturale che tutti chiamano Fontana di Afrodite e durante la sua prima notte di dormiveglia immagina un viaggio nella Città Bastevole di Amedeo Trezza. Egli, fortemente ispirato dall’emozione ricevuta dall’immergersi nelle acque del Geosito Unesco dove è segnalata la piccola cascata che da vita alla piscina di Afrodite, da quella notte ha difficoltà a fermare la sua mente creativa.

La parola bastevole gli era tornata in mente a proposito del paesaggio che lo circondava e da quel momento non smise di disegnare ed inseguire l’emozione del nuovo guardare, sottraendo i colori ed i segni non essenziali.

Il bastevole del suo atto creativo diventa racconto di emozioni erotiche dove il visivo della fontana viene reiterato negli incontri con altri luoghi di grande attrazione paesaggistica. Scompare Afrodite rimane l’eros dell’artista.I nuovi paesaggi presentati in sequenza emotiva non dimenticano mai l’emozione iniziale e le opere rappresentate nella mostra a Maratea, galleria Maratecontemporanea e a Vibonati, Palazzo Vecchio, diventano partitura dell’anima.

La pittura del paesaggio diventa l’arte dell’aggiungere e del sottrarre gli elementi che lo compongono: appaiono suoni senza il sonoro e armonie dello sguardo lungo. Una melodia del bastevole appare come intervallo del colore, il silenzio e la voce del segno, diventano canto e controcanto, con consonanze e dissonanze della sua arte fatta di petali e fioriture di colori. Tutti questi elementi sono costituiti in canoni applicativi, a loro volta generatori di equilibri mutevoli. L’agire di questi equilibri compone la rappresentazione. Produrre volontariamente significati e sensazioni organizzando segni e silenzi dei colori, significa correlare aritmeticamente le frequenze visive per dipanare messaggi che hanno generato l’esperienza soggettiva diventata una categoria della percezione, capace di veicolare e comunicare emozioni specifiche. La mostra divisa in più luoghi è un invito al viaggio nel Golfo di Policastro, dove Afrodite, associata a una delfina che danza nel mare prima di accompagnarci alla fontana, ci offre una definizione cognitiva dei luoghi che descrive come rappresentazione interiore: questa definizione è influenzata dalla memorizzazione dei vari aspetti dell’esperienza di esercitare tutti i sensi dell’emotività del viaggio. In ogni caso la rappresentazione visiva, dell’artista, questa volta è Bastevole non solo a se stessa, ma produce linguaggi di decodificazione del presente connessi a paradigmi di conoscenza del reale.

Info: 330685875- 3421915423- 3391965866

DNA Marateacontemporanea

Raffaele Iannone

Spazio VIRUS Art- Corviale -Roma

VIRUS Art
Inaugurazione apertura Spazio VIRUS Art- Corviale/Roma
Il 30 settembre 2020 alle 18 SI INAUGURA a Corviale uno spazio liberato, nell’ambito della manifestazione DIVO C  promossa dall’Associazione Incinque Open Art Monti
L’ARTE E’ UN MODO/Istruzioni per l’uso
Sarà questo il titolo del primo evento che inaugurerà lo spazio.
Si tratta di un’area che gli artisti hanno trasformato per creare un grande spazio di lavoro condiviso.
Gli artisti che attualmente formano il gruppo VIRUS Art:
Giulio Ceraldi, Consuelo Chierici, Stefano De Santis, Enrico Grasso, Giancarlo Savino, Nicola Spezzano, Caterina Tedeschini.
Lo spazio, diventerà una possibilità per quanti; artisti visivi, scrittori, musicisti, videomaker, etc.. vogliano usare per creare un momento di confronto e mostrare il frutto della loro ricerca. Una offerta alla città di Roma. Una proposta innovativa, non a caso
parte da Corviale, periferia spesso dimenticata e sottoposta a pregiudizi e cattiva informazione.
Un luogo liberato, dove, centrale, sarà la qualità del lavoro e la posizione umana dell’artista che lo produce.
Non è la prima volta che il gruppo Virus art si fa promotore di iniziative liberatorie, rispetto alle secche che il mercato ha costruito per impedire un rapporto diretto tra artisti e pubblico. Dal 1984 anno in cui il gruppo si fonda e fino ad oggi, nelle diverse formazioni, ha elaborato manifestazioni come “Studi Aperti” Museo Diffuso Urbano ed altri eventi, tutte manifestazioni tese a liberare la cultura dalle chiuse che impediscono, al flusso della diffusa creatività, di mostrarsi liberamente, nelle diverse forme ed espressioni.
L’ esposizione inaugurale dal titolo L’arte è un modo/istruzioni per l’uso, vede coinvolta una parte significativa della recente produzione del gruppo VirusArt. Si tratta di dipinti, sculture, incisioni che con diverse modalità tecniche e stilistiche, mostra nei temi trattati, lo stesso “modo;” quello di rispondere a questo tempo, così spinto verso confini di un consumo frettoloso, lavori che mirano al cuore dell’emozione e creano pause, come tunnel da percorrere in tempi lunghi, per rianimare la pazienza dell’osservazione, fino a scoprire che il tempo dell’osservazione dell’arte è essa stessa un’arte.
E’ un primo tentativo, una piccola nota. Un graffito, un bacillo di un nuovo ed antico virus che sentiamo benefico e salutare, comunque necessario, e che vogliamo diffondere, instillare, contaminare e rovinosamente gettarvi addosso. Con la furia della dolcezza, con la sapienza della semplicità, con il fuoco del mare.
Opere sparse, icone, grandi e piccole tele, finiti e non finiti, pietre, rocce e tracce di passaggi di poesia. Legno. In questo grande spazio strappato all’abbandono, all’incuria, al vento della sera. Strappato a morsi e per necessità. Per desiderio e destino. Tra le parole degli uomini e l’urlo della strada. Tra il sospetto e la curiosità. Tra il trovare e il non ritrovarsi. In fondo al viale dove vedrete muri di ceramiche e graffiti. Una piccola porta, un vetro, una finestra ricostruita e nessun ancora riscaldamento.
Arte che nasce nel vento e che chiude spifferi e riaccende lucernari. Fomenta un nuovo ordine e abbandona un antico disordine.
Arte che incontri se passi, se guardi, se cerchi.
Arte che viene da te. Che si sposta e poi dimora e persiste. Arte che taglia i corpi e si sparpaglia per terra, come polvere, come lentiggini, come sassolini di pietra per il ritorno del nostro cammino.
Arte che torna dopo un lungo andare. Uomini, artisti che sanno dove mettere le mani. E che dunque sanno e vogliono insegnare.
Un laboratorio, Virus art, che costudisce antiche ricette e come le processioni dei santi passa per credere o non credere. Per ballare e ristare. Fermi. E invero mobili. Antichi eppure modernissimi.
(Jonathan Giustini come amico, curatore e scrittore li affianca in questo viaggio leggero)
Il gruppo si forma a Napoli nella metà degli anni 80 tra artisti di varie discipline. Ufficialmente fondato nel 1984 dagli artisti visivi G. Ceraldi, C. Chierici, D. Izzo, S. Ravo, G. Savino, dal poeta visivo S. Maria Martini e dal regista A. Neiwiller.
Si proponeva di rispondere alla situazione asfittica in cui versavano gran parte degli artisti, in particolare quelli più giovani o quelli over 35, che venivano esclusi dagli eventi artistici istituzionali. L’obiettivo era rilanciare un’azione che rovesciava la logica imperante, ed aprire gli studi al pubblico, agli amanti dell’arte, e ai critici, in un luogo dove l’arte si elabora e si produce. Nasceva così la manifestazione “Studi Aperti”. La risposta degli artisti, fu subito molto positiva, creando un “caso”. Alla fine degli anni ’90 una parte di quel gruppo (Ceraldi, Chierici e Savino) si ritrova a Roma e si ricompatta con altri artisti (S. De Santis, E. Grasso, C. Tedeschini, N. Spezzano) per rilanciare la stessa iniziativa. Nella sua ultima edizione 2006 l’apertura di 600 studi e la pubblicazione di una guida agli studi distribuita da “la Repubblica”
Alla luce di questo percorso artistico hanno deciso di partecipare al progetto DIVO C, perchè da sempre legati al concetto di fare rete e di condivisione, come dimostrato nell’esperienza della manifestazione “Studi Aperti”.
L’apertura dello spazio a Corviale è fissata per il 30 settembre 2020, con l’esposizione degli ultimi lavori del gruppo VirusArt sul tema: Quale arte oggi?
Con una visione futura, che risponde pienamente alla tematica di DIVO C Virus Art
Via Marino Mazzacurati, 89 – 00148 Roma

IGNAZIO MORTELLARO – Matṛ [मातृ] – Francesco Pantaleone – Milano

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Mimmo Caruso e Mauro Rombi – LA CITTA’ SOSPESA – spazio E_EMME – Cagliari

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Carlo Gajani (1929-2009) – Centro Studi della Didattica delle Arti – Bologna

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Rosita D’Agrosa – Luoghi del procedere – Cartavetra – Firenze

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Maddalena Arcelloni – Incredibly Close – Other Size Gallery – Milano

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Paolo Vegas – BIELLA LIVES – Silvy Bassanese Arte Contemporanea – Biella

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