Stefano Torrione – INTRA MONTES – Milano
INTRA MONTES
dal 25 settembre al 26 ottobre 2020 saranno visibili in via Dante fotografie di grande formato che hanno come soggetto la Valle d’Aosta e il suo patrimonio storico culturale
INTRA MONTES
dal 25 settembre al 26 ottobre 2020 saranno visibili in via Dante fotografie di grande formato che hanno come soggetto la Valle d’Aosta e il suo patrimonio storico culturale
Castello Campori, Soliera (Mo)
17 ottobre 2020 – 10 gennaio 2021
ARNALDO POMODORO
{sur}face
A cura di Lorenzo Respi
Inaugurazione: sabato 17 ottobre, ore 11.00
Il Castello Campori, simbolo storico-architettonico della Città di Soliera (Mo), conferma la propria vocazione al contemporaneo con Arnaldo Pomodoro. {sur}face, mostra personale di uno dei più grandi scultori viventi, le cui opere sono presenti in spazi aperti e collezioni pubbliche di tutto il mondo. Curata da Lorenzo Respi, membro del Comitato Scientifico della Fondazione Arnaldo Pomodoro, l’esposizione racconterà, dal 17 ottobre 2020 al 10 gennaio 2021, la personalità di un artista visionario che ha segnato profondamente la seconda metà del Novecento italiano. In occasione della mostra, nella piazza antistante il Castello, sarà installato l’Obelisco per Cleopatra, opera monumentale che per i successivi tre anni diventerà parte integrante del contesto urbano.
L’esposizione, promossa dal Comune di Soliera e dalla Fondazione Campori, con il contributo della Regione Emilia Romagna nell’ambito del bando straordinario per la rivitalizzazione dei centri storici, è prodotta da All Around Art in collaborazione con la Fondazione Arnaldo Pomodoro di Milano. L’inaugurazione si terrà sabato 17 ottobre alle ore 11.00 in Piazza Lusvardi, alla presenza dell’artista, del curatore, del sindaco del Comune di Soliera Roberto Solomita e del presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini.
Il titolo della mostra – Arnaldo Pomodoro. {sur}face – nasce da un gioco di parole fra il termine “superficie” (surface) e il termine “volto” (face), che ne evidenzia il doppio livello di lettura. La finalità del progetto è infatti quella di raccontare un aspetto inedito dell’arte di Arnaldo Pomodoro, l’uomo prima dell’opera, attraverso un percorso che affonda le proprie radici nelle esperienze teatrali iniziate sin dagli anni Cinquanta, luogo di ricerca e di grande libertà creativa, passando per l’Obelisco e le sculture degli anni Duemila, sino al bozzetto in bronzo dell’opera ambientale Ingresso nel labirinto (1995-2011) che, come scrive l’artista, è «una riflessione su tutto il mio lavoro: il gesto di riappropriazione e di recupero di un’attività artistica che ha attraversato i decenni della mia vita e ne costituisce una sorta di sintesi».
Attraverso due postazioni Gear VR i visitatori potranno entrare nel Labirinto, in un’esperienza multisensoriale in realtà virtuale di grande coinvolgimento e suggestione.
«I progetti scenici, le grandi opere e le installazioni ambientali – spiega il curatore Lorenzo Respi – sono le testimonianze tangibili che l’uomo-artista ha cercato instancabilmente la complessità della realtà nelle forme perfette, corrodendole con un potente segno informale, istintivo ma sempre razionale, in grado di svelare l’inganno dei sensi quando la vita è vissuta solo superficialmente. {sur}face è un viaggio in timelapse nell’interiorità di Arnaldo Pomodoro alla scoperta delle passioni che hanno stimolato la sua creatività e orientato il suo sguardo critico verso la vita e la storia. La maschera teatrale che indossa l’attore consegnando la ribalta al suo personaggio e il labirinto sotterraneo che disorienta avvolgendosi incessantemente su se stesso sono i confini di uno spazio mentale dentro cui Arnaldo Pomodoro fatica a delimitare il suo anelito di infinitezza, metafora di libertà e di serenità che ogni essere umano dovrebbe meritare. {sur}face è un’esperienza totale, spaziale e virtuale, analogica e digitale, per conoscere l’uomo».
Il percorso della mostra si articola in due parti, per un totale di sette sale espositive. La prima parte è dedicata alla messinscena per La passione di Cleopatra di Ahmad Shawqi sui ruderi di Gibellina (1989) e presenta i costumi di scena originali, i disegni preparatori e i bozzetti scenografici, oltre alle fotografie e ai video dello spettacolo. La seconda parte della mostra racconta la genesi di Ingresso nel labirinto, un’opera ambientale di circa 170 mq iniziata nel 1995 e costruita quasi interamente in fiberglass patinato con foglia di rame nei sotterranei dell’edificio ex Riva-Calzoni di Milano (già sede della Fondazione Arnaldo Pomodoro), attraverso i rilievi Untitled (fiberglass, 2005) e Continuum (bronzo, 2010) ed Ingresso nel labirinto, studio (bronzo, 2011-2020), realizzato appositamente per questa mostra ed esposto per la prima volta al pubblico al Castello Campori di Soliera.
Nell’ultima sala i visitatori potranno fare esperienza di Labyr-Into, una delle prime applicazioni immersive in Italia nell’ambito dell’arte contemporanea e la prima in assoluto dedicata ad un’opera di Arnaldo Pomodoro, basata sulla tecnologia Gear’VR’ e ‘Oculus’RifT. Il progetto, realizzato da Oliver Pavicevic e Steve Piccolo, costituisce una libera interpretazione di Ingresso nel labirinto, nella sua versione 3D, un’opera nell’opera, oltre che dentro l’opera.
L’Obelisco per Cleopatra, concesso in comodato d’uso gratuito al Comune di Soliera per tre anni, è un’opera di quattordici metri, progettata nel 1989 in riferimento alla messinscena della Cleopatra e realizzata nel 2008 in acciaio corten e bronzo. Le quattro facce verticali presentano una serie di segni emblematici e simbolici che rimandano ai geroglifici egizi e al segno informale. La diversità cromatica tra il fusto in corten arrugginito e gli inserti in bronzo patinato conferiscono solennità all’opera che connota profondamente lo spazio pubblico in cui è installata.
«La presenza magnetica dell’Obelisco per Cleopatra, che per tre anni abiterà la piazza di Soliera – spiega il sindaco Roberto Solomita – dà la misura immediata di quanto sia cruciale l’apertura ai linguaggi dell’arte contemporanea per consolidare l’identità culturale della nostra città. Grazie al percorso, intimo e straordinario, all’interno dell’opera di Arnaldo Pomodoro, il Castello Campori conferma la propria vocazione al contemporaneo, come luogo in grado di accogliere il visitatore e di accendere curiosità profonde».
Il progetto prevede, infine, l’allestimento di una sala interamente dedicata ai più piccoli, pensata ad “altezza di bambino” e dotata di supporti didattici audio e video, e visite guidate e laboratori didattici curati dal Dipartimento Educativo della Fondazione Arnaldo Pomodoro di Milano e realizzati in collaborazione con la Ludoteca “Il Mulino” di Soliera. Nel corso della mostra saranno quindi organizzate
visite guidate per gruppi di adulti, visite guidate per le famiglie (con piccoli laboratori) e visite guidate interattive rivolte alle scuole di ogni ordine e grado. Previa registrazione online, sarà inoltre possibile accedere ad attività interattive alla scoperta dell’opera ambientale Ingresso nel Labirinto, sviluppate all’interno del sito web della Fondazione Arnaldo Pomodoro e rivolte a tutti.
La mostra Arnaldo Pomodoro. {sur}face, realizzata con il supporto di Le Gallerie Shopping Center (main sponsor) e Granarolo, sarà visitabile presso il Castello Campori (Piazza Fratelli Sassi 2, Soliera) il sabato, la domenica e nei giorni festivi con orario 9.00-13.00 e 15.00-19.30. Ingresso gratuito. Nel rispetto della normativa vigente, saranno contingentati gli accessi; è pertanto consigliata la prenotazione (T. +39 059 568580, info@fondazionecampori.it). Catalogo All Around Art con testi di Arnaldo Pomodoro e Lorenzo Respi e ricco apparato iconografico.
Per informazioni: Fondazione Campori (T. +39 059 568580, info@fondazionecampori.it, www.fondazionecampori.it); All Around Art (M. +39 366 5232551, info@aaa-allaroundart.com, www.aaa-allaroundart.com). Per prenotare le visite guidate e i laboratori didattici: Ludoteca “Il Mulino” (T. +39 059 568587, ludoteca@fondazionecampori.it).
Nella sala consiliare del Comune di Soliera, in concomitanza con la mostra, sarà infine esposta l’opera di Emilio Isgrò, Open Up Arnaldo (2007), concessa in comodato d’uso gratuito triennale dalla Fondazione Arnaldo Pomodoro.
Mostra promossa da:
Fondazione Campori e Comune di Soliera
Con il contributo di:
Regione Emilia Romagna
Prodotta da:
All Around Art
In collaborazione con:
Fondazione Arnaldo Pomodoro
Main Sponsor:
Le Gallerie shopping center
Sponsor:
Granarolo
Scheda tecnica:
Arnaldo Pomodoro. {sur}face
A cura di Lorenzo Respi
Castello Campori, Piazza Fratelli Sassi 2, 41019 Soliera (Mo)
17 ottobre 2020 – 10 gennaio 2021
Inaugurazione: sabato 17 ottobre, ore 11.00
Orari di apertura: sabato, domenica e festivi ore 9.00-13.00 e 15.00-19.30; prenotazione consigliata
Ingresso gratuito
Catalogo All Around Art con testi di Arnaldo Pomodoro e Lorenzo Respi
Informazioni:
Fondazione Campori
T. +39 059 568580
info@fondazionecampori.it / www.fondazionecampori.it
www.facebook.com/SolieraCastelloArte/
www.instagram.com/castellosoliera/
All Around Art
M. +39 366 5232551
info@aaa-allaroundart.com / www.aaa-allaroundart.com
Prenotazioni visite guidate e laboratori didattici:
Ludoteca “Il Mulino”
T. +39 059 568587
Fondazione Campori
Uffici: Via Enrico Berlinguer 201 (Habitat) | Sede legale: Piazza della Repubblica 1 | 41019 Soliera (Mo)
T. +39 059 568580 | info@fondazionecampori.it | www.fondazionecampori.it
Uffici Stampa:
Ufficio stampa Comune di Soliera
T. +39 059 568557 / M. +39 347 1773273
ufficiostampa@comune.soliera.mo.it
CSArt – Comunicazione per l’Arte
T. +39 0522 1715142 / M. +39 348 7025100
Lara Facco P&C per Fondazione Arnaldo Pomodoro
Lara Facco
T. +39 02 36565133 / M. +39 349 2529989
il prossimo 25 settembre.
Riapre con due mostre a Torino il MEF – Museo Ettore Fico
a partire da venerdì 25 settembre, fino al 20 dicembre 2020
e festeggia i suoi primi sei anni di attività
Biglietto 5€ (più diritti di prevendita)
https://www.vivaticket.com/…/bigl…/lorem-live-a-v/152162
La Fondazione Ragghianti propone due mostre contemporanee che intendono indagare il periodo di grande fermento nell’arte italiana degli anni Sessanta, Settanta e Ottanta del Novecento, riscoprendo le figure di Cioni Carpi e Gianni Melotti, artisti poliedrici molto attivi rispettivamente a Milano e a Firenze.
Dal 3 ottobre al 6 gennaio 2021
tutti i giorni (lunedì escluso) dalle ore 10 alle 13 e dalle 15 alle 19 (ultimo ingresso: ore 18:30)
L’avventura dell’arte nuova | anni 60-80 Cioni Carpi | Gianni Melotti
è ideato per il Festival di Comunità di Cavriago che, per la sua sesta edizione – “Spazio all’immaginazione!” – sceglie l’arte per una ripartenza all’insegna della bellezza. L’evento, in programma per il 10 Ottobre, è a cura di Gaia Bertani e Nicla Ferrari, con la presentazione di Ivan Cantoni e segna ufficialmente l’apertura del Festival, che proseguirà fino all’8 Novembre 2020 con ricco programma di eventi collaterali.
IL MITO DI AFRODITE Mostra personale di William Papaleo
Palazzo Vecchio, Corso Umberto 81, Vibonati SA – 3 OTTOBRE 2020 ORE 17,00
Casale IL SUGHERO, Vibonati, 3 OTTOBRE, ORE 12,00, presentazione percorso storico e paesaggio culturale della quinta urbanità, Fontana di Afrodite e fertilità contemporanea
Attenti alla eccessiva in/operosità (Cattedra dell’Ateneo Nomade e Triangolare) Vibonati
Un artista, il mito di Afrodite a Vibonati ed il bastevole de Il Casale Il Sughero
di Pasquale Persico
Un tempo esistevano uomini talmente dediti all’arte da trascurare tutti i bisogni primari.
William Papaleo, artista, che arrivato al Casale Il Sughero di Vibonati, apprende che tra le mille passeggiate naturalistiche proposte da “Il Casale” vi è anche la possibilità di visitare una piscina naturale che tutti chiamano Fontana di Afrodite e durante la sua prima notte di dormiveglia immagina un viaggio nella Città Bastevole di Amedeo Trezza. Egli, fortemente ispirato dall’emozione ricevuta dall’immergersi nelle acque del Geosito Unesco dove è segnalata la piccola cascata che da vita alla piscina di Afrodite, da quella notte ha difficoltà a fermare la sua mente creativa.
La parola bastevole gli era tornata in mente a proposito del paesaggio che lo circondava e da quel momento non smise di disegnare ed inseguire l’emozione del nuovo guardare, sottraendo i colori ed i segni non essenziali.
Il bastevole del suo atto creativo diventa racconto di emozioni erotiche dove il visivo della fontana viene reiterato negli incontri con altri luoghi di grande attrazione paesaggistica. Scompare Afrodite rimane l’eros dell’artista.I nuovi paesaggi presentati in sequenza emotiva non dimenticano mai l’emozione iniziale e le opere rappresentate nella mostra a Maratea, galleria Maratecontemporanea e a Vibonati, Palazzo Vecchio, diventano partitura dell’anima.
La pittura del paesaggio diventa l’arte dell’aggiungere e del sottrarre gli elementi che lo compongono: appaiono suoni senza il sonoro e armonie dello sguardo lungo. Una melodia del bastevole appare come intervallo del colore, il silenzio e la voce del segno, diventano canto e controcanto, con consonanze e dissonanze della sua arte fatta di petali e fioriture di colori. Tutti questi elementi sono costituiti in canoni applicativi, a loro volta generatori di equilibri mutevoli. L’agire di questi equilibri compone la rappresentazione. Produrre volontariamente significati e sensazioni organizzando segni e silenzi dei colori, significa correlare aritmeticamente le frequenze visive per dipanare messaggi che hanno generato l’esperienza soggettiva diventata una categoria della percezione, capace di veicolare e comunicare emozioni specifiche. La mostra divisa in più luoghi è un invito al viaggio nel Golfo di Policastro, dove Afrodite, associata a una delfina che danza nel mare prima di accompagnarci alla fontana, ci offre una definizione cognitiva dei luoghi che descrive come rappresentazione interiore: questa definizione è influenzata dalla memorizzazione dei vari aspetti dell’esperienza di esercitare tutti i sensi dell’emotività del viaggio. In ogni caso la rappresentazione visiva, dell’artista, questa volta è Bastevole non solo a se stessa, ma produce linguaggi di decodificazione del presente connessi a paradigmi di conoscenza del reale.
Info: 330685875- 3421915423- 3391965866
DNA Marateacontemporanea
Raffaele Iannone