Chun Kwang Young – Times Reimagined alla Hanji House progettata dallo studio Stefano Boeri Architetti – Biennale di Venezia

Evento Collaterale della 59. Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia

La mostra Times Reimagined dell’artista coreano Chun Kwang Young al Palazzo Contarini Polignac di Venezia, sarà ospitata nella Hanji House, progettata da Stefano Boeri Architetti e visibile dal Canal Grande

Progettato dallo studio Stefano Boeri Architetti specificatamente per questo luogo, Hanji House è il padiglione introduttivo alla mostra Times Reimagined, che ospita 40 grandi rilievi in carta di gelso, sculture e installazioni dell’artista coreano Chun Kwang Young, un vero e proprio “laboratorio multidisciplinare”, presso il Palazzo Contarini Polignac, a Venezia.

“Hanj” è il nome che viene dato a una specifica tipologia di carta tradizionale coreana ricavata dal gelso, conosciuta anche come la “carta dei mille anni” per la sua grande resistenza. E anche lo strumento di creazione prediletto da Chun, che lo trasforma – con simbolismo storico e culturale – in creature metamorfiche che ricordano esseri viventi o scene spettacolari.

Installata nei giardini del Palazzo, con vista sul Canal Grande, la Hanji House è una struttura architettonica in legno, che rappresenta un modello di paper-tree architecture e che, da lontano, diventa una “lanterna di luce”. Il progetto è ispirato dall’atto, giocoso e allo stesso tempo meditativo del piegare la carta in un numero infinito di modi. La forma ricorda infatti le antiche pratiche dell’Asia orientale di origami e tangram, oltre alle tradizionali case coreane e giapponesi, basate su una semplice modularità geometrica. In questo caso, l’oggetto è costituito dalla semplice combinazione di volumi: quattro piramidi in cima a un parallelepipedo definiscono al centro una superficie planare a forma di rombo regolare.

Dall’esterno, l’involucro conferisce alla Hanji House l’aspetto di un oggetto prezioso e insieme originale, un faro per illuminare sia la splendida architettura rinascimentale in cui si trova che le opere d’arte che lo circondano.

All’interno della Hanji House, un’installazione artistica interattiva in tempo reale è stata sviluppata dal media artist Calvin J. Lee. Lee ha trasformato in forma virtuale i pacchetti hanji triangolari creati dall’artista Chun Kwan Young. L’ambiente tranquillo all’interno della Hanji House offre uno spazio immersivo per i visitatori per rilassarsi ed esplorare le opere di Chun.

Chun Kwang Young lavora da 30 anni sul tema dell’interconnessione tra gli esseri viventi e i valori socio-ecologici delle loro relazioni. In ecologia, l’interconnessione è un fattore assoluto per la riproduzione e la sopravvivenza di tutti gli esseri viventi, essenziale per garantire la biodiversità e migliorare la sostenibilità in qualsiasi condizione avversa.

La Hanji House sarà aperta al pubblico dal 23 aprile al 27 Novembre 2022.

L’inaugurazione ufficiale di Chun Kwan Young: Times Reimagined e Hanji House prevede un Academic Forum giovedì 21 aprile 2022 alle ore 14, e la cerimonia di apertura alle ore 19.

Forum accademico: The Art and Built Environment in the Age of Ecological Crisis

Sullo sfondo delle esperienze umane di diversità tecnologica, convenienza e illusione utopica del futuro, in contrasto con la rapida contrazione della biodiversità e lo sconcertante squilibrio ecologico, filosofi, artisti, architetti, attivisti ambientali, critici e curatori saranno riuniti per proporre piani costruttivi per rispondere ai momenti critici attuali. Interverranno Stefano Boeri, Otobong Nkanga, Choe Jaechun, Sam Bardaouil, Li Xiangning, Andrew Brewerton, Lucia Pietroiusti, Jean-Marie Gallais.

Promosso da: Fondazione Boghossian

Sostenuto da: Museum Ground, Interart Channel

Durata della mostra: 23 aprile – 27 novembre 2022

Anteprima per la stampa: 20 – 22 aprile, 2022

Forum accademico: 14:00, 21 aprile 2022

Cerimonia di apertura: 19:00, 21 aprile 2022

Luogo: Palazzo Contarini Polignac, Dorsoduro 874, Venezia

Sito web: www.timesreimagined.com

Instagram: @timesreimagined

Curatore: Yongwoo Lee

Consulente curatoriale: Manuela Lucà-Dazio

Stefano Boeri Architetti
Founding Partner:
Stefano Boeri

Project leader: Anastasia Kucherova

Contatti stampa:

Rhiannon e Camille, Pickles PR

rhiannon@picklespr.com

camille@picklespr.com

Biografie

Chun Kwang Young, artista

Nato in Corea del Sud, Chun Kwang Young (nato nel 1944) è un artista che lavora da circa 30 anni sul tema dell’interconnessione tra gli esseri viventi e i valori socio-ecologici delle loro relazioni. Ha studiato alla Hong-Ik University in Corea e ha ricevuto il suo MFA dal Philadelphia College of Art. Chun è stato nominato artista dell’anno dal Museo Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Seoul e ha ricevuto il Premio Presidenziale nel 41° Premio Coreano di Cultura e Arte dal Ministero della Cultura. Chun ha tenuto circa 40 mostre personali, tra cui quelle al Brooklyn Museum, New York (2018), Museum De Reede, Anversa (2017), Villa Empain, Fondazione Boghossian, Bruxelles (2017), Knoxville Museum of Art, Tennessee (2011), Mori Arts Center, Tokyo (2009), Aldrich Contemporary Museum, Connecticut (2008), The National Museum of Contemporary Art, Corea (2001), ecc. Le sue opere si trovano nelle collezioni del British Museum, Victoria & Albert Museum di Londra, KUNST Museum Bonn, Yale University Art Gallery, M+ Museum, Hong Kong, National Gallery of Australia, The Leeum Samsung Museum, Seoul, Rockefeller Foundation, New York, tra gli altri.

Stefano Boeri, architetto

Stefano Boeri, architetto e urbanista, è professore di Urbanistica al Politecnico di Milano. È stato curatore di mostre internazionali di architettura, tra cui Shanghai Urban Space Art Season 2017 e São Paulo Calling. È stato membro della Consulta dell’Architettura per Expo 2015, Assessore alla Cultura, Moda e Design del Comune di Milano (2011-2013) e membro del comitato scientifico delle Gallerie degli Uffizi di Firenze (2015-2018). A Milano, dal 2017, è ideatore e direttore artistico della Milano Arch Week promossa con il Comune di Milano. Da febbraio 2018 è presidente della Fondazione La Triennale di Milano. Il lavoro dello studio Stefano Boeri Architetti spazia dalla produzione di visioni e architetture urbane all’interior e product design, con una costante attenzione alle implicazioni geopolitiche e ambientali dei fenomeni urbani. Tra le principali opere di Stefano Boeri il Bosco Verticale di Milano ha ricevuto l’International Highrise Award (2014) e il Best Tall Building Worldwide (2015), ed è stato riconosciuto come un punto di riferimento mondiale nell’architettura contemporanea.

Yongwoo Lee, curatore

Yongwoo Lee è uno storico dell’arte e curatore. È stato il direttore esecutivo dello Shanghai Himalayas Museum e il direttore artistico fondatore dello Shanghai Project. Lee è stato il direttore fondatore della Biennale di Gwangju iniziata nel 1995, e il presidente della Fondazione della Biennale di Gwangju. È stato il presidente della International Biannual Association (IBA). Lee ha curato numerose mostre, tra cui Dansaekhwa (Palazzo Contarini Polignac, Venezia), Nam June Paik Retrospective (National Museum of Modern and Contemporary Art, Seoul), Film and Video since 1980s (Shanghai Himalayas Museum), The Flower of May (Gwangju Museum of Art). È stato professore dell’Accademia di Belle Arti dell’Università di Shanghai e dell’Università della Corea. È autore di libri come Information and Reality, Nam June Paik, On Video Art.

Manuela Lucà-Dazio, consulente curatoriale

Manuela Lucà-Dazio ha una laurea in architettura e un dottorato in storia dell’architettura. È direttore esecutivo della Pritzker Architecture Foundation e consigliere della LUMA Foundation di Arles, Francia. Dal 2009 al 2019 è stata Direttore Generale del Dipartimento Arti Visive e Architettura della Biennale di Venezia, dove è stata anche responsabile dell’organizzazione tecnica e della produzione delle Mostre Internazionali. In precedenza, è stata responsabile del progetto di restauro e dell’allestimento permanente del Museo Ebraico di Roma, Italia, dal 2000 al 2009. Dal 1996 al 1999 ha fatto parte dello studio di architettura incaricato del restauro e dell’allestimento permanente del Museo Nazionale di San Martino a Napoli.