Claudia Andujar: La lotta Yanomami – Triennale Milano

Claudia Andujar: La lotta Yanomami
17 ottobre 2020 – 7 febbraio 2021
Triennale Milano

Triennale Milano e la Fondation Cartier pour l’art contemporain presentano la più vasta esposizione mai dedicata all’opera fotografica e all’attivismo della grande artista brasiliana Claudia Andujar che, fin dagli anni Settanta, dedica la sua vita alla fotografia e alla difesa degli Yanomami, popolazione amerindia tra le più importanti dell’Amazzonia brasiliana. In un momento in cui il territorio degli Yanomami è minacciato da un’imponente invasione di cercatori d’oro, alla quale si aggiunge il diffondersi del Covid-19, l’esposizione Claudia Andujar: La lotta Yanomami assume una particolare risonanza in un contesto di crisi umanitaria e ambientale incalzante.

“ Sono connessa agli Indiani, alla terra, alla lotta per i diritti fondamentali. Tutto questo mi commuove profondamente. Ogni atomo è essenziale. Forse ho sempre cercato la risposta al significato della vita in quella essenzialità. E fui condotta là, nella giungla dell’Amazzonia, proprio per questo motivo. È stato uno stimolo. Alla ricerca di me stessa. ”
Claudia Andujar

L’esposizione
Frutto di molti anni di ricerca negli archivi della fotografa, l’esposizione, curata da Thyago Nogueira, Direttore del Dipartimento di fotografia contemporanea dell’Instituto Moreira Salles in Brasile, presenta l’opera di Claudia Andujar attraverso più di 300 fotografie in bianco e nero o a colori—tra cui numerosi inediti—, un’installazione audiovisiva, documenti storici, nonché i disegni e un filmato realizzati dagli artisti yanomami.

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BIO

Claudia Andujar

Nata nel 1931 a Neuchâtel, in Svizzera, Claudia Andujar vive oggi a San Paolo del Brasile. Dopo l’infanzia trascorsa in Transilvania, durante la Seconda guerra mondiale arriva con la madre in Svizzera, per sfuggire alle persecuzioni naziste nell’Europa orientale. Il padre, ungherese di religione ebraica, è deportato a Dachau dove muore come la maggior parte della sua famiglia.
Dopo la guerra, Claudia Andujar emigra negli Stati Uniti e, nel 1955, si trasferisce definitivamente in Brasile, dove inizia la sua carriera di artista e fotoreporter, prima di diventare attivista. “ Sono cresciuta in Transilvania. Ho perso mio padre e l’intero ramo paterno della mia famiglia, tutti deportati e uccisi nei campi di concentramento nella Seconda guerra mondiale. Nel 1955 mi sono trasferita in Brasile e ho cominciato a usare la fotografia come mezzo per intessere rapporti con gli altri. Il mio lavoro con gli Yanomami ha avuto inizio nei primi anni Settanta. Sono diventati ben presto la mia seconda famiglia. Ho imparato a conoscerli nel tempo e mi sento straordinariamente vicina a loro. Quando mi sono resa conto delle minacce che gravavano
sul di loro, ho deciso di dedicare il mio tempo ad aiutarli a ottenere la delimitazione del territorio che occupavano, affinché fosse riconosciuto ufficialmente dal governo brasiliano. Dopo molti anni di lotta, i nostri sforzi sono stati ricompensati. Questa mostra rappresenta una parte importante del mio lavoro con gli Yanomami. Purtroppo, le loro terre sono state invase ancora una volta da 20.000 cercatori d’oro. È essenziale continuare ad attirare l’attenzione sui pericoli a cui gli Yanomami sono esposti.
Spero che la mia mostra possa in qualche modo contribuire. ”
Claudia Andujar

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Triennale Milano e Fondation Cartier pour l’art contemporain di Parigi hanno avviato una collaborazione della durata di otto anni che, tra le altre iniziative, prevede la presenza di Fondation Cartier all’interno degli spazi espositivi del Palazzo dell’Arte.

Questa collaborazione rappresenta un’inedita forma di partenariato tra due istituzioni culturali europee che, pur avendo origini, statuto giuridico e nazionalità diversi, condividono la stessa visione della cultura e della creazione artistica contemporanea.

Sia Triennale Milano che Fondation Cartier sono infatti storicamente caratterizzate da una proposta multidisciplinare e internazionale che spazia dall’arte contemporanea all’architettura, dal design alle performing arts, dalla moda al cinema, dalla scienza alla filosofia, con una costante  attenzione ai temi e alle urgenze del dibattito contemporaneo.

Triennale Milano e Fondation Cartier hanno scelto una collaborazione a lungo termine—anziché singoli progetti temporanei—con la convinzione che il tempo sia oggi, in un momento così difficile e incerto nella storia dell’umanità, una condizione necessaria alla ricerca di nuove visioni e prospettive.

Per questa ragione, nei prossimi anni Triennale Milano e Fondation Cartier svilupperanno a Milano, a Parigi e nel mondo una serie di progetti condivisi. Un programma denso di attività espositive che saranno sempre accompagnate da interventi di performing arts, conferenze e dibattiti.

Insieme ad artisti, progettisti e scienziati, Triennale Milano e Fondation Cartier sperimenteranno una nuova forma di Geo-cultura, fluida ma radicata nei valori comuni alle due istituzioni; una Geo-cultura generativa, che porterà le mostre e le idee nate a Milano e a Parigi a percorrere il mondo.