Cleo Fariselli in mostra a Milano
Cleo Fariselli in mostra a Milano alla Collezione Giuseppe Iannaccone
Collezione Giuseppe Iannaccone
presenta
IN PRATICA 7: CLEO FARISELLI
HYDRIA
Dal 7 aprile al 12 luglio 2019
Inaugurazione
Sabato 6 aprile dalle ore 10.00 alle ore 17.00
Sabato 6 aprile 2019 inaugura, nello studio legale dell’avvocato Giuseppe Iannaccone, negli stessi spazi in cui è conservata parte della sua collezione d’arte, il settimo appuntamento del progetto IN PRATICA, dedicato a Cleo Fariselli.
Dopo le presentazioni di Davide Monaldi, Luca De Leva, Andrea Romano, Beatrice Marchi, Giovanni Iudice e di un progetto dedicato a dieci giovani artisti albanesi realizzato in collaborazione con ART HOUSE di Adrian, Melisa e Zef Paci; IN PRATICA prosegue nel suo intento di proporre, attraverso il susseguirsi di piccole mostre, un continuo confronto tra le opere degli artisti già consacrati nel panorama internazionale presenti in Collezione e quelle di artisti emergenti di talento, anche se talvolta ancora poco conosciuti dal grande pubblico, invitati per l’occasione a concepire progetti site-specific.
Filo conduttore di HYDRIA sarà l’acqua, elemento fortemente ricorrente nell’immaginario di Cleo Fariselli.
“Mi capita spesso di sognare l’acqua, a volte come un mare calmo, una pioggia imminente, un fiume impetuoso, un lago oscuro e così via” spiega Cleo Fariselli “negli anni ho imparato a interpretare il suo aspetto mutevole come spia dei movimenti più profondi del mio mondo interiore, ed è sempre stato per me oggetto di ispirazione, riflessione e di auto-analisi. Mi interessa esplorare questo tema non solo in chiave introspettiva e auto-analitica ma anche come paradigma estetico e metaforico della contemporaneità.
L’immagine contemporanea dell’acqua è trasparente, cristallina; dall’estetica delle nuove interfacce tecnologiche che ne propongono seducenti rappresentazioni, all’acqua in bottiglia nelle réclame di uno stile di vita salutista e up-to-date, quest’acqua infallibilmente limpida, senza ombre, incarnazione di una perfetta chiarezza, è domata, epurata di ogni mistero e, in ultima istanza, di ogni vitalità.”
L’intenzione concettuale della mostra è quella di “restituire all’acqua il suo aspetto mutevole, la sua capacità generativa, il suo lato affascinante, misterioso e conturbante.”
“Fin dalle prime visite della collezione” racconta l’artista “ho immaginato l’ufficio dell’avvocato con le sue finestre affacciate sulla fontana di Piazza San Babila, come la cabina di una nave”.
Una serie di inedite sculture dialogheranno con dei dipinti che per la prima volta faranno il loro “debutto ufficiale” in una mostra di Cleo Fariselli. Questo medium infatti, utilizzato da Cleo per formare la sua vocazione artistica, era stato poi abbandonato, ma ora, forse stimolata anche dalle opere della Collezione Giuseppe Iannaccone, i dipinti prenderanno forma e si inseriranno tra le sculture in ceramica realizzate con la tecnica giapponese del Raku. Una tecnica che ricalca parti anatomiche dell’artista che paiono “oggetti fuori dal tempo, in bilico tra l’umano e il naturale. Nascono dalla suggestione dei volumi del mio corpo immaginati come ambienti vuoti, nei quali aggirarmi, o strumenti di visione, nei quali perdersi con l’occhio”.
“Cleo” raccontano l’Avvocato Giuseppe Iannaccone e la curatrice Rischa Paterlini “con le sue opere cariche di suggestioni, rimandi ed esperimenti materici, ci parla di una profonda relazione con il mondo, attraverso il suo sguardo rivolto prima alla sua realtà interiore e poi a quella circostante, un rapporto continuo tra corpo, gesto, mente e inconscio. Le sue sculture, dalle forme imprecisate, che non esaudiscono mai del tutto il bisogno dello spettatore di attribuirgli un significato, ci portano in una dimensione diversa, eclettica, indefinita e talvolta seducente”.
La mostra di Cleo Fariselli, che sarà accompagnata da un catalogo distribuito gratuitamente edito da MadeinTemp, sarà visitabile nello studio legale dell’avvocato Giuseppe Iannaccone dall’7 aprile al 12 luglio 2019, solo su appuntamento, per piccoli gruppi di persone.
Cleo Fariselli in mostra a Milano
Opening sabato 6 aprile solo su invito e prenotazione fino ad esaurimento posti.
Prenotazione sempre obbligatoria al solo indirizzo email:
info@collezionegiuseppeiannaccone.it
www.collezionegiuseppeiannaccone.it
Per maggiori informazioni, materiali e immagini:
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COLLEZIONE GIUSEPPE IANNACCONE
c/o Studio Legale Avvocato Giuseppe Iannaccone e Associati
Corso Matteotti 11 – 20121 Milano
t. +39 027642031
f. +39 0276420333
info@collezionegiuseppeiannaccone.it
Collezione Giuseppe Iannaccone
La Collezione Giuseppe Iannaccone ha una genesi e una crescita del tutto particolare, il corpus di opere riunite a partire dalla fine degli anni Ottanta, è modellata fortemente sullo spirito del collezionista che ha cercato nei dipinti,
nelle sculture, nei disegni, nella fotografia e nel video dei sentimenti di umanità forti, quasi gridati, veri. Così la ricerca lo ha portato a scoprire l’arte tra le due guerre di Corrente, delle Scuola Romana e dei Sei di Torino, e di tutta una serie di pittori fortemente volubili alle sensazioni, alle emozioni che tramutavano in arte. In queste opere il colore parla, si esprime e i soggetti chiosano la realtà quotidiana.
Con la stessa attitudine l’avvocato Giuseppe Iannaccone si è approcciato all’arte contemporanea arricchendo così la sua collezione di opere degli artisti internazionali più promettenti, da Luigi Ontani a Micheal Borremans, da Andrea Bowers a Nicole Eisenman, da Shirin Neshat a Pietro Roccasalva, da Nan Goldin a Lynette-Yadom Boakye, da Allison Katz a Imran Qureshi, da Marinella Senatore a Francesco Gennari fino ai più giovani Toyin Ojih Odutola e Katia Seib, estendendo la sua ricerca anche alla video-arte acquisendo opere di Nathalie Djurberg, Adrian Paci e Regina Jose Galindo.
Un rapporto del tutto particolare, invece, lega il Collezionista Giuseppe Iannaccone alla performance che grazie alla bravura del giovane artista Roberto Fassone ha preso vita, per la prima volta, all’interno dello studio nell’autunno del 2017. “Una di queste storie è vera” è stato un surreale tour nella Collezione Giuseppe Iannaccone, un percorso di aneddoti e coincidenze; un racconto che inizia in un sogno e prosegue in una piccola cittadina svedese, passa per segreti nascosti in una torta, bronzee ragazze portafortuna, bugie, copie di bugie, memorie, profumi, cuori che battono ogni mille anni e biblioteche senza parole. Una sola storia vera e altre sedici in bilico tra il possibile e l’improbabile, l’incredibile e il plausibile, la realtà e la finzione.
Lo segue e lo sostiene tenacemente in questa sua missione da molti anni Rischa Paterlini che, formatasi e cresciuta al suo fianco, oggi è diventata perfetta interprete della sua visione e custode della sua più grande passione: l’arte.
Cleo Fariselli nasce a Cesenatico (FC) nel 1982, vive e lavora a Torino. Dopo studi di teatro si laurea all’Accademia di Brera nel 2007, completando la sua formazione con artisti internazionali del calibro di Jimmie Durham, Liliana Moro, Rirkrit Tiravanija e The Otholit Group. Il suo percorso artistico negli ultimi anni è andato focalizzandosi sulla scultura, con un taglio eclettico e sperimentale che combina concettualità a una dimensione esperienziale. Le sue opere sono state esposte a Palazzo Reale di Milano, alla Biennale di Praga, al Museo Pecci di Prato e a Palazzo Fortuny nel 2017 per la grande mostra Intuition a cura di Axel Vervoordt. Nel 2018/19 torna a Palazzo Fortuny per la grande collettiva FutuRuins, a cura di Daniela Ferretti e Dimitri Ozerkov con Dario Dalla Lana.