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Giovedì 25 gennaio 2024, ore 17.00
Il caso delle Morfinomani di Serafino Macchiati
nell’ambito della Belle Époque dei “Paradisi artificiali”
4° PUNTATA
del CALENDARIO CULTURALE 2023/2024
Tra Simbolismo e Spiritismo
Il caso europeo di Serafino Macchiati
dall’impresa Alinari all’illustrazione del romanzo psicologico
promosso e organizzato da
Comune di Collesalvetti
ideato e curato da
Francesca Cagianelli
AUDITORIUM
della PINACOTECA COMUNALE CARLO SERVOLINI
Villa Carmignani, via Garibaldi, 79 – Collesalvetti
info
392 6025703 e 0586 980251/252
pinacoteca@comune.collesalvetti.li.it
www.comune.collesalvetti.li.it
IN OCCASIONE DELL’EVENTO
I VISITATORI RICEVERANNO
UNA COPIA GRATUITA DEL CATALOGO
L’Amministrazione Comunale di Collesalvetti ha il piacere di annunciare la 4° Puntata del Calendario Culturale 2023/2024, Tra Simbolismo e Spiritismo. Il caso europeo di Serafino Macchiati dall’impresa Alinari all’illustrazione del romanzo psicologico, promosso e organizzato dal Comune di Collesaletti, ideato e curato da Francesca Cagianelli, con l’obiettivo di dilatare ulteriormente gli orizzonti tematici e iconografici della mostra Serafino Macchiati: Moi et l’autre. Le frontiere dell’impressionismo tra euforia Belle Epoque e drammi della psiche, e potenziare l’offerta didattica della Pinacoteca Comunale Carlo Servolini.
Le finalità scientifiche coincidono in quest’occasione con l’indagine dedicata dai curatori delle diverse puntate del Calendario all’intreccio tra simbolismo e spiritismo, attraverso un ventaglio di proposte scientifiche interdisciplinari, fortemente proiettate nel serbatoio sconfinato della letteratura del decadentismo europeo e del dilagante boom dell’illustrazione libraria, ma rivolte al contempo a contaminare di inedite sfumature la sondatissima stagione della Belle Epoque, evidenziandone stavolta il lato oscuro, ovvero quel deflagrante innesto da una parte con il fenomeno della psichiatria e dall’altra con l’exploit delle teorie medianiche.
Giovedì 25 gennaio 2024, ore 17.00, sarà la volta della Conferenza di Emanuele Bardazzi, storico dell’arte, dal titolo Il caso delle Morfinomani di Serafino Macchiati nell’ambito della Belle Époque dei “Paradisi artificiali”, coincidente con la 4° Puntata del Calendario colligiano.
Sotto i riflettori dell’ultima puntata corre l’approfondimento che ruota attorno al dipinto Morfinomani, presente in mostra tra i capolavori del periodo parigino di Macchiati. Forse concepita come illustrazione di un romanzo, l’opera costituisce, a prescindere dalla finalità, l’affondo sagace dell’artista su uno dei temi più controversi della Belle Époque che sotto l’euforia spumeggiante della ville spectacle e la corsa irrefrenabile, sia da parte della società benestante e oziosa che della bohème squattrinata e controcorrente, ai luoghi d’intrattenimento, di svago e di piacere, celava un oscuro male di vivere che faceva riemergere lo Spleen baudelariano e veniva affogato spesso nel consumo incosciente di alcol e di stupefacenti.
La morfina, al tempo ritenuta droga diffusa soprattutto tra le donne, sia benestanti che derelitte, fu al centro di diverse opere pittoriche eseguite da artisti di rilievo come Santiago Rusiñol, pittore, scrittore, drammaturgo e giornalista spagnolo protagonista dei circuiti più significativi di Montmartre.
L’assenzio, alcolico ad alta gradazione, chiamato in causa da un altro dipinto di Macchiati raffigurante il poeta Paul Verlaine al caffè Procope, del quale il catalogo della mostra chiarisce per la prima volta la data in base alla pubblicazione nella rivista “Je sais tout”, offre l’occasione per rivelare la fortuna iconografica della bevanda, denominata allora la fèe vert, attraverso l’appeal seduttivo dei manifesti pubblicitari e la sua evocazione nei dipinti dei più grandi artisti del tempo, quali Degas, Toulouse-Lautrec e Van Gogh, e contribuirà ad indagare la ritrattistica dello stesso Verlaine al tramonto della vita, eletto a icona malinconica e struggente del dérèglement dai più vari pittori e incisori.