Apre il 16 Aprile 2024 la prima grande mostra internazionale dell’esclusivo e radicale Movimento per le arti disabili del Regno Unito, che mette in mostra sette dei principali artisti disabili radicali di questo movimento artistico che ha scosso il mondo e che ha contribuito a ottenere diritti per le persone disabili, creando in contempo una grande e importante produzione artistica attorno a questi temi..
L’obiettivo della mostra principale di CREA del 2024 è quello di cambiare il modo in cui guardiamo le persone disabili, mettendole al potere anziché trattarle con pietà.
La mostra, supportata dal British Council e dall’Arts Council, trasmette l’entusiasmo e la creatività del Movimento DAM, con podcast e pubblicazioni previsti durante i sette mesi di esposizione. Inoltre la Graphic Novel Crip Arte Spazio che mostra il DAM ha fatto esplodere Venezia e ha vinto il Leone d’Oro. “ CRIP ARTE E SPAZIO: THE DAM IN VENICE” trasmette l’assoluta esuberanza, gioia ed esplosione creativa del forte movimento DAM.
Curata da David Hevey con il design espositivo di Nina Shen, le oltre 20 opere sono incorniciate da enormi, spiritosi e straordinari striscioni di protesta, imponenti strisce di fumetti che descrivono la storia del DAM, e giganteschi schermi cinematografici che mostrano film sugli artisti diretti da David. Anche con la nostra graphic novel Crip Arte Spazio, che mostra il DAM che fa esplodere Venezia e vince il Leone d’Oro, CRIP ARTE SPAZIO: THE DAM IN VENICE trasmette l’assoluta esuberanza, gioia ed esplosione creativa del grande Movimento DAM.
Oltre alle opere degli artisti Terence Birch, Tony Heaton OBE, Jameisha Prescod, Abi Palmer, Ker Wallwork, Tanya Raabe-Webber, Jason Wilsher- Mills e Keith Armstrong, ci saranno podcast e pubblicazioni durante i sette mesi della mostra.
◉ CYFEST 15: Vulnerability La seconda mostra che inaugura sempre il 16 aprile si inserisce in una una di mostre itineranti ospitate in tutto il mondo presso importanti istituzioni culturali e pubbliche. CYFEST 15 si è svolto a Yerevan, Armenia e Miami, USA, nel 2023, e proseguirà a Venezia, Italia, nel 2024. (Anti) fragilità degli spazi biologici, sociali e cibernetici, memorie personali ed immaginazione scientifica, la riproduzione della pioggia e la capacità della natura di essere agente creativo, la connessione tra modelli di maglieria e una complessa procedura matematica come il set di Mandelbrot, tutto converge nella nostra nuova grande mostra collettiva da CREA e coinvolgerà gli artisti Samvel Baghdasaryan, Ludmila Belova, Max Blotas, Alexandra Dementieva, Alexey Dymdymarchenko, Yvetta Fedorova, Anna Frants, Elena Gubanova & Ivan Govorkov, Irina Korina, Natalia Lyakh, Anne Marie Maes, Phill Niblock & Katherine Liberovskaya, Tuula Närhinen, Nao Nishihara, Fabrizio Plessi, Mariateresa Sartori, Monica Naranjo Uribe, Where Dogs Run.
Curated by Anna Frants, Elena Gubanova, Silvia Burini, Alexandra Dementieva.
E’ il terzo appuntamento da CREA dal 16 aprile. La mostra, curata da Alena Stetsiukevich, provoca una riflessione sulla difficile perdita della propria identità come conseguenza del distacco dalla propria cultura nativa. Scava nel profondo desiderando un posto sicuro da chiamare casa, che sia dentro di sé o nel mondo come regno fisico. Esamina la trasformazione interiore che traspare come conseguenza dell’affrontare le sfide globali e le circostanze che impongono individui ad abbandonare la propria terra d’origine in cerca di un senso di appartenenza.
Con le opere di due artisti internazionali, Lidia Russkova-Hasaya e Timofey Kolesnikov, la mostra cattura l’essenza della nostalgia di casa in un pensiero molto provocatorio. Attraverso vari mezzi, come la fotografia, l’installazione, e la videoarte, entrambi gli artisti esplorano le profondità di questo sentimento, offrendo una prospettiva unica sull’esperienza umana.
Stallmann Galleries e POV Contemporary collaborano a Venezia per presentare il loro primo progetto comune, L’intervento apre le porte dello studio di Daniel Spivakov da CREA e propone, dal 16 al 21 aprile, il dialogo tra differenti artisti internazionali provenienti da Londra, Berlino. Kiev, New York. Pittura, scultura e fotografia di artisti emergenti e strutturati quali Mino, lo stesso Daniel Spivakov, Victoria Pidust, Pegasus Product, Matthew Murphy, Antonio Lanna, Alex Müller, Sam Cherof
La giornata di apertura del 16 aprile sarà correlata e arricchita da un fitto programma di performance e talk curato da Sara Bizai, Victoria Fedeeva, Filippo Vane e Gaia De Santi che coinvolgerà artisti e curatori delle varie mostre e non solo attorno al tema dell’equilibrio e della fragilità.
Tra questi menzioniamo la tappa di The Ballad of Human Mutations dell’artista Aliteia e a cura di Alisia Viola. L’artista porta da Crea un momento di “pura esperienza”. Lo spettatore è chiamato a camminare privo delle proprie certezze oramai considerate scontate, ovvero vista ed equilibrio. Accompagnati da dei performer con Charcot-Marie-Tooth – la malattia ereditaria degenerativa rara tra le più diffuse – nonché volontari dell’associazione ACMT-Rete, il pubblico è invitato a vivere la propria ballata. Il tappeto rosso veneziano viene ribaltato per essere il tappeto della fragilità come nuovo valore sociale sia estetico che esperienziale. La performance di The Ballad diventa così un pronao che mette lo spettatore in condizioni di aprirsi verso le tematiche del diverso e accoglierle come primaria forma dell’essere umano.
Antonio Irre presenta la performance e video-installazione Do Not Feed Wild Animals, una riflessione sulla città di Venezia attraverso la figura del gabbiano reale. Simbolo di libertà attraverso i secoli, il “cocai” è oggi perfettamente ambientato nelle vie commerciali di Venezia, dove si è specializzato nel rapace cleptomane furto aereo di tramezzini, pizzette e cornetti. Ispirato a “I like America and America likes me” di Joseph Beuys, la performance è un augurio alla città, affinchè torni ad essere un simbolo di libertà e di connessione oltre i mari. Con Gáspár Boti e Vittorio Tommasi. Dal 16 al 20 aprile negli spazi CREA sarà inoltre visibile l’installazione omonima realizzata insieme al fotografo Ioan Pilat..
Beatrice Donda porterà la proiezione della performance Not a Cookbook eseguita il 22 Giugno 2023 all’interno della Galleria MLZ Art Dep di Trieste. L’intervento si focalizza sull’esplorazione del flusso di coscienza nel processo creativo di un’opera.
Un letto al centro della scena in quanto simbolo tangibile del luogo in cui l’artista ha trascorso il tempo nella stesura del suo libro d’artista. Una raccolta di poesie nata nel 2019 e conclusasi nel 2022, il primo di una trilogia.
Quaranta minuti in cui l’artista, confinata in una grande sala della galleria, intraprendendo un viaggio interiore alla ricerca di ispirazione si interconnette con gli elementi che plasmeranno poi le pagine della sua poesia: il latte, il granchio, la sigaretta, le uova.
Il pubblico e l’artista separati da una grande porta a vetri da cui possono osservare voyeuristicamente ciò che accade all’interno della stanza come se stessero sbirciando dal buco di una serratura, rendono tangibile il senso di intimità che necessita questo atto. Qualcosa di privato e altrimenti inaccessibile si rivela invece visibile agli occhi degli spettatori.
Il 18 aprile CREA avrà il piacere di ospitare un Meeting tra Artisti, Curatori, Istituzioni e Artigiani del Mare promosso da Marlands, una comunità di artisti e ricercatori contemporanei uniti per affrontare questioni culturali ed ecologiche nelle isole del Mediterraneo. Questo progetto mira a implementare collaborazioni tra arti e scienze per aumentare la consapevolezza in tutta Europa delle isole.