CRISTIANA DE MARCHI – LIMES LIMITIS – MANUEL ZOIA GALLERY – MILANO

MANUEL ZOIA GALLERY
Manuel Zoia Gallery | Via Maroncelli 7, 20157 Milano, Italy
Ph. (+39) 3334914712 | e-mail: info@manuelzoiagallery.com | www.manuelzoiagallery.com

CRISTIANA DE MARCHI – LIMES LIMITIS
Curatela e testo critico: Vera Agosti
Periodo: 1 – 24 febbraio 2024
Sede espositiva: Manuel Zoia Gallery, Via Maroncelli 7, Milano
Inaugurazione: giovedì 1 febbraio ore 18:00

Manuel Zoia Gallery è lieta di invitarvi giovedì 1 febbraio all’inaugurazione della mostra “LIMES LIMITIS”, personale dell’artista Cristiana de Marchi, a cura di Vera Agosti.
Il termine “limite” fonda il suo significato etimologico in due sostantivi di radice latina: “limes, limitis” che assume un’accezione negativa con significato di “confine” e “limen, liminis” che, in opposizione, assume un’accezione positiva con significato di “soglia”, che apre verso nuovi orizzonti.
“LIMES LIMITIS” può essere inteso anche come “il limite del limite, il confine del confine… Cosa c’è al limite del limite? L’oltre, la fantasia, la fine del mondo…”
Il lavoro di Cristiana de Marchi ruota attorno a questo ed esplora temi sociali e politici: memoria, identità, confini contestati e nazionalismi contemporanei. Attraverso l’uso di tessuti, ricami, video e performance, de Marchi istiga processi che richiamano l’attenzione sugli strumenti del potere, esplorandone le strutture. Utilizzando il tessuto, come mezzo espressivo privilegiato, l’artista si concentra sul ruolo di concetti quali ‘Religione’ e ‘Nazione’ intesi come veicoli per riflessioni personali sui temi identitari. Queste due concezioni puramente convenzionali, racchiudono al loro interno le tematiche fondamentali (i nodi) indagate dall’uomo e dall’artista. Nelle sue opere fondamentale è la “Parola”, non solo nella sua semplice valenza semantica ma come parte integrante dell’opera, elemento fisicamente presente e tangibile grazie all’uso del tessuto. Presenza materiale e nominale che diventa veicolo di messaggi, profezie ed epifanie per lo spettatore. Le parole sono fisicamente amplificate o isolate per evidenziarle nella loro individualità, suggerendo il potere insito nel loro significato. Le bandiere sono svuotate di colore, incoraggiando nuove considerazioni sul loro carattere distintivo. In Costellazioni del 2016, l’artista ha tracciato dodici percorsi migratori riferiti ad epoche e geografie diverse con un filo dorato su una carta scura come la notte, trasformandoli in delicate composizioni celesti.
Cristiana de Marchi, artista e scrittrice vive e lavora a Beirut e Dubai. Formata all’Università di Torino e all’Università di Roma, ha conseguito una laurea in lettere antiche e un master in archeologia, con lode. Nel 2012 ha completato un corso in Pratiche Curatoriali, organizzato dal California College of the Arts, USA, in collaborazione con la Emirates Foundation, Abu Dhabi. De Marchi è attualmente candidata nel programma di dottorato in Artistic Research, presso l’Università di arti applicate – Angewandte di Vienna. Il suo lavoro è stato pubblicato in riviste nazionali e internazionali, tra le quali Art Asia Pacific, Art Forum, Contemporary Practices, Artribune, The Arts Newspaper e Harper’s Bazaar Art Arabia. Cristiana ha esposto al Louvre Abu Dhabi; Museum of Modern Art – Mathaf, Doha; University of Cincinnati, OH; New York University, New York; Saudi Art Council, Jeddah, KSA; Villa Romana, Firenze; Langgeng Art Foundation, Yogyakarta, Indonesia; The John and Mable Ringling Museum of Art, Sarasota, USA; New York University Abu Dhabi, UAE; Mexican Cultural Institute, Washington, DC; Villa Vassilieff, Parigi; Digital Marrakesh, Marocco; Sharjah Art Museum, Sharjah, UAE e alla prima edizione della Yinchuan Biennale, 2016, MoCa Yinchuan, Cina; Santa Cruz Biennale 2016, Bolivia; Second Culture of Peace Biennial, 2016, Tehran; nonché in eventi paralleli alla Biennale di Istanbul 2022 e alla Biennale di Singapore 2013. La sua prima mostra istituzionale, “Finer: a Thread… in the Swell of wandering Words”, una restrospettiva accompagnata da una pubblicazione monografica, si è tenuta presso il Maraya Art Centre, Sharjah, UAE, nel 2022. Cristiana de Marchi ha partecipato a residenze d’artista presso la Cultural Foundation, Abu Dhabi; Serlachius Residency, Finlanda; University of Cincinnati; Vermont Studio Centre, USA; Artists’ Village, Yinchuan, Cina; Rijksakademie, Amsterdam; Santa Fe Art Institute e University of the Arts, Philadelphia. Cristiana ha ricevuto il “Premio ORA” nel 2015, il “Best 15 Award” nel 2017 a Paratissima, Cristiana ha ricevuto il “Premio ORA” nel 2015, il “Best 15 Award” nel 2017 a Paratissima, TorinoTorino e la Salama bint Hamdan Emerging Artists Fellowship, 2017e la Salama bint Hamdan Emerging Artists Fellowship, 2017–2018. 2018. Il suo lavoro figura nelle collezioni del Il suo lavoro figura nelle collezioni del Centre Pompidou, Parigi; MOCA, Museum of Centre Pompidou, Parigi; MOCA, Museum of Contemporary Art, Los Angeles, California, USA; MoCA, Museum of Contemporary Art, Contemporary Art, Los Angeles, California, USA; MoCA, Museum of Contemporary Art, Yinchuan, Cina; Maraya ArYinchuan, Cina; Maraya Art Centre, Sharjah; Cleveland Clinic, Abu Dhabi. t Centre, Sharjah; Cleveland Clinic, Abu Dhabi.

Info e contatti
Manuel Zoia Gallery
Via Maroncelli 7, Milano, Italia
info@manuelzoiagallery.com
Mer – sab 15:00 – 19:00

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