Davide Robert Ross mostra Roma Ambasciata Americana

Davide Robert Ross espone all’Ambasciata Americana a Roma

Davide Robert Ross presenta a Roma, all’Ambasciata Americana in via Veneto, la sua mostra personale dal titolo

Il Tratto Dipinto

3 settembre 2019

(english below)

“I ritratti e le figure di questa esposizione di quadri, intitolata Il Tratto Dipinto, sono il racconto di un percorso che l’artista compie, con i suoi mezzi espressivi, nella raffigurazione di attimi sfuggevoli ma di grande intensità emotiva. Non c’è nulla di celato o metaforico, arriva subito chiaro che ciascun ritratto o figura, oggetto, apre percorsi sensoriali dove riconoscersi e rivedersi, non tanto nella somiglianza fisica, ma nell’aver vissuto gli stessi attimi, stati d’animo, sguardi, desideri, che vediamo esprimersi da questi dipinti.

Davanti a questa spiazzante sincerità, entra in gioco l’artista che, con il suo particolare modo di dipingere, riesce ad espandere queste sensazioni, in tutta l’ opera, con pennellate rettilinee, decise, armonizzate dalle fini trasparenze, ci rivelano una pittura dinamica, nervosa, travagliata, impaziente, che si traduce in un’ immagine non certo idilliaca, ma piuttosto si traduce in un senso di decadenza, caratteristica dei nostri tempi, inchinandosi alla regola fondamentale: l’Arte deve essere espressione della nostra contemporaneità, altrimenti perderebbe la sua funzione e si ridurrebbe ad una compiacente copertina patinata.

Arrivando al cuore, cioè il valore artistico di Il “Tratto Dipinto”, questo titolo potrebbe sembrare metaforico, ma in realtà è molto descrittivo e concreto, e deriva dalla personale ricerca di Ross di conservare la stessa immediatezza e potenza che ha il tratto di un disegno nell’ attimo in cui si inizia a rendere concreto il pensiero, cioè fin dai primi segni che prendono vita con il tratto della matita.

Spesso questa spontaneità, viene perduta nel passaggio successivo, cioè dipingendo, magari a favore di una maggior precisione, oppure perchè l’ artista decide per un tipo di resa pittorica più convenzionale.

Nella pittura di Ross, si nota però una volontà, non solo di conservare, ma anche di amplificare la naturale potenza espressiva del disegno, riproponendone la naturalità con i pennelli, al punto che, in alcuni casi, somigliano più a degli schizzi che ad un dipinto.

Il tutto è ben bilanciato e amalgamato, da una regia sicura delle proprie abilità e dal suo chiaro obbiettivo: dipingere il Tratto!”

Davide Robert Ross

dal 3 settembre nel palazzo sede dell’Ambasciata U.S.A. in via Veneto a Roma

Davide Robert Ross espone nelle principali fiere italiane e estere, quali ArteGenova, ArtePadova, Art Shopping Paris, e ha le opere in permanenza al Melograno Art Gallery

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“The portraits and figures of this exhibition, entitled The Painted Tract, are the story of a journey that the artist accomplishes, with his expressive means, in the representation of fleeting but highly emotional moments.

There is nothing hidden or metaphorical, it soon becomes clear that each portrait or figure, object, opens sensory paths where one recognizes oneself and sees oneself again, not so much in physical resemblance, but in having lived the same moments, moods, looks , wishes, which we see expressed by these paintings.

In front of this unsettling sincerity, comes into play the artist who, with his particular way of painting, manages to expand these sensations, throughout the work, with rectilinear, decisive brushstrokes, harmonized by fine transparencies, revealing a dynamic painting , nervous, troubled, impatient, which translates into an image that is certainly not idyllic, but rather translates into a sense of decadence, characteristic of our times, bowing to the fundamental rule: Art must be an expression of our contemporaneity, otherwise it would lose its function and would be reduced to a compliant polished cover.

Arriving at the heart, that is the artistic value of Il “Tratto Dipinto”, this title might seem metaphorical, but in reality it is very descriptive and concrete, and derives from Ross’s personal research to preserve the same immediacy and power that the trait of a drawing in the moment in which one begins to make thought concrete, that is, from the first signs that come to life with the pencil stroke.

Often this spontaneity is lost in the next step, that is, painting, perhaps in favor of greater precision, or because the artist decides for a more conventional type of pictorial rendering.

In Ross’s painting, however, we note a willingness, not only to preserve, but also to amplify the natural expressive power of drawing, re-proposing its naturalness with brushes, to the point that, in some cases, they resemble more sketches than a painting.

The whole is well balanced and amalgamated, from a sure direction of its own abilities and from its clear objective: to paint the Tratto! “