Ezia Mitolo – Vorrei pensare a quadretti – INCINQUE OPEN ART MONTI – Roma
Incinque Open Art Monti per la ROME ART WEEK 2020 presenta “Vorrei pensare a quadretti” la personale dell’artista Ezia Mitolo che, dando prova delle innumerevoli possibilità del suo fare arte, si sofferma sulla dinamicità del pensiero emotivo e la conseguente azione complessa del voler dare ordine agli affanni esistenziali.
29 ottobre – 7 novembre 2020
Vernissage ore 18
La mostra, a cura di Monica Cecchini, è costruita intorno alla sua decennale ricerca improntata sulle tematiche del corpo, dell’identità e dell’intimo dinamismo psichico. L’ironica espressione del “pensiero a quadretti” rimanda infatti all’idea di un impianto mentale razionale, ordinato e misurato, che porterebbe ad avere una visione più funzionale delle problematicità, al fine di guadagnare equilibri esistenziali attraverso i processi affrontati di intima metamorfosi; l’artista nel percorso espositivo riferisce del meccanismo opposto, procedimento per cui invece, soccombendo al timore di rompere schemi rassicuranti, si è portati spesso a scegliere univocamente la strada dell’irrazionalità restando di conseguenza ciechi davanti alla ipotetica “soluzione” che è davanti.
La sua è una riflessione sui diversi aspetti della sfera intima emotiva, spesso nascosta o mascherata: meccanismi psichici consci o inconsci e procedimenti del pensiero che solo attraverso un faticoso dialogo profondo con le proprie ombre può portare al raggiungimento della consapevolezza e quindi ad una possibile rinascita.
Il percorso espositivo lascia emergere gli elementi trasversali della sua vasta produzione e si compone di opere recenti, disegni di piccolo e grande formato su supporti dalla carta alla stoffa, installazioni quale Ho come un’impressione per cui l’artista “disegna” con l’argilla, impressa e trascinata sui fogli, fino a lasciare un’impronta fugace, tattile e tridimensionale del suo gesto sulla superficie; grandi disegni come Rosso fiero e Seduta in cui il segno grafico concitato ricalca in un lirismo espressivo tematiche legate alla precarietà esistenziale; e sculture articolate, quali I grumi e le mensole in cui piccoli esserini empatici e metamorfici ammiccano, da piccole mensole, alla paura del cambiamento, o Sulle punte, una piccola scultura che racconta di delicatezza e sospensione, esemplari unici e riconoscibili della sua firma di scultrice, che di certo resta la sua vocazione originaria. Lavori inediti e progetti on going declinati per questa occasione romana che pongono lo spettatore al centro di una dimensione installativa immersiva fino a stimolarne la risposta emotiva in un’esperienza sensoriale e concettuale autenticamente coinvolgente. Alle dinamiche che sono scaturite dal fermo del lockdown è corrisposto un prolificare di immagini tutt’altro che geometriche, che si sporgono oltre il perimetro quadro, verso forme amorfe e oltre la bidimensionalità, che confermano le sue espressioni di questi anni.
Il percorso comprende inoltre un video nel quale l’artista interpreta una delle poesie contenute nel suo libro “Frange. Disegni parlati” pubblicato da Edita@ Casa Editrice & Libraria, disegnando la stessa poesia a ritmo di suoni, pause, contenuti delle parole, sul volto schermato da un foglio.
Sarà presentata anche un’interazione con il pubblico, caratteristica da anni del suo lavoro multiforme.
L’azione partecipativa che avrà luogo durante l’opening di giovedi 29 ottobre dalle ore 18, “ammicca alla “distanza sociale” attraverso l’uso del segno lasciato su di un foglio trasparente, uno specchio e un autoritratto che poi si “risolve” nell’esito finale in una condivisione collettiva attivata mediante le tracce grafiche sovrapposte di ogni ritratto.
Il 7 novembre, durante il finissage Ezia Mitolo Incontra il giornalista Jonathan Giustini
Ezia Mitolo è scultrice di formazione, allieva in Puglia dei maestri Francesco Somaini e Nicola Carrino all’Accademia delle Belle Arti di Bari. Negli anni 1989 e 1994 è a colloquio con la grande scuola alla Fondazione Antonio Ratti di Como per le due edizioni del “Corso Superiore di Disegno”, curate da Francesco Somaini e Giuliano Collina con Arnulf Rainer, George Baselitz, Karel Appel e Anish Kapoor in qualità di visiting professors. E’ premiata in entrambi le edizioni. Nel 1998 vince il primo premio della sezione giovani di Art&Maggio Arena Puglia e realizza la sua prima personale in una galleria di Milano, dove si trasferirà a vivere. Nei primi anni del 2000 sposta il suo studio a Roma partecipando alla XIV Quadriennale di Roma e a successive mostre nazionali e internazionali – tra le altre a Parigi, Praga, Vienna ed Edimburgo. Negli anni ha collezionato numerose altre partecipazioni a mostre e fiere, fino al recente ingresso nel MarTa, Museo Nazionale Archeologico di Taranto e nell’Archivio Italiano dell’Autoritratto Fotografico del Musinf di Senigallia. Nel 2018 firma un’opera in permanenza al MAAM-Museo dell’Altro e dell’Altrove di Metropoliz a Roma. Nel 2019 pubblica il suo primo libro di poesie e disegni “FRANGE.disegni parlati“ e successivamente è ospitata a Los Angeles per Between Two Seas, Italian Contemporary Artist from Apulia, un progetto del MAAAC, Museo Archeologico Medievale di Cisternino. Poliedrica, si esprime in installazioni scultoree e grafiche, fotografia e video, video-performance, sino all’ interazione col pubblico.
Ha pubblicato disegni e poesie in numerose riviste e libri. Rientrata in Puglia attualmente lavora nel suo studio-archivio di Taranto.