Fabio Zanchi – Halloween Party – Melograno Art Gallery – Livorno

Fabio Zanchi

Halloween Party

31 ottobre – 6 novembre 2024

Il party, con pipistrelli, zucche e dolcetti per i bimbi:

giovedì 31 ottobre ore 18

Melograno Art Gallery

L’innocenza perduta e il gioco crudele della realtà

L’opera in questione ci pone di fronte a una scena disturbante e surreale, dove l’innocenza infantile viene violentemente stravolta e contaminata da una crudezza che, purtroppo, diventa sempre più familiare nel mondo contemporaneo. Una bambina, con il suo dolce vestitino giallo e un fiocco che richiama i giorni spensierati dell’infanzia, saltella allegra sul gioco della campana, quel semplice passatempo che una volta colorava i cortili e le strade. Ma qui, la campana non è più un innocente gioco: le caselle, tracciate ancora con il gesso, ma sul profilo di una sagoma umana, richiamano inquietanti le linee tracciate dalla polizia intorno a un cadavere.

Il sorriso della bambina, apparentemente naturale, sembra nascondere un ghigno cinico, quasi fosse consapevole della crudezza della scena su cui danza. Macchie di sangue imbrattano non solo il pavimento, ma anche la sua veste e i muri circostanti, rendendo il contrasto ancora più stridente tra la dolcezza dell’infanzia e la brutalità della morte. È un’immagine che ci colpisce, un gioco che si trasforma in un inquietante simbolo di come anche l’innocenza possa essere corrotta, cancellata, trasformata in qualcosa di spietato e macabro.

Qual è il significato di questo sorriso? Forse rappresenta il nostro stesso atteggiamento di fronte alla violenza e alla tragedia quotidiana. In un mondo dove siamo esposti costantemente a immagini di orrore, sangue e morte, siamo diventati insensibili. La violenza è diventata parte del nostro quotidiano, un rumore di fondo che non ci scuote più, anzi, finisce per essere oggetto di distrazione o, peggio, di intrattenimento. La bambina salta su una sagoma di morte come se fosse solo un’altra parte del gioco: il confine tra innocenza e cinismo si dissolve.

Questa scena è una parafrasi inquietante della mancata innocenza dei bambini dei nostri giorni? In parte sì, ma è anche un monito rivolto a tutti noi: quanto siamo diventati insensibili al dolore, alla tragedia, alla morte stessa? L’artista ci costringe a confrontarci con questa indifferenza collettiva, con quel sorriso che potremmo riconoscere come il nostro riflesso, incapaci di discernere il gioco dalla realtà, l’innocenza dalla colpa.

La bambina che salta, così gioiosa su una scena di morte, diventa un simbolo della nostra società: abituata all’orrore, lo incorpora e lo trasforma in un gioco crudele, in un passatempo da cui distogliamo lo sguardo, ma che ci accompagna, silenzioso, ogni giorno. L’opera non offre risposte, ma lascia in sospeso una domanda urgente: fino a che punto ci siamo assuefatti a tutto questo?

Maria Teresa Majoli, ottobre 2024

Scopri tutti gli artisti:

Melograno Art Gallery

Livorno, via Marradi 62/68

Orario:
10/12.30 e 16/20. Domenica e festivi 10/12.30 e 17/20.
Chiusi la mattina del lunedì. Le mostre terminano tutte alle 12.30 di ogni mercoledì.