Fabrizio Giusti – CYCLING AROUND – Galleria Govetosa – Padova
Galleria Govetosa è lieta di presentare “CYCLING AROUND” mostra personale di Fabrizio Giusti, che si terrà dal 10 Ottobre al 12 Novembre 2020.
sabao 10 ottobre ore 16
Invertire, riordinare, mescolare, nascondere, far riemergere, sovrapporre, rendere dinamiche figure geometriche in perfetto equilibrio e vivere costantemente contrasti cromatici e tattili, sono il segno distintivo e indelebile dell’artista bolognese Fabrizio Giusti (1967) anche in questo nuovo ciclo di lavori iniziato in pieno lockdown, dal titolo Cycling Around, di cui presentiamo 14 inediti, realizzati con smalti, pigmenti a olio e acrilici su tela.
L’utilizzo di toni scuri, che rendono quasi violenti i contrasti cromatici, porre maggiore distanza tra gli oggetti e le destinazioni da raggiungere, che si riescono solo a intravedere o meglio immaginare, inserire ostacoli lungo questa metaforica pedalata in bicicletta, sono la sintesi espressiva della contemporaneità e dello stato d’animo che l’artista vuole trasmettere con questo nuovo ciclo di lavori.
L’utilizzo di toni scuri, che rendono quasi violenti i contrasti cromatici, porre maggiore distanza tra gli oggetti e le destinazioni da raggiungere, che si riescono solo a intravedere o meglio immaginare, inserire ostacoli lungo questa metaforica pedalata in bicicletta, sono la sintesi espressiva della contemporaneità e dello stato d’animo che l’artista vuole trasmettere con questo nuovo ciclo di lavori.
Fabrizio Giusti, artista bolognese, sin da giovanissimo manifesta un particolare interesse per il disegno che inizia a coltivare sperimentando tutte le possibile tecniche. La sperimentazione di tecniche e forme è il suo viatico quotidiano, nel quale si rifugia per trovare la sua libertà, riservando alla propria sfera inconscia l’attività creativa primaria. Fissi nella solitudine dell’Io, stratificati e sovrapposti in una sorta di astrattismo cromatico che giunge al limite del minimale, i suoi lavori, sedimentati in un unica composizione, risuonano di vibrazioni che varcano i confini di un quadro che è senza inizio e senza fine. L’ “infinitezza” delle superfici non è solo un fatto visivo, ma anche una condizione dell’anima dell’artista : egli aspira a mete non comuni, a ruoli nuovi e originali, stabiliti da un esperienza artistica intensa e partecipe.
Recentemente i suoi lavori sono stati esposti a Milano, Bologna, Rovereto, Gubbio, Salisburgo, Bodensee, Londra, Zurigo e sono presenti in collezioni private e fondazioni. Hanno scritto dell’artista : Levi, Sillato, Arancio, Romeo, Barberini, Asfar, Del Estal
Padova, via Altinate 76