FACCENDE CULTURALI – Laboratorio 13 – Spazio d’Arte – Sala Artusi – Il Conventino Caffe Letterario – Firenze
FACCENDE CULTURALI
Le operazioni culturali sono diverse; esse però si riassumono nelle seguenti: piantagione, potatura, concimazione e annaffiatura.
Da un manuale Hoepli, Milano 1928
Le operazioni culturali sono diverse; esse però si riassumono nelle seguenti: piantagione, potatura, concimazione e annaffiatura.
Da un manuale Hoepli, Milano 1928
AROLDO MARINAI
LUCA MATTI
ENRICO PANTANI
LUCA MATTI
ENRICO PANTANI
A cura di:
Rosanna Tempestini Frizzi
Testo in catalogo: Pietro Gaglianò
Rosanna Tempestini Frizzi
Testo in catalogo: Pietro Gaglianò
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Inaugurazione: martedì 14 marzo 2023 ore 18.00 con presentazione del catalogo a cura di Pietro Gaglianò
Laboratorio 13 – Spazio d’Arte | Sala Artusi
Un progetto di Olivia Turchi per Il Conventino Caffe Letterario
Un progetto di Olivia Turchi per Il Conventino Caffe Letterario
La mostra sarà visitabile fino al 12 Aprile 2023
Orari mostra: martedì-domenica 11/18
Orari mostra: martedì-domenica 11/18
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“… Le faccende culturali di Aroldo Marinai, Luca Matti ed Enrico Pantani includono le questioni naturali, quelle spirituali, le meccaniche e le spontanee e anche, evocando e contraddicendo una memorabile scena del cinema di Giuseppe Bertolucci, quelle ricreative, fuse assieme senza sospensioni.
Ma è proprio in questa declinazione ricreativa, parola in cui guarda caso è già iscritta, anche se apparentemente neutralizzata, la tensione creativa, che si incontrano i tre artisti.
Tra i molti registri che ognuno adopera è comune una vena ironica (intesa come espediente narrativo, come modo non allineato per guardare il mondo), di volta in volta espressa secondo le diverse personalità, corrosiva e coltissima quella di Marinai, amara quella di Matti, spudorata e candida quella di Pantani.”
Ma è proprio in questa declinazione ricreativa, parola in cui guarda caso è già iscritta, anche se apparentemente neutralizzata, la tensione creativa, che si incontrano i tre artisti.
Tra i molti registri che ognuno adopera è comune una vena ironica (intesa come espediente narrativo, come modo non allineato per guardare il mondo), di volta in volta espressa secondo le diverse personalità, corrosiva e coltissima quella di Marinai, amara quella di Matti, spudorata e candida quella di Pantani.”