FEDERICO FERRARINI – STONESTAR – Kromya Art Gallery – Verona
Kromya Art Gallery – Verona
presenta
CAMERA 24
FEDERICO FERRARINI
STONESTAR
a cura di Chiara Canali
26 novembre 2022 – 15 gennaio 2023
OPENING
Sabato 26 novembre dalle ore 17.00
Kromya Art Gallery di Verona è lieta di presentare la prima personale in galleria dell’artista Federico Ferrarini intitolata Stonestar, a cura di Chiara Canali.
La mostra congiunge in un progetto unitario la produzione pittorica e scultorea degli ultimi anni, scaturita da una riflessione sul concetto di Stargate come elemento archetipico che mette in correlazione entità diverse e opposte, sole e terra, umano e divino, maschile e femminile, dolore e piacere. Elemento circolare e orbitale, lo Stargate è una forma che ritorna in molte opere pittoriche della serie Sole come principio generatore della vita e centro di gravità attorno al quale dipartono le linee di forza centripeta, quei segni, di matrice vitalistica ed esistenziale, che si espandono sulla superficie secondo le geometrie regolari del cerchio oppure che si sfilacciano verso i bordi della tela in nodi, gangli o spore colorate, suggerendo un flusso energetico nervoso e potente. Per la realizzazione di queste masse di colore, l’artista usa pigmenti puri e polveri minerali, ricreando le tinte direttamente in studio per accentuarne le cromie dense e vibranti.
La linea lunga, o il segno minimo, che collega due punti, è infatti alla base di tutte le rappresentazioni pittoriche e scultoree di Federico Ferrarini. Un segno – o elemento primordiale – che denomina Monolite e che associa inizialmente alla memoria storica di Stonehenge e successivamente alla sua materializzazione nel film di Kubrick 2001: Odissea nello spazio. Il Monolite nero è per lui simbolo del mistero legato all’origine dell’uomo e al suo contatto con la dimensione cosmica delle stelle.
La ricerca cosmologica è l’obiettivo ultimo di tutta la sperimentazione dell’artista che a partire dal disegno automatico dell’infanzia, passando attraverso l’esperienza della pittura, approda al suo completamento finale con la recente serie di sculture Stonestar (che danno il titolo all’omonima mostra
personale) dove la stessa trama circolare e mandalica del segno pittorico è ricreata incidendo a mano libera, con l’aiuto del flessibile, le fibre della pietra e del marmo, secondo un processo metodico e controllato che vuole da un lato portare in evidenza le caratteristiche estetiche della texture dall’altro valorizzare l’energia insita nella materia.
Come scrive Chiara Canali: “la forma di partenza o di approdo è sempre quella del cerchio, o ancora più specificatamente del ‘mandala’ (la cui parola significa “circolo” perché serie di circoli, concentrici o non, iscritti in un quadrato) che, nel suo significato cosmogonico, è una imago mundi: rappresenta il Cosmo in miniatura”.
Federico Ferrarini (1976) vive e lavora tra Verona e Miami. Inizia la propria carriera verso la fine degli anni Novanta, mentre frequenta l’Accademia di Belle Arti tra Bologna e Venezia. Ha collaborato con diverse gallerie in Italia e all’estero ed ha partecipato ad esposizioni presso istituzioni pubbliche e private di rilievo, tra gli altri il James L. Knight Center di Miami, Palazzo Garzoni Moro a Venezia e più recentemente il Macro di Roma.
Per VeronaFiere e Fieracavalli, Ferrarini ha recentemente firmato con successo la nuova campagna di comunicazione per Jumping Verona 2022, il palinsesto di competizioni internazionali che si sono svolte nella città scaligera. L’opera, intitolata Scall, un cavallo stilizzato e dal forte slancio vitale, simbolo della dinamicità inneggiata dal movimento futurista, è stato realizzato in omaggio a Umberto Boccioni a 106 anni dalla sua morte.