Francesca Pieraccini finalista a La Quadrata 2018
Francesca Pieraccini finalista a La Quadrata 2018, settima edizione del concorso de Il Melograno Art Gallery. Vi aspettiamo in galleria sabato 16 giugno alle 18.00 per il vernissage della rassegna dei finalisti.
Il Pubblico ha dato all’opera in concorso 603 preferenze portandola al quarto posto nella classifica dei voti online
Untiteled
“La base del Quadro, (un pannello retro armadio, di recupero) viene colorata in maniera astratta e libera con acrilici pastello dal bianco al rosa, azzurro, giallo, con pennellate libere e gocciolature spontanee.
Poi punte di rosso vivo e blu oltremare. Successivamente applicati gli Oilbar e gli olii, il quadro viene esposto in chiave astratta in una Installazione complessiva della stessa Artista presso i “Magazzini del Sale “ di Cervia-RN, durante un evento Internazionale di Arte contro l’abuso minorile. Il titolo del percorso-narrazione era “Storia di Nadia”. Una volta smontata l’installazione ho notato che dentro la causalità dei colori, compariva una figura, che dunque ho deciso di evidenziare con pochissimi tratti di grafite e velature ad Olio. L’opera viene presentata nell’ottobre 2017 a Fighille–Premio Nazionale di Pittura e vince il premio “Menzione Speciale” della giuria-critica, su 527 opere presenti.”
Francesca Pieraccini è nata a Firenze nel 1971 ed ha vissuto per lungo tempo a Livorno
“… inizia la sua esperienza artistica come designer negli stabilimenti di Pisa e Firenze per l’arredamento della casa.
Dal 2006 lavora come insegnante per bambini handicappati effettuando laboratori di ceramica. Nel 2009 vince una borsa di studio europea per la qualifica di “ceramista” a Montelupo Fiorentino in Toscana. Nel 2010 partecipa alla competizione “Mondial Women Pottery” a Faenza. L’opera realizzata è destinata alla decorazione di una fattoria a Faenza. Continua nella realizzazione di oggetti artistici di ceramica nell’ambito del settore dell’arredamento di interni. Nel 2011 inizia a lavorare con l’azienda ACF-Artistiche Decorazioni Fiorentine di Sesto Fiorentino e le sue opere sono selezionate per il padiglione della Fiera di Milano “Oggetti di lusso” nel settore ceramico russo e arabo unito.
Continua la a lavorare come ceramista, estendendo la sua attività ad altre arti figurative, quali la scultura e la pittura ottenendo notevoli riconoscimenti.
Francesca Pieraccini è infatti un’artista a tutto campo, che si pone sempre di fronte alle cose, anche quelle di tutti i giorni, con spirito artistico.
L’interpretazione della realtà in chiave puramente artistica la porta ad esprimersi in tutte le forme e verso tutti i soggetti, in maniera multimediale e trasversale. Ne sono un esempio le sedie d’artista, personalizzate attraverso la pittura, e oggetti utili nella quotidianità che divengono al tempo stesso originali trasformandosi in creazioni artistiche che richiamano la pop art.
Insomma l’artista interpreta la modernità con uno stile originale, multimediale che non rinuncia tuttavia al figurativo.
Così è anche e soprattutto nei suoi quadri, in cui accanto a una notevole capacità di padroneggiare le tecniche pittoriche, si esprime in maniera originale sia sotto il profilo del significato che del significante. Ne sono testimonianza le molte opere presentate in varie mostre e concorsi tra cui la serie “Le rose del piacere” selezionata per la Collettiva 2018 di Castello Dora, da Philippe Daverio e Vittorio Sgarbi Si tratta di opere significative sotto il profilo dell’immediatezza e insieme della complessità del messaggio artistico realizzate con uno stile originale e moderno che spesso si avvale di una tecnica mista. E’ una pittura declinata al femminile, che ci restituisce il fascino e l’inquietudine dell’immagine della donna, associata alla raffigurazione dei fiori che divengono soggetti particolarmente significativi e determinanti nel trasferimento del messaggio. La figura femminile si confonde con i fiori, le rose, in una metamorfosi magica che evoca allo stesso tempo un senso di bellezza e di pacata sensualità. Il colore tutto giocato su toni tenui, trasparenti, quasi acquarellati compie questo miracolo che è contemporaneamente visivo ed espressivo.
Insomma una pittura che associa alla profondità del messaggio artistico una originalità di stile e di tecniche, in una sintesi riuscita tra significato e significante.
Prof. Franco Donatini, docente Università di Pisa