Galleria GARD e l’Associazione culturale Soqquadro presentano la I° edizione della mostra “Terra Aria Acqua Fuoco ”
In vista della Giornata Mondiale della Terra
la galleria Gard espone le opere di 14 artisti dedicate alla problematiche ambientali.
TERRA – ARIA – ACQUA – FUOCO
mostra collettiva di arte contemporanea
ARTISTI:
Francesca Bianchi – Jacopo Da San Martino – Frida Di Luia – DESART2 Alessandra Degni e Simona Sarti – Alessia Fani – Sonia Mazzoli – Marisa Muzi – Sabrì – Silviaely – Massimo Teodori – Claudio Vetrano – Rodolfo Violo – Davide Zenobio
A CURA DI: Sonia Mazzoli e Marina Zatta
La Galleria GARD e l’Associazione culturale Soqquadro presentano la I° edizione della mostra denominata “Terra Aria Acqua Fuoco ” , esposizione collettiva di Arte Contemporanea, dedicata al pianeta, saranno presentate opere con tecniche completamente diverse realizzate da quattordici diversi artisti: Francesca Bianchi – Jacopo Da San Martino – Frida Di Luia – Alessandra Degni – Simona Sarti Alessia Fani – Sonia Mazzoli – Marisa Muzi – Sabrì – Silviaely – Massimo Teodori – Claudio Vetrano Rodolfo Violo – Davide Zenobio.
Nell’immaginario collettivo TERRA, ARIA, ACQUA e FUOCO sono i 4 elementi principali della NATURA. Avvicinandosi alla giornata mondiale dedicata alla Terra 22 aprile, corre l’obbligo di alcune considerazioni: la Terra è un elemento cardine per lo sviluppo delle piante o piuttosto un elemento fortemente inquinato e reso arido dai cambiamenti climatici?
L’Aria è la fonte necessaria al respiro dell’intero pianeta o piuttosto un elemento reso inquinato dai gas prodotti dall’uomo? L’Acqua è indispensabile a dissetare il pianeta o un contenitore di falde inquinate e distruttore, con le sue alluvioni, di paesi cresciuti con il disboscamento delle montagne?
Il Fuoco è indispensabile al riscaldamento e l’illuminazione naturali oppure uno strumento distruttivo nelle mani dei piromani? L’uomo ha un comportamento discontinuo nell’uso dei 4 elementi naturali, chi li distrugge per la bramosia di guadagno e chi cerca di salvaguardarli con lotte che spesso sembrano utopistiche e perdenti. L’intervento di Greta Thunberg alle Nazioni Unite è emblematico: una giovanissima ragazza che rimprovera fortemente l’assemblea dei potenti del mondo, che applaudono senza dare alcun seguito positivo alla salvaguardia del Pianeta.
Gard e Soqquadro con questa mostra desiderano offrire uno sguardo di riflessione sulle problematiche ecologiche necessarie al Pianeta e ai suoi 4 elementi.
Anche in questa esposizione ci sarà la filosofia/ formula, ideata da Sonia Mazzoli direttore Artistico della Gard denominata ” SI – No – FORSE” che dà la facoltà al cliente di fare un’offerta economica di contrattazione rivolta ad una o più opere, offerte che potranno ricevere tre risposte:: Si – No oppure Forse.
Artisti Selezionati – brevi biografie :
Francesca Bianchi: Nasce a Volterra (PI) il 10 Gennaio 1985. Si diploma all’Istituto Statale D’Arte di Volterra, dove nel periodo scolastico si appassiona alle arti visive, già conosciute e sperimentate a casa con il “babbo” appassionato e fotografo per hobby, in particolar modo alla fotografia. Si dedica alla fotografia artistica con successo prendendo parte al gruppo fotografico della sua città che abbandonerà dopo pochi anni per intraprendere la sua strada artistica, mettendosi in gioco con fotografi e artisti famosi, dai quali riceve una grande spinta per affrontare ciò che di più la interessa: uscire dalla propria città e far vedere al mondo la sua arte. Tra una mostra fotografica e l’altra, si dedica anche alla creazione di gioielli e lampade in carta colorata, prendendo parte a mercatini d’arte nelle fiere di paese del suo territorio. Due sono le tappe più importanti che affronta: tre esposizioni fotografiche a Londra e la Prima Biennale della Creatività di Verona, curata ed inaugurata da Vittorio Sgarbi. Francesca afferra la Realtà e la pospone nel Sogno, afferra il Sogno e lo imprime nella Realtà. Le sue foto racchiudono la nostra anima bambina e i nostri desideri adulti, ciò che eravamo, ciò che vorremmo essere. Nei suoi scatti c’è l’immortalità della transitorietà, il nostro Destino Mortale, il nostro Destino Vitale. Ogni immagine che Francesca ci propone ci parla della nostra esistenza nella sua futile eternità, nella sua penetrante provvisorietà. E’ in questo gioco di dualismo, nel continuo cercare e ricreare ciò che ora c’è e tra un attimo non c’è più, ciò che ora non esiste e tra un attimo sarà, che Francesca ci trascina verso lidi ignoti e conosciuti, verso l’oggi dei nostri ieri e dei nostri domani. Vediamo con i suoi occhi e troviamo ciò che è nei nostri sguardi da secoli, ciò che ci spaventa e ci rassicura, quello che non sappiamo come descrivere, ma sappiamo benissimo che c’è. Francesca ci mostra l’Eterno nell’incertezza del vivere, ci ricorda ciò che siamo, carne e sangue, ci ricorda che ciò saremo, polvere nel vento. Ci fa ritrovare la Vita attraverso la paura della Morte. Ci ricorda che siamo un ciclo, tutt’uno con ciò che nasce e ciò che svanisce, che i nostri attimi sono la nostra intera esistenza. Francesca ci regala il ricordo della necessità di respirare, di donarci la meraviglia dell’orizzonte, di vedere l’infinito, per divenire infinito. Francesca ci ricorda di Vivere e, per farlo, di Esistere.
Jacopo Da San Martino: Nasce nel 1978 a Viareggio (LU). Ha frequentato la Cattedra di Pittura del Prof. Omar Galliani presso l’Accademia delle Belle Arti di Carrara e collaborato con il Maestro Andrea Salvetti. Ha partecipato a numerose esposizioni d’Arte, tra le quali la 54 Biennale d’Arte di Venezia, il Fuorisalone di Milano 2003, 2004 e 2005 ( assistendo Andrea Salvetti), la LX edizione della Rassegna Salvi nel 2010 ed ha curato progettazione, logistica ed allestimento di diversi eventi in giro per lo Stivale, grazie all’incontro ed alla reciproca stima del Prof. Enzo Orti e della sua Cattedra di Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Roma. Ha collaborato con le Accademie di Carrara e Roma e si è diplomato in Arte Sacra per la Liturgia nel 2008 presso la Fondazione Stauros Onlus, Santuario di San Gabriele (TE) . Trasferitosi a Villa Basilica (LU) presso il Romitorio di Pracando, continua il suo percorso di ricerca, incrociando molteplici professioni e discipline, ricercando tutte le possibili interazioni tra Arte e “vivere contemporaneo” sperimentando in laboratorio e curando un cantiere di manutenzione ed abbellimento in una villa storica sulle colline lucchesi.
Frida Di Luia:(pseudonimo FridArt) nasce a Malaga in Spagna il 24 Agosto 1971. Il suo percorso creativo nasce nei primi anni ’90 creando abiti di scena per l’animazione delle discoteche. Conosce molti artisti nelle mostre d’arte che si svolgevano presso” Libreria Romana” in Via dei Prefetti, di proprietà dei genitori. Frequenta un corso di rilegatura e tecniche di restauro di libri antichi. Si diletta ad acquerellare stampe antiche. Si appassiona all’arte moderna attraverso i volumi d’arte che sfoglia presso la propria libreria. Crea oggetti con vari materiali, quali c’era d’api, cernit, fimo, pasta di sale, gioielli, candele e soprammobili utilizzando anche materiali di riciclo. Da una decina di anni ad oggi usa varie tecniche pittoriche e si specializza nella Fluid Art che la soddisfano pienamente e si definisce outsider artist. Collabora spesso con la GARD Galleria Arte Roma Design data la grande amicizia con la socia fondatrice Sonia Mazzoli.
Claudio Vetrano: Il percorso artistico di Claudio Vetrano, classe ’53,affonda le radici proprio in quell’anno, dopo 13 anni in un’azienda di ingegneria dei sistemi. Laureato in matematica con il massimo dei voti, sente che l’area scientifica gli va stretta e sotto la guida e con il sostegno degli artisti ed amici romani Anna Cirilli e Piero Simoncelli sperimenta nuove tecniche pittoriche. Ispirato da Sebastian Matta e Jackson Pollock, spazia tra vari stili artistici fino ad approdare ad uno tutto suo in cui elabora tecniche grafiche e luci in suggestioni uniche.
DESART2 Alessandra Degni: Agù è il suo pseudonimo, in questo caso, nome d’arte scelto con cura rievocativa di un NOI condiviso intimamente. La sua formazione artistica inizia all’Istituto d’Arte Silvio D’Amico di Roma specializzandosi successivamente in Storia dell’Arte, Comunicazione, Marketing e Grafica Pubblicitaria. Attenta osservatrice, da sempre ha applicato questa sua qualità in campi diversi: progettazione e formazione, coordinamento, grafica, ma soprattutto comunicazione e scrittura creativa. Dal 2017 si interessa anche di tematiche riguardanti le Pari Opportunità collaborando a vari progetti dedicati a individuare la violenza, riconoscerla e sostenere chi la subisce: NonÈnormale, Facciamocisentire, CpoNazionale RFI . La sintesi, da sempre è un punto fondamentale di partenza per centrare gli argomenti per poi farli sviluppare nel corso dei suoi interventi con metodologie formative che privilegiano la creatività e la sperimentazione, così come la parola a cui bisogna attribuire sempre il giusto valore per trasmetterne l’esatta sfumatura e intensità. Questa peculiarità, insieme alla fluidità e velocità nell’approcciarsi e nello sviluppare molteplici argomenti l’ha portata a impegnarsi in esperienze lavorative anche riguardanti la pubblicità, quindi il valore dell’immagine, ma soprattutto della parola che, ancora una volta, nella relazione con l’arte visiva trova nuovi approcci e interpretazioni dell’esperienza estetica. La sua ispirazione creativa trae spunto dalle opere d’arte per “mostrare e raccontare”. Ha partecipato a mostre presso spazi pubblici e privati. Le sue opere fanno parte di collezioni. Scrive testi espografici di complemento alle mostre favorendo l’interazione tra linguaggio e immagini, solleticando la curiosità e l’immaginario del visitatore.
Alessia Fani: Toscana di origine (di Bibbiena) e romana di adozione, lavora tra il suo studio sul Tevere e la sua dimora nella campagna aretina. Borsa di studio a Praga per sperimentare l’animazione grafica negli anni ’70, Alessia Fani diventa illustratrice e vignettista per il quotidiano femminista Effe, il giornale Strix e altri. L’animazione digitale è la nuova pagina che si apre nella vita di questa instancabile artista, e vent’anni dopo la sua produzione è ricca di corti e serie di video esilaranti, con speciali effetti sonori. C’è il capitolo della bellissima produzione di ceramiche terzo fuoco, tra scodelle, piatti e tazze con ritratti a china di invertebrati stile Ottocento e gatti, mosche, gechi, rane e chi più ne ha più ne metta. C’è la serie dei tavolini e degli sgabelli di design, realizzati con i materiali più diversi e nelle forme più originali, elementi di arredo ma anche stimolo alla fantasia creativa dell’osservatore. E le trottole, le sue amatissime trottole, che richiamano De Chirico e Savinio. E così arriviamo alle incisioni (bellissime quelle dedicate ai miti classici al femminile) e alla pittura, che si insinua con il tratto lieve ma deciso di Alessia nei momenti più belli e intimi della Natura, dalle nuvole che sembrano giganteschi batuffoli di cotone sospesi nel blu alle spighe di grano al vento, dai colori sgargianti dei campi di papaveri alle forme appena accennate dei fili d’erba, tra l’aurora e l’imbrunire.
Sabrina Faustini in arte Sabrì : Nata ad Alatri il 09/08/59 fin dall’infanzia ha dimostrato passione per il disegno , in seguito per la pittura e grazie ad un lungo esercizio nella pratica artistica e alla collaborazione con un gruppo di pittori guidati dal maestro d’arte”Benedetto De Santis dopo lunghi anni di “apprendistato di bottega “, ha affinato la tecnica pittorica e acquisito una sempre più accesa sensibilità e curiosità che alimentano la sua creatività artistica. Dal 96’ ha iniziato ad esporre in mostre personali e collettive presso gallerie ed enti pubblici in italia ed all’estero , ottenendo ampi consensi di critica e pubblico , diversi premi e riconoscimenti .
Di lei il maestro Benedetto De Santis dice :” Sabrina è stata sempre un’attenta osservatrice della produzione artistica dei grandi maestri del ‘900. Guardando e osservando ha maturato una sua concezione dell’arte che cerca di trasferire nei suoi quadri. Fondata su poche linee e ampie masse di colore spatolate, la sua pittura tende non a una mera rappresentazione degli oggetti , ma ad evocare o suggerire emozioni interiori in chi la osserva, ciò che conta è il risultato d’insieme e la sintesi narrativa . Le linee non si vedono, i particolari scompaiono, il colore diventa protagonista immaginario. “Benedetto De Santis“
Sonia Mazzoli: Nasce a Roma il 30 dicembre del 67, inizia il suo percorso creativo giovanissima manipolando argilla in un ambiente familiare molto creativo che assieme al gusto del creare dal nulla le dà la spinta iniziale. Comincia realizzando gioielli per poi proseguire le sue sperimentazioni con disparati materiali come pietre dure, cartapesta, con una spiccata predilezione per il riciclo. Le sue principali fonti di approvvigionamento sono le discariche e la mania di conservare sempre tutto! Consegue il Diploma di Maestro d’Arte al Silvio D’Amico di Roma e frequenta l’Accademia di Belle Arti di Roma sez. Scenografia. Nel 95 è socia fondatrice di GARD Galleria Arte Roma Design.
Marisa Muzi: Nasce a Roma dove vive e lavora alternando esposizioni tra Lucca – Sulmona e Pettorano sul Gizio (AQ). Fino ai 30 anni vive tra gli artisti di Villa Strohl Fern, frequenta gli studi d’Arte dei suoi insegnanti Marina Haas Palloni e Kristen De Neve. Per Marisa Muzi dipingere è l’essenza della vita, affronta dei temi che sono anche il suo percorso di vita , ed ecco tartarughe, bicchieri, volatili, elefanti ed orme, bambù, scimmie e cammelli non per altro donne, fiori e paesaggi, questi temi la portano ad usare diversi materiali, la carta smeriglio e il cemento negli elefanti, stoffe e carte per i bicchieri, garze scaiola per arrivare a materiali di estremo recupero, come avvolgere un quadro con del cellofan nelle “ Donne scienziato” e usare cristalli di bicchieri rotti per i suoi “ Bambù“. Le sue passioni sono la Pittura, lo Yoga e la Poesia. Le sue opere sono in collezioni private in Italia e all’estero.
DESART2 Simona Sarti: Artista, Direttrice Artistica e performer, ha ideato centinaia tra mostre, installazioni e rassegne creando una sincronia tra le diverse discipline. Ha riqualificato luoghi, partecipa a Biennali in Italia ed all’estero. Segue una ricerca sulla espressione artistica con l’utilizzo di molteplici materiali e tecniche. Le sue opere fanno parte di collezioni pubbliche e private. E’ presente su pubblicazioni, riviste, e testi sull’arte contemporanea. Ha scritto commenti critici di presentazione di artisti e di esposizioni e rubriche sull’arte. Nell’anno 2007 le viene insignito dall’Istituto per le relazioni Diplomatiche il titolo Honoris Causa in “Bachelor of Arts”. Nel 2015 è stata premiata con la Nike di Samotracia. Nel 2017 riceve la targa per la cittadinanza artistica onoraria da parte del Comune di Tolfa. Il 7 febbraio 2020, presso il Consiglio Regionale del Lazio, il Comitato del Gran Premio Internazionale di Venezia del Leone d’Oro che dal 1947 premia le arti e l’imprenditoria, gli ha consegnato la prestigiosa pergamena – RICONOSCIMENTO SPECIALE SPECIALE PER MERITI ARTISTICI. Rilascia interviste televisive, radiofoniche e per giornali. Parla della sua arte come qualcosa che porta oltre lo spazio, in quanto sostiene che il tempo e lo spazio siano dimensionalità che l’artista può dilatare.
Silviaely: Sono nata a Torino l’11 aprile 1979. Mi sono diplomata nel 1997 presso il Liceo Artistico Renato Cottini, contemporaneamente mi sono iscritta al Diploma annuale di Graphic Design presso la scuola Les meridien di Torino, superandolo a pieni voti. Sicuramente una forte influenza degli artisti rinascimentali italiani ha forgiato il mio stile. Dopo gli studi ho iniziato a lavorare come web designer per un’azienda italiana. Vivendo nel torinese, ho avuto la possibilità di crescere in un contesto multiculturale ma ne rimanevo assorbita completamente e nel poco tempo libero mi limitavo a disegnare e dipingere senza una direzione precisa, cercando la mia forma di espressione. Nel 2016, con una sempre maggior necessità di allontanarmi dal contesto sistematico in cui vivevo e che mi opprimeva, con l’estrema e crescente coscienza di volermi incontrare con la natura stessa, mi sono trasferita a Fuerteventura decisa a concentrarmi interamente sulla creazione. I primi anni furono estremamente duri, lavorando su commissione con loghi, murales e opere decorative, sperimentando e implementando varie tecniche e supporti. Durante il lockdown per la pandemia del 2020 ho cambiato radicalmente l’approccio al mio stile pittorico utilizzando solo grandi pannelli rotti riciclati che davano più forza e carattere alle tele. Attualmente, il materiale che scelgo ed utilizzo è il fulcro stesso della mia espressione artistica perché mi permette di rendere le mie opere impattanti non solo per l’immagine rappresentata ma soprattutto grazie alla propria forma.
Massimo Teodori: Nasce a Roma il 6 maggio 1958. Fulgido esempio di boomer analogico, frequenta con curiosità l’officina del babbo, trovando infinite realizzazioni anche grazie al lavoro di una semplice raspa su una tavola fissata alla morsa. Dopo la maturità scientifica, assolti gli obblighi di leva, apre un laboratorio per la trasformazione di furgoni in camper, acquisendo il know how che lo porterà a frequentare cantieri navali, anche extra Europa, e ad acquisire la qualifica di ebanista nautico. Ma non abbandona mai la vena creativa, tanto che nell’ambito design alcuni suoi progetti vengono selezionati in diverse edizioni di Officina delle Arti per Casaidea e annovera due presenze al Salone satellite del Salone del Mobile di Milano. Frequenta un corso di restauro del mobile presso l’Istituto Lignarius, sotto la guida esperta di Stefano Nespoli, e approfondisce la propria competenza nel campo della liuteria sperimentando un modello di chitarra che lui chiama ‘da viaggio’ senza (dis)perdere la magia dei suoni. L’approccio all’arte pittorica – che tiene insieme tutto il suo percorso creativo e professionale – è frutto della sperimentazione artigianale di nuovi supporti materici. poLIGNEA ne è il risultato. Il progetto esposto alla Gard rimanda all’elemento LEGNO decapato dagli strati di vernice sovrapposti nel tempo
Rodolfo Violo: Architetto ed urbanista, nato a Roma il 23 luglio 1946.
Dopo aver compiuto gli studi nel liceo classico M. Massimo, si è laureato, con lode, nel 1970 nella facoltà di architettura di Roma avendo come insegnanti Bruno Zevi, Paolo Portoghesi, Carlo Chiarini, Saul Greco, Ludovico Quaroni, Giuseppe Perugini, Ciro Cicconcelli, Salvatore Dierna, Enzo Bacigalupi, Giulio Risecco, Piergiorgio Badaloni. Nel 1976 vinse il concorso di assegnista presso il Ministero della Pubblica Istruzione. Dal 1984 è stato ricercatore confermato nella disciplina della progettazione architettonica nel dipartimento di progettazione architettonica e urbana. Ha svolto attività tutoriale nella facoltà di architettura di Roma ove ha avuto affidati negli ultimi anni i seguenti insegnamenti: “Composizione Architettonica” – “Progettazione Architettonica” – “Caratteri distributivi e costruttivi degli edifici” – “Teorie e tecniche della progettazione architettonica” – “Laboratorio II di Progettazione Architettonica” – “Architettura del Paesaggio e dei Giardini” – “Progettazione Architettonica e Ambientale” – “Progettazione del paesaggio”. Oltre all’attività di ricerca didattico – scientifica, ha svolto una intensa attività professionale di progettazione e pianificazione e di consulenza per conto delle pubbliche Amministrazioni: Regione – Provincia – Comuni – Enti Privati.
Si segnalano in particolare la redazione dei Piani Territoriali Paesistici di Roma e del Sistema Ambientale del Quadro di riferimento Territoriale per la Regione Lazio. È stato consulente della Soprintendenza per i Beni e le attività culturali ed il Paesaggio di Roma.
Davide Zenobio: Nasce nel 53 a Caltanissetta. Si trasferisce a Roma dove vive e lavora. Consegue il Diploma in Industrial Design presso l’Isia di Roma nel 1981, ha collaborato come Designer con numerose Aziende Italiane “Fly Line – Segis – Danber ed altre” . Inizia nel 2000 nel laboratorio casalingo , con una serie di schizzi buttati lì per caso in una sera di gennaio , creando degli oggetti la cui unica aspirazione era decorativa, divenendo in seguito – su consiglio di altre persone – Sculture e Sculture luminose, per le sue creazioni utilizza solo materiali di Scarto/Riuso.
Cenni storici
GARD Galleria Arte Roma Design: Nasce nel 1995, con la funzione di editore, promotore, produttore e distributore di Arte e Design Autoprodotto. Nel tempo le sono stati riconosciuti contenuti di particolare creatività e fantasia sia da Istituzioni Pubbliche sia dai media che hanno seguito sempre con grande interesse l’evoluzione della Galleria diventata un importante punto nevralgico per gli artisti emergenti, un punto di raccordo e sperimentazione. Negli anni, numerosi personaggi del mondo della pittura, del design, della poesia, del teatro e del cinema, si sono avvicinati alla Galleria collaborando con il suo staff in numerose iniziative. Dal 1997 GARD sceglie come ubicazione uno spazio di 600 mq. tra il Gazometro e la Piramide Cestia, ex zona industriale del vecchio porto fluviale di Roma; spazio multifunzionale che si presta periodicamente per esposizioni ed eventi di arte, design e cultura, affiancando attività di promozione a laboratori creativi dedicati alla manualità, dedicando una specifica attenzione alla sperimentazione di nuovi linguaggi artistici e all’utilizzo di materiali di recupero e riciclo. Il 20 ottobre 2011 la Galleria viene coinvolta nell’alluvione di Roma ed è costretta a chiudere. Ci vogliono tre anni per poter bonificare e riqualificare i locali, tamponare e far fronte ai molti danni, viene fatto un progetto e un intervento di riduzione spazi e nuova destinazione d’uso di alcune aree. GARD, ha saputo tuttavia far fronte, specie in questi ultimi anni, agli innumerevoli problemi insorti con la solita volontà e grinta che l’hanno sempre contraddistinta. Oggi GARD collabora assiduamente con l’Associazione Culturale Soqquadro, ha uno spazio espositivo di 250 mq, continua ad organizzare esposizioni e sinergie con diverse realtà artistiche, in Italia e all’estero.
Soqquadro è un’associazione culturale che nasce nell’ottobre del 2000 e da allora ad oggi ha realizzato più di 150 mostre in spazi pubblici e privati, in Italia e all’Estero, collaborando con circa 500 artisti, pittori, scultori, fotografi, video artisti, performer, designer.
DOVE: GARD Galleria Arte Roma Design – V. Dei Conciatori 3/i (giardino interno) M Piramide
INAUGURAZIONE: Venerdì 5 Aprile – dalle ore 18.00 alle ore 21.00
DURATA Esposizione : Dal 5 al 20 Aprile 2024
ORARI: Dalle 12.30 alle 20.30 – dal lunedì – al sabato – ( visitabile solo su appuntamento WhatsApp o Sms )
INGRESSO: libero – Info e Prenotazioni +39 340.3884778 – Infomail: soniagard@gmail.com