Giovanni Gusmeroli – Hydrophobia – Manifiesto Blanco – Milano

Giovanni Gusmeroli

Hydrophobia

Manifiesto Blanco

Milano

18 settembre – 26 ottobre 2019

Vernissage 18 settembre ore 19.00

Manifiesto Blanco è particolarmente lieto di accogliere la prima personale dell’artista esordiente Giovanni Gusmeroli. Il titolo scelto, Hydrophobia, allude innanzitutto alla proprietà di alcuni materiali di non assorbire o trattenere l’acqua. La ricerca pittorica che caratterizza tutte le opere proposte in mostra è d’ispirazione paradossale. Pur utilizzando la carta – per antonomasia il supporto ideale dei medium liquidi e quindi anche per le tecniche scelte dall’artista (acquerello, inchiostri, smalti e acrilici) -, i misteriosi coaguli e le forme, che incontrandosi virano e sfuggono improvvisamente ad una definizione riconoscibile nel reale, sembrano rifiutare e respingere questo stesso supporto.

Come spiega l’artista stesso “la carta accoglie velocemente l’immagine che si sviluppa nella mia testa, respingendo i dubbi. È un processo lento che non sempre vede la luce e che quando trova una sua strada cerca di semplificare le immagini fino ad arrivare a pensieri incisivi ed essenziali. Lascio il bianco della carta in sostituzione di ciò che ancora non conosco di una forma, immaginando una nascita da dentro un corpo; un viaggio dagli organi interni fino alle sinuosità del corpo esterno”.

Le suggestioni al centro del lavoro di Gusmeroli nascono dall’osservazione di un dato acquisito, da un elemento grafico anche semplice, preso dai tanti segni della realtà che lo circonda, che si trasforma e diventa elemento pauroso, “una paura in cui lo spettatore si specchia” e nel trasformarlo, dissolvendolo attraverso il gesto pittorico, lo porta verso una sua misteriosa mutazione.

In questa impossibile trasfigurazione della forma vi è però anche il suo svelamento, il suo ritorno ad uno stadio originario e ancestrale.

Giovanni Gusmeroli è nato nel 1985 a Morbegno. Si avvicina alla pittura nel 2009 appassionandosi fin da subito alla carta e alle sue molteplici potenzialità. Frequenta negl’anni successivi i laboratori di alcuni tra i più importanti corniciai e intelatori. Vive e lavora a Morbegno.


First, the exhibition heading refers to the intrinsic characteristic of some material to not absorb or retain water. The artist pictorial research for these artworks seems to lead to a certain paradox. Mysterious blood clots, shapes that go far from reality in their rising and falling. The liquids, a the at the core of the artist technics, seems to be rejected, discarded and thrown away.

Here we can find evocations resulting from the observation of a well-known element – a simple graphic component coming from the reality that surrounds him – and its transformation through a dissolution painting process aimed at revolutionizing it. Else way, it’s within the transformation process itself that these elements are unveiled and pushed back to their ancestral and somehow scaring stage.

 

Manifiesto Blanco

via Benedetto Marcello 46

Milano