Giuseppe Portella – Il Melograno Art Gallery

Le opere di Giuseppe Portella in vetrina al Melograno da sabato 15 giugno

La galleria dedica la vetrina a Giuseppe Portella, una piccola anteprima in attesa di una più ampia esposizione  delle sue fantastiche opere in resina.

Un materiale contemporaneo che investe tutta la ricerca di Giuseppe Portella. Il materiale fluido si presta alla costruzione, strato dopo strato, di nuovi spazi tridimensionali in cui giocare con i pigmenti, con le trasparenze, con la profondità.

Primo in Italia, ha sperimentato le proprietà delle terre rare luminescenti che si caricano di luce, sia naturale che artificiale, e la riemettono quando sono al buio. Nascono così delle opere che hanno una doppia vita, cambiando aspetto col cambiare delle condizioni di illuminazione.

“La mia ricerca del colore e della luminescenza uniti alle resine si basa sulla libertà di questi elementi di muoversi in modo autonomo. Pochi tocchi ed i colori e la luce prendono forma. La resina li trasforma donando  tridimensionalità e profondità. La tecnica è totalmente e volutamente primitiva perché l’uomo non può e non deve incidere sulla luce e sul colore. Può solo partecipare ed inserirsi lasciandosi condurre dal magnetismo ed ecco che l’opera svela la propria anima.”

Nel ciclo “Ololux” compare un nuovo elemento:  “l’ utilizzo di materiali olografici uniti alle resine, mai utilizzati insieme fino ad ora in campo artistico, mi ha permesso di giungere all’obbiettivo primario che mi ero prefissato: quello di “inglobare” la luce nelle mie opere, ingabbiandola dentro semisfere, strati di resina o forme scultoree trasparenti. Inglobare la luce per renderla protagonista assoluta utilizzarla come materia primaria e non come co-protagonista nell’opera d’arte.”

“Continua da anni la mia ricerca nel tentativo di portare la luce dentro le mie opere, una sperimentazione che non ha fine, per dimostrare che la luce è materia esattamente come il nostro pensiero.

Il mio intento è quello di imprigionare l’ arcobaleno, per osservarlo in ogni momento, per vedere lo spettro dei colori vivi e naturali della luce, inimitabili ed emozionali.

Un movimento luminoso che attrae e cattura lo sguardo, portandolo dentro scrigni di luce, annullando ogni altro inutile elemento.”

Un percorso complesso quindi, alla ricerca costante di nuovi linguaggi e nuove interpretazioni della realtà.

“In un futuro non cosi’ lontano, i simboli sostituiranno la miriade di linguaggi della nostra civiltà. I suoni prenderanno il posto delle parole cambiando radicalmente la comunicazione.  I cerchi nel grano rappresentano questo fenomeno da tempo dando vita ad un nuovo linguaggio. Essi si formano al passaggio di piccole sfere di luce.”

 

Sulle pareti:

“Scomposizione tridimensionale” ( Ciclo Ololux)

“Ebollizione plastica in veste rinascimentale” (Ciclo delle sfere)

Sul piano della vetrina tre opere appartenenti al Ciclo delle Sfere:

“Ebollizione d’argento”

“Ebollizione rossa su alluminio”

“Ebollizione d’oro”