Gli stranieri a Bottega d’Arte: Miscia Portnoff – Pinacoteca Servolini online
Nell’ambito della trilogia dedicata al tema delle presenze internazionali a “Bottega d’Arte” Livorno, ecco l’8° puntata della rubrica #Stalattiti, dal titolo “Gli stranieri a Bottega d’Arte/1: Miscia Portnoff. Dai Primitivi Senesi al Japonisme”, in onda giovedì 21 maggio 2020, ore 17.00.
Gli stranieri a Bottega d’Arte/1: Miscia Portnoff
Se Portnoff gode già di una sua bibliografia critica con riferimento in particolare all’indagine del fenomeno della partecipazione degli artisti russi alle Biennali di Venezia (S. Burini, in “1895-2013, Russian Artists at the Venice Biennale”, 2013), nessuna attestazione storiografica si può finora registrare in merito alla sua presenza a “Bottega d’Arte” Livorno.
Sarà questa quindi la prima volta in assoluto di Miscia Portnoff a Livorno, dove venne celebrato nel 1924 con una monografica di ben 43 opere e con una blasonatissima introduzione al catalogo firmata da Francesco Sapori, suo patron ormai pluriennale a partire dalla menzione dedicatagli sulle pagine di “Emporium” in occasione della Biennale di Venezia del 1920.
Momenti davvero di gloria per Livorno che, grazie all’universo espositivo configuratosi nelle sale della storica galleria cittadina tra gli anni Venti e gli anni Cinquanta, viveva una delle sue stagioni di più intenso cosmopolitismo.