GRAFICA D’AUTORE OPERE SCELTE – XX Edizione – GAMeC – Pisa

GRAFICA D’AUTORE OPERE SCELTE – XX Edizione
Dal 20 Marzo al 21 Aprile 2021
In collaborazione con “Archivio d’Arte” – Collezione
a cura di Massimiliano Sbrana
Artisti presenti ( non in ordine alfabetico) :
Giuseppe Molea, Mimmo Corrado, Michela Marinai, Germana Salvini, Stefano Ballantini, Alberto Berti, Alfredo Fabbri, Piero Bresciani, David Giroldini, Renzo Sbolci, Enza Viceconte, Luca Siri, Daniele Cerù, Franco Banti, Lisandro Ramacciotti, Gianpaolo Territo, Joanna Brzesciska, Paolo Buzi, Giancarlo Tognoni, Mara Lombardi Carmassi, Viacheslav Shmagin, Daniel Schinasi, Pietro Annigoni, Franco Azzinari, Cesare Borsacchi, Antonio Bueno, Piero Bresciani, Renato Guttuso, Renzo Bussotti, Gianni Dova, Mario Schifano, Roberto Fontirossi, Giuseppe Cantatore, Michele Cascella, Enzo Faraoni, Gino Bonfanti, Giuseppe Viviani, Paolo Lapi, Alessandro Volpi, Antonio Possenti, Mario Tozzi, Tono Zancanaro, Ugo Nespolo, Renzo Vespignani, Marco Dolfi, Guerino Bardeggia, Rita de Luca, Alberto Martini, Adolfo Colombini, Dolfo, Vanni Viviani, Franco Gentilini e molti altri.
Sede : GAMeC CentroArteModerna Pisa – Lungarno Mediceo, 26 Pisa – www.centroartemoderna.com – tel. +39 3393961536 (Whatsapp, Telegram, Signal)
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GRAFICA D’AUTORE OPERE SCELTE – XX Edizione al GAMeC CentroArteModerna di Pisa
Si apre a pubblico Sabato 20 Marzo 2021 alle ore 16.30 (nel rispetto delle norma anti covd-19) la ventesima edizione della rassegna “GRAFICA D’AUTORE OPERE SCELTE”. Questa annuale rassegna ordinata e curata da Massimiliano Sbrana, vuole portare chiarezza e maggiore conoscenza nel apparente complicato mondo della stampa d’arte con particolare attenzione a quella più contemporanea.
E’ sempre più frequente, purtroppo, in questi ultimi anni, assistere ad un vero abuso del termine “grafica d’autore” con stampe ( spesso digitali) che non valgono neanche la carta che viene utilizzata realizzate in poche ore di lavoro davanti ad un pc. Per realizzare invece una grafica d’autore originale il procedimento è totalmente ed ancora completamente manuale. La scomposizione dei colori si fa a mano e così la stampa, su appositi torchi manuali e, a seconda di cosa si vuole ottenere, occorrono molti colori e molti giorni di lavoro in simbiosi, il maestro stampatore e l’artista autore del soggetto.
Per “Grafica d’Arte” si intende una produzione artistica a mezzo di stampa, riprodotta in più copie firmate e numerate dall’autore che ne ha ideato il soggetto ed elaborato la matrice. Pur essendo sempre esistita una produzione grafica di ordine artistico che fosse ”d’invenzione” (l’artista è insieme ideatore ed esecutore del soggetto grafico) o ”di traduzione” (l’artista stampatore traduce in linguaggio grafico il soggetto di un altro), la definizione di “grafica d’arte”, nel senso odierno si è venuta formando nel 19° secolo sotto la spinta delle condizioni create dall’impiego diffuso di nuove tecniche di produzione grafica che si aggiungevano alla classica incisione: prima di tutto la litografia (inizio del secolo 19°), a cui, più tardi si è aggiunta la serigrafia (anni Trenta del 20° secolo) che, permettendo la resa di valori cromatico-tonali, maggiore spontaneità gestuale nella lavorazione delle matrici e tirature a qualità più uniforme, ampliò i campi di utilizzazione e aprì la via al gusto di una nuova grafica, simile per leggerezza e spontaneità al disegno, ma anche colorata e decorativa, di carattere pittorico. Il termine della definizione di grafica d’arte, è accettabile e giustificata se riferito alle tecniche che prevedono l’elaborazione della matrice da parte dell’artista, ma non può esserlo per le tecniche meccanizzate e si rendono quindi necessarie delle precisazioni per stabilirne i limiti e il significato nei vari casi.
Bisogna chiarire anzitutto che la produzione grafica con processi manuali comporta sempre un’operazione linguistica.
All’incisore, al litografo o al serigrafo, sia ”d’invenzione” che ”di traduzione”, si richiede non solo un intervento tecnico ma una trasposizione di linguaggio, da quello globale cromaticotonale di una qualunque immagine esistente o anche solo pensata, a quello grafico, specifico della tecnica prescelta.
L’artista grafico ”d’invenzione”, come lo sono oggi per definizione tacitamente convenuta tutti gli artisti che producono grafica d’arte, è dal punto di vista linguistico traduttore di se stesso, cioè delle sue stesse opere, esistenti o immaginate, da tradurre e formare in linguaggio grafico. Nel caso classico dell’incisione calcografica di traduzione, che qui assumiamo come esemplare perché riassuntivo di ogni caso particolare, le persone coinvolte nella produzione di un’opera grafica possono essere: una sola quando l’artista stampatore è ”d’invenzione” (è l’autore del soggetto), o diverse quando i compiti sono ripartiti.
In generale vi è maggior suddivisione dei ruoli in due o tre persone: l’autore del soggetto, il disegnatore (traduttore del soggetto pittorico in disegno) e lo stampatore (traduttore del soggetto originale), molto più spesso il disegnatore e lo stampatore è lo stesso. Il valore artistico di un’opera grafica non è, dunque dipendente dalla sua catalogazione come grafica d’ arte; questa definizione è data dalla valutazione artistica irriducibile, a parametri univoci, e si fonda sulla qualifica di originalità. La firma dell’artista vuole certificare dunque un’originalità che è, in conseguenza, più giustificato intendere come attestato di autenticità: che quella copia è stata stampata da matrice definibile come originale ed è conforme alla prova definitiva d’autore. La numerazione vuol certificare e garantire la quantità di copie autentiche tirate e messe in commercio; nella sua sequenza vuol documentare la progressione di eventuali piccole varianti di stampa.
La numerazione è quindi assolutamente insignificante, dal punto di vista artistico, per tirature meccaniche, uniformi e potenzialmente illimitate, mentre ha senso per tecniche che producono effettive e sensibili varianti qualitative col procedere della tiratura, sia per degrado della matrice (per es. la puntasecca non acciaiata) che per incontrollabilità dell’uniformità di stampa (per es. la stampa a più colori col metodo delle vischiosità variabili degli inchiostri per es. la serigrafia). Nell’economia della produzione grafica moderna la numerazione e la firma hanno dunque senso artistico solo per le tecniche manuali. ( Fonte. Enc. Treccani)
In questa ampia mostra saranno quindi visibili non solo grafica d’arte ma anche opere uniche su carta come disegni, matite, carboncini, sanguigne, acquarelli, olii, pastelli, tempere, tecniche miste, monotipo dei maggiori artisti italiani tra cui ( non in ordine alfabetico):
Giuseppe Molea, Mimmo Corrado, Michela Marinai, Germana Salvini, Stefano Ballantini, Alberto Berti, Alfredo Fabbri, Piero Bresciani, David Giroldini, Renzo Sbolci, Enza Viceconte, Luca Siri, Daniele Cerù, Franco Banti, Lisandro Ramacciotti, Gianpaolo Territo, Joanna Brzesciska, Paolo Buzi, Giancarlo Tognoni, Mara Lombardi Carmassi, Viacheslav Shmagin, Daniel Schinasi, Pietro Annigoni, Franco Azzinari, Cesare Borsacchi, Antonio Bueno, Piero Bresciani, Renato Guttuso, Renzo Bussotti, Gianni Dova, Mario Schifano, Roberto Fontirossi, Giuseppe Cantatore, Michele Cascella, Enzo Faraoni, Gino Bonfanti, Giuseppe Viviani, Paolo Lapi, Alessandro Volpi, Antonio Possenti, Mario Tozzi, Tono Zancanaro, Ugo Nespolo, Renzo Vespignani, Marco Dolfi, Guerino Bardeggia, Rita de Luca, Alberto Martini, Adolfo Colombini, Dolfo, Vanni Viviani, Franco Gentilini e molti altri.
Altre informazioni disponibili al più presto sul sito: www.Centroartemoderna.com ;
Per appuntamenti tel +39 3393961536 (Whatsapp, Telegram, Signal)
La mostra proseguirà fino al 21 Aprile 2021 con ingresso libero. Orari: 10-12,30/16,30-19,00 (feriali); chiuso lunedì . Apertura Straordinaria Domenica 21 marzo e 11 Aprile 2021 con orario 17-19.
NOTA: Le visite avverranno nelle migliori condizioni volte a tutelare la sicurezza di tutti, applicando le norme disposte dagli organi governativi. Sarà dunque possibile l’accesso alle sale ad un numero di visitatori (dotati di mascherine) tale da garantire il rispetto minimo delle distanze di sicurezza interpersonale.