HENRY LE – Soul Energy – MoCA e Arte Laguna Studio – Venezia

HENRY LE

Soul Energy

Solo Exhibition a cura di Chiara Canali

Mostra promossa dall’Associazione culturale MoCA e Arte Laguna Studio

Venezia, Arsenale Nord, Tesa 99

2-12 ottobre 2021

Inaugurazione | 2 ottobre 2021, ore 15.00

Mostra | 03.10 – 12.10, h. 10.00 – 18.00

Entrata gratuita

Informazioni al pubblico | info@mocaitalia.com

L’associazione culturale MoCA presenta, per la prima volta a Venezia, l’artista vietnamita Henry Le, in un evento collaterale allestito dal 2 al 12 ottobre alla Tesa 99 dell’Arsenale Nord in occasione della mostra biennale dei finalisti della 14^ e 15^ edizione del concorso Arte Laguna Prize.

Il progetto espositivo, intitolato Soul Energy e curato da Chiara Canali, è una mostra retrospettiva in cui l’artista porta in scena una quarantina di opere pittoriche di grande formato e maestose sculture in ferro di dimensioni umane che rievocano la sua terra d’origine e rispecchiano la sua personale poetica.

Proveniente dal Vietnam, con un passato da architetto, da oltre dieci anni Henry Le ha eletto la ricerca artistica come esperienza prioritaria della sua vita, mettendola al centro di ogni riflessione, idea e pratica visiva. La sua pittura, benché sembri essere influenzata da alcune correnti dell’arte informale e gestuale di matrice occidentale, presenta caratteri di forte autonomia e unicità, che gli consentono di esprimere una dirompente carica espressiva e i concetti identitari del proprio lavoro.

Il titolo della mostra Soul Energy rimanda all’energia che pervade l’anima di Henry Le, un fattore primario che gli permette di trasferire il suo mondo spirituale nelle opere d’arte, dandogli un ritmo e una vita autonoma. Citando la famosa frase di Oscar Wilde un fiore sboccia per la propria gioia”, Henry Le afferma che le sue opere esistono come i fiori: puoi gioirne, puoi goderne, oppure puoi trarne profitto. Ma quelle opere esistono comunque, e mantengono una loro vita emotiva.

Così afferma l’artista: “Vorrei parlare del mio metodo, che include ritmo ed energia. L’energia positiva è come un medium, un catalizzatore che mi permette di trasferire la mia spiritualità dal mondo interiore a quello dell’arte”.

Che cos’è questa “energia”, si domanda Henry Le. “È forse qualcosa che alimenta i sensuali e straordinari sentimenti di gioia e dolore che le persone spesso attribuiscono all’artista? Bene, in realtà non solo l’artista ma tutti gli esseri umani provano sentimenti”.

Come nella poetica dell’Informale storico, così nell’arte di Henry Le, il segno assume il valore di un gesto non solo artistico ma esistenziale, e si lega alla necessità di ripartire da se stesso, dalla propria anima, dal proprio inconscio emozionale, alla ricerca di una metodologia che gli consenta di esprimere l’energia vitale e le pulsioni più intime – dichiara Chiara Canali. L’artista indaga il rapporto con gli strumenti del fare artistico, si interroga sulle possibilità insite ai differenti materiali utilizzati e al suo gesto in relazione alla propria opera. Durante la sua azione pittorica, l’artista percuote e ferisce la tela, sperimenta, integra e accumula velocemente elementi naturali di vario genere, polveri, pigmenti, carta, stoffa, iuta, quasi il dipinto fosse un organismo vivente che cresce, si sviluppa e prende forma di fronte ai suoi occhi.

La sua concezione contempla la pittura quale sostanza viva, che è necessaria per la vita.

La sua materia è gravida, pesante, orografica, accidentata, ricca di rilievo. Ne derivano opere astratte e informali nelle quali la pittura è densa, compatta e grumosa; superfici in cui le ambiguità morfologiche, le stratificazioni di colore e materia creano delle cartografie immaginarie che ricordano i rilievi delle montagne o le ondulazioni dei mari, rendendo il quadro un essere vivente in evoluzione”.

Completa la produzione pittorica l’installazione scultorea in ferro intitolata The Humans, figure scheletriche rappresentazione dei lavoratori spersonalizzati, incarnazione delle “anime” svuotate della loro corporeità, gabbie di pura energia.

In queste opere – continua Chiara Canali – il segno metallico si fa materia viva, si annoda, si attorciglia; una struttura piramidale creata da una libera energia vitale che sembra tuttavia non andare mai fuori controllo, perché la forma umana generata, che galleggia nello spazio, trova il suo equilibrio in un ritmo interno, che si propaga dal centro fino alle estremità del corpo.

L’energia e la potenza formale che il gesto trasmette all’immagine dipinta o scultorea si vivifica grazie alla sua intensa sensibilità orientale che riaffiora qui nel rapporto tra esperienza artistica, etica emozionale ed estetica”.

L’ARTISTA

Henry Le (Le Huu Hieu) è nato nel 1982 a Nghi Xuan, Ha Tinh, Vietnam.

Tra le principali mostre personali si ricorda: la personale “Mac” nel 2014 presso il Vietnam Fine Arts Museum e nel 2015 la partecipazione al “Dogma Prize” 2015 sempre presso il Vietnam Fine Arts Museum.

Nel 2015 ha poi realizzato una mostra presso il Vietnam National Exhibition.

Nel 2016 si ricordano le partecipazioni ad Art Basel Miami con la galleria Contemporary Art Projects USA.

Nel 2017 ha partecipato alla XI Florence Biennale nella Fortezza da Basso di Firenze.

Vive e lavora ad Hanoi.