IDENTITY – Independent Artists – Villa Brentano – Busto Garolfo

Sabato 7 Maggio alle ore 17:30 apre la mostra collettiva “IDENTITY”.

Independent Artists – Gallery

Gli artisti:

Mariangela Artese, Mauro Bellucci, Cecilia Bossi, Giovanni Branciforte, Gloria Brugali, Marina Comerio, Lele De Bonis, Laura De Lorenzo, Giovanni Greco, Igor Grigoletto, Fabrizio Inglese, Elisa Lavazza, Francesca Lucchini, Francesco Manenti, Mauro Martin, Anna Matola, Matteo Nannini, Frédérique Nolet De Brauwere, Ada Nori, Carlo Olper, Manuela Pederzolli, Eva Reguzzoni, Marika Ricch, Rafael Triana, Alice Voglino, Mayumi Yamakawa, Pietro Zennaro.

www.independentartists.eu

IDENTITY: UNA COLLETTIVA ARTISTICA SUL RAPPORTO TRA UOMO, LA SUA STESSA AUTOCOSCIENZA E  IDENTITA’ NEL MONDO PERIODO: Dal 7 al 28 maggio 2022
SEDE ESPOSITIVA: Villa Brentano – via Magenta, 25 Busto Garolfo (MI)
INAUGURAZIONE: Sabato 7 maggio 2022 ore 17:30
“C’è in Mellone un’esigenza di indagine delle origini e delle basi profonde che determinano l’esistenza delle forme, delle cose e di noi stessi. Principi instabili di organizzazione della materia: il rigore impersonale, astratto che l’artista acquisisce nella loro messa a punto visuale, gli consente di superare quei residui di esistenzialismo titanico che ancora caratterizzavano le Figure nello spazio con le loro componenti classiche e il loro svolgimento
piuttosto drammatico e ansiogeno”. Così la prof.ssa Martina Corgnati parla del lavoro del Maestro. Insieme agli artisti selezionati da Independent Artists per la mostra IDENTITY intendiamo approfondire il pensiero di Mellone nel suo studio sull’identità umana. Ogni uomo infatti ha in sé differenti uomini, e la maggior parte di noi muove da un’identità all’altra senza nemmeno sapere chi è. Particolarmente in questi giorni difficili, dai quali usciamo da una pandemia ed entriamo in un periodo di conflitto ai confini dell’Europa.
In questo caso il pensiero di Mellone sull’identità dell’Uomo si rivela quanto mai attuale.
L’identità è trasversale in tutto il lavoro di Mellone e acquista una precisa consistenza ideologica con sfumature di sinistro pessimismo. Con lungimiranza il Maestro intuisce che il dominio della tecnica comporta l’adozione sempre più spinta di modelli totalitari di controllo sociale; con una conseguente, progressiva e inevitabile disumanizzazione della persona e un termine delle sue libertà e modalità autonome di espressione.
In particolare i lavori sulle Teste polimateriche, Figure e Mutanti del 1975-76 risentono di questa condizione alienata; come spiega Corgnati: “Il loro è un corpo drammatico, turbato da ingranaggi e protesi meccaniche, un corpo violentato da legacci e tiranti, che in certe versioni ricorda quello dei coevi personaggi di Enrico Baj, senza però quella caratteristica componente ironica, vitale e grottesca, che garantiva loro vivacità e forza d’urto”. Quello di Mellone è un uomo di protesi e ingranaggi, che ha perduto l’antica nozione naturale di sé, senza averne peraltro costruita una nuova: un uomo senza più occhi ma con una maschera, privato del movimento ridotto ad un involucro limitante e costrittivo.
Per Mellone non è casuale la scelta di proporre la testa come segnale terribile di trasformazione. In essa risiede il cervello che sovrintende alle nostre capacità cognitive ed a tutte le funzioni umane. La testa è il luogo del pensiero, ma anche del volto, ossia della riconoscibilità, dell’espressione dei sentimenti, la gioia e il dolore, il sorriso e il pianto, lo sguardo e la sua intensità. Centro dell’io, la testa indica un’identità, cui la ragione affida naturalmente i propri progetti conoscitivi. La “deformazione morfologica dell’immagine” è comunque l’argomento che accomuna questa serie di lavori, culminante nei Mutanti, che riflettono il concetto dell’uomo teleguidato, perché privato di una sua propria volontà e coscienza. Mellone è lucidamente critico nei confronti della società e della cultura che vanno  via via allontanandosi dai valori dell’umanesimo.

In definitiva proponiamo una sintesi di Thomas Merton da Nessun uomo è un’isola del 1955: “Se tu stesso non conosci la tua identità, chi potrà fartela conoscere? Gli altri possono darti un nome o un numero, ma non potranno mai dirti chi sei veramente. Questo è qualcosa che puoi scoprire solo dentro te stesso”. Lasciamo quindi agli artisti il compito di interpretare tramite le opere la profonda tematica dell’identità, oggi quanto mai attuale.
L’esposizione sarà visitabile fino al prossimo 28 maggio 2022 con i consueti orari di apertura: da Martedì a Sabato ore 14:30 – 18:00 presso Villa Brentano (1°piano), in via

Magenta 25 a Busto Garolfo (MI). L’ingresso alla mostra è libero e gratuito.

INDEPENDENT ARTISTS – VILLA BRENTANO
VIA MAGENTA, 25 – BUSTO GAROLFO (MI) 20020
EMAIL: info@independentartists.eu
INFO MOB: +39 3334914712