Il silenzio uccide – MuMi – Francavilla al Mare

“Il silenzio uccide”
Museo Michetti
Francavilla al Mare – Chieti
11 – 27  maggio 2018
Venerdì 11 maggio 2018 alle ore 18.30 sarà inaugurata la mostra d’arte “Il silenzio uccide”, presso il Museo Michetti di Francavilla al Mare -Ch.
Sarà presente il sindaco di Francavilla Antonio Luciani, la vice-sindaco e Assessore alle politiche sociali Francesca Buttari, l’associazione Medea Abruzzo con la psicologa Tiziana Di Gregorio, l’associazione Cuore Nazionale Abruzzo con il  presidente Francesco Longobardi e con la critica del Prof. Max Volpa.
La mostra d’arte “Il silenzio uccide ” è nata da una forte volontà delle artiste – Natalia Orsini,di Pescara, Simona Lucidi e Rita Bruni, di San Benedetto del Tronto – che nonostante le differenze tecniche pittoriche e fotografiche, hanno in comune un unico scopo: denunciare attraverso l’arte, l’ormai agghiacciante argomento della violenza sulle donne e non solo, che sui media sentiamo troppo spesso citare.
Ci stiamo forse abituando?
Abituarsi alla violenza è spaventoso!
Attraverso questa mostra, che girerà l’Italia, le artiste vogliono dare voce al silenzio di chi soffre e continua a subire questa tragedia.
L’arte è una forma di comunicazione e questo trio di artiste, attraverso le loro personalità, le loro idee ed il loro vissuto vogliono sensibizzare la società che ancora oggi è condizionata da ipocrisie e falsi moralismi.
Censurare, tappare la bocca, non è un atto possibile perché davanti alla morte di tantissime persone, non ci si può fermare.
In un passaggio della legge spagnola del 2004, contro la violenza di genere, si legge 《 La violenza non è un problema che riguarda la sfera privata, essa rappresenta il simbolo più brutale della ineguaglianza della nostra società 》.
Le artiste in qualche modo, vogliono dire BASTA.
La vita è bella ( come titola un noto film di Roberto Benigni) ma siamo noi che dobbiamo essere capaci di amarla ma soprattutto di rispettarla, per noi stessi, per gli altri e per il mondo intero.

LE ARTISTE
Simona Lucidi: Rappresenta la sua poetica “Pop” attraverso la rappresentazione di particolari dei corpi e visi di donna caratterizzati da colori caldi e forti, con velature e pennellate eleganti. Le sue forme rimangono incastonate sulle tele come se l’artista avesse un obiettivo macro nell’occhio, che seziona le forme.

Natalia Orsini: la sua ricerca artistica richiama all’espressionismo materico nordeuropeo, infrange le convenzioni accademiche e si identifica in una sorta di BODYART esteriore, affronta il rapporto uomo-donna provocando volutamente sensualità e turbamento. Il tutto viene completato con l’inserimento fisico di proprie estensioni corporee nelle composizioni, andando oltre l’iconografia dell’arte pittorica fino all’approccio concettuale dell’opera.

Rita Bruni: le sue fotografie s’allineano ad una sorta di equilibrio tra la sintesi pulita delle ombre e narrazione sequenziale delle tematiche, prevalentemente sociali.
In queste caravaggesche atmosfere si muovono eleganti e composte donne reali e nello stesso tempo simboli di consapevolezze, espressioni di energie vitali intense, piene di positivismo creativo.