IMPRONTE. Residenza d’artista – Raccolta Lercaro

Inaugurazione
Venerdì 28 maggio 2021 dalle 18 alle 21.30
L’opening si svolgerà in presenza, senza necessità di prenotazione.
Gli ingressi saranno contingentati fino a un massimo di 40 persone alla volta.
L’epidemia di Covid-19 ha fatto emergere riflessioni sull’uomo, sulla fragilità della sua esistenza e sul rapporto con la natura.
La

Raccolta Lercaro

si è interrogata a lungo su come poter restituire al pubblico un’occasione concreta per dare espressione a questi temi e, dall’autunno scorso, ha deciso di mettere a disposizione di artisti under 30 selezionati con bando pubblico alcuni spazi espositivi da trasformare in atelier: nell’autunno 2020 è nato così il progetto IMPRONTE.

Oggi, dopo sette mesi di residenza negli spazi del museo, la Raccolta Lercaro presenta la mostra finale dei sette artisti selezionati, fruibile fino al 25 luglio 2021.
SOFIA BERSANELLI (Milano, 1993): il suo lavoro multimediale si avvale di diversi linguaggi (scrittura, disegno, fotografia, video) e affronta temi quali l’inconscio e la memoria, la precarietà e la fragilità dell’esistenza. L’espressione verbale, intesa come parola e suono, ha un’importanza fondamentale ed è alla base del progetto che sta sviluppando per la residenza.
ALESSANDRA BROWN (UK, 1992): lavora sulle relazioni semantiche e formali esistenti tra immagini tratte dalla quotidianità. Il progetto che sta sviluppando prevede la rielaborazione di screenshot tratti da conversazioni digitali, nelle quali è congelato il momento in cui l’immagine perde definizione a causa di rallentamenti della connessione.
MATTEO MESSORI (Reggio Emilia, 1993): le due serie principali della sua ricerca – Antiforma e Formastante – riflettono un approccio fisico nei confronti della realtà e delle sue strutture. Le sue opere sono in continuo equilibrio tra tensione del gesto, plasticità delle forma ed espressività immersiva, quasi visionaria.
CATERINA MORIGI (Ravenna, 1991): indaga il rapporto tra micro e macro, esplorando la relazione tra uomo e natura attraverso il concetto di mimesi. Sperimentando l’effetto prodotto sulla carta da diverse tipologie di disinfettanti, rileva le analogie formali e strutturali tra il mondo antropico e quello naturale, enfatizzandole mediante interventi di sovrapposizione, accostamento e imitazione.
NORBERTO SPINA (Torino, 1995): radica la sua ricerca nelle zone marginali della città in cui vive, Milano, e nelle tensioni sociali che si percepiscono nell’usura e nella vandalizzazione degli spazi urbani. A partire dall’esplorazione delle periferie si addentra in un’idea di strada intesa come compenetrazione di esperienze.
Il Collettivo DAMP (Alessandro Armento, Luisa de Donato, Viviana Marchiò, Adriano Ponte): lavora in stretto dialogo con i luoghi con cui si relaziona e con azioni in contesti naturali e urbani. Per il museo sta sviluppando un’installazione site-specific tesa a riflettere sul concetto di libertà e limite.
RAFFAELE VITTO (Canosa di Puglia, 1993) trae la sua pratica artistica dal lavoro manuale di coltivatore nella sua tenuta in Puglia. Per il museo sta progettando un’installazione a base di terra e farina che mette in relazione l’iconografia del pane con riflessioni sulla produzione e la distribuzione dei beni primari nella società globalizzata.
Sabato e domenica chiuso
ORARI DI INGRESSO MUSEO:
martedì-mercoledì, 15-19
Giovedì-venerdì, 10-13 / 15-19